Nel 2022 le vendite di veicoli a batteria sono aumentate del 15% in Europa e del 55% negli Stati Uniti. Nel 2023, un’auto venduta su 5 nel mondo sarà elettrica. Lo rivela il rapporto annuale sui veicoli elettrici della Iea, l’Agenzia internazionale dell’energia (organismo dell’Ocse). Lo studio spiega che il mercato dell’auto a batteria al momento è dominato dalla Cina, ma che i programmi di sviluppo di Usa e Ue amplieranno la quota dell’elettrico anche in quei Paesi. Per l’Italia, tuttavia, la Banca d’Italia lancia l’allarme. Uno studio dei suoi ricercatori mostra che siamo in ritardo con la transizione verso il motore a batteria, e gli incentivi per gli acquisti di veicoli green rischiano di arricchire i produttori stranieri.
Secondo la Iea, le vendite di auto elettriche nel mondo quest’anno arriveranno al 18% del mercato. Nel 2020 erano appena il 4%, nel 2022 il 14%. L’anno scorso sono state vendute 10 milioni di auto a batteria, quest’anno se ne prevedono 14 milioni, un aumento del 35%. La stragrande maggioranza delle vendite è concentrata su tre mercati: Cina, Europa e Stati Uniti. La Cina è in pole position, con il 60% delle immatricolazioni globali. La metà delle auto elettriche che circolano nel mondo si trova nel paese del Dragone, che domina anche il mercato delle batterie e della componentistica.
L’anno scorso, la quota cinese sulle esportazioni globali di auto elettriche ha superato il 35%. Tuttavia, il rapporto Iea sostiene che “ambiziosi programmi politici nelle principali economie, con il Fit for 55 nell’Unione europea e l’Inflation Reduction Act negli Stati Uniti, è previsto che aumenteranno ulteriormente la quota di mercato dei veicoli elettrici in questa decade e oltre”.
La Iea prevede che la quota media di auto elettriche nelle vendite totali in Cina, Ue e Stati Uniti aumenterà fino a circa il 60% entro il 2030. Già adesso, l’Occidente non sta fermo. Le vendite di auto elettriche nel 2022 sono aumentate del 15% in Europa e del 55% negli Stati Uniti. Ma l’Unione europea punta ora a produrre in casa il 90% delle sue batterie, e i produttori statunitensi dell’automotive e degli accumulatori hanno annunciato investimenti per 52 miliardi di dollari.