Carburanti sintetici? La vedo dura, troppi costi

di Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione UE

 

L’obiettivo zero CO2 al 2035 è qualcosa che le auto ibride a oggi non possono conseguire, ma se i costruttori pensano di poterlo fare, vedremo, faremo le nostre valutazione nel 2026, dipende da loro. La schiacciante maggioranza dei costruttori in Europa e nel mondo ha già fatto la sua scelta e quella dei carburanti sintetici non sembra una possibilità realistica per via dei costi proibitivi.

 

Niente di ciò che è stato deciso dal Consiglio Ue che ha raggiunto l’accordo sul pacchetto clima ci svierà dall’obiettivo fissato, e cioè auto a emissioni zero entro il 2035. Se i costruttori, da qui al 2026, pensano di poter dimostrare di raggiungere certi obiettivi, lo prenderemo in considerazione con mente aperta.

Obiettivo al 2042: un’auto condivisa ne sostituirà 10 private

 

Questa e altre previsioni, emerse da uno studio del Politecnico di Milano, sono state presentate nel corso del primo forum organizzato a Milano il 27 giugno da “The Urban Mobility Council”, il Think Tank della mobilità. Un progetto che affronterà i percorsi delle mobilità del futuro, cofinanziato dal PNRR, con il Gruppo Unipol tra i soci fondatori

 

Nato all’inizio di giugno “The Urban Mobility Council” si candida come Think Tank della mobilità, con l’obiettivo dichiarato di fare sintesi tra stakeholder istituzionali, Università e aziende impegnate ogni giorno per costruire la mobilità sostenibile del futuro. Si tratta di un progetto promosso dal Gruppo Unipol, che può contare sul supporto scientifico del Politecnico di Milano, che affronterà i percorsi delle mobilità del futuro alla ricerca di una sostenibilità economica, sociale e ambientale resa possibile dalla transizione digitale.

 

Solo basi scientifiche

Un aspetto fondamentale del Think Tank è rappresentato dalle basi scientifiche, che non saranno influenzate dalle ideologie, ma soltanto costruite sull’analisi dei dati necessari per analizzare trend attuali e futuri, costruire strategie di medio lungo termine, e in grado di connettere alla realtà un mondo, quello della mobilità, in profonda transizione con importanti ricadute tecnologiche, economiche, industriali e culturali.

 

Il primo di molti appuntamenti

Il Comitato di Indirizzo di The Urban Mobility Council, al quale partecipano i principali stakeholder di riferimento (istituzionali, accademici e del mondo produttivo), ha in breve tempo messo a punto il primo appuntamento pubblico, che si è svolto lo scorso 27 giugno alla Fondazione Feltrinelli di Milano. Un forum a cura del Politecnico di Milano, dedicato ai percorsi delle nuove mobilità, nel corso del quale sono state presentate le analisi di scenario sui temi di Connected, Autonomous, Green e Integrated Mobility. 

 

Una rivoluzione annunciata

Il primo elemento importante evidenziato da uno studio basato sulle analisi dei movimenti delle auto degli italiani, registrati attraverso box telematiche – su un campione rappresentativo pari al 10 per cento dei veicoli circolanti – è la conferma di una rivoluzione annunciata. Nel prossimo ventennio, infatti, in una città di medie dimensioni un’auto di proprietà condivisa ne sostituirà 10 di proprietà privata, con un utilizzo prettamente urbano. È questo il primo passo del transito da una mobilità basata su veicoli grandi, che si muovono con combustibili fossili, di proprietà e guidati da persone, a una mobilità caratterizzata da veicoli leggeri, elettrici, condivisi e guidati da algoritmi. Principalmente a robotaxi a guida autonoma.

 

Due filoni importanti

La sfida della ricerca del Politecnico di Milano è progettare e ottimizzare i modelli di mobilità futura, partendo dagli attuali dati di mobilità dei veicoli circolanti in Italia. A questo proposito i filoni sui quali lavorare sono due: il Mobility-As-A-Service, attraverso la tecnologia dell’auto autonoma e la transizione verso l’elettrificazione. Nel primo caso, la progettazione sfrutta veicoli tradizionali e a guida autonoma al fine di creare il modo più efficace per introdurre questo nuovo modello di mobilità.

La transizione verso il MAAS diventa un passaggio obbligato per rendere più efficiente il nostro modello di mobilità, che oggi è essenzialmente basato circa 40 milioni di auto private, usate mediamente per coprire percorrenze che non superano i 7.000 km/anno. Su queste basi il modello dell’auto di proprietà è poco idoneo allo sviluppo dell’auto elettrica, poiché spinge le famiglie a dotarsi di auto elettriche con autonomia importante (500 km) e molto costosa.

 

L’automazione avrà un effetto big bang

Ma il forum non si è limitato a fornire interpretazioni partendo dai modelli del presente, ha valutato quali sono le effettive opportunità di elettrificazione a breve termine, individuando le direttrici di sviluppo più rapide ed economiche. A tal proposito, i dati evidenziano che già oggi, anche senza l’uso massiccio delle colonnine, il 20% delle auto in circolazione nel nostro Paese sono pronte a essere sostituite da auto elettriche, in quanto il passaggio all’elettrico non comporterebbe per il proprietario alcuna limitazione d’uso dovuta alla limitata autonomia, e nessun aggravio di costi.

Tuttavia il “big bang” di questa rivoluzione, ha dichiarato Sergio Savaresi, professore di automazione nei veicoli al Politecnico di Milano, “sarà l’automazione del guidatore che spingerà verso la mobilità a servizio che a sua volta genererà il flusso di completamento dell’elettrificazione. Dobbiamo individuare le direttrici di sviluppo più rapide ed economiche per facilitare questa transizione, sia con veicoli tradizionali che con veicoli a guida autonoma”.

 

Solo grandi protagonisti

“The Urban Mobility Council” nasce per favorire il passaggio dalla mobilità attuale a una più sostenibile, integrata, connessa e green, con obiettivi che sono condivisi con il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile a cui partecipano 25 università e i relativi centri di ricerca, 24 grandi imprese tra cui il Gruppo Unipol, tutti attori protagonisti del mondo della mobilità e delle infrastrutture con un investimento previsto di 394 milioni per i primi 3 anni (2023-2025) – cofinanziato dal PNRR, con il Gruppo Unipol tra i soci fondatori – con 696 ricercatori dedicati e 574 quelli neoassunti con la missione di accompagnare “la transizione green e digitale in un’ottica sostenibile, garantendo la transizione industriale del comparto e accompagnando le istituzioni locali a implementare soluzioni moderne, sostenibili e inclusive nelle città e nelle regioni del Paese”.

 

AlixPartners: ecco il futuro prossimo dell’automotive

di Pierluigi Bonora

Svelato da AlixPartners, società leader nella consulenza, il “Global Automotive Outlook 2022”. Tanti i temi sviscerati insieme alle relative stime: mercati, investimenti, elettrico, materie prime, chip, lavoro, bilanci, fornitori, riconversione della filiera. In questo contesto il mercato italiano – atteso nel 2022 pari a 1,5 milioni di veicoli (-0,6 milioni e -28% rispetto al 2019) – è previsto in recupero a 1,8 milioni di veicoli nel 2025 (+19% ma inferiore di 0,3 milioni di veicoli rispetto al 2019).

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“Tinghi Motors On Tour” in Toscana: guidare per scoprire

di Fabrizio Boschi

Come è bello il rumore che fa il silenzio. Premi il pulsante engine e non ti accorgi nemmeno che l’auto è in moto. Poi si parte e l’esperienza alla guida è identica a quella di un motore tradizionale, solo che questo è a emissioni zero. Completamente elettrico. Il 15 giugno 2022 la concessionaria Tinghi Motors di Empoli, fondata nel 1974, ha organizzato il primo tour ecosostenibile a bordo di Renault Zoe E-Tech electric per far provare a giornalisti e operatori del settore che cosa significa sostenibilità, in tutte le sue declinazioni, usando come cornice il magnifico territorio della Valdera.

Grazie ai partners Enegan, Empoli F.C. Femminile e Mobilize Share, il serpentone di auto del servizio di car sharing 100% elettrico del Comune di Empoli, Mobilize Share, marchio del gruppo Renault, erogato da Tinghi Motors è partito prima alla volta di Santa Croce sull’Arno, polo conciario nazionale dove si sono fermate al Dynamic Innovation Lab, un magnifico esempio di archeologia industriale recuperato e messo a disposizione della comunità come punto di incontro tra aziende che guardano al futuro con un’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità. Un punto di riferimento per la formazione, la consulenza, l’innovazione e la ricerca in ambito fashion. Perché non ci può essere innovazione senza sostenibilità, una parola vuota se non viene riempita di contenuti.

Da lì le auto si sono spostate in un luogo incredibile, quasi alieno, dove il tempo sembra essersi fermato, dove il brutto e il bello si incontrano e fanno sintesi. L’avveniristico impianto di trattamento e smaltimento rifiuti di Legoli, diventato oggi polo turistico e culturale sorto da una visione lungimirante del sindaco Renzo Macelloni e che permette oggi di ricavare risorse economiche ingenti per la progettazione infrastrutturale e gestionale di tutto il territorio del Comune di Peccioli. L’impianto è gestito da Belvedere Spa, la cui missione è quella di produrre energia dalla gestione dei rifiuti e di sostenere l’economia del Comune che può così vantare di progetti invidiabili come il parcheggio multipiano, il Palazzo senza tempo disegnato dall’archistar Mario Cucinella, una biblioteca domotica aperta H24, e varie opere d’arte sparse sul territorio. Qui hanno saputo trasformare un problema in opportunità. La discarica stessa è diventata un’opera d’arte, ammirata anche alla Biennale di Venezia, un centro culturale dove svolgere spettacoli. È l’arte che si mescola con un sito industriale. Un museo a cielo aperto in una discarica, che conta 2000 visitatori da inizio anno e che alcuni hanno scelto anche come luogo dove sposarsi.

 

Passando in auto per la panoramica via di Monti, le auto sono arrivate a Ghizzano, prima paese semi abbandonato e sconosciuto abitato da poche anime, adesso polo turistico di attrazione unico nel suo genere in Italia, denominato il “borgo colorato della Toscana”. Destinazione per gli appassionati d’arte contemporanea, il paese si distingue per una serie di “wall drawings”realizzati sulle facciate delle case della via di Mezzo, firmati da David Tremlett, lo stesso che ha colorato due muri della discarica. Anche questa per un’idea del Comune che ha saputo valorizzare il proprio territorio. L’artista inglese, osservando le morbide colline che circondano Ghizzano, scelse tra i colori il marrone e il verde. La visita a via di Mezzo è l’occasione per scoprire due ulteriori installazioni artistiche: “Elevatio Corpus” di Partrick Tuttofuoco e “Solid Sky” di Alicja Kwede.

Poi il centro storico di Peccioli, affascinante borgo medievale, con l’antica pieve e la torre campanaria che ne è il simbolo, insieme alla discarica e al Palazzo senza tempo. Annoverato tra uno dei Borghi più belli d’Italia, con un passato contadino di cui non si sono perse le tracce, Peccioli si distingue per idee, innovazione, divenendo oggi un fiore all’occhiello europeo di sostenibilità e creatività, candidato a città della Cultura 2024. Un vero e proprio laboratorio artistico a cielo aperto.

I partecipanti al tour di Tinghi hanno visitato il Royal Tea, a Fauglia, la più antica fabbrica di confezionamento di tè e tisane bio d’Italia. Visita alla produzione e degustazione per gli ospiti di tisane Toscane della filiera corta.

Infine, visita all’antica Villa Petriolo, un borgo ristrutturato nella campagna di Cerreto Guidi, uno dei cuori verdi della provincia di Firenze, territorio apprezzato per la caccia fin dai tempi dei Medici. La tenuta agrituristica rappresenta un modello unico di business ecosostenibile, ottenendo il premio di Best Sustainable Place 2021.

Luoghi caratteristici di una Toscana insolita, diversa dalle solite tappe di Siena e Valdorcia, ma molto apprezzata oggi a livello turistico per i suoi tesori artistici, culturali, enogastronomici e d’importanza per la sostenibilità ambientale.

Tinghi Motors, fortemente impegnata in iniziative che generano un valore per l’ambiente, l’economia e il territorio, è pioniera in Toscana e tra i primi in Italia con il lancio del car sharing 100% elettrico Mobilize Share ad Empoli. Con l’hashtag #tinghimotorsontour, il messaggio di “Tinghi Motors On Tour” è stato quello di essere su strada e sentirsi parte di un cambiamento, scoprendo realtà ecosostenibili del territorio assieme al piacere della guida di un’auto elettrica veloce, silenziosa, moderna, una nuova tecnologia di mobilità più vicina allo sviluppo sostenibile del pianeta e dell’economia.

Produzione automotive: si può fare di più per sostenerla

di Gianmarco Giorda, direttore di ANFIA

Si registra un’altra flessione, ad aprile, per l’indice della produzione automotive italiana (-1,3%), anche se più contenuta rispetto al risultato di marzo  (-8,2%). L’indice della produzione di parti e accessori per autoveicoli si mantiene stabile (+0,4%), mentre l’indice della fabbricazione di autoveicoli si conferma in calo per il  decimo mese consecutivo, pur riportando una flessione più lieve (-2,5%) rispetto a quella di marzo (19,2%) e pur essendo la produzione domestica di autovetture rilevata  da ANFIA in leggera crescita (+2%), dopo la contrazione a due cifre di marzo.

 

Quest’ultimo trend dovrebbe migliorare ulteriormente nei prossimi mesi per effetto  delle misure di incentivazione, i cui contributi sono prenotabili per i contratti di  vendita stipulati a partire dal 16 maggio, data di pubblicazione del decreto che ha  introdotto il provvedimento. A proposito degli incentivi, ribadiamo la richiesta di includere nella misura anche il  comparto del noleggio e di rivedere la formula di incentivazione per i veicoli  commerciali leggeri, aprendola ad ulteriori soluzioni tecnologiche rispetto all’attuale scelta di concentrarsi esclusivamente sulle motorizzazioni elettriche (con il vincolo della rottamazione) e aprendo l’accesso anche a realtà diverse dalle PMI.

 

Si tratta di modifiche che permetterebbero di procedere più rapidamente e più agevolmente nel percorso di decarbonizzazione della mobilità, oltre a rappresentare un aiuto per due comparti attualmente in sofferenza – veicoli commerciali leggeri in calo  dell’8% a gennaio-aprile 2022 e noleggio a -18,9% a gennaio-maggio.