AUSTRALIA/1: un viaggio fino alla fine del mondo

di Francesco Fontana Giusti
Experience teller

Alcuni film fanno venire voglia di scappare via e di lasciarsi tutto alle spalle. È quello che mi è accaduto anni fa, quando ho visto “Fino alla fine del mondo” di Wind Wenders. Ricordo la seconda parte del film ambientata in Australia, il capolinea del viaggio del protagonista, la sua vera meta. È la storia di un autostoppista che registra delle immagini durante il suo lungo viaggio con un apparecchio speciale fino ad approdare nell’emisfero australe e mostrare queste immagini alla madre non vedente.

L’Australia mi ha sempre incuriosito, ma l’idea di partire non mi entusiasmava. Quello che principalmente mi frenava nel partire era non avere punti di riferimento in una terra non solo tanto lontana, ma anche molto distante dai miei interessi culturali. Cosa avrei mai potuto trovare in Australia, se non natura selvaggia, animali mortali e ampi spazi aridi e desolati?

Poi mio fratello Marco si è trasferito con tutta la sua famiglia lì, dall’altra parte del mondo, e io ho finalmente deciso di partire. Andare a trovarlo è stata la molla che mi ha spinto ad allontanarmi dai tantissimi luoghi comuni che circolano su questo Continente ancora per molti versi sconosciuto. È stato per me un vero viaggio di iniziazione, che mi ha permesso di scoprire luoghi ancestrali, di perdermi in paesaggi sconfinati ricchi di contrasti e di riconnettermi alla parte più autentica di me, grazie alla straordinaria forza e magia dei suoi quattro elementi.

 

Foto FFG

 

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