Sviluppo colonnine di ricarica: zero cenni nell’allegato al DEF

Crisci

di Michele Crisci, presidente di UNRAE

L’impianto dei sostegni contiene ancora alcune debolezze che l’UNRAE ha più volte indicato, a cominciare dalla richiesta avanzata dall’intero comparto di allungare da 180 a 300 giorni dalla firma del contratto il termine per usufruire dell’incentivo.

 

Resta, inoltre, ancora irrisolto il problema dell’esclusione dal beneficio delle persone giuridiche (aziende e società di noleggio), omissione che di fatto riduce l’apporto dell’automotive al percorso di decarbonizzazione del Paese.

 

Ribadiamo, quindi, la richiesta di elevare la percentuale di detraibilità dell’IVA per le auto aziendali in uso promiscuo sui motori a zero o a basse emissioni, per avvicinarsi almeno parzialmente alla vigente normativa europea: 100% per la fascia 0-20 g/km, 80% per la fascia 21-60 g/km, 50% per la fascia 61-135 g/km.

 

Guardando, infine, i contenuti dell’allegato al DEF dedicato a infrastrutture, mobilità e logistica, presentato lo scorso 23 maggio, si evidenzia l’assenza, in un documento di ben 240 pagine, di qualsiasi accenno a un piano di sviluppo delle infrastrutture di ricarica per le auto elettriche, nonostante i continui auspici di tutti per una mobilità stradale a zero o bassissime emissioni.

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