Timmermans come “Ponzio Pilato”: tira brutta aria, via anzitempo dall’UE

E così Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione UE, l’ideatore del bluff “Fir for 55”, il piano che prevedeva (la situazione è in piena evoluzione) produzione e vendite di sole auto elettriche dal 2035, ha deciso di togliere il disturbo anzitempo.

 

La motivazione ufficiale della scelta di candidarsi alle elezioni olandesi, dopo la caduta del Governo guidato da Mark Rutte (“è giunto il momento per noi olandesi di avvicinarci invece che separarci, dobbiamo garantire che i Paesi Bassi riacquistano fiducia in se stessi“, ha spiegato il vicepresidente UE), potrebbe stare in piedi, ma  si presta anche ad altre interpretazioni.

 

Per esempio, di evitare lo smacco di vedersi miseramente trombato alle elezioni per il rinnovo dell’Europarlamento del 2024, ma anche per lasciare in mano ad altri la patata bollente di un piano il “Fit for 55” che già sta facendo danni all’economia e all’industria automotive europea. E, in proposito, ahinoi, è solo l’inizio. Quindi, una mossa alla “Ponzio Pilato”. 

 

Comunque, al di là, delle elezioni in Olanda, il suo Paese, le coincidenze di una drastica revisione della sua fallimentare strategia “green”, purtroppo sposata senza battere ciglio dalla maggior parte degli addetti ai lavori, in direzione della neutralità tecnologica, fa chiaramente intendere il profilarsi di una pesante sconfitta per Timmermans & C.

 

A questo punto, signor Timmermans, grazie per essersi tolto di mezzo (formalmente, come previsto dal codice di condotta, resterebbe commissario, senza però essere disponibile temporaneamente per le attività UE), e si faccia un profondo esame di coscienza. Il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi.

 

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