Coppa Toscana: onore ai fantastici anni ’60

Dopo due anni di forzato stop causa pandemia, è tornata la “Rievocazione della Coppa Toscana” una manifestazione di auto d’epoca che per la sua 25ma edizione ha portato la carovana di splendide auto tra le Versilia e le Apuane con il tema “la Versilia degli anni ‘60, con eventi ed atmosfere che hanno fatto tornare i partecipanti negli anni dei film cult come “Sapore di mare”. 

La giornata più impegnativa ha visto la salita sulle Apuane fino alla Cava Museo Fantiscritti, nel cuore delle cave di marmo di Carrara dove Michelangelo sceglieva i blocchi da scolpire. Dopo impressionanti passaggi nelle strettissime e buie gallerie scavate nei secoli per portare le lastre fino al mare, i partecipanti si sono trovati immersi nel candido splendore del marmo. Il tempo di parcheggiare le auto storiche nello scenario di Fantiscritti dove è stato girato James Bond 007 Quantum of Solace e gli equipaggi sono saliti in robustissime e moderne Land Rover per arrampicarsi, su strade/mulattiere davvero mozzafiato, fino a 1000 metri ed ammirare dall’alto le cave e la valle che scende rapidamente verso il mare.

La carovana di auto storiche si è quindi trasferita fino al piccolo paese di Colonnata, famoso per il lardo che viene ancora prodotto nelle caratteristiche vasche di marmo. Dopo il pranzo, ancora discesa fino a Carrara per la visita al Laboratorio Studi D’Arte Michelangelo, dove i giovani artisti possono lavorare con gli scultori più affermati. Rientro infine con parata delle auto sul lungomare della Versilia fino al Forte dei Marmi.

Il programma di quest’anno, con luoghi così caratteristici da visitare e strade spesso impegnative da percorrere, ha costretto gli organizzatori e limitare i partecipanti a 55 vetture. Tra le auto partecipanti ricordiamo le “fuoriserie”, ambitissimo status symbol di quegli anni, come le eleganti Lancia Aurelia, coupé e spider e Flaminia, le rombanti Alfa Romeo, l’Aston Martin celebrata dai primi 007 e ricordata da una Vantage V8 dotata di molti dei trucchi del famoso agente, comprese le due mitragliatrici che escono dal cofano, ovviamente finte.

Immancabili le fascinose Jaguar XK e la E-type, le esclusive Mercedes cabriolet e le scattanti inglesine MG, Triumph e Austin Healey. Sempre ammirate le Chevrolet Corvette C1, americane senza eccessi. Non potevano mancare le aggressive Ferrari e Maserati degli anni ’60 (ricordando il “cumenda da casello a casello” impersonato da Guido Nicheli). Ma, per completare l’amarcord di quegli anni, non sono mancate le “auto di tutti i giorni” come Fiat 600, 1100 e una spettacolare Fiat 1400 con le attrezzature – rigorosamente dell’epoca – per la pesca, lo sci d’acqua e il pic-nic.

Gli appassionati della regolarità hanno avuto modo di cimentarsi nelle prove di abilità a cronometro valide per la classifica della 25ma Coppa Toscana ed in quelle, riservate agli equipaggi femminili, per il Trofeo “Alessandro Ercoli”. Quest’ultima manifestazione, giunta alla sedicesima edizione, rende onore a uno dei pionieri del motorismo storico italiano e grande appassionato delle vetture prodotte dal costruttore fiorentino Pasquino Ermini che rivaleggiarono con Ferrari e Maserati negli anni del Dopoguerra. 

Per la Coppa Toscana, al primo posto si è classificato Francesco Arcieri e signora che hanno ricevuto un’opera unica in bronzo, realizzata con tecnica a “cera persa” dalla Fonderia d’Arte Massimo Del Chiaro del Forte dei Marmi. Il secondo premio, un trofeo in argento della maison Cassetti, è andato all’equipaggio svizzero Biroli – Guenzani mentre sul terzo gradino del podio sono saliti Emilio Patara e Francesco Paoletti.

Tra gli equipaggi femminili, le sorelle Alessandra e Francesca Testaguzza hanno conquistato il Trofeo Alessandro Ercoli aggiudicandosi il gioiello offerto dalla azienda fondata da Alessandro e diretta oggi dal figlio Eugenio Ercoli, anche lui grande appassionato e collezionista. Merita una menzione particolare il premio per la migliore “mise” anni ’60 che è andato ancora a Marco Biroli e Luisa Guenzani. Premiato anche Paolo Vermigli che indossava una sfolgorante giacca appartenuta proprio a Elvis Presley.   

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