Quella nuova vita da experience teller. Grazie a una chopper bike 

di Roberta Pasero

Cherchez la femme? No. Cherchez le vélo. Cercate la bicicletta. Una Sun of the beach, un tipo da spiaggia, nera con dettagli color cuoio, manubrio da Easy rider e istinto ribelle. Se la intercettate sul lungo Tevere o nel centro storico di Roma inutile chiedersi “Lui chi é?”. Perché siete certi che in sella a questa chopper bike c’è Francesco Fontana Giusti. Chi si occupa di motori sa chi è: un fantasista della comunicazione. Un instancabile detective delle emozioni. Uno che in oltre vent’anni nel mondo automotive ha trasformato con stile inconfondibile, con test drive experience e claim ad effetti speciali, automobili di ordinaria personalità in emozioni a quattro ruote.

“Ho sempre creduto in una comunicazione automotive lifestyle. Una comunicazione obliqua che non parli di vetture termiche o elettriche come pezzi di metallo, motorizzazioni, autonomia della batteria, tempi di ricarica, ma che si allarghi a cerchi concentrici ad altri mondi, all’arte, la moda, l’architettura, il viaggio, le emozioni, per raccontare non una nuova automobile ma una brand experience. Non soltanto la mobilità, ma uno stile di vita. Non il mondo di oggi, ma un futuro da immaginare e costruire”, spiega Fontana Giusti. “Tesla, per esempio, è diventato un global brand perché Elon Musk con la sua visione illuminata ci ha raccontato il viaggio su Marte. È andato oltre le automobili, a beneficio del marchio, perché poi di una comunicazione così trasversale che si fa ricordare ne beneficiano a cascata tutti i prodotti e, come in questo caso, le auto che appartengono a quel brand”.

 

Anche per inseguire questa sua idea futuribile della comunicazione, quando qualche mese fa è uscito dal tourbillon aziendale, si è lanciato in una nuova avventura, creandosi un’altra identità professionale taylor made, molto più intrigante e visionaria: quella di experience teller. Attorno ha costruito tutto un mondo social rivoluzionandone il linguaggio, come ha sempre fatto con la comunicazione: un sito fuori dall’ordinario, www.experienceteller.it, e l’ inedito e caleidoscopico calembour-blog del venerdì, il FRAday, che di settimana in settimana forma un puzzle a incastro tra pensieri di carta e dialoghi con l’arte, tra riflessioni analogiche e deserti specchiati nelle stelle, tra oggetti di design ribelli e vagabondi e think greenimal. Un puzzle in progress che con il portfolio dei suoi scatti e videotelling crea link emozionali con una community sempre più ampia, anche su Facebook, Instagram, LinkedIn, Twitter, You tube.

“Il restart per la mobilità deve iniziare proprio dal Think Greenimal, un pensiero che racchiude due mondi e due filosofie complementari, il Green e il Minimalismo, una doppia direzione per il futuro tra sostenibilità ambientale ed estetica dell’essenziale, dove l’uomo dev’essere sempre al centro di un viaggio che va oltre l’immaginazione”, riflette Francesco Fontana Giusti,  comunicatore globetrotter da sempre. “In particolare, per rilanciare il mondo automotive in crisi d’identità, si dovrebbe umanizzare la comunicazione facendo parlare, per esempio, chi sceglie elettrico dei limiti che incontra, ma anche dei piaceri che prova a guidare nel silenzio, e abbinare questi piaceri ad altre esperienze che creino link emotivi tra clienti e marchi automobilistici. Inoltre, la mobilità andrebbe raccontata senza confini di mezzi di trasporto, facendo incontrare chi va a piedi, chi in auto, chi in bicicletta, chi in moto, chi in monopattino, insomma  tutti i protagonisti della mobilità contemporanea, per raffrontare le loro esperienze e le loro necessità e arrivare così a un comune denominatore”.

 

L’obiettivo per Fontana Giusti è raccontare storie di uomini e non di prodotto, storie di cuore e di scoperte e non solo di numeri e di pensiero. “Storie nelle quali le persone che leggono possano ritrovarsi. Perché in questa società molte volte la gente ha paura di mostrare se stessa e il proprio lato fragile: un errore perché non è nascondendosi che si diventa più forti”, riflette. “La felicità di ogni uomo è essere creativo, è mostrare quello che si è capaci di fare, e quindi molti hanno bisogno di sentirsi raccontare le storie, anche di automobili, per identificarsi e riconoscersi e far volare finalmente la propria immaginazione”.

Una comunicazione che punti su un nuovo umanesimo e anche su una messa a fuoco delle proprie passioni che per Fontana Giusti è ripartita quando finalmente è uscito dai binari della routine professionale. E se è vero che ognuno di noi ha un oggetto che simbolicamente lo identifica, un po’ come la boule de neige per Orson Welles in Quarto potere, per Francesco Fontana Giusti sono le 2 ruote di una bicicletta. Due ali della libertà. La sua rinascita anche professionale come experience teller, la sua nuova visione creativa del mondo è iniziata proprio da una chopper bike. “The medium is the message”, affermava il sociologo Marshall McLuhan. È il mezzo stesso di comunicazione il messaggio. Che nel caso di Fontana Giusti è pure un mezzo di mobilità. 

VTM 2022: automotive e trasporti al centro della convention

di Luca Talotta

Oltre 300 aziende, 136 divisioni acquisti & R&D rappresentate da 210 buyer e 3.500 appuntamenti B2B, questi alcuni numeri dell’edizione 2022 di VTM (Vehicle & Transportation Technology Innovation Meetings), l’unica business convention (in Italia) dedicata all’industria automotive e dei trasporti andata in scena a Torino. Un evento che – grazie all’organizzazione – ho avuto il piacere di poter moderare dal palco delle Officine Grandi Riparazione, luogo storico del capoluogo piemontese, con ospiti di altissimo livello quali Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico, che ho anche intervistato, ed esponenti internazionali del calibro di Anne-Lise Richard, Head of Global e-Mobility di Stellantis. Nel corso del meeting sono state anche premiate le startup vincitrici del contest ideato da VTM del 2020 e che per la pandemia non avevano ritirato il riconoscimento. Senza dimenticare la premiazione dei vincitori di 5GMETA Hackathon organizzato da LIFTT in collaborazione con VTM.

 

Confronto su competenze e innovazioni

Una piacevole mattinata dicevo, tutta dedicata all’industria automotive e dei trasporti promossa da Regione Piemonte e Camera di commercio di Torino, dove in qualità di sponsor, sono tornati a VTM 2022 grandi imprese internazionali (AVL, BOSCH, Continental Engineering Services, CSI, Denso Italy, FEV, ITT, Keysight, Sabelt, Texa, Vishay), e prestigiosi brand come Accenture, Blue engineering, Capgemini Engineering, Daca-I, Grape Up, Punch Torino, Segula. Industrial partner dell’evento: Stellantis. L’edizione 2022 di VTM è stata un’occasione di business, di confronto su competenze, innovazioni e tematiche di maggiore rilievo e attualità: dalla digitalizzazione dei processi all’elettrificazione dei veicoli e batterie, idrogeno e sistemi di propulsione innovativi, software defined vehicles, sistemi ADAS e guida autonoma, connettività e Big Data, micromobilità e nuovi modelli di mobilità sostenibile e smart.

 

Stellantis ribadisce la centralità di Torino

“Registriamo ottime notizie per la Torino dell’automotive: l’incontro con Stellantis ha ribadito la centralità della nostra città non solo in ambito produttivo, ma anche ingegneristico e di progettazione”, sottolinea Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino. “La nuova edizione di VTM – prosegue Gallina – ha numeri in netta crescita: aumentano le aziende presenti, superando quota 300 (+15% rispetto al 2018), si triplicano i buyer, crescono i B2B meetings (oltre 3.500). È la conferma di un lavoro di insieme, realizzato con istituzioni, aziende e atenei, che va nella direzione giusta per riaffermare un ruolo internazionale strategico e innovativo in un mercato in rapidissimo cambiamento”.

 

I vincitori del contest di VTM 2020

Anche per questa edizione, si conferma uno spazio dedicato alle start up innovative, che vede la presenza di 25 realtà che propongono soluzioni sui temi della sicurezza, smart mobility, intelligenza artificiale, micromobilità e molto altro ancora. Tra queste le vincitrici del contest di VTM 2020, premiate in questa edizione dall’assessore regionale all’Innovazione e Ricerca Matteo Marnati: Drivesec, Lifetouch, Jungo Connectivity (Israele), FLAG MS e 3 WINDY. Fra le altre: Beond, REEFILLA, NGV Powertrain, Veicoli Srl, TO.TEM, 2Electron, Walle, presenti quest’anno grazie all’Agenzia ICE (Italian Trade Agency).

 

Hackathon 5GMETA: chi ha prevalso nella sfida

Infine, tra le prestigiose conferenze e i tavoli B2B, a segnare la mattina di VTM è stata la premiazione dei vincitori del 5GMETA Hackathon, maratona di 24 ore (partita il 29 marzo) che ha messo al centro i volumi di dati generati dai veicoli e la loro applicazione nella mobilità connessa e automatizzata. Una sfida importante nell’ambito di “5GMETA”, progetto europeo H2020 con l’obiettivo di potenziare l’ecosistema della smart mobility. I partecipanti all’hackathon, organizzato da LIFTT in collaborazione con VTM, si sono cimentati in tre sfide: sicurezza stradale, mobilità dei veicoli, servizi dedicati agli individui. Per i tre team che hanno sviluppato le migliori idee e business case, un premio di 5.000 euro. Inoltre, al termine della premiazione il Ceo di LIFTT, Giovanni Tesoriere, e il presidente di Cepiemonte, Dario Peirone, hanno firmato un accordo di partnership che vedrà il Venture Capital guidato dallo scienziato Stefano Buono e Ceipiemonte sempre più affiancati nel percorso di valorizzazione del territorio e nella promozione delle sue imprese innovative sui mercati internazionali.

LoJack e trasporto: la soluzione Supply Chain Visibility

Foto: Maurizio Iperti, presidente di LoJack EMEA

LoJack Italia, società leader nelle soluzioni telematiche per la mobilità e nel recupero dei veicoli rubati, ha annunciato nel corso di Transpotec Logitec, il Salone dei Trasporti e della logistica che si è svolto in Fiera a Milano-Rho, l’arrivo sul mercato di una soluzione affidabile ed economica per il tracciamento e la visibilità delle merci, sviluppata e implementata dalla capogruppo statunitense CalAmp, una società di intelligenza connessa che sfrutta un ecosistema di soluzioni data-driven per aiutare le persone e le organizzazioni a migliorare le prestazioni operative.

 

La soluzione sarà particolarmente vantaggiosa per le aziende multinazionali dei settori farmaceutico, elettronico, biotecnologico, alimentare e dei beni di consumo che desiderano proteggere le spedizioni di alto valore e ad alto rischio in transito, migliorando al contempo l’efficienza della Supply Chain e offrendo tutta la documentazione necessaria per la conformità normativa.

 

La soluzione Supply Chain Visibility di LoJack si avvale di una vasta gamma di sensori wireless e di device, sia riutilizzabili sia monouso, che possono essere applicati ai beni per tracciare e raccogliere parametri critici, come temperatura, esposizione alla luce, urto, vibrazioni e posizione. La soluzione consente una rilevazione dettagliata del viaggio, della posizione e delle condizioni del carico lungo tutto il tragitto, attraverso diverse modalità di trasporto: a terra, su rotaia, in aereo o in mare, fino alla destinazione finale.

 

All’arrivo, i sensori si sincronizzano automaticamente con gli hub fissi e mobili per supportare la documentazione che ne attesta il mantenimento dei parametri e la reportistica ambientale. I dati dei sensori inviati attraverso il CalAmp Telematics Cloud possono essere integrati direttamente nei sistemi gestionali del magazzino, della flotta e della logistica tramite interfacce API (Application Programming Interfaces).

 

La pandemia ha portato alla luce molte sfide all’interno della Supply Chain globale, dalla chiusura dei porti e delle frontiere, alla carenza di prodotti e alle spedizioni del vaccino COVID-19. Tracciare manualmente le merci in transito espone il carico a errori umani, a furti e ad una limitata visibilità degli eventuali danni ambientali”, ha spiegato Maurizio Iperti, presidente di LoJack EMEA. “I sistemi logistici intelligenti basati su sensori e API, come la nostra soluzione Supply Chain Visibility, si rivelano preziosi per ridurre il deterioramento delle merci, ottimizzare le prestazioni della Supply Chain e documentare il mantenimento dei parametri, salvaguardando allo stesso tempo la reputazione del brand“.

 

“L’esigenza di una visibilità del carico end-to-end in tempo reale non è mai stata così forte come nella complessa supply chain globale just-in-time di oggi. Produttori, operatori logistici, consumatori ed enti certificatori vogliono essere certi che le loro spedizioni in transito rispettino i severi requisiti di sicurezza e conformità e che arrivino rapidamente e come previsto”, ha dichiarato Jeff Clark, Chief Product Officer di CalAmp. “Siamo entusiasti di fornire questo livello di visibilità e di intelligence al mercato europeo attraverso la nostra soluzione Supply Chain Visibility. Per i nostri clienti che spediscono merci in regioni pan-Europee, queste informazioni sulla localizzazione e sull’ambiente rafforzeranno l’affidabilità, la sicurezza e l’efficienza delle loro operations, a vantaggio di tutti gli stakeholders coinvolti nella supply chain”.

Osservatorio Compass: i giovani vogliono l’auto. E sull’elettrico…

L’auto resta un obiettivo aspirazionale per i giovani. Questo è uno dei dati che vengono confermati dalla ricerca che l’Osservatorio Compass ha dedicato al settore. È un fatto che sorprende? Non proprio, almeno non per una larga parte di studiosi, giornalisti e appassionati. Gira questa storia che l’auto non sia più argomento di scelta primaria per i diciottenni e non rappresenti più scelta differenziante per molte persone.

 

In effetti la comunicazione dei Costruttori sono anni che martella su specifiche più legate a vantaggi di utilizzo (sempre uguali per tutti), alle emissioni, alle spettacolari prestazioni dell’infotainment, omologando una narrazione di prodotto che, nel tempo, ha smesso di emozionare. Siccome l’aspetto emotivo si attiva sempre prima di quello cognitivo, se per anni racconti l’auto che vuoi vendere come un insieme di caratteristiche e benefici, chiudendo con il prezzo, ecco che l’emozione lascia il posto alla ragione. L’attenzione spontanea viene meno e gli interessi, verso cui indirizzare le proprie giovani passioni, possono diventare altri. Ma non è così e questa ricerca dell’Osservatorio Compass sembra confermare.

 

L’auto è uno status symbol

L’analisi sul target 18-30 anni ci dice, in maniera netta, che si tratta di un gruppo molto aspirazionale e con meno attenzione agli impatti ambientali. Per il 61% degli under 30 l’auto riflette la personalità di chi la usa. Attenzione perché il totale del campione non è che si differenzi molto perché l’auto è un elemento differenziante per il 53% così come l’interesse nel volere i modelli più aggiornati 41% vs 37%.

Questa analisi viene completata (e confermata) andando a indagare i principali fattori, oltre al prezzo, nella scelta dell’auto. Per i più giovani l’estetica (38% vs 32%) e la tecnologia (31% vs 25%) rivestono importanti elementi di scelta.

 

L’auto si usa tutti i giorni

Gli italiani restano degli heavy user dell’auto. Il 95% degli intervistati posseggono almeno un’auto, il 44% due. L’uso quasi quotidiano appartiene al 62% e l’auto viene guidata in prima persona.

 

L’auto è piacere della guida

Più volte si parla del rischio di declassare l’auto a mera commodity, ma il piacere della guida ancora lo ritroviamo tra gli atout richiesti e cercati dai clienti. Per gli italiani l’auto rappresenta ancora il mezzo attraverso il quale vivere il piacere della guida. Tra i valori di scelta più alti il piacere di guida supera di gran lunga l’interesse verso auto poco inquinanti (35% vs 29%).

 

Le concessionarie auto dovranno fare i conti con il mercato digitale? Non proprio

Da diverso tempo si dibatte spesso sul futuro delle concessionarie: esisteranno nell’assetto che conosciamo o saranno costrette a ridimensionarsi? Senza dubbio il processo di vendita si deve già rifocalizzare sulla qualità della consulenza e del servizio post-vendita, ma dalla ricerca dell’Osservatorio Compass, emerge che l’80% degli italiani considera la concessionaria il principale canale di acquisto dell’auto mentre solo un 12%sceglierebbe di acquistare l’auto online. Una quota, questa, che sale al 23% tra gli Under 30. La scelta del marketplace digitale è preferita nel mercato dell’usata, ma la necessità di provare l’auto rimane molto forte.

 

La customer journey del cliente parte dall’Internet

L’utente interessato ad acquistare l’auto parte, nel suo processo d’acquisto, dalla rete. Oltre il 70% (media tra il campione totale e la fascia 18-30) compra in concessionaria dopo aver raccolto tutte le informazioni online. In concessionaria si cerca professionalità, capacità del venditore, possibilità di toccare e provare il prodotto e la qualità dell’assistenza post-vendita.

Intenzioni di acquisto: molto meglio l’auto elettrificata rispetto a quella elettrica

Interessante il dato relativo alle intenzioni di acquisto degli italiani: il 63% di questi è più aperto verso l’auto ibrida rispetto a quella totalmente elettrica scelta per il 38% del campione e dal 44% dei giovani. Da registrare un alto numero degli indecisi e dei contrari sull’auto elettrica che è il 62% dell’intero campione e un 56%della fascia 18-30 anni. Relativamente all’auto elettrificata questa percentuale risulta uguale per ambedue i gruppi considerati: 37%.

Per concludere lo scenario è molto chiaro: la passione per l’auto esiste eccome, c’è una corposa percentuale di italiani interessata a viverla anche per il semplice piacere di farlo. I giovani, ma non solo, la considerano un oggetto di appartenenza. Le concessionarie esistono ed esisteranno e la loro sfida sarà ripensarsi in termini di servizi offerti e capacità di aggregare attenzione spontanea sul marchio. In questo senso la differenza tra premium e generalista andrà a scomparire. L’auto elettrica, malgrado gli enormi sforzi di comunicazione dei Costruttori, resta una scelta di poco appeal diversamente dall’auto elettrificata decisamente più compresa e selezionata.

Automotive retail: Motor K acquisisce Carflow

MotorK, azienda leader in Europa per l’automotive retail, ha annunciato l’avanzamento delle trattative per l’acquisizione di Carflow, un fornitore di soluzioni di vendita al dettaglio per il settore automotive che rifornisce più di 400 concessionari d’auto e i principali OEM automobilistici in Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo. Questa acquisizione testimonia la strategia dell’azienda di continuare ad aumentare la propria quota di mercato guidando il proprio consolidamento nell’altamente frammentato mercato dell’automotive retail.

 

La presenza geografica strategica di Carflow permetterà a MotorK di raggiungere una più ampia base di clienti e di debuttare in mercati nuovi, quali Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo, espandendo così l’impronta geografica europea del gruppo. Inoltre, il solido portafoglio clienti di Carflow nel mercato locale arricchirà le reti OEM di MotorK nell’area del Benelux.

Facile.it e la Rc auto: 1 su 3 l’acquista online

La polizza Rc Auto è una spesa che tutti gli automobilisti devono mettere a budget almeno una volta all’anno, ma come viene acquistata? Secondo l’analisi di Facile.it, fra chi la acquista online, più di 1 italiano su 3 (34,2%) lo fa direttamente dal proprio smartphone. Dallo studio, realizzato su un campione di oltre 279.000 polizze Rc Auto sottoscritte online, emerge come la percentuale sia aumentata rispetto al periodo pre-pandemia, quando era pari a “solo” il 24,8% (primo trimestre 2019).

 

«La pandemia e le restrizioni imposte hanno spinto gli italiani a digitalizzare molti processi», spiega Andrea Ghizzoni, Managing Director Insurance di Facile.it«Inevitabilmente anche il mondo delle assicurazioni è stato influenzato da queste dinamiche e l’acquisto da smartphone, device che può essere utilizzato in ogni momento e luogo, è ormai una realtà anche per il settore assicurativo».

 

Analizzando i dati dal punto di vista anagrafico, non stupisce notare come siano soprattutto gli individui con un’età compresa tra i 25 e i 44 anni ad utilizzare maggiormente il cellulare per rinnovare o sottoscrivere la copertura per la propria vettura (38,8%). Nonostante i 65-74enni siano i meno propensi, è interessante notare come quasi 3 italiani su 10 (28,5%) appartenenti a questa fascia anagrafica si affidino comunque al mobile per l’acquisto.

 

Il fenomeno a livello regionale

Se, come detto, a livello nazionale coloro che usano il cellulare per comprare l’Rc Auto rappresentano il 34,2% del campione, la percentuale sale fino al 37,1% in Friuli-Venezia Giulia, che si posiziona così in cima alla classifica delle regioni più propense alla sottoscrizione di una assicurazione attraverso lo smartphone. Seguono sul podio la Sardegna (36,5%) e l’Emilia-Romagna (36,2%).

 

Osservatorio

Ma quanto costa assicurare un veicolo a quattro ruote in Italia? Secondo i dati dell’Osservatorio Rc Auto di Facile.it*, ad aprile 2022 occorrevano, in media, 443,07 euro, valore in linea con quanto speso a marzo, ma ancora inferiore rispetto a 12 mesi fa (-2,07%). Guardando alle scelte degli automobilisti in materia di garanzie accessorie emerge come, tra coloro che ne hanno inserita una in fase di preventivo, la più richiesta sia stata l’assistenza stradale (40%). Il dato può essere letto anche in virtù di un parco auto che continua ad invecchiare; lo scorso mese l’età media dei veicoli italiani era pari a poco più di 11 anni e mezzovalore in aumento rispetto a quello rilevato nello stesso periodo del 2021 (10 anni e 9 mesi).

Seguono tra le garanzie accessorie più richieste, sia pure a grande distanza, la copertura infortuni conducente (19%), la tutela legale (18,4%) e la garanzia furto e incendio (11%).

 

Non solo Responsabilità civile

L’analisi di Facile.it non ha preso in considerazione solo la Responsabilità Civile per l’auto ma anche quella per la moto*; anche in questo caso, dallo studio realizzato su oltre 23.800 polizze Rc Moto acquistate online, emerge che nel primo trimestre del 2022 ben 1 italiano su 3 (33,9%) ha acquistato la polizza per le due ruote direttamente dal proprio cellulare; valore in aumento di 12 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2019.

 

L’analisi è stata realizzata su un campione di oltre 279.000 polizze Rc Auto e oltre 23.800 polizze Rc Moto acquistate online su Facile.it nel corso del primo trimestre 2019 e primo trimestre 2022. L’Osservatorio calcola il premio di assicurazione Rc auto medio e le sue variazioni negli ultimi 12 mesi. Questa ricerca è basata su oltre 9.192.315 preventivi effettuati in Italia su Facile.it dai suoi utenti tra il 1 aprile  2021 e il 30 aprile 2022 e i relativi risultati di quotazione prodotti.

AVL Italia: cresce con idrogeno, elettrificazione e connettività 

Foto: Dino Brancale,  amministratore delegato di AVL Italia

AVL Italia, azienda specializzata nello  sviluppo, simulazione e testing di sistemi powertrain, ha chiuso il bilancio del 2021 con  numeri in forte crescita. Il fatturato si attesta su 130 milioni di euro, con un incremento  di più del 18% rispetto ai 110 milioni del 2020 e del 34% rispetto ai 97 milioni del 2019. “Nel 2021 abbiamo consolidato gli investimenti fatti negli ultimi cinque anni per  complessivi 30 milioni, che hanno interessato attrezzature, macchinari, immobili e nuove  assunzioni”, dichiara Cristiano Auriemma, direttore finanziario di AVL Italia. Tra i progetti messi in cantiere, procede speditamente quello relativo alla business unit  dedicata alla produzione in larga scala di nuovi prodotti dedicati al testing di celle di  batterie per il settore automobilistico, annunciato alla fine dello scorso anno.

 

Per questo  specifico progetto sarà allestito uno spazio produttivo che sorgerà nell’area del Centro Tecnico di Ricerca, a Cavriago (Reggio Emilia), di 1.000 metri quadrati. Il nuovo progetto impegna un investimento di 12 milioni di euro, messi a disposizione in parte anche dal ministero dello  Sviluppo Economico e dalla Regione Emilia Romagna, e comporterà un incremento dei posti  di lavoro per circa una ventina di unità, tra ingegneri e operatori.

 

Si tratta di un progetto che mira a ottimizzare i test climatici eseguiti sulle batterie dei veicoli. AVL, infatti, ha sviluppato un innovativo metodo di raffreddamento delle celle delle batterie  attraverso cui è possibile ridurre i tempi di inattività legati ai test di circa il 30%, migliorando le prestazioni di tutto il processo produttivo e rispondendo così a un’esigenza del mercato  automobilistico fino a oggi senza soluzione.

 

“Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti nel 2021 – dichiara Dino Brancale,  amministratore delegato di AVL Italia –. Stiamo raccogliendo i frutti di ciò che abbiamo  seminato negli anni passati e questo ci fa intravedere ottime performance anche per il 2022,  grazie al consolidamento degli investimenti e alla diversificazione del nostro business. Le  problematiche geopolitiche ed economiche legate al momento storico ci preoccupano, come il raddoppio dei costi dell’energia, che però interpretiamo come uno stimolo a  un’implementazione più spedita delle politiche di decarbonizzazione e di circular economy”.

 

AVL Italia è impegnata da sempre sui temi della mobilità sostenibile: dal motore a idrogeno,  di cui un prototipo è già sul banco di prova nel Centro Tecnico di Cavriago, ai sistemi di  guida autonoma; dalla connettività verso le infrastrutture, all’elettrificazione dell’intero  comparto dei trasporti, incluso il settore navale. In occasione del prossimo Salone Nautico  di Venezia verrà, infatti, presentato il nuovo progetto E-Pelikan, il primo scafo a  motorizzazione completamente elettrica in grado di ripulire i mari dai rifiuti, al quale AVL ha  contribuito per la realizzazione del motopropulsore elettrico.

 

Nei prossimi tre anni, due filoni si aggiungeranno all’attuale strategia di sviluppo: da un lato  le moderne architetture elettrico-elettroniche che porteranno a una significativa semplificazione dei sistemi hardware e software imponendo una visione più sistemistica organizzata in pochi domini; dall’altro, l’implementazione dei sistemi di cybersecurity al  passo con le nuove normative.

Telematica nella mobilità: a Lojack il “Le Fonti Award”

LoJack Italia, società del Gruppo CalAmp leader nelle soluzioni telematiche per l’automotive e nel recupero dei veicoli rubati, è stata premiata con il Le Fonti Awards come “Eccellenza dell’anno Innovazione & Leadership Telematica settore Mobility”. Questa la motivazione redatta dalla giuria: “Per essere una società Leader nei dispositivi elettronici per il recupero dei veicoli rubati. Per spingere sempre verso una tecnologia innovativa e per essere un pioniere della telematica con esperienza in ambito Machine2Machine. Per la grande esperienza nel settore della sicurezza e della connettività dei veicoli e per il focus sul cliente”. LoJack si è aggiudicata il Premio grazie alle soluzioni offerte sul mercato per una mobilità sempre più connessa, sicura e sostenibile.

 

La consegna del Premio si è tenuta nel corso della consueta cerimonia tenutasi a Milano presso Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana. La selezione dei premiati è avvenuta, come sempre, sulla base delle indicazioni fornite dalla redazione del Gruppo Le Fonti e dal Comitato Scientifico.  “Il conferimento di questo premio – ha commentato Maurizio Iperti, presidente EMEA di LoJack, al centro nella foto, a margine della premiazione – costituisce un nuovo riconoscimento dei costanti sforzi sul fronte dell’innovazione per migliorare la sicurezza sulle strade e per offrire soluzioni telematiche in grado di supportare ogni giorno i nostri partner e di rendere la loro mobilità sempre più smart e attenta all’ambiente e ai costi”.

Riva Aquarama (7 milioni): con due… Miura

di Roberta Pasero

Il rombo di due motori Miura per solcare le acque e passare dall’asfalto a mari e laghi. Non poteva che essere di Ferruccio Lamborghini questo Riva Aquarama datato 1968, un gioiello héritage, scafo di legno com’era tradizione Riva, con dettagli azzurro Tiffany, tutto splendidamente restaurato, e che oggi ha una quotazione di mercato di 7 milioni di euro.

Pochi giorni fa il rimessaggio in acqua, sul lago di Iseo, di questo Lamborghini oggi proprietà dei Cantieri Bellini dove tornano a splendere gli storici motoscafi Riva. E poi in acqua per un test drive, con i motori Miura a vista che suonano una partitura emozionante. 

smart

Prezzi gas naturale autotrazione: ok all’Iva al 5%

Le Associazioni Assogasmetano, Assopetroli-Assoenergia e Federmetano hanno accolto con favore le misure approvate dal Consiglio dei ministri. Il provvedimento, oltre a prorogare il taglio delle accise sui carburanti fino all’8 luglio 2022, include anche un intervento sul metano auto: l’accisa sarà a zero euro per metro cubo ed è prevista una riduzione dell’Iva dal 22% al 5%.  



Quanto ottenuto è il risultato di una battaglia portata avanti dalle tre associazioni da oltre otto mesi e che certamente costituisce un tassello importante per la tutela del settore del metano per autotrazione, pesantemente colpito dal caro prezzi e che fino a oggi non aveva avuto alcun tipo di sostegno da parte del Governo. A tal proposito, Assogasmetano, Assopetroli-Assoenergia e Federmetano ringraziano i ministri della Transizione ecologica Roberto Cingolani, dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco e dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti per la sensibilità dimostrata nel salvaguardare al contempo una riduzione del prezzo al consumo e un’eccellenza italiana funzionale alla decarbonizzazione e che tanto ha dato e molto può dare al Paese in termini economici, ambientali e occupazionali.

 

La filiera del metano per autotrazione conta, infatti, nel nostro Paese conta circa 20.000 addetti, oltre 1.500 punti vendita, 1.100.000 famiglie a basso-medio reddito, autotrasportatori e aziende di trasporto pubblico locale che hanno scelto il metano per la loro mobilità – motivate dall’economicità e dai vantaggi ecologici del gas naturale – e ben un 30% di biometano già distribuito in rete per uso autotrazione.