Dati in arrivo dai veicoli: si regoli l’accesso

“Urge una legislazione europea che regoli l’accesso ai dati prodotti dai veicoli. Basta con il continuo slittamento dei termini: non si può più aspettare”. È quanto hanno chiesto – in una lettera alla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e al Collegio dei Commissari – dieci Associazioni europee (ADPA, AIRC, CECRA, CLEPA, EGEA, ETRMA, FIA – di cui è parte l’Automobile Club d’Italia – FIGIEFA, INSURANCE EUROPE e LEASEUROPE), in rappresentanza dei principali operatori del comparto automotive.

La campagna FIA (Fédération Internationale de l’Automobile) «My Car, My Data» («Mia l’auto, miei i dati») – le cui ragioni vengono sostenute e rilanciate dalla lettera a Von der Leyen e al Collegio dei Commissari UE – mira a rappresentare l’esigenza-urgenza di sancire principi fondamentali a tutela dei consumatori quali libertà di scelta, protezione e sicurezza dei dati, competizione leale e innovazione.

Kia Energy House: a Roma l’incontro Kia-Enel X

di Luca Talotta

 

Presentazione ufficiale alla stampa, a Roma, della Kia Energy House presso lo Store di Enel X in Corso di Francia 212. Un nuovo progetto, che vede impegnate Enel X e Kia, che avrà durata di 6 mesi e dove il brand automobilistico potrà raccontare con contenuti e informazioni varie la propria visione e come si sta trasformando la mobilità: “L’obiettivo del nostro marchio è conquistare la leadership nel campo della mobilità elettrica e poter siglare un accordo per la realizzazione della Energy House insieme al Gruppo Enel, un motivo di orgoglio e soddisfazione”, spiega l’amministratore delegato di Kia Italia, Giuseppe Bitti.

“Lo store – precisa il manager – non deve essere visto o vissuto come un normale autosalone, entrando nella Energy House di Roma, il potenziale cliente avrà l’opportunità di scoprire a fondo chi è Kia, quali sono le sue ambizioni e scoprire la visione del gruppo all’interno del panorama del futuro della mobilità. Senza dimenticare l’importanza di acquisire familiarità per gli utenti finali non solo nel guidare un’auto elettrica, ma anche nello scoprire cosa c’è tutto attorno. La domanda di elettrico a gennaio è stata del 2,6% del mercato totale, senza uno sforzo comune, una sinergia tra tutti gli attori della filiera, è inutile. Il nostro gruppo già nel 2007 ha creato un primo prototipo di auto a idrogeno, la Kia Sportage; poi nel 2011 la Rey era già un’auto compatta con motore elettrico, utilizzato in Corea per gli uffici pubblici; e ancora la Kia Soul nel 2014, che presenta già a suo tempo 200 km di autonomia. E oggi il fiore all’occhiello, la EV6; e nel 2027 arriveranno 14 nuovi modelli elettrici che andranno ad affiancare o sostituire quelli attuali. Entro il 2027, poi, contiamo di avere già un 25% di vendite eco friendly a livello mondiale. Vogliamo diventare leader della mobilità sostenibile”.

“Un partner importante”

Soddisfazione anche nelle parole di Augusto Raggi: “Siamo contenti che un partner importante come Kia abbia scelto l’Enel X Store di Roma per aprire il primo temporary store italiano del marchio – le parole del responsabile di Enel X Italia -. Questo spazio è nato da un progetto importante di riqualificazione di un’area urbana abbandonata con l’obiettivo di restituire alla comunità un luogo di socialità e innovazione e sin da subito è diventato un punto di riferimento per conoscere da vicino l’ecosistema integrato di Enel X. Per questo motivo vogliamo continuare a offrire i migliori servizi di efficientamento e risparmio energetico accelerando il processo di sostenibilità per tutti i nostri clienti”.

 

Punti di ricarica ad altissima potenza 

«La presenza di Kia all’interno dello store di Corso Francia è un’opportunità in più per far conoscere a chi guida elettrico i servizi, le soluzioni e le tecnologie avanzate di Enel X Way per la ricarica delle vetture elettriche – le parole di Federico Caleno, responsabile di Enel X Way Italia -. Oggi ci troviamo nella prima stazione urbana di ricarica ad altissima potenza nata in Italia, realizzata per dare un impulso deciso alla diffusione della mobilità elettrica in tutto il Paese. Recentemente ne abbiamo inaugurata un’altra a Roma a pochi passi da qui dimostrando quanto in questa fase sia essenziale investire su stazioni ultrafast che rendono i tempi di ricarica rapidissimi. Abbiamo già 250 siti sul territorio nazionale, di cui 170 operativi. L’obiettivo è coprire tutta l’Italia con un’infrastruttura ad alta potenza, da 150 a 350 kW, arrivando a 800 siti e 3000 punti di ricarica entro il 2025».

 

A Roma, in corso di Francia al civico 8

I numeri della Kia Energy House: 6 punti di ricarica HPC (High Power Charging) con una potenza fino a 350 kW, WayPole per la ricarica in AC da 22 kW + 22 e una WayMedia, l’innovativo pannello digitale integrato da due WayBox: “Movement that inspires è la nuova missione di Kia che pone al centro il movimento come elemento basilare dello sviluppo umano. Il movimento consente alle persone di conoscere luoghi, incontrare persone diverse, vivere nuove esperienze e quindi arricchirsi. Questo intreccio è l’essenza della nuova filosofia di Kia: consentire il progresso umano fornendo spazi in auto innovativi, nuovi entusiasmanti prodotti, nonché servizi, che soddisfino ed ispirino i clienti e consentano loro di avere più tempo per le proprie passioni – spiega il Marketing Communication & CRM Director di Kia Italia, Giuseppe Mazzara -. L’inaugurazione della Energy house di Roma per noi rappresenta proprio questo, un luogo che sia capace di esprimere i valori del nostro brand e ispirare i potenziali clienti che lo visiteranno». La Energy House di Roma è in corso di Francia 212 a Roma. La presenza di Kia all’interno dello store di Enel X di Roma continuerà sino alle fine del mese di giugno.

Ecobonus: impalcatura da rivedere

Effetto annunci: ci risiamo

di Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto

Il 2022, che ha chiuso con quasi il meno 10% di immatricolazioni, ha mostrato nella seconda metà dell’anno segnali di recupero che vengono confermati anche con l’inizio del nuovo anno ma con una prospettiva in ombra  per i veicoli elettrici, i cui volumi restano, infatti, estremamente bassi rispetto agli ambiziosi obiettivi europei al  2035. Il settore è in grande trasformazione e la riluttanza dei clienti, intensa come scarsa propensione a sostituire convintamente e massivamente i propri modelli endotermici con i BEV nonostante gli incentivi statali,  suggeriscono di mantenere un approccio neutrale dal punto di vista della tecnologia impiegata per ridurre  l’inquinamento in atmosfera e che, altresì, la formula dell’Ecobonus (nuovi fondi 2023 ma vecchie regole), va  rivisitato nei requisiti di erogazione.

Sul fronte Ecobonus, infatti, oltre a constatare la veloce riduzione del plafond di risorse destinato alla fascia emissiva 61-135 g/km di CO2 (residuo disponibile pari al 16%) e il blando utilizzo dei fondi per le auto elettriche  (3,3%), le plug-in (2,9%) e i veicoli commerciali (1,3%), proponiamo, con l’obiettivo di  favorire la transizione ecologica e lo svecchiamento del parco circolante, di rivedere i numerosi paletti normativi  che ne limitano l’impiego, ripristinare la possibilità, come già avvenuto fino al 2022, di completare le prenotazioni  entro 270 giorni (anziché 180) e rendere di nuovo disponibili i consistenti avanzi di risorse dello scorso anno.

Infine, il piano previsto dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per aumentare, entro i prossimi  tre anni, di oltre 21mila il numero delle stazioni di ricarica veloce e ultraveloce per i veicoli elettrici rispettivamente  nei centri urbani e lungo le superstrade, grazie all’impiego dei fondi del PNRR, è un’ottima notizia.

Auspichiamo che tutti gli iter amministrativi e i passaggi funzionali all’esecuzione di tali investimenti in infrastrutture possano essere realizzati al più presto e senza ritardi, come invece accade per l’erogazione dei  contributi per acquisto e installazione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici in ambito domestico  (DPCM 4 agosto 2022) e quelli per le imprese e professionisti (DM 25 agosto 2021) che restano al palo».

Analizzando i canali di vendita, il comparto dei privati è in crescita (+9,9% e q.d.m. 62,1%), le società archiviano il  mese a +11,5% (quota al 14%), mentre il noleggio segna un cospicuo incremento del +59,1% (quota 23,9%),  supportato soprattutto dal lungo termine (+66,6%). Sul lato delle alimentazioni, si evidenzia la flessione delle BEV (-8,6%) con una quota che scende al di sotto del 3%;  vanno meglio le plug-in (+10,1%) con quota al 4,7% e le ibride elettrificate (+25%) con una quota al 36,7%. Benzina, Diesel e GPL registrano, rispettivamente, +16,2% (quotq al 26,6%), +20% (quota 18,8%) e +30,6% (quota  10,3%). Il metano ha un abbattimento del -79,4% e quota irrilevante.

Negli ultimi tre giorni di gennaio è stato immatricolato il 36,8% del totale mercato, mentre le auto immatricolazioni di case e concessionari (incluso l’uso noleggio), secondo le elaborazioni sui dati Dataforce, hanno  rappresentato il 9,2% dei volumi di vendita mensili, con un incremento del +3,4% sul pari mese 2022.

Car Influencer per un Giorno: alla guida di Renault Mégane E-Tech Eclectric

La rubrica “Car Influencer per un giorno” ritorna per un nuovo appuntamento, questa volta mettendo alla prova la versione completamente elettrica della Renault Mégane E-Tech.
Oltre a uno stile unico e particolare, alla ampia dotazione riservata alla sicurezza, il modello della Casa francese mette in campo una potenza di 200 cv, un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 7 secondi e 4 decimi e un livello di autonomia che può raggiungere i 470 km di percorrenza.
Questa volta, in compagnia di Elena Giaveri, incontriamo Marco Ferrante, 32 anni di Piacenza, manco a dirlo grande appassionato di motori.

AUSTRALIA/1: un viaggio fino alla fine del mondo

di Francesco Fontana Giusti
Experience teller

Alcuni film fanno venire voglia di scappare via e di lasciarsi tutto alle spalle. È quello che mi è accaduto anni fa, quando ho visto “Fino alla fine del mondo” di Wind Wenders. Ricordo la seconda parte del film ambientata in Australia, il capolinea del viaggio del protagonista, la sua vera meta. È la storia di un autostoppista che registra delle immagini durante il suo lungo viaggio con un apparecchio speciale fino ad approdare nell’emisfero australe e mostrare queste immagini alla madre non vedente.

L’Australia mi ha sempre incuriosito, ma l’idea di partire non mi entusiasmava. Quello che principalmente mi frenava nel partire era non avere punti di riferimento in una terra non solo tanto lontana, ma anche molto distante dai miei interessi culturali. Cosa avrei mai potuto trovare in Australia, se non natura selvaggia, animali mortali e ampi spazi aridi e desolati?

Poi mio fratello Marco si è trasferito con tutta la sua famiglia lì, dall’altra parte del mondo, e io ho finalmente deciso di partire. Andare a trovarlo è stata la molla che mi ha spinto ad allontanarmi dai tantissimi luoghi comuni che circolano su questo Continente ancora per molti versi sconosciuto. È stato per me un vero viaggio di iniziazione, che mi ha permesso di scoprire luoghi ancestrali, di perdermi in paesaggi sconfinati ricchi di contrasti e di riconnettermi alla parte più autentica di me, grazie alla straordinaria forza e magia dei suoi quattro elementi.

 

Foto FFG

 

Appello al Governo: riordino degli incentivi improcrastinabile

francesco naso

di Francesco Naso, segretario generale di Motus.E

Purtroppo continuiamo, come mercato delle auto elettriche, a essere un’anomalia tra i big d’Europa. Un andamento del mercato così in controtendenza rispetto ai Paesi con cui dobbiamo confrontarci è un campanello d’allarme che non può rimanere inascoltato.

È vero, scontiamo ancora una certa carenza di veicoli da immatricolare e le incognite del contesto geopolitico hanno il loro peso, ma osservando quello che succede negli altri Paesi è evidente che occorrano dei correttivi per non diventare l’unico grande mercato europeo di sbocco per i veicoli endotermici che non si vendono altrove. 

Speriamo che il ministero delle Imprese e del Made in Italy convochi a breve il Tavolo Automotive e che arrivino buone notizie sul tanto atteso e improcrastinabile riordino degli incentivi. Le flotte aziendali, inoltre, rappresentano un canale che potrebbe contribuire a rivitalizzare il mercato nazionale delle auto elettriche.

UNASCA: il “buono patente” in aiuto alla carenza di autisti

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Foto: Emilio Patella, segretario nazionale Autoscuole UNASCA

È del 30 gennaio il decreto dirigenziale del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che rende noto che dal 6 e 13 febbraio, sarà operativa la piattaforma raggiungibile dall’apposito link. Per poter beneficiare del “buono patente autotrasporto” è necessario che i richiedenti abbiano sostenuto o possano sostenere, nel periodo compreso tra il 1° luglio 2022 e il 31 dicembre 2026, la spesa per la formazione necessaria al conseguimento di uno dei titoli e delle abilitazioni professionali per la guida dei veicoli destinati all’esercizio dell’attività di autotrasporto di persone e di merci.

Nel dettaglio, il MIT ha stanziato 3,7 milioni di euro per il 2022 ed ulteriori 5,4 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2026. Il contributo sarà pari all’80% della spesa sostenuta (con il limite massimo di 2.500 euro)  e verrà riconosciuto una volta sola.

“Pur con alcuni limiti – commenta Emilio Patella, segretario nazionale Autoscuole UNASCA – il buono patente è un passo importante per cercare di colmare la carenza di autisti. È uno strumento che permette di non far pesare interamente sui futuri conducenti le spese necessarie a una formazione professionale che ha risvolti positivi sulla mobilità e la sicurezza stradale. A nostro avviso, occorre aiutare le famiglie anche per le patenti di auto e moto, intervenendo sull’IVA, o rendendo detraibili le spese sostenute per la formazione”.

Mini e “Tortellante”: 26 ragazzi autistici al lavoro

di Roberta Pasero

Con Mini a lezione di tortellini dalle ”rezdore”, signore modenesi che detengono il sapere e i segreti della pasta fresca, ospitate per un giorno nella cucina di chef Andrea Berton a Milano. Per imparare a posizionare il ripieno nei quadrati di sfoglia, a chiuderli stretti a triangolo e a sagomarli attorno al dito indice, in modo da dargli la caratteristica forma con la virgola. Un rito che ha radici culturali e sociali lontane, fatto di movimenti cadenzati e ripetitivi, che diventa anche simbolo di indipendenza per i 26 ragazzi autistici che lavorano a “Tortellante”, il laboratorio terapeutico e abilitativo di Modena che dal 2016 insegna a questi ragazzi speciali a preparare i tortellini e a venderli anche ai ristoranti, come all’ Osteria francescana tristellata di Massimo Bottura.

 

Un laboratorio sostenuto da Mini, anche con il podcast” La rivoluzione tranquilla”, diretto da Enrico Brizzi e realizzato con il supporto di Chora Media di Mario Calabresi, un giornalista da sempre sensibile ai temi sociali (su tutte le piattaforme audio gratuite anche il 10 e il 17 febbraio).

 

Cosa c’entra Mini? In effetti, in 63 anni di storia é stata paragonata a tutto. A un’icona pop, a un oggetto di design, nella versione green persino a una “elettrofigata”. Ma a un tortellino mai. Eppure tra il simbolo british a quattro ruote e il simbolo della cucina italiana c’è un doppio fil rouge: “Da una parte la somiglianza tra il brand britannico, che nasce come l’automobile più piccola e usa lo spazio in modo intelligente, e il tortellino, uno degli “oggetti” gastronomici più piccoli, dall’altra c’è il tema dell’amore: la cucina è un gesto d’amore e l’amore è sempre tra i protagonisti delle campagne di Mini”.

 

Le parole di Roberto Olivi, direttore delle relazioni istituzionali e comunicazione di Bmw Italia, a cui fa capo il marchio Mini, sintetizzano lo spirito di “Tortellante”. Che insegna come la vita di molte persone può davvero cambiare. Un gesto d’amore dopo l’altro, anche tortellino dopo tortellino.

Mobilità con la testa: il progetto “Calciatori Responsabili”

Paolo Ciuffi

Foto: Paolo Ciuffi durante la presentazione del progetto

Si è tenuta a Firenze la presentazione del progetto “Calciatori Responsabili”, format teorico-pratico sulla mobilità responsabile ed ecosostenibile che educa il partecipante ad un nuovo stile di guida basato su tecniche specifiche (e innovative) organizzato da Paolo Ciuffi, ad e fondatore di D6 Drive Responsibly in collaborazione con l’Associazione Gabriele Borgogni Onlus e l’avvocata Annalisa Parenti. All’iniziativa era presente l’allenatore e campione Stefano Carobbi, ex calciatore con oltre 200 presenze in serie A.

Ciuffi ha illustrato e anticipato ai circa 30 giovanissimi giocatori  della Squadra calcistica di Eccellenza, S.C. Porta Romana e della Squadra Juniores il corso teorico e pratico del format sulla mobilità responsabile ed ecosostenibile, “Calciatori Responsabili”,  che educa il partecipante a un nuovo stile di guida basato su tecniche specifiche (e innovative).

Hanno dato il proprio contributo anche l’allenatore e  campione Stefano Carobbi, ex calciatore con oltre 200 presenze in serie A, Tommaso Ciuffi e Matteo Gonfiantini, piloti rally e Federico Scavo International Dj e Producer. E, con un video, la presidente dell’Associazione Gabriele Borgogni, Valentina Borgogni.

Ecoguida significa cambiare il proprio stile di vita, non solo di guida – spiega Paolo Ciuffi, che nell’agonismo sportivo vanta decine di vittorie assolute in gare nazionali -. La postura è fondamentale: con la giusta postura si è pronti agli imprevisti della strada, si possono fare movimenti rapidi. Questo, ad esempio, nelle scuole guida non viene mai insegnato: loro pensano a dare l’abilitazione ad andare in strada, ma un conto è andarci, un altro è saperci andare”.

“In momenti in cui anche il caro carburante si fa sentire – aggiunge Ciuffi – una delle cose più importanti da fare è viaggiare con marce alte, stare attenti. Si deve imparare ad andare piano. Andare piano come veloci, quando si fa agonismo, è molto simile, ma si deve apprendere prima l’andare piano”.

Davanti a un’ampia platea, l’avvocato Annalisa Pareni, legale dell’associazione Gabriele Borgogni Onlus, ha affrontato il delicato tema della sicurezza stradale e anche spiegato cosa sia l’omicidio stradale, perché era importante la sua introduzione.  La legge che regola l’omicidio stradale – ha specificato l’avvocato – è del 2016. Sono stati necessari molti anni perché questa fattispecie di reato venisse introdotta. Purtroppo,, nonostante questa norma sia in vigore ormai da anni, ancora sono pochissime le persone che la conoscono davvero. E, soprattutto, c’è una grande confusione, sulla quale è necessario fare chiarezza. Se ad esempio si passa con il rosso e si uccide una persona, è prevista una pena da cinque a dieci anni di reclusione. Così come tenere comportamenti non responsabili prima di mettersi al volante, come assumere droghe o alcool, fa scattare pesanti sanzioni”m ha concluso l’avvocato rivolgendosi a coloro che criticano la legge, perché nonostante l’introduzione delle nuove norme, i morti su strada non sarebbero diminuiti, ebbene, come ancora molti italiani, chi critica è spesso ignaro del contenuto stesso della norma.

Quindi, non potrà mai esserci prevenzione se manca la conoscenza. E allora la legge servirà solo a punire.

Per questo, l‘avvocato Parenti auspica che i mezzi di comunicazione siano i primi a diffondere e far conoscere tutto ciò che può far sicurezza stradale, partendo dalla legge. Nozioni necessarie, ancor più pensando che l’obiettivo del progetto è sensibilizzare le nuove leve del calcio a una guida sicura, ancor più quando avranno la possibilità di acquistare auto sportive e altamente performanti.

Il progetto “Calciatori Responsabili” prevede una giornata di attività formativa teorica in aula, suddivisa in 2 sessioni della durata di 2h ciascuna e due giornate di attività formativa pratica su percorso stradale opportunamente studiato, suddivise in 4 sessioni della durata di 4 ore ciascuna. Il corso è organizzato dalla D6 Scuola di guida sicura e pilotaggio che ad oggi conta 20 istruttori professionisti e questa attività vuole essere un ‘evento zero’ propedeutico a sviluppare un format funzionale da estendere a tutte le società calcistiche del territorio.

D6 Drive Responsibly, azienda leader nella formazione di guida sicura, eco-sostenibile ed elettrica, è stata scelta dal C.S. Porta Romana, seconda società calcistica di Firenze, per contribuire fattivamente alla sicurezza dei loro giocatori attraverso attività di educazione alla guida responsabile ed ecosostenibile, rivolte sia ai calciatori che alle loro famiglie.

Paolo Ciuffi, pilota professionista dal 1989, istruttore di guida sportiva e sicura dal 1991, ha elaborato un metodo unico ed efficace, denominato ‘Metodo Ciuffi’, orientato alla padronanza assoluta del veicolo guidando in estrema sicurezza. Ciuffi ha concluso la presentazione dichiarando che “quando vai a sciare, se sono le prime volte, ti affidi ad un maestro”. “Ecco ha aggiunto – con la guida è la stessa cosa, per cui invito a frequentare questi corsi dove si parla anche di evitare distrazioni ed altre problematiche che ci sono possono essere”.

Ministro Urso: e i 40 milioni per le colonnine domestiche?

Alberto Stecca

di Alberto Stecca, ad di Silla Industries

Deve essere una strana posizione quella in cui si sono incagliati i fondi per le ricariche domestiche. Di fronte al silenzio istituzionale, seppur incalzato nelle scorse settimane da istituzioni come ANIE, di cui siamo parte, mi sento ancora una volta chiamato a provare a generare soluzioni utili al superamento di questa fase di stasi.  Trovo infatti incomprensibile la posizione del Ministero ad oggi sui 40 milioni stanziati e poi spariti dai radar.

Il 5 Agosto 2022 il MISE annuncia finanziamenti, incentivi all’acquisto di auto non inquinanti e all’installazione di colonnine di ricarica in ambito privato, ufficializzati il 5 ottobre in “Gazzetta Ufficiale”. Il 21 dello stesso mese il ministero rende note le modalità per accedere agli incentivi per auto, ma non quelle – pari a 40 milioni di euro e un bacino potenziale di 25mila unità – per le colonnine di ricarica.

Il nostro obiettivo è supportare la riconversione e il consolidamento della filiera nazionale automotive per garantirne la sostenibilità ambientale, economica e sociale. Le risorse ci sono. Oltre agli 8,7 miliardi del fondo Draghi ci sono fondi per 14 miliardi tra risorse nazionali, PNRR e IPCEI fino al 2030.  “La diffusione di colonnine è la precondizione necessaria affinché la domanda di auto elettriche decolli”, ribadiva il ministro Adolfo Urso in una incoraggiante e assolutamente condivisibile intervista a “Repubblica” in dicembre.

Cosa è successo a questi fondi, che di fatto tra l’altro rappresentano una minima parte di quelli stanziati per la smart mobility? Possibile che siano rimasti incagliati perché mancano i “decreti direttoriali del Ministero dello Sviluppo Economico che individuino le disposizioni procedurali per l’erogazione dei benefici?

Lo chiediamo ancora una volta al ministro Urso, con il quale ci apriamo molto volentieri ad un incontro per capire come sbloccare una situazione apparentemente inspiegabile: per noi e per tutti quanti in Italia producono, distribuiscono e vendono colonnine per la ricarica domestica e per il numero sempre più alto di automobilisti che in questi anni hanno scelto di passare a un’auto ibrida o elettrica.

Sono fondi essenziali, soprattutto leggendo i dati di Motus-e che attesta in Italia la ricarica domestica all’80% (per chi ha un garage) o la UE che dichiara “Private charging represents more than 90% of charging. It will maintain a very high share in the future.” O ancora le stime ACEA che prevedono nelle case in Europa quasi 21 milioni di colonnine entro il 2030 per gli obiettivi “Fit for 55”.

E questo stop ben spiega il calo del 34,2% di immatricolazioni di auto elettriche denunciato da ACEA in Italia da ottobre a dicembre, mentre nell’UE sono aumentate del 31,6%. È fondamentale che i decreti vengano emanati, se vogliamo che l’infrastruttura di ricarica in Italia cresca finalmente, colmando il gap che abbiamo con il resto d’Europa.