Iveco ed Eni: insieme per la mobilità sostenibile

Iveco, brand di Iveco Group e pioniere nei veicoli commerciali a propulsione alternativa, e Eni annunciano di aver firmato una Lettera d’Intenti (LoI): le due aziende uniscono le proprie competenze per esplorare una potenziale cooperazione in iniziative di mobilità sostenibile nel settore dei veicoli commerciali in Europa e accelerare il processo di decarbonizzazione del trasporto, nel quale entrambe sono attive da tempo. Iveco ed Eni puntano alla definizione di una piattaforma integrata di mobilità sostenibile per le flotte di veicoli commerciali, attraverso l’offerta di mezzi innovativi alimentati con biocarburanti e vettori energetici sostenibili, quali il biocarburante HVO (Hydrotreated Vegetable Oil, o Olio Vegetale Idrogenato), il biometano, l’idrogeno e l’elettrico, e delle relative infrastrutture.

 

Tra gli ambiti di collaborazione previsti nella LoI vi è l’offerta, da parte di Eni, di HVO puro al 100% rivolta ai veicoli pesanti Iveco dotati di motorizzazione compatibile. Il biocarburante di alta qualità HVO, infatti, può essere utilizzato in purezza in tutte le motorizzazioni diesel più recenti: si tratta di un biocarburante di elevata qualità di origine vegetale e da scarti, prodotto attraverso la tecnologia proprietaria Ecofining nelle bioraffinerie Eni di Venezia e Gela.

 

L’HVO puro al 100% consente di abbattere le emissioni di CO2 (calcolate lungo tutto il ciclo di vita) tra il 60 e il 90% rispetto al mix fossile di riferimento. Inoltre, Eni e Iveco – che è leader in Europa nei veicoli commerciali a gas naturale – intendono accelerare la disponibilità sul mercato del biometano, combustibile rinnovabile ottenuto da scarti agroindustriali, sia compresso (CNG) sia liquefatto (LNG), anche attraverso possibili partnership in Italia e all’estero.

 

La collaborazione, non esclusiva, prevede inoltre iniziative a favore dei veicoli elettrici, a batteria e a celle a idrogeno, e delle relative infrastrutture. Iveco ha in programma un piano di lancio di nuovi modelli a trazione elettrica, a batterie e, quindi, a fuel cell, mentre Eni intende creare una rete dipunti di ricarica. La Eni Live Station di Mestre (Venezia), in località San Giuliano, è la prima stazione di servizio in Italia per il rifornimento di idrogeno in ambito urbano e sarà seguita da una seconda stazione a San Donato Milanese.

 

“Proseguiamo nel nostro cammino verso la decarbonizzazione della mobilità delle merci, utilizzando tutte le opzioni a nostra disposizione e perseguendo ogni potenziale sviluppo,” ha commentato Luca Sra, President Truck Business Unit di Iveco Group. “Questa collaborazione con Eni è un ulteriore passo in avanti per centrare l’obiettivo di Iveco Group di raggiungere le zero emissioni nette di CO2 entro il 2040 e ci permetterà di massimizzare esperienze che per entrambi sono già vaste e fondate su anni di ricerca e di applicazione sul campo, nonché di progettare nuove soluzioni per i nostri clienti, che siano efficaci dal punto di vista ambientale ed efficienti in termini di riduzione dei costi associati alla gestione dell’intero ciclo di esercizio di un veicolo (Total Cost of Ownership, TCO)”.

 

Giuseppe Ricci, direttore generale Energy Evolution di Eni, ha dichiarato: “La collaborazione con Iveco si inquadra nel percorso di Eni per raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni nette al 2050. Per realizzare questa transizione è fondamentale utilizzare in modo complementare tutte tecnologie disponibili che possano concorrere a fornire prodotti utili a ridurre le emissioni. Insieme a Iveco potremo segnare un’accelerazione verso un trasporto merci più sostenibile proprio perché comprende sia soluzioni tecnologicamente pronte e immediatamente utilizzabili, come il biocarburante HVO, di cui Eni è il secondo produttore europeo, e il biometano, sia lo sviluppo congiunto di soluzioni che saranno pronte a medio e lungo termine, come la rete a idrogeno e l’elettrificazione dei veicoli commerciali, riconoscendo che la complessità della transizione energetica richiede il contributo sinergico e la lungimiranza di tutti gli attori della filiera”.

Mercedes EQE: “scossa” di lusso all’aroma di cioccolato

di Roberta Pasero

C’è Chanel n. 5 e Mercedes No. 6. È il Mood bittersweet, profumazione all’aroma di cioccolato nero creata per EQE. Un dettaglio di stile anche per EQE 350+, ammiraglia Mercedes-Benz su nuova architettura elettrica EVA2, business luxury viaggiante per 654 km e 250 km ricaricabili in 15 minuti, sempre se….

 

Quasi 5 metri di sensual purity design, linea arcuata filante one bow, luci posteriori a forma di elica tridimensionale e motivi a stelle sparsi qui e là, dal frontale ai cerchioni che sono un firmamento di stelle. E poi interni con head up da 29 pollici di diagonale, hyper e widescreen tutti da scoprire e da ascoltare, facendo conversazione in 27 lingue con “Hey Mercedes” (che risponde pure al più confidenziale “Hey Merci” e persino a domande.. sentimentali) o accendendo a tutto volume il Burmester Sound System. Da 93mila euro.

Climate Group: galassia Hyundai nel RE100 pro rinnovabili 

Hyundai Motor Group ha annunciato che quattro società chiave, tra cui Hyundai e Kia, sono ora membri di RE100 di Climate Group, un’iniziativa globale che riunisce le grandi  aziende impegnate verso il raggiungimento dell’uso di energia elettrica 100% rinnovabile. Inoltre, anche Hyundai Mobis Co. e Hyundai Wia sono entrate a far parte di RE100 di Climate Group. Le quattro società si uniscono alle oltre 350 aziende internazionali che aderiscono all’iniziativa, con piani per accelerare l’utilizzo di energia elettrica 100% rinnovabile in tutte le loro operazioni.

 

Sebbene tutte e quattro le società mirino a passare al 100% di energia rinnovabile entro il 2050, ognuna si impegnerà singolarmente per raggiungere gli obiettivi prima di questa data, già nel 2040,  a seconda delle condizioni della domanda e dell’offerta di energia nelle rispettive operazioni  internazionali. Nell’ambito del raggiungimento della carbon neutrality, le quattro aziende prevedono di istituire un  sistema di risposta RE100 congiunto nei siti internazionali in cui operano abitualmente.

 

Il Gruppo sta  valutando diversi modi per procurarsi energia rinnovabile, come l’autoproduzione attraverso pannelli  solari, accordi di acquisto (PPA) con produttori di energia eolica e solare, nonché l’acquisto tramite  il programma “Green Premium” dalla Korea Electric Power Corporation (KEPCO). 

Autotorino e la “nuova” mobilità: formazione per 600 specialisti

La mobilità è in continuo cambiamento e il pubblico ha sempre più frequentemente bisogno di informazioni approfondite circa le nuove tecnologie. Mentre oltre un italiano su 10 acquista una vettura “alla spina” (full electric o plug-in), più di 1 su 2 non ha ben chiara la differenza tra le declinazioni di motorizzazioni elettrificate. Un aspetto che può minare la soddisfazione dell’uso delle vetture appena acquistate.

 

Da questi dati (evidenziati da recenti sondaggi), nonché dall’esperienza quotidiana a contatto con centinaia di persone ogni giorno, Autotorino ha inaugurato un progetto con cui accompagnare la transizione della mobilità: Evolution, che abbraccia i pilastri di formazione, servizi al cliente e comunicazione, tutti dedicati alla familiarizzazione con l’elettrificazione del mondo Automotive e alla proiezione nel futuro del modello di mobilità.

 

Autotorino Evolution ha lo scopo di accompagnare gli automobilisti nella transizione verso nuovi concetti e nuove forme di mobilità, in particolare quella elettrificata; lo fa partendo dalla formazione specifica dei Consulenti, puntando su una modalità esperienziale. Promossa dalla Autotorino Academy, questa coinvolgerà i Consulenti delle filiali in una serie di giornate “sul campo” dell’Automotive Safety Center (Centro Prove Quattroruote) a Vairano.

In primis l’obiettivo è quello di vivere in prima persona i veicoli elettrificati e prendere parte a sessioni formative curate dallo staff tecnico di “Quattroruote Professional”, per poter così trasmettere ai clienti in showroom sì nozioni certe, ma soprattutto un vissuto di prima persona. Saranno più di 600 le persone formate in questo progetto, pari alla totalità dei professionisti che operano nei saloni di Autotorino. Il primo appuntamento si è tenuto il 12 maggio e si sviluppa sino a settembre su 6 date, ciascuna dedicata a 100 partecipanti provenienti dalle 23 province in cui opera il Gruppo, tra Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Veneto e Friuli-Venezia Giulia.

 

Accrescere la professionalità dei collaboratori contribuisce ad accogliere il pubblico con interlocutori sempre preparati e motivati: questo è uno dei pilastri del modello Autotorino, realizzato concretamente dall’Autotorino Academy. Il mix di offerta oggi è quanto mai ampio, con motorizzazioni che spaziano dai “tradizionali” benzina e Diesel, affiancati da full-hybrid, mild hybrid, plug-in o full-electric. In questo risulta ancor più determinante saper interpretare correttamente la propria consuetudine di viaggio prima di un acquisto.

 

In questa prospettiva, la mobilità elettrica presenta ambiti in cui la consulenza e la disponibilità di servizi ad hoc possono rivelarsi fattori determinanti in termini di soddisfazione e facilitazione al Cliente. Con Autotorino Evolution, il portafoglio dell’offerta specializzata per la transizione elettrica si arricchisce giorno dopo giorno, per offrire ai clienti non solo un veicolo, ma anche supporto a 360° per la mobilità elettrificata e la sua tutela, come ad esempio protezione per il veicolo o per componenti specifiche come la batteria, o soluzioni di ricarica a casa e in viaggio. Con questo nuovo progetto per la specializzazione elettrica, Autotorino conferma di voler essere protagonista e riferimento del mercato che cambia. 

Coppa Toscana: onore ai fantastici anni ’60

Dopo due anni di forzato stop causa pandemia, è tornata la “Rievocazione della Coppa Toscana” una manifestazione di auto d’epoca che per la sua 25ma edizione ha portato la carovana di splendide auto tra le Versilia e le Apuane con il tema “la Versilia degli anni ‘60, con eventi ed atmosfere che hanno fatto tornare i partecipanti negli anni dei film cult come “Sapore di mare”. 

La giornata più impegnativa ha visto la salita sulle Apuane fino alla Cava Museo Fantiscritti, nel cuore delle cave di marmo di Carrara dove Michelangelo sceglieva i blocchi da scolpire. Dopo impressionanti passaggi nelle strettissime e buie gallerie scavate nei secoli per portare le lastre fino al mare, i partecipanti si sono trovati immersi nel candido splendore del marmo. Il tempo di parcheggiare le auto storiche nello scenario di Fantiscritti dove è stato girato James Bond 007 Quantum of Solace e gli equipaggi sono saliti in robustissime e moderne Land Rover per arrampicarsi, su strade/mulattiere davvero mozzafiato, fino a 1000 metri ed ammirare dall’alto le cave e la valle che scende rapidamente verso il mare.

La carovana di auto storiche si è quindi trasferita fino al piccolo paese di Colonnata, famoso per il lardo che viene ancora prodotto nelle caratteristiche vasche di marmo. Dopo il pranzo, ancora discesa fino a Carrara per la visita al Laboratorio Studi D’Arte Michelangelo, dove i giovani artisti possono lavorare con gli scultori più affermati. Rientro infine con parata delle auto sul lungomare della Versilia fino al Forte dei Marmi.

Il programma di quest’anno, con luoghi così caratteristici da visitare e strade spesso impegnative da percorrere, ha costretto gli organizzatori e limitare i partecipanti a 55 vetture. Tra le auto partecipanti ricordiamo le “fuoriserie”, ambitissimo status symbol di quegli anni, come le eleganti Lancia Aurelia, coupé e spider e Flaminia, le rombanti Alfa Romeo, l’Aston Martin celebrata dai primi 007 e ricordata da una Vantage V8 dotata di molti dei trucchi del famoso agente, comprese le due mitragliatrici che escono dal cofano, ovviamente finte.

Immancabili le fascinose Jaguar XK e la E-type, le esclusive Mercedes cabriolet e le scattanti inglesine MG, Triumph e Austin Healey. Sempre ammirate le Chevrolet Corvette C1, americane senza eccessi. Non potevano mancare le aggressive Ferrari e Maserati degli anni ’60 (ricordando il “cumenda da casello a casello” impersonato da Guido Nicheli). Ma, per completare l’amarcord di quegli anni, non sono mancate le “auto di tutti i giorni” come Fiat 600, 1100 e una spettacolare Fiat 1400 con le attrezzature – rigorosamente dell’epoca – per la pesca, lo sci d’acqua e il pic-nic.

Gli appassionati della regolarità hanno avuto modo di cimentarsi nelle prove di abilità a cronometro valide per la classifica della 25ma Coppa Toscana ed in quelle, riservate agli equipaggi femminili, per il Trofeo “Alessandro Ercoli”. Quest’ultima manifestazione, giunta alla sedicesima edizione, rende onore a uno dei pionieri del motorismo storico italiano e grande appassionato delle vetture prodotte dal costruttore fiorentino Pasquino Ermini che rivaleggiarono con Ferrari e Maserati negli anni del Dopoguerra. 

Per la Coppa Toscana, al primo posto si è classificato Francesco Arcieri e signora che hanno ricevuto un’opera unica in bronzo, realizzata con tecnica a “cera persa” dalla Fonderia d’Arte Massimo Del Chiaro del Forte dei Marmi. Il secondo premio, un trofeo in argento della maison Cassetti, è andato all’equipaggio svizzero Biroli – Guenzani mentre sul terzo gradino del podio sono saliti Emilio Patara e Francesco Paoletti.

Tra gli equipaggi femminili, le sorelle Alessandra e Francesca Testaguzza hanno conquistato il Trofeo Alessandro Ercoli aggiudicandosi il gioiello offerto dalla azienda fondata da Alessandro e diretta oggi dal figlio Eugenio Ercoli, anche lui grande appassionato e collezionista. Merita una menzione particolare il premio per la migliore “mise” anni ’60 che è andato ancora a Marco Biroli e Luisa Guenzani. Premiato anche Paolo Vermigli che indossava una sfolgorante giacca appartenuta proprio a Elvis Presley.   

Ferrari Purosangue: vince il V12, perde l’elettrificazione

Ferrari Purosangue

In attesa di vederlo dal vivo, ecco la prima immagine di Purosangue, il primo “Ferrari utility vehicle” di Maranello. L’immagine è ricavata dalle slide con cui l’ad di Ferrari, Benedetto Vigna, ha illustrato i dati trimestrali agli analisti. Purosangue arriverà entro la fine dell’anno.

 

Per il “Fuv” nessuna elettrificazione, al momento, ma subito il maestoso V12 Ferrari. “Sono state valutate diverse opzioni, ma abbiamo voluto prediligere la performance e l’esperienza di guida. Il nome stesso Purosangue parla da solo, è figlia della nostra tradizione, del nostro 12 cilindri. E’ una Ferrari unica e senza compromessi“, ha detto Vigna.

 

 

 

Aci Radio: Pierluigi Bonora è il nuovo direttore responsabile

Aci Radio, Automobile Club Italia

Presentazione e lancio ufficiale, oggi a Roma nella sede di Aci Infomobility, dell’emittente radiofonica nazionale ACI Radio. Una radio che trasmetterà i suoi programmi sul canale digitale DAB+ 24 ore su 24. E la novità è la nomina ufficiale del nuovo direttore responsabile, Pierluigi Bonora, già promotore di ForumAutoMotive e giornalista di lungo corso nel settore dell’automotive.

 

Aci Radio, il lancio ufficiale

Alla conferenza stampa, moderata ottimamente da Chiara Pascarella, Head of digital Communication ACI, hanno preso parte Angelo Sticchi Damiani, Presidente ACI; Geronimo La Russa, Presidente Infomobility e Direttore Editoriale ACI Radio; Roberto Sergio, Direttore Radio RAI; Pierluigi Bonora e Giancarlo Fisichella, Pilota, special guest dell’evento e primo intervistato della nuova radio. Ad aprire il tavolo di discussione Angelo Sticchi Damiani: «Viviamo un momento di grande trasformazione, quindi ben venga un nuovo prodotto come Radio Aci – le sue parole – in questo momento i  governi nazionali sono in una situazione di stand by per capire meglio dove si andrà, chiaro che bisogna ridurre l’inquinamento nella maniera più drastica possibile con una transizione, però, che sia economicamente e socialmente sostenibile. La radio serve perché possiamo, in tempo reale, dare dei buoni consigli l’automobilista. Ma senza che le persone abbiano delle imposizioni e con credibilità».

 

Aci Infomobility e Aci Radio

La nascita di Aci Radio nelle parole di Geronimo La Russa, presidente di Aci Infomobility: «Aci Radio è l’ultima iniziativa che questa giovane società ha deciso di portare avanti. Noi ci rivolgiamo verso i cittadini che hanno bisogno di servizi, come Luceverde ad esempio». Microfono poi a Pierluigi Bonora: «Aci Radio sarà un occhio aperto nel momento in cui la mobilità sta cambiando. Ma oggi c’è confusione, dobbiamo spiegare cosa significa la mobilità che cambia spiegando pregi ma anche i difetti a cui si va incontro. C’è grande confusione, noi vogliamo fare chiarezza essendo obiettivi senza farci tirare la giacchetta né da una parte, né dall’altra. Aci Radio sarà la voce degli automobilisti».

 

Giancarlo Fisichella special star

Ospite d’eccezione Giancarlo Fisichella, ex pilota di Formula 1: «Il mio rapporto con la radio è quasi viscerale – le sue parole – mi alzo la mattino ed è subito al mio fianco. È un onore fare da padrino alla nascita di Aci Radio». Ma come si avvicinano i giovani? «Aci Radio vuole assolutamente avvicinare i giovani  le parole di Geronimo La Russa – c’è con noi ad esempio Rudy Smaila, che ci aiuterà ad avvicinare i giovani e come vedono il turismo, il muoversi. E poi il fatto di essere presenti con un’applicazione fa capire quanto siamo proiettati verso la nuova generazione, con una radio che trasmette musica da ascoltare bella». Gli fa eco Pierluigi Bonora: «Da pavese sto inseguendo Max Pezzali, potrebbe essere interessante avvicinarlo e parlare della sua passione per le moto. In generale cercheremo di fare informazione, far capire ai giovani cosa sta succedendo, la mobilità che cambia ma con criterio, non con ideologia».

 

Inaugurati anche i nuovi uffici di Aci Infomobility

Il lancio di Aci Radio è stato anche il pretesto per l’inaugurazione dei nuovi uffici di Aci Infomobility. Al netto di tutto, risulta estremamente interessante il progetto di Aci Radio perché unisce diverse anime che sono da traino per tutti coloro che usano la radio: da una parte la buona musica, con tanto di hit di ieri e oggi da ascoltare continuamente; e dall’altra l’informazione automobilistica, che non può mancare per un’emittente che porta un nome glorioso come quello di Aci.

Altroconsumo: gomme estive “green” e amiche del portafoglio

Cambio gomme, pneumatici

L’automobile è uno dei mezzi di trasporto più usati per gli spostamenti quotidiani e il mezzo privilegiato in vista dei lunghi viaggi estivi. In questo contesto, gli pneumatici ricoprono un ruolo fondamentale sia a livello di prestazione dell’auto che a livello di riduzione dell’impatto ambientale. Il tema risulta centrale, specialmente in questo periodo in cui si avvicina l’obbligo di montare le gomme estive, da effettuare tra il 15 aprile e non oltre il 15 maggio. Altroconsumo, leader nei test pneumatici per le associazioni di consumatori EU all’interno del consorzio di Automobil Club, al fine di aiutare i consumatori ad orientarsi fra le varie scelte di pneumatici disponibili, ha realizzato un’analisi per valutare i punti di forza e di debolezza di 16 gomme del tipo 185/65 R15 (adatte alle auto di piccole dimensioni) e 16 del tipo 215/60 R16 (utilizzate principalmente per i Suv).

 

Gli pneumatici sono stati sottoposti a misurazioni in laboratorio che si basano sugli standard Adac, ente specializzato in test nel settore della mobilità, e sono stati messi alla prova con numerosi esami come, ad esempio, stabilità in rettilineo e in curva, risposta allo sterzo, sicurezza durante i cambi di corsia e le curve multiple e risposta in frenata con abs a 100 km/h.

 

Il miglior marchio della categoria 185/65 R15 tra i pneumatici estivi testati è Goodyear EfficientGrip Performance 2 che secondo Altroconsumo è il Migliore del testMigliore acquisto e Miglior scelta green per la durata nel tempo. Bridgestone Turanza T005 ottiene il titolo di Miglior acquisto nella categoria insieme a Pirelli Cinturato P1 Verde, anche se con un punteggio lievemente inferiore. La Miglior scelta green va al marchio Michelin Primacy 4 per il consumo di carburante ridotto e la durata nel tempo del pneumatico.

 

Passando alla categoria 215/60 R16, il Migliore del test è Michelin Primacy 4 che risulta anche essere Miglior scelta green per consumi e durata. A pari merito nella classifica si trova Continental PremiumContact 6 che ottiene gli stessi risultati. Il marchio Bridgestone Turanza T005 si aggiudica il titolo di Miglior scelta green per le buone prestazioni sia sul consumo di carburante che sulla durata. Toyo Tires Proxes Comfort, in 5a posizione, ottiene il bollino di Miglior acquisto e Miglior scelta green. 

 

Utilizzare il giusto set di pneumatici può aiutare a ridurre l’impatto su ambiente e portafoglio. Scegliere una gomma di una classe efficiente come, ad esempio, quella B, permette un risparmio medio di carburante fino al 7% rispetto a uno pneumatico in classe C. Oltre alla scelta della classe di pneumatici, la giusta pressione della gomma è fondamentale per risparmiare carburante, infatti, il consumo aumenta dell’1-2% ogni 0,2 bar sotto la pressione ottimale.

 

Con l’intento di perseguire l’obiettivo di minor impatto economico e ambientale, Altroconsumo ha lanciato la piattaforma Mile21, la quale aiuta i consumatori con consigli utili su come risparmiare carburante, cosa fare per impattare meno sull’ambiente quando si guida, ma soprattutto permette di tenere sotto controllo consumi ed emissioni della vettura inserendo i propri dati al suo interno.

 

Intanto il governo ha fatto marcia indietro sul bonus gomme, ritirando l’emendamento che avrebbe aiutato i consumatori nell’acquisto di nuovi penumatici di classe A e B. In vista dell’imminente obbligo di passaggio alle gomme estive, gli automobilisti che hanno la necessità di cambiare il treno di pneumatici possono seguire i consigli dei test di Altroconsumo, confrontare i prezzi dei vari pneumatici in commercio e scegliere classi più elevate sia per un discorso di sicurezza, sia per la possibilità di risparmiare carburante e inquinare meno.

Renault Megane E-Tech Electric: test drive tra le Langhe

Renault propone il primo modello della generazione 2.0 di veicoli elettrici con nuova Mégane E-TECH Electric aprendo un nuovo capitolo della rivoluzione elettrica che ha avviato oltre un decennio fa. Dotata di tecnologie all’avanguardia, connessa, integrata nell’ecosistema elettrico ma anche nell’ecosistema digitale dei suoi utenti, il nuovo veicolo è pronto per offrire esperienze inedite. L’ho provata per voi tra le Langhe del Piemonte, ecco qui il resoconto della giornata.

 

Renault Megane E-Tech Electric, test drive tra le Langhe

Potendo contare sulla nuova piattaforma CMF-EV dedicata alla motorizzazione elettrica, il nuovo veicolo elettrico rompe i tradizionali codici del design per acquisire proporzioni inedite e dinamiche ed un rapporto dimensioni/abitabilità unico. Un’auto proiettata nel futuro, che prende vita con inedite sequenze di benvenuto e animazioni luminose all’esterno e all’interno. Ma non solo, il modello inaugura la dashboard OpenR che integra il driver display e il display multimediale centrale, creando la più ampia superficie digitale della categoria. Inoltre, OpenR accoglie il nuovissimo sistema multimediale OpenR Link con i più avanzati servizi e applicazioni Google integrati. Ma non finisce qui, perché con la nuova macchina le sensazioni di guida si trasformano in emozioni: 26 i sistemi di assistenza, che accompagnano il conducente nella guida e nelle manovre di parcheggio in sicurezza.

 

Le tinte della carrozzeria

Dall’interno all’esterno, sei sono le tinte di carrozzeria per la nuova Megane: Grigio Aviation, Grigio Schisto, Blu Notturno, Rosso Passion, Nero Etoilé e Bianco Ghiaccio. E, per una maggiore personalizzazione, è possibile optare, in funzione degli allestimenti, per tinte bi-tono differenziando il colore del tetto, dei montanti e dei retrovisori esterni con 13 abbinamenti possibili.

 

Prezzi e disponibilità per il mercato italiano

In Italia, in una gamma semplice con 3 livelli di equipaggiamento (Equilibre, Techno e Iconic), nuova Megane E-TECH Electric è sul mercato a partire da 37.100 euro con la batteria EV40 e 41.700 euro con la batteria EV60, già disponibile. Infine, due sono gli anni di garanzia con assistenza 24/24, 7/7 e di 8 anni (o 160.000 km) per la batteria, incluso il servizio di assistenza stradale in caso di panne d’energia, con la ricarica sul posto o il traino al punto di ricarica più vicino, a seconda dell’area geografica.

Bosch fa shopping: obiettivo guida autonoma

Lo sviluppo di auto a guida autonoma è considerato, per le Case automobilistiche, il settore su cui puntare. Bosch, uno dei più grandi fornitori al mondo per la mobilità, rappresenta una forza trainante che ha consentito i progressi compiuti in questo campo, una capacità che oggi si rafforza ulteriormente con l’acquisizione di Five, la start-up leader in Europa nel campo della guida autonoma.

Nelle sei sedi del Regno Unito, i circa 140 collaboratori sono impegnati nel realizzare veicoli a guida autonoma. Five ha scelto Bosch perché le due aziende condividono una visione comune della guida autonoma e dei sistemi di guida autonoma sicuri.

“La guida autonoma ha l’obiettivo di rendere più sicuro e meno stressante il traffico stradale. Vogliamo che Five dia ulteriore impulso al nostro lavoro di sviluppo del software per la guida autonoma sicura, con l’obiettivo di offrire ai nostri clienti tecnologia made in Europe”, ha dichiarato Markus Heyn, membro del Board of Management di Bosch e presidente del settore di business Mobility Solutions.