Cuore & Motori: da Iveco un fiammante Daily per PizzAut

Cuore & Motori: da Iveco un fiammante Daily per PizzAut

Da sempre attenta alle esigenze delle comunità locali, Iveco conferma il suo impegno nel fornire opportunità e risorse a realtà impegnate nel sociale. L’azienda ha infatti consegnato un Daily a PizzAut, la Onlus fondata da Nico Acampora che si pone l’obiettivo di promuovere attività di sensibilizzazione e inclusione lavorativa per le persone autistiche. Il Daily verrà impiegato come food truck nella cornice di PizzAutobus, iniziativa presentata lo scorso luglio 2024 a Milano presso la Torre Libeskind di PwC in Citylife. Alla cerimonia di consegna, che ha avuto luogo a Monza presso la sede di PizzAut, hanno preso parte Nico Acampora, Fondatore di PizzAut, Paolo Passerelli, Responsabile Prodotto Gamma Leggera Iveco Mercato Italia, Annalisa Citterio, Responsabile Sostenibilità di Iveco Group e Massimo Tentori, presidente della Tentori Veicoli Industriali, e Lorenzo Donati , Direttore Commerciale di StreetFoody.

L’iniziativa prevede la costituzione di una flotta di oltre 100 food truck con l’ambizione di garantire circa 500 assunzioni a tempo indeterminato, generando un impatto concreto nella vita delle persone autistiche e delle loro famiglie. Questo permette di promuovere la loro partecipazione attiva nel mondo del lavoro, rendendole protagoniste della vita sociale ed economica del Paese.

In occasione dell’evento, Nico Acampora, Fondatore di PizzAut , ha affermato: Quella con Iveco per noi è una collaborazione di grande importanza. Il marchio Iveco è sinonimo di sicurezza e affidabilità, le stesse qualità che devono avere i PizzAutobus, ossia i Truck food firmati PizzAut che saranno attrezzati per diventare delle vere e proprie pizzerie ambulanti e che potranno offrire lavoro a nuove persone autistiche. Il lavoro significa dignità e con i PizzAutobus porteremo per leizz strade d’Italia i valori del lavoro e dell’inclusione. Con IVECO la flotta dei PizzAutobus si arricchisce di un partner straordinario che ci seguirà per la realizzazione del progetto sull’intero territorio nazionale”.

Paolo Passerelli, Responsabile Prodotto Gamma Leggera Iveco Mercato Italia , ha dichiarato: “Vedere il nostro Daily al fianco dell’ambizioso progetto di PizzAut è per noi motivo di profondo orgoglio. Con questo food truck mettiamo concretamente a disposizione tutta l’esperienza e la competenza di IVECO nel mondo dei veicoli commerciali, sostenendo un’iniziativa che rappresenta un esempio virtuoso di inclusione sociale. Siamo particolarmente fieri di contribuire con un veicolo disegnato intorno alle esigenze di PizzAut e dei suoi lavoratori. Grazie all’allestimento di alimentazione completamente elettrica, il nostro Daily sarà in grado di operare in sicurezza in qualsiasi contesto. Per noi di IvecoO, guidare il cambiamento non vuol dire solo fornire veicoli affidabili, innovativi e sostenibili, ma anche  essere al fianco di realtà come PizzAut in un cammino condiviso verso un futuro più inclusivo”.

Il modello operativo di PizzAut enfatizza l’inclusione sociale tramite il reinvestimento di tutti gli utili in iniziative di comunità. Con i suoi food truck, PizzAutanima eventi catering e specifici rivolti sia alle aziende sensibili alla Diversity&Inclusion , sia alla comunità locale. Attraverso l’iniziativa, PizzAut offre lavoro ai ragazzi autistici, con previsione di inizio nuove assunzioni e tirocini formativi nel corso dell’anno. L’idea di PizzAut nasce nel 2016 e si concretizza nel 2020 con il primo PizzAutobus, mentre nel 2021 e 2023 sono stati inaugurati i due ristoranti di Cassina de’ Pecchi e Monza.

PizzAut ha espresso la volontà di espandere la sua rete iniziando dalla regione della Lombardia per poi consolidarsi sul Nord Italia. In seguito, il progetto vedrà anche il coinvolgimento del Centro e Sud Italia, fino a garantire la propagazione dell’attività di imprenditoria sociale in tutte le province italiane.

 

Foto da ufficio stampa IVECO

 

Pneumatici, è tempo di estivi: c’è tempo fino al 15 maggio

Pneumatici, è tempo di estivi

L’Associazione dei Produttori dei Rivenditori di Pneumatici ricorda agli automobilisti che a partire dal 15 aprile è possibile effettuare la sostituzione degli pneumatici invernali con quelli estivi, in linea con quanto previsto dal Codice della Strada. Secondo la normativa vigente, il cambio gomme deve avvenire entro il 15 maggio, termine ultimo entro cui gli pneumatici invernali non conformi alla stagione estiva – ovvero con codice di velocità inferiore a quello indicato sulla carta di circolazione – devono essere sostituiti.

Il passaggio agli pneumatici estivi non è solo un obbligo normativo, ma rappresenta anche una scelta consapevole per la sicurezza su strada, l’efficienza del veicolo e una minore usura degli pneumatici stessi. Gli pneumatici estivi garantiscono prestazioni ottimali con temperatura superiore ai 7°C, offrendo una migliore aderenza sull’asfalto asciutto e bagnato, oltre a ridurre i consumi di carburante.

Le Associazioni invitano tutti i conducenti a non attendere l’ultimo momento per effettuare il cambio gomme, rivolgendosi a professionisti del settore per un controllo completo dello stato degli pneumatici e un servizio conforme agli standard di sicurezza. Il consiglio ulteriore è quello di rivolgersi sempre ad un rivenditore specialista.

 

Foto da ufficio stampa Assogomma

 

 

Design Week: Brembo e la sua rivoluzione

Design Week

Nel cuore della recente Milano Design Week, Brembo, storico leader nella progettazione di sistemi frenanti per il settore automotive, ha fatto il suo trionfale ritorno al Fuorisalone di Milano, portando con sé una proposta inaspettata che mescola l’innovazione tecnologica con l’estetica contemporanea. Dopo il grande successo della scorsa edizione, l’azienda ha deciso di partecipare nuovamente all’evento con una collezione esclusiva di pinze freno in tre colori molto apprezzati dal pubblico: mirtillozafferano e oro. Un’evoluzione del progetto che si inserisce in un ambito in continua espansione, quello dell’interior design.

 

Un Tributo alla creatività e alla performance

Il design delle pinze freno Brembo, celebre per la sua alta qualità e precisione, si è arricchito di nuove varianti cromatiche, sviluppate in collaborazione con Sesia&Co., un partner di lunga data nel mondo del design. L’azienda ha infatti deciso di presentare le pinze nei colori più votati dal pubblico lo scorso anno: mirtillozafferano e oro. Un’esplorazione del design che si rinnova, partendo dalla tecnologia per arrivare all’estetica, offrendo soluzioni che ben si inseriscono nell’arredamento moderno.

“Il nostro obiettivo è stato quello di unire funzionalità e bellezza, rispondendo anche alla domanda di personalizzazione che arriva dai consumatori”, commentano i responsabili del progetto. La nuova collezione non si limita solo a un’esposizione estetica, ma si prepara ad entrare in produzione, destinata a diventare un simbolo di qualità e innovazione nella mobilità.

 

Pinza oro: un’Icona delle competenze Brembo

La pinza oro è il pezzo di punta della collezione, celebrando i 50 anni di Brembo nelle competizioni motorsport. Questa pinza, appartenente alla gamma BM6, è stata progettata per essere parte di un kit GT ed è destinata a diventare un vero e proprio oggetto da collezione. Non si tratta solo di una pinza freno, ma di una vera e propria dichiarazione di stile che unisce il mondo delle competizioni con quello dell’interior design.

“La pinza oro non è solo un elemento funzionale per l’auto, ma una testimonianza della lunga tradizione di innovazione e performance che Brembo ha costruito nel corso degli anni”, sottolineano i designer di Brembo. Questa scelta esclusiva rappresenta al meglio l’impegno dell’azienda verso l’eccellenza, estendendo la sua expertise nel design automobilistico anche all’arredo domestico.

 

Dallo sport alla casa

Brembo ha sempre dimostrato una grande attenzione all’estetica dei suoi prodotti. Con l’introduzione della collezione di pinze per il design d’interni, l’azienda ha compiuto un passo ulteriore, presentando prodotti che non solo rispondono a esigenze di performance, ma che si integrano anche perfettamente nel mondo dell’arredamento. Non è solo una questione di estetica, ma di innovazione tecnologica, dove ogni prodotto è pensato per combinare qualità e design in modo armonico.

Il Fuorisalone di Milano si conferma come un palcoscenico ideale per Brembo, che continua a sorprendere con la sua capacità di reinventarsi. La partecipazione all’evento rappresenta un’opportunità per l’azienda di esplorare nuove applicazioni per i suoi prodotti e di creare un dialogo tra il mondo della tecnologia automobilistica e quello del design.

 

Packaging esclusivo e cura nei dettagli

Un’altra novità che ha suscitato l’interesse degli appassionati è il packaging esclusivo pensato per questa edizione. Ogni pinza, nei colori mirtillo, zafferano e oro, è presentata in un packaging raffinato, che sottolinea la qualità e l’attenzione al dettaglio che da sempre contraddistinguono il marchio Brembo. Un omaggio all’estetica e al design, che non solo riguarda il prodotto finale, ma anche l’esperienza completa che il cliente vive.

 

Verso il futuro

Il progetto di Brembo al Fuorisalone non si ferma alla sola esposizione dei suoi prodotti. L’azienda ha in mente una visione che va oltre la presentazione estetica. Il design delle pinze freno diventa una piattaforma che coniuga innovazionesostenibilità e mobilità futura. Con il contributo di Sesia&Co. e altre realtà del settore, Brembo si prepara a lanciare nuove soluzioni per il futuro, portando la sostenibilità e l’innovazione nel cuore del design urbano e automobilistico.

“Con questo progetto, vogliamo mostrare che la tecnologia e il design sono strettamente legati e devono andare avanti insieme per costruire il futuro”, conclude l’azienda.

 

Foto da ufficio stampa BREMBO

Natura e benessere: in camper per un viaggio rigenerativo

Natura e benessere

Il turismo outdoor non è solo un’attività economica interessante per le aziende ricettive e il territorio che le ospita, ma riveste per chi lo pratica un’importanza “interiore”, legata al desiderio di ciascuno di vivere il proprio tempo libero in una dimensione diversa dal quotidiano. Uscire dalla propria comfort zone, alla ricerca di luoghi di rigenerazione, a contatto con la natura, in luoghi poco conosciuti, lontani dalla folla. I dati del turismo open air in Italia, confermano 71 milioni di presenze nel 2024, con un aumento del 16% sul 2023; 8 miliardi di fatturato; oltre 2.000 le aree sosta e oltre 2.000 i campeggi.

Questi dati saranno rappresentati “plasticamente” al Salone del Camper, grazie ai mezzi ricreativi esposti, alle attrezzature e agli eventi che animeranno l’area dedicata alle destinazioni e al viaggio. Giunto alla 16^ edizione, si svolgerà dal 13 al 21 settembre 2025 in 5 padiglioni fieristici a Parma, ed è organizzato come di consueto da Fiere di Parma in collaborazione con APC, Associazione Produttori Caravan e Camper. La manifestazione, prima in Italia e seconda in Europa per numero di visitatori, è un appuntamento irrinunciabile per la community di viaggiatori che ama la vacanza open air. Si troveranno centinaia di mezzi ricreativi, ma è anche una vetrina accreditata sul tema della filosofia di viaggio. Uncrowd tourism, slow tourism, midcentric tourism (in inglese), turismo lento, sostenibile e responsabile (in italiano), questa è la nuova frontiera del turismo, che sarà declinata alla Fiera di Parma.

Secondo uno studio condotto nel 2024 da Visa in collaborazione con Ipsos, cresce l’attenzione alla tutela dell’ambiente da parte dei turisti, che nella pianificazione delle proprie vacanze, indipendentemente dalla destinazione, ricercano soluzioni green. Dallo studio emerge come il 46% dei turisti italiani è disposto a pagare fino al 5% in più per beni e servizi ecosostenibili. In questo scenario, oltre l’80% dei viaggiatori, nella pianificazione della vacanza, considera importante avere accesso a piattaforme capaci di suggerire mezzi, alloggi, servizi di ristorazione, percorsi turistici e attività eco-friendly sul territorio, sia in Italia che all’estero.

 

Vacanza e tempo libero sostenibile: impatti abbattuti

La vacanza in camper genera il 30% di impatto in meno sul cambiamento climatico, il 36% di impatto in meno sul consumo di risorse naturali, il 27% in meno sul consumo di acqua. Questi in sintesi i risultati dell’indagine sull’impatto ambientale della vacanza in camper, condotta da Ergo, spin off della Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento Sant’Anna di Pisa nel periodo 2022-2023 (ultimo dato disponibile). Viaggiare in camper può essere un modo ecologico per esplorare il mondo, ma ci sono azioni che si possono adottare per ridurre ulteriormente l’impatto ambientale.

Ad esempio installare pannelli solari sul tetto per alimentare luci, elettrodomestici e dispositivi; usare batterie a lunga durata; utilizzare contenitori per separare rifiuti organici, riciclabili e indifferenziati; acquistare prodotti privi di imballaggi o con contenitori riutilizzabili; utilizzare per le docce soffioni a basso consumo per diminuire il consumo d’acqua; svuotare i serbatoi in aree designate per favorire il trattamento delle acque reflue; usare materiali sostenibili, come accessori in bambù oppure in acciaio inox, ovvero materiali biodegradabili o durevoli per utensili, piatti e altri oggetti.

Una volta parcheggiato il camper, meglio muoversi a piedi o in bici, sicuramente una scelta più sostenibile e responsabile, ma anche un’esperienza più vicina alla natura e alle comunità locali. Tante idee ed un solo contenitore dove trovare veicoli, attrezzature, idee di viaggio: questo è il Salone del Camper.

 

Natura, enogastronomia e arte le principali calamite turistiche italiane

La libertà che ti offre il viaggio in camper è un lusso che non ha eguali in questi tempi frenetici e senza sosta. Muoversi senza limiti di tempo e spazio, senza limiti alla fantasia e ai desideri, avendo la consapevolezza che si ha a disposizione tutto ciò che serve. Secondo uno studio ENIT del 2024, natura e arte sono le due principali attrattive per un viaggio, seguite dall’enogastronomia e dall’escursionismo. Un italiano su due ha infatti effettuato weekend escursionistici negli ultimi 2 anni.

Anche per il Rapporto sul turismo enogastronomico 2024 a firma di Roberta Garibaldi, il cibo è una presenza stabile insieme a natura e cultura tra le esperienze più desiderate. Nel periodo ottobre 2024 – marzo 2025, la classifica delle intenzioni di viaggio dei cittadini europei segnala il 15% per l’enogastronomia, il 16,6% per la natura e il 14,7% per la cultura.

Questi dati valgono anche per i camperisti, che per definizione sono alla ricerca di un tipo di viaggio libero, di scoperta e avventura, all’aria aperta, alla ricerca di nuove esperienze.

E ai camperisti piace mangiare bene, sia fuori che dentro il mezzo, e al Salone del Camper si parlerà anche di questo. Come realizzare piatti in poco tempo e con ingredienti del territorio, come organizzare la cambusa ideale nel minimo spazio e con la minima spesa. Grazie agli show-cooking, realizzati in collaborazione con gli chef dei Ristoranti del Buon Ricordo, provenienti da varie regioni italiane, si potrà imparare (gratuitamente) a sfruttare al meglio tempi e attrezzature. Cucinare in camper può essere un’avventura divertente, e si possono creare ricette gourmet anche con poche cose a disposizione e in uno spazio ristretto.

 

Outdoor style: abbigliamento e attrezzature del camperista sportivo

Non solo camperisti gourmands, ma anche attenti al look. L’outdoor style in camper combina funzionalità, comfort e un tocco di moda per rendere il viaggio pratico e chic. E’ sempre meglio avere a disposizione uno zaino, perfetto per escursioni giornaliere e per trasportare tutto ciò che serve; borracce e contenitori isolanti per mantenere bevande e cibo alla temperatura ideale; abbigliamento funzionale come una giacca 3-in-1(impermeabile, antivento e con strato rimovibile adatta ad ogni stagione), maglie in lana merino morbide, leggere e perfette per regolare la temperatura corporea; pantaloni convertibili che si trasformano facilmente in pantaloncini; scarponcini multiuso adatti sia per passeggiate leggere che per terreni accidentati e poi cappelli per proteggersi dal caldo o dal freddo; felpe e cardigan oversize per serate rilassanti accanto al fuoco.

Sono anche cambiati i tessuti, molto più tecnici, da lavare e asciugare velocemente. Colori audaci, materiali sostenibili, microfibre coagulate, membrane impermeabili e traspiranti, più funzionali e confortevoli. Tessuti termici con tre strati, elasticizzati per una maggiore libertà di movimento. Il Salone del Camper sarà anche momento di aggiornamento su tutto ciò che è moda e stile, sia per l’abbigliamento che per le attrezzature esterne del camper, come tende parasole, tavolini e sedie pieghevoli, stuoie, pannelli solari, antenne satellitari, verande gonfiabili.

 

Geocaching e birdwatching per immergersi nella natura

Per sfruttare al meglio il tempo libero, il camper offre molte opportunità, a metà strada tra avventura e relax. Ad esempio si possono contemplare e dipingere paesaggi, improvvisarsi fotografi itineranti, dedicarsi al birdwatching per scoprire ambienti naturali e nidificazioni di uccelli. L’ultima frontiera del divertimento dei viaggiatori in camper è il geocaching, avventura tecnologica che combina gioco e natura, una caccia al tesoro moderna che consente ai partecipanti, tramite una app, di trovare le “cache” nascoste nell’ambiente: oggetti, gadget, piccoli premi.

Si tratta della caccia al tesoro più grande del mondo, una sfida adatta sia ai figli sia ai genitori, un’esperienza da condividere con amici e parenti, anche utilizzando i social media. Il viaggio rigenerativo e il divertimento saranno tra i protagonisti del Salone del Camper, in programma dal 13 al 21 settembre nei padiglioni di Fiere di Parma.

 

Cicloturismo, canoeing, trekking: in camper a tutto sport

I dati dell’Annuario statistico italiano 2024 dell’Istat indicano che il 36,9% della popolazione dichiara di praticare nel tempo libero uno o più sport e tra le persone che non praticano una vera attività sportiva il 27,9% fa almeno passeggiate di più di 2 chilometri, nuota o va in bicicletta. Il cicloturismo è sicuramente una delle attività sportive più praticate da chi viaggia in camper, e proprio per questo si stanno moltiplicando le proposte di bici pieghevoli da riporre comodamente nel garage, così come funzionali portabici, barre di fissaggio e sistemi di trasporto estraibili, pieghevoli e girevoli adatti per van e furgonati. Le principali novità e tecnologie saranno esposte al Salone del Camper di Parma, punto di riferimento non solo dei veicoli ma anche di attrezzature.

Oltre alla bici, anche la canoa è molto amata dai camperisti, e tra le attività sportive praticabili ci sono il tranquillo canoeing, ideale per rinforzare il fisico e la mente, oppure il più adrenalinico canyonig (o torrentismo), che implica la discesa di fiumi e torrenti e anche piccole cascate. Tennis, padel, sci, ciaspole, trekking, surf, kajak, pesca, persino golf. Sono tanti gli sport praticabili e realmente praticati da chi viaggia in camper, che ripone nel garage qualsiasi attrezzatura che consenta di vivere una vacanza attiva, sia in estate che in inverno.

 

Foto da ufficio stampa del Salone del Camper

Autostrade e la Polizia per la sicurezza: campagna radiofonica con Ligabue

Autostrade e la Polizia per la sicurezza: campagna radiofonica con Ligabue

È on-air fino a domenica 4 maggio il nuovo spot radiofonico sulla sicurezza stradale promosso da Autostrade per l’Italia e Polizia di Stato, con un cameo d’eccezione di Luciano Ligabue. Filo conduttore dello spot il suo celebre brano “I ragazzi sono in giro”, nella nuova versione New Mix, e un messaggio per sensibilizzare i più giovani all’adozione di comportamenti responsabili alla guida, come il rispetto dei limiti di velocità, la distanza di sicurezza e della segnaletica. Lo spot andrà in onda sulle principali emittenti radiofoniche.

Sono proprio le nuove generazioni, infatti, secondo l’Osservatorio “Non chiudere gli Occhi”, realizzato dal portale Skuola.net in collaborazione con Autostrade per l’Italia, ad assumere atteggiamenti scorretti alla guida. All’ultima rilevazione hanno partecipato 2.124 ragazze e ragazzi di età compresa tra i 16 e i 24 anni. Tra gli under 25 che abitualmente conducono un mezzo a due o quattro ruote – automobile, moto, motorino, microcar, bicicletta o monopattino – ben 1 su 5 ammette di avere un approccio genericamente distratto alla guida. Sempre secondo la ricerca, in questo contesto di scarsa consapevolezza si arriva anche a normalizzare la distrazione: sempre 1 su 5 usa lo smartphone spesso e volentieri senza vivavoce o device di interfaccia guidatore.

Molti i progetti che Aspi promuove per sensibilizzare gli utenti alla guida sicura a tutela dei viaggiatori e dei lavoratori nei cantieri autostradali, come le numerose campagne di comunicazione sul tema e il progetto educativo promosso nelle scuole “Non chiudere gli occhi”, portato avanti in collaborazione con la Polizia di Stato negli Istituti su tutto il territorio attraversato dalla rete autostradale, che in due anni ha coinvolto più di 240 scuole e 34mila studenti.

Il progetto prevede inoltre approfondimenti in classe con il supporto dei professori, workshop e materiale educativo multimediale predisposto da Aspi e da operatori della Polizia Stradale che intervengono negli incontri formativi. Una collaborazione quella tra Autostrade per l’Italia e Polizia di Stato che si concretizza, ogni giorno, anche grazie a molteplici iniziative a supporto dei viaggiatori. Lo spot è sviluppato con il coordinamento progettuale di Friends&Vivo – Experience Live Media, Media Company leader nella Live Music Entertainment in Italia.

 

Foto di Alexandria Gilliott su Unsplash

Autotrasporto: ok da Assogasliquidi a Salvini sul rinnovo del parco mezzi

Autotrasporto: ok da Assogasliquidi a Salvini sul rinnovo del parco mezzi
Foto: Matteo Cimenti, presidente di Assogasliquidi-Federchimica
 

Assogasliquidi-Federchimica plaude all’iniziativa annunciata al Senato dal vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, sull’introduzione di misure straordinarie per la sostenibilità del parco mezzi delle imprese di autotrasporto. L’incremento delle risorse annualmente destinate al settore, con 600 milioni in più per favorire il rinnovo del parco veicolare, è misura da tempo attesa, richiesta da Assogasliquidi insieme alle associazioni dei costruttori dei mezzi e dell’autotrasporto, necessaria a garantire lo svecchiamento del parco circolante in senso ambientale.

“L’intervento del ministro Salvini – commenta Matteo Cimenti, presidente di Assogasliquidi-Federchimica – è stato apprezzato dalle imprese italiane che da oltre un decennio stanno investendo nelle infrastrutture della filiera del GNL e ormai sempre più bioGNL Si tratta effettivamente di una misura che può incidere molto sulla decarbonizzazione del trasporto stradale pesante sul quale l’UE al momento sembra ancora ferma su posizioni incomprensibili che negano il principio di neutralità tecnologica. Chiediamo che nella ripartizione delle risorse si prevedano premialità significative per l’acquisto di veicoli che utilizzano l’alimentazione alternativa a GNL/bioGNL in grado di garantire effettivamente un’accelerazione della transizione: i mezzi alimentati a GNL vantano infatti una tecnologia già pronta e avanzata – eccellenza dell’industria molto italiana – che non richiede alcuna riconversione dei veicoli nel passaggio al bioGNL”.

“In quest’ottica – aggiunge Costantino Amadei presidente del Gruppo GNL di Assogasliquidi-Federchimica – anche l’introduzione annunciata dal ministro Salvini del Tax Credit per l’acquisto dei biocarburanti è una novità positiva, necessaria a supportare il settore dell’autotrasporto nel percorso di decarbonizzazione. Anche in questo caso, è necessario supportare il credito di imposta con una forte premialità per l’acquisto di GNL e di bioGNL in quanto tecnologie alternative che vanno incentivate per garantirne un ulteriore sviluppo rispetto alle convenzionali. Tale premialità si porrebbe inoltre in coerenza con la crescita delle infrastrutture di approvvigionamento, oggetto anche di apposite linee di finanziamento previste dal Piano nazionale complementare al PNRR”.

Foto da ufficio stampa Assogasliquidi-Federchimica

Flotte aziendali: l’impatto delle nuove norme sul fringe benefit

Flotte aziendali: l’impatto delle nuove norme sul fringe benefit
In seguito all’entrata in vigore della nuova normativa che prevede da gennaio 2025 un regime fiscale penalizzante per dipendenti e aziende che scelgono vetture a benzina o Diesel e favoriscono elettriche e plug-in, 4 fleet manager su 10 hanno scelto di rinviare il rinnovo del proprio parco veicoli; la stragrande maggioranza prevede nel medio-periodo di cambiare la composizione della propria flotta e si attende forti aumenti dei costi e lamentele da parte dei dipendenti.
 
Futuro grigio si preannuncia per le auto full hybrid, colpite dalla nuova disciplina. Sono questi i principali dati e trend registrati dalla instant survey dal titolo “Caro Fisco ti scrivo”, presentati nel corso dell’undicesima edizione del Fleet Motor Day, l’evento annuale dedicato ai gestori delle flotte aziendali promosso a Roma e presso l’autodromo di Vallelunga, da LabSumo (spin-off della casa editrice Sumo Publishing specializzato nella promozione di studi, analisi, eventi e iniziative di formazione sui temi della mobilità aziendale), con la partecipazione dell’Osservatorio Top Thousand e con il patrocinio delle Associazioni ANIASA e UNRAE.

Al centro di questa edizione il delicato momento vissuto dal settore, alle prese anche con la stretta fiscale sulle auto in fringe benefit decisa dal Governo nell’ultima Legge di Bilancio che sta creando molta incertezza e confusione nel mondo aziendale.
Lo studio presentato ha visto il coinvolgimento di un campione di 98 fleet e mobility manager che gestiscono complessivamente circa 83.000 veicoli. Obiettivo dell’analisi è stato indagare come le nuove
aliquote sui veicoli aziendali in fringe benefit stanno impattando concretamente sulle loro scelte di mobilità e su quelle dei driver.
 
Dall’analisi emerge come l’entrata in vigore a gennaio 2025 della nuova normativa abbia spinto oltre 4 aziende su 10 a rinviare il rinnovo della flotta, propendendo per un allungamento dei contratti in essere, mentre l’11% abbia proceduto a una rinegoziazione con la società di noleggio per cambiare l’auto o la motorizzazione contrattualizzata per sceglierne una più conveniente.

La survey ha fotografato anche quali saranno i cambiamenti prodotti dalla nuova normativa nel medio- lungo periodo. In questo caso 6 fleet manager su 10 hanno espresso la volontà di cambiare la propria car list e car policy nei prossimi mesi, 2 su 10 la lasceranno inalterata e 1 su 10 è pronto al bando delle auto termiche. Le risposte dei fleet e mobility manager appaiono meno polarizzate se si chiede loro di prevedere cosa comporterà questa scelta sul mercato: circa il 25% prevede un forte aumento dei costi dei canoni di noleggio, per il 23% cresceranno le lamentele dei driver, per il 20% esploderanno i costi di ricarica. Solo l’8% del campione ritiene che questa decisione darà finalmente un forte impulso all’elettrificazione delle flotte. Un ultimo focus è stato dedicato al futuro delle auto full hybrid, da molti ritenute la via più concreta e diretta alla decarbonizzazione del parco circolante, ma fortemente penalizzate dalla nuova normativa.
Un fleet manager su tre non ha dubbi, le escluderà dalle nuove car list, il 22% dei rispondenti allungherà i contratti in essere finché sarà possibile per sfuggire agli effetti delle norme e il 22% le manterrà comunque in flotta.

“All’interno di un clima di grande incertezza alimentato dalla normativa sulle auto aziendali in fringe benefit”, osserva Luca Zucconi, membro del Comitato Scientifico di LabSumo, “le aziende, come si evince dai risultati della survey che ha coinvolto quasi 100 fleet e mobility manager, ridurranno gli investimenti sul welfare dei dipendenti per sostenere il costo superiore delle auto, del +20-30%”
.
Come da tradizione l’evento ha visto protagonisti test drive e test ADAS di 200 vetture (di 65 brand automobilistici e con 11 anteprime) sui 5 circuiti in pista e off-road dell’autodromo di Vallelunga.
Questi i numeri record dell’edizione 2025: sono stati oltre 380 i fleet e mobility manager presenti, un totale di più di 950 partecipanti, 1.220 test drive effettuati. Tra le numerose vetture presenti anche la Audi A6 Avant, alla sua prima uscita ufficiale, dopo l’anteprima mondiale degli scorsi giorni alla Milano Design Week.

Nel corso dei talk operatori del noleggio veicoli, case auto e player della telematica si sono confrontati su diversi temi strategici per la mobilità e sui risultati della survey illustrata. Alberto Viano, Presidente ANIASA, in apertura dei dibattiti ha dichiarato che: “Gli ultimi dati evidenziano una frenata delle
immatricolazioni a noleggio e palesano la forte incertezza determinata dalla normativa sulle auto
aziendali in fringe benefit
, con gran parte delle aziende che rinviano il rinnovo del proprio parco veicoli.
Evidenti le conseguenze: minori immatricolazioni, rallentamento nel ricambio del circolante e minori
entrate fiscali per lo Stato”.

Antonella Bruno, Country Manager di Stellantis in Italia, ha osservato come: “Stellantis è a fianco delle
aziende e il cliente B2B è al centro della nostra strategia. I risultati commerciali lo dimostrano. La parte
di volumi B2B è molto importante per Stellantis
. In particolare, nel primo trimestre 2025 la divisione B2B di Stellantis ha raggiunto una quota (auto + veicoli commerciali leggeri) del 32,9% in crescita rispetto allo scorso anno”.

Fabrizio Faltoni, Presidente e AD di Ford Italia, ha evidenziato che: “Occorre rimodulare detraibilità e deducibilità sulla base delle emissioni dei veicoli, spostando l’attenzione sull’elettrificazione. Negli ultimi tre anni Ford ha lavorato proprio su questo, ampliando la gamma elettrificata per offrire oggi 9 veicoli elettrici e 6 ibridi. Questa offerta ci posiziona come il partner ideale per ogni tipo di impresa e flotta”.
Foto da ufficio stampa

Dinner in the Sky a Imola: tra alta cucina e adrenalina

Dinner in the Sky a Imola

Per la prima volta in Italia, l’iconica esperienza Dinner in the Sky arriva all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, dove alta cucina e adrenalina si mescolano in una cornice unica: il tempio della velocità. In occasione di due degli eventi più attesi del 202:, il FIA World Endurance Championship (18-20 aprile) e il Gran Premio di Formula 1 del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna (16-18 maggio), Dinner in the Sky offre agli ospiti un’esperienza mai vista prima: gustare un pranzo o una cena a 50 metri di altezza, con vista spettacolare sul circuito di Imola.

Questa iniziativa esclusiva, che unisce la passione per il motorsport e l’eccellenza gastronomica, si colloca in un contesto straordinario. La piattaforma sospesa consentirà ai partecipanti di sorseggiare un aperitivo o gustare piatti raffinati in una posizione privilegiata, con un colpo d’occhio mozzafiato sulla leggendaria curva della Rivazza, uno dei tratti più iconici e adrenalinici del circuito.

 

Un Evento Unico per Gli Appassionati di Motorsport e Alta Cucina

Il debutto di Dinner in the Sky all’Autodromo di Imola rappresenta un perfetto connubio tra sport e gastronomia, in uno degli autodromi più prestigiosi d’Italia. Il progetto, che fa parte delle manifestazioni legate alla Motor Valley, celebra l’eccellenza italiana nel mondo dei motori e delle tradizioni culinarie. Gli ospiti avranno la possibilità di vivere l’emozione della gara da un’angolazione esclusiva, mentre gustano piatti prelibati preparati da La Fenice, rinomato catering di alta classe.

“Portare Dinner in the Sky all’Autodromo di Imola è per noi un grande onore”, afferma Stefano Burotti di Dits Italia, l’agenzia che porta questo formato esclusivo in Italia dal 2019. “Siamo entusiasti di offrire agli appassionati un’esperienza senza precedenti in uno dei luoghi più amati dagli appassionati di motori”.

 

Brivido e cucina a 50 metri di altezza

Dinner in the Sky non è solo un evento gastronomico, ma un’opportunità unica di vivere la corsa da una posizione inedita. La piattaforma sospesa è posizionata strategicamente in corrispondenza della griglia di partenza e vicino al podio, offrendo una vista ineguagliabile sulle gare di endurance e di Formula 1. Ogni sessione del pranzo o della cena sarà un’esperienza esclusiva, con sette differenti orari durante la tappa FIA World Endurance Championship e otto sessioni durante il Gran Premio di Formula 1. Gli ospiti potranno scegliere tra brunchpranzomerenda e apericena, vivendo un’emozione che si rinnova ad ogni giro del circuito.

 

Il Gran Premio di Formula 1 e il FIA World Endurance Championship

L’evento sarà caratterizzato dalla presenza di Lewis Hamilton, il campione britannico, che gareggerà con la Ferrari, e il giovane talento italiano Andrea Kimi Antonelli che rappresenterà la Mercedes. Il debutto di Aston Martin nella classe Hypercar e di Mercedes AMG nella categoria LMGT3 promette di arricchire il già affascinante spettacolo sportivo. A queste gare si aggiunge un’importante novità: per la prima volta in assoluto, l’Autodromo di Imola ospita l’esperienza Dinner in the Sky, offrendo agli spettatori l’opportunità di vivere la Formula 1 e le gare endurance da una prospettiva davvero unica.

“Siamo felici di ospitare Dinner in the Sky e di arricchire il nostro programma con questa esperienza esclusiva che celebra la nostra passione per i motori e la gastronomia”, afferma Pietro Benvenuti, Direttore Generale dell’Autodromo di Imola. “Questa iniziativa contribuirà a far crescere l’appeal del nostro circuito, esaltando il valore di eventi come il Gran Premio e il Campionato Endurance”.

 

Esperienza unica per appassionati e turisti

Con oltre 10.000 eventi realizzati in tutto il mondo, Dinner in the Sky è ormai un fenomeno internazionale, riconosciuto da Forbes come uno dei ristoranti più insoliti e affascinanti del mondo. Dal 2006, l’evento ha conquistato le città più iconiche del pianeta, da Las Vegas a Dubai, passando per Londra e Bruxelles, ma ora arriva in Italia con una proposta senza precedenti. Il FuoriCircuito si trasforma così in un’esperienza multisensoriale che unisce la passione per la velocità con il piacere della buona tavola, regalando un’esperienza emozionante e indimenticabile a tutti i partecipanti.

 

Nel cuore della Motor Valley

L’iniziativa non solo celebra il motorsport, ma rappresenta anche un’opportunità per far conoscere la cultura e l’ospitalità della Motor Valley, cuore pulsante dell’automobilismo italiano. Questo evento unico permetterà ai turisti di scoprire Imola da una prospettiva esclusiva, arricchendo l’offerta turistica e culturale della città, “Imola è la città ideale per un evento del genere, che unisce alta cucina, sport e innovazione. Non vediamo l’ora di accogliere i visitatori”, aggiunge Marco Panieri, sindaco di Imola.

 

Foto da ufficio stampa FIA

Mobilità elettrica in Europa: Italia favorevole allo stop dei dazi sulle auto cinesi

Mobilità elettrica in Europa

L’Italia è in prima linea nel dibattito europeo sulla mobilità elettrica, con i suoi cittadini particolarmente favorevoli a un cambiamento significativo nelle politiche economiche legate alle auto elettriche. Una recente analisi condotta da AutoScout24, che ha coinvolto oltre 6.000 partecipanti provenienti da sei Paesi europei, ha messo in evidenza come i costi elevati delle auto elettriche rimangano un ostacolo alla loro diffusione. L’Italia, con una quota di mercato delle BEV (auto elettriche a batteria) che non supera il 5%, si distingue per un atteggiamento particolarmente favorevole all’apertura del mercato verso le auto cinesi, ritenendo che l’abolizione dei dazi possa favorire un abbassamento dei prezzi e stimolare la diffusione dei veicoli elettrici.

 

L’Italia guida la richiesta di rimozione dei dazi sulle auto elettriche cinesi

Secondo i dati della ricerca, il 58% degli italiani si dichiara favorevole alla rimozione dei dazi imposti dalla Commissione Europea sulle auto elettriche importate dalla Cina. Questi dazi, che variano tra il 7,8% e il 35,3% a seconda del produttore, si sommano a una tassa iniziale del 10%, creando un costo aggiuntivo non indifferente. La proposta di abolire questi dazi è vista come una soluzione per abbassare il prezzo delle auto elettriche e favorire una maggiore competitività sul mercato, facendo crescere l’offerta di veicoli economici ma allo stesso tempo tecnologicamente avanzati.

 

La posizione cauta dei tedeschi e degli austriaci

Mentre l’Italia si distingue come il Paese più favorevole all’apertura verso i modelli cinesi, i cittadini tedeschi e austriaci sono più cauti. Solo il 33% degli intervistati in Germania si dice favorevole a rimuovere i dazi sulle auto cinesi, mentre il 37% considera questa mossa un errore. Anche in Austria, il sentiment è simile, con il 36% di favorevoli e il 41% di contrari. Le risposte più positive provengono da Francia, Belgio e Paesi Bassi, seppur con percentuali più contenute.Questo divario nelle opinioni tra i vari Paesi suggerisce una prospettiva diversificata sulla politica commerciale, con ogni nazione che ha proprie priorità legate all’industria automobilistica e alle implicazioni economiche.

 

Le preoccupazioni per il futuro del motore a combustione

A margine della discussione sui dazi, un altro tema scottante che emerge dalla ricerca riguarda la possibile fine delle immatricolazioni di veicoli con motore a combustione interna a partire dal 2035. Il 52% degli italiani esprime perplessità riguardo questa data, sostenendo che la transizione verso l’elettrico non è ancora pronta per sostituire completamente i motori tradizionali. Le preoccupazioni sono legate alla disponibilità e ai prezzi dei veicoli elettrici, oltre alla difficoltà di adattarsi a un cambiamento così radicale senza un’adeguata infrastruttura di supporto, come la ricarica capillare delle auto elettriche.

 

La strategia dei produttori cinesi e l’evoluzione del mercato

Nel frattempo, i produttori cinesi stanno conquistando il mercato europeo con veicoli elettrici che non solo sono più economici, ma anche tecnologicamente avanzati. Con una produzione focalizzata su auto a batteria e ibride plug-in, i costruttori cinesi si stanno preparando a una sfida diretta con i produttori europei, offrendo soluzioni innovative che rispondono alle esigenze di un pubblico sempre più esigente. Questi veicoli, più economici rispetto a quelli di molti concorrenti occidentali, potrebbero diventare una soluzione ideale per abbattere i costi e accelerare la transizione alla mobilità sostenibile.

 

Le sfide per la Commissione UE

I dazi imposti dalla Commissione UE sulle auto cinesi rappresentano una barriera commerciale che difficilmente fermerà l’evoluzione del mercato. “I dazi influenzeranno il breve periodo, ma difficilmente potranno fermare un’evoluzione che appare già in atto”, commenta Sergio Lanfranchi, del Centro Studi AutoScout24. La sfida per la Commissione sarà quella di bilanciare le esigenze economiche di un mercato sempre più globale con la necessità di proteggere le industrie automobilistiche interne.

 

L’importanza di un mercato aperto e dinamico

In un contesto in cui l’innovazione tecnologica gioca un ruolo cruciale, le piattaforme di acquisto come AutoScout24 hanno il compito di garantire la visibilità a tutti i costruttori, mantenendo al centro le esigenze degli automobilisti. “Il nostro obiettivo resta offrire la massima scelta possibile, sostenendo un ecosistema auto dinamico, aperto e innovativo”, afferma Lanfranchi. Il futuro della mobilità elettrica è dunque legato non solo alla tecnologia e all’innovazione, ma anche alle politiche commerciali che regolano l’ingresso sul mercato di nuovi attori globali, in particolare i produttori cinesi.

 

Foto da ufficio stampa Autoscout24

MAUTO e “The Future Unfolds”: nuovo progetto per la mobilità sostenibile

MAUTO e “The Future Unfolds”

Il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, noto per la sua lunga storia nel raccontare l’evoluzione dell’auto, sta facendo un passo significativo verso il futuro con il lancio del progetto MAUTO FUTURE MOBILITY. Questo nuovo spazio espositivo non è solo una riflessione sul passato dell’automobile, ma un’impostazione dinamica e interattiva che guarda al futuro della mobilità sostenibile. Il progetto, che ha ottenuto il sostegno di partner scientifici e istituzionali di rilievo, punta a sensibilizzare il pubblico sui temi della mobilità sostenibile e della transizione ecologica.

Con un approccio che coniuga l’innovazione scientifica e la partecipazione civica, il Museo offre un nuovo punto di vista sulla mobilità del futuro, integrando tecnologie avanzate e conoscenze provenienti dalle università e dai centri di ricerca. L’obiettivo finale è avvicinare il pubblico alla realtà delle auto a zero emissioni, dei veicoli intelligenti e delle nuove soluzioni di mobilità urbana.

 

Spazio futuro: l’espansione del Museo verso l’innovazione

MAUTO FUTURE MOBILITY prende forma attraverso un’area dedicata chiamata SPAZIO FUTURO, progettata per offrire ai visitatori uno sguardo in tempo reale sulle trasformazioni che stanno ridefinendo il nostro modo di muoverci. Questo ambiente immersivo è il cuore pulsante di un progetto che vuole non solo educare ma anche stimolare una riflessione collettiva sul futuro della mobilità.

Le quattro sale di SPAZIO FUTURO – OsservaCamminaEsplora e Orienta – sono pensate per interagire con il pubblico attraverso dispositivi multimediali e postazioni interattive. I visitatori potranno esplorare scenari futuristici, apprendere dalle rappresentazioni storiche della mobilità e rispondere a quesiti sulla sostenibilità, il tutto monitorato attraverso l’uso di card NFC. L’allestimento, progettato da Leftloft, mira a coinvolgere emotivamente il pubblico e ad accrescere la consapevolezza sui comportamenti individuali legati alla mobilità.

 

Una collaborazione con partner di rilievo

Il progetto è stato sviluppato con il supporto di diverse realtà scientifiche e aziendali, tra cui la Fondazione LINKS, la Herbert Simon Society e il MOST – Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile. Tali collaborazioni garantiscono un aggiornamento continuo dei contenuti e l’adozione di approcci metodologici all’avanguardia. La sinergia tra universitàricerca e imprese ha reso questo progetto non solo un’esperienza museale, ma anche una piattaforma di scambio tra la scienza, le tecnologie emergenti e il pubblico.

“Con SPAZIO FUTURO, il MAUTO vuole essere il punto di riferimento per la mobilità sostenibile, trasformando il museo in uno spazio di discussione, educazione e aggiornamento”, afferma Maurizio Arnone, Head of Future Cities & Communities della Fondazione LINKS.

 

Un Museo che dialoga con la cittadinanza

Uno degli aspetti più innovativi di MAUTO FUTURE MOBILITY è l’attenzione alla partecipazione attiva dei cittadini. Il museo non è solo un luogo in cui esporre informazioni, ma un spazio interattivo dove la comunità può confrontarsi direttamente con esperti, istituzioni e aziende. Le attività di divulgazione, come i public program e le sessioni educative, sono pensate per sensibilizzare ogni fascia di pubblico, in particolare i giovani, sulle scelte quotidiane che influiscono sul futuro della mobilità urbana e sulla sostenibilità ambientale.

 

Educazione e Ricerca

MAUTO FUTURE MOBILITY si propone anche di supportare la ricerca attraverso il Future Mobility Lab, un hub fisico e virtuale dedicato al networking tra ricercatoriimprese e istituzioni. Questo laboratorio fungerà da punto di incontro per sviluppare soluzioni innovative per la mobilità e da centro di scambio di conoscenze scientifiche.

 

Un progetto Integrato con il sistema educativo

In collaborazione con il ministero dell’Istruzione e del Merito, MAUTO ha lanciato un programma educativo nazionale, coinvolgendo le scuole di ogni ordine e grado. Questo progetto, che si avvale di un protocollo d’intesa con La Fabbrica, mira a sensibilizzare i più giovani sui temi della mobilità sostenibile e della tecnologia verde, contribuendo a formare una nuova generazione di cittadini consapevoli.

 

Collaborazioni con il settore privato e istituzionale

Il progetto è stato anche reso possibile grazie al supporto di CA Auto BankDrivaliaENIPoste Italiane, e Reale Mutua, aziende impegnate nell’innovazione tecnologica e nel miglioramento delle infrastrutture urbane. Queste collaborazioni rappresentano una parte fondamentale del progetto, che mira a integrare i vari settori della società per affrontare le sfide del futuro.

 

Conclusione

Il progetto MAUTO FUTURE MOBILITY non è solo una mostra, ma un vero e proprio laboratorio di idee dove la mobilità sostenibile incontra l’innovazione, la ricerca e la partecipazione cittadina. Con l’intento di educare e sensibilizzare, il museo si prepara a diventare un punto di riferimento nazionale e internazionale, contribuendo a formare una cultura della sostenibilità in un contesto urbano sempre più evoluto.

 

Foto da ufficio stampa MAUTO