Vacanze ’23 e rincari: viaggi in auto più salati

Vacanze 2023 e rincari

Il tanto desiderato periodo estivo è arrivato e con esso anche la voglia di viaggiare e di godersi le vacanze. Ma tra i rincari del settore turistico e del settore turistico e dei costi dei trasporti, risulta difficile spostarsi con serenità. È quanto emerge dalla fotografia con cui Altroconsumo ha voluto analizzare a 360° quello che aspetta i consumatori in questo periodo. Nello specifico, sono stati presi in considerazione tre aspetti: il costo di hotel e B&B nelle destinazioni di mare, montagna e città d’arte; quello degli spostamenti tra auto, treno e aereo; l’andamento annuale dei prezzi nei principali lidi italiani.

 

Chi sceglie di percorrere lunghi tragitti in auto per raggiungere queste località, sarà costretto a fare i conti con l’aumento dei pedaggi autistradali. Per quanto riguarda il prezzo dei carburanti, la rilevazione fa segnare un aumento rispetto a quanto registrato la scorsa estate, ma il prezzo è in continua evoluzione. Dalle analisi di Altroconsumo emerge che il costo medio più alto per raggiungere la meta di vacanza è quello di Polignano a Mare (264 euro), mentre il tragitto più economico è quello verso Cervia (135 euro).

Salone di Ginevra: nuovo presidente e ritorno nel ’24 per i 100 anni

Foto: Da sinistra, Sandro Mesquita e Alexandre de Senarclens

 

I membri della Fondazione, organo supremo che organizza il Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra (GIMS), hanno eletto all’unanimità Alexandre de Senarclens come nuovo presidente. Alexandre de Senarclens è nato a Ginevra nel 1975. Ha conseguito una laurea in giurisprudenza presso l’Università di Friburgo e un Master in Diritto (LLM) presso la Georgetown University di Washington DC. Dal 2010 è socio di uno studio legale ginevrino. Parallelamente alla sua carriera giuridica, dal 2003 è impegnato politicamente nel PLR (Partito Liberali-Radicali) del quale è stato Presidente della sezione di Ginevra dal 2015 al 2019, mentre dal 2016 a oggi è membro del Gran Consiglio cantonale di Ginevra.

 

”Siamo lieti di poter contare su Alexandre de Senarclens, un presidente esperto e fortemente motivato, che rafforzerà e farà progredire il Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra”, ha commentato Sandro Mesquita, direttore generale del GIMS (Geneva International Motor Show). ”Alexandre de Senarclens non solo possiede una vasta rete di contatti in ambito nazionale e internazionale, ma ha anche una grande esperienza politica: qualità ideali per guidare la Fondazione e proiettare il GIMS nel futuro”.

 

”Sono onorato di accettare la presidenza di un evento così prestigioso, che contribuisce alla reputazione internazionale di Ginevra e ha un grande impatto sull’economia regionale e sul settore automobilistico nazionale. Per le Case e i loro importatori, rappresenta una vetrina eccezionale per presentare le innovazioni tecnologiche del settore. Oggi lo staff del GIMS è fortemente motivato nell’organizzazione di due saloni: il primo a Doha quest’autunno, l’altro a Ginevra alla fine del mese di febbraio 2024”, ha dichiarato Alexandre de Senarcles. ”Sono entusiasta di poter contribuire alla visione strategica del GIMS e di entrare a far parte del Consiglio della Fondazione. Ringrazio i suoi membri, così come il Comitato, per la fiducia riposta nei miei confronti”.

 

Alexandre de Senarclens succede a Maurice Turrettini, che conclude il suo mandato dopo 12 anni come presidente della Fondazione. ”Nel corso di questi ultimi anni ci siamo dedicati con passione allo sviluppo del Salone, e abbiamo affrontato le sfide poste dalla pandemia COVID-19. Oggi, l’evento si trova in una posizione ideale per costruire con serenità il proprio futuro”, ha sottolineato Maurice Turrettini. ”Auguro ad Alexandre de Senarclens e alla Fondazione, che ha un posto speciale nel mio cuore, ogni successo”.

 

La prima edizione del Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra Qatar, si terrà a Doha dal 5 al 14 ottobre 2023. Nell’arco dei dieci giorni di apertura, punterà i riflettori sulle ultime novità automobilistiche più prestigiose. Da lunedì 26 febbraio a domenica 3 marzo 2024, il Salone dell’Automobile di Ginevra segnerà il suo grande ritorno e celebrerà il suo Centenario quale importante evento internazionale.

 

Il Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra, dal 1905 rappresenta  un trampolino di lancio per il futuro della mobilità. E’ ampiamente riconosciuto come il più importante Salone automobilistico in Europa, così come uno dei più prestigiosi e influenti a livello mondiale. Con il lancio del GIMS Qatar, il Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra estende il suo marchio ed il suo raggio d’azione a una nuova location, Doha. L’organizzatore e detentore dei diritti del GIMS, è la Fondazione Comitato Permanente del Salone Internazionale dell’Automobile con sede a Ginevra.

Multe: a Milano, Firenze e Bologna i conducenti più sanzionati

I milanesi, i fiorentini e i bolognesi sono i guidatori più multati d’Italia; il dato emerge dall’analisi congiunta Facile.it – Assicurazione.it realizzata esaminando i rendiconti dei proventi delle violazioni del Codice della Strada pubblicati dalle città capoluogo di provincia italiane. Nel 2022, considerando solo le 102 città capoluogo di provincia che hanno pubblicato i dati relativi ai proventi legati alle contravvenzioni stradali, l’importo complessivo supera i 793 milioni di euro.

Se Milano (151 milioni di euro), Roma (133 milioni) e Firenze (46 milioni) sono i Comuni che, nel 2022, hanno incassato i maggiori proventi derivanti da sanzioni legate all’accertamento delle violazioni al Codice della Strada, rapportando le somme al numero di autovetture e motocicli iscritti nei registri della Motorizzazione, lo scenario cambia. I guidatori più multati d’Italia sono comunque risultati essere i milanesi; considerando che dai dati ufficiali ACI fanno capo a Milano oltre 870.000 veicoli tra auto e moto, nel 2022 la “spesa pro capite” per multe legate alle violazioni del Codice della Strada è stata di 174 euro.

Seguono in graduatoria i conducenti fiorentini, che in media nel 2022 hanno dovuto pagare contravvenzioni di importo pari a 170 euro, mentre al terzo posto si posizionano quelli bolognesi, dove la “multa pro capite” è pari a 163 euro.  Ai piedi del podio si trova Pavia, dove automobilisti e motociclisti, in media, hanno dovuto sostenere multe di importo pari a 129 euro, seguita da Siena (128 euro).

I conducenti meno multati

Guardando la classifica delle città capoluogo di provincia che incassano meno proventi dalle multe stradali, al primo posto si trova il comune di Carbonia, che lo scorso anno ha incassato appena 120 mila euro, seguito da due città siciliane: Enna (131 mila euro) e Agrigento (135 mila euro). Rapportando le somme incassate con il numero di autovetture e motocicli iscritti nei registri della motorizzazione, emerge che i conducenti meno multati lo scorso anno sono stati quelli di Latina, che in media hanno speso a testa 2,2 euro per far fronte a sanzioni legate alla violazione del Codice della Strada. Seguono i guidatori di Agrigento, con una spesa pro capite pari a 2,5 euro, e quelli di Aosta, dove la “multa media” è stata di 4,1 euro.

Le contravvenzioni per eccesso di velocità

Limitando l’analisi ai soli proventi derivanti da violazioni ai limiti massimi di velocità emerge che tra le città capoluogo di provincia quella con i maggiori incassi questa volta è Firenze (23 milioni di euro nel 2022). Milano slitta al secondo posto (13 milioni di euro), mentre al terzo si classifica Genova (poco meno di 11 milioni). Roma è quarta con poco più di 6 milioni di euro. Complessivamente, le 102 città capoluogo di provincia analizzate hanno incassato, nel 2022, 117 milioni di euro provenienti da violazioni dei limiti massimi di velocità.

Rapportando i proventi con il numero di automobili e motocicli iscritti nei registri della motorizzazione emerge che i guidatori più multati per eccesso di velocità in Italia sono i fiorentini, che nel 2022 hanno speso, in media, quasi 85 euro per questo tipo di sanzione. Al secondo posto si posizionano i conducenti grossetani, con una spesa pro capite di 78 euro, mentre in terza posizione troviamo i guidatori di Rieti (54 euro).

“Non tutti sanno che violare il Codice della Strada, oltre a essere estremamente pericoloso, può avere un impatto negativo anche sul premio RC auto dell’assicurato», spiega Andrea Ghizzoni, Managing Director assicurazioni di Facile.it. «Alcune compagnie assicurative, nel valutare il profilo dell’automobilista, tengono conto non solo della classe di merito, ma anche del saldo punti della patente e del rispetto del codice della strada da parte dell’assicurato negli anni precedenti alla stipula della polizza. Ad esempio, aver subito una sospensione della patente oppure aver ricevuto multe per guida in stato di ebbrezza può essere visto come il segnale di un atteggiamento poco prudente al volante e questo potrebbe spingere la compagnia ad aumentare il prezzo dell’Rc auto”.

MIchelin Cuneo: l’Omino più famoso del mondo fa 60

di Roberta Pasero

L’Omino Michelin non invecchia mai. E dunque eccolo qui alla Nuvola Lavazza di Torino per i 60 happy birthday dello stabilimento di Cuneo, il fiore all’occhiello di Michelin dove lavorano 2.500 dipendenti e l’anno scorso sono stati prodotti 11 milioni di pneumatici.

PoliMi: studio sulla penetrazione delle auto elettriche nel circolante italiano

Nel dibattito sul futuro dell’elettrico e del rapporto con l’endotermico entra in scena un nuovo indice, l’E-Private Mobility Index, elaborato dal Politecnico di Milano (PoliMi) in collaborazione con UnipolTech. Si tratta di un interessante strumento di monitoraggio, basato sull’analisi dei dati rilevati dalle scatole nere installate sui veicoli dei clienti Unipol, per capire l’effettiva fattibilità del passaggio all’elettrico per i privati cittadini, valutando sia la funzionalità che la sostenibilità economica. Ebbene, dallo studio sembra emergere che solo il 30% dei veicoli endotermici circolanti in Italia possa essere sostituito da auto elettriche senza modificare troppo le abitudini di guida degli italiani.

Per quanto riguarda la funzionalità, si è tenuto conto che oggi un automobilista è disposto a passare all’elettrico solo se ha pochissime limitazioni di carattere pratico, ad esempio se sa di poter ricaricare l’auto con relativa facilità(magari perché ha una wallbox casalinga o almeno condominiale). Per quanto riguarda invece la sostenibilità economica, è stato necessario calcolare il tempo per raggiungere il break-even dei costi, ossia il momento in cui, a fronte di una spesa inizialmente maggiore perché le vetture elettriche costano mediamente di più, si recupera l’investimento grazie ai minori costi di gestione.

Considerando questi due aspetti, è venuto fuori che, in media, è difficile pensare che in Italia si riesca ad avere un’elettrificazione privata che possa sostituire più del 20-30% dell’attuale parco circolante endotermico. Si potrebbe forse ottenere di più solo moltiplicando gli incentivi o per imposizione (come in effetti si sta facendo con lo stop del 2035, ma secondo il PoliMi una percentuale maggiore non sarebbe sostenibile né funzionalmente né economicamente. Una vera e completa elettrificabilità sarà fattibile soltanto quando si passerà a un modello di mobilità non più privato ma condiviso, usando il car sharing e soluzioni similari.

Tuttavia occorre considerare che la percentuale di veicoli a motore endotermico che può essere effettivamente sostituita da veicoli elettrici non è uniforme sul territorio nazionale, essendo risultata pari al 17% nella provincia di Roma, al 28% nella provincia di Brescia e al 42% nella provincia Bari, le tre zone prese come campione (in rappresentanza di nord, centro e sud) dall’E-Private Mobility Index. Questa difformità è probabilmente frutto della diversa estensione geografica, dei servizi presenti sul territorio e delle abitudini di guida della popolazione e dei km percorsi.

Anche il raggiungimento del break even economico cambia considerevolmente in base alla provincia. Tenendo conto che in Italia il periodo pari alla durata media di proprietà di un’auto privata è di 8 anni, e che una delle variabili che maggiormente incide sulla fattibilità economica del passaggio all’elettrico è il costo della ricarica, si è stimato che nella provincia di Roma il citato 17% di auto elettrificabili sarebbe ammortizzabile in 8 anni se la ricarica avesse un costo di 0,2 euro per KWh (costo pre crisi energetica), mentre se il costo aumentasse a 0,36 euro per KWh (costo post crisi energetica), ci riuscirebbe solo il 7%. Le stesse percentuali sono 7% e 3% per Brescia, 13% e 6% per Bari. La morale dello studio del PoliMi è che non si possono applicare regole sulla media italiana, ma vanno analizzati i diversi contesti geografici, perché ognuno ha le sue specificità.

Motor Valley Accelerator: startup italiane verso l’Europa

Due le importanti spedizioni fuori dai confini nazionali per le startup del Motor Valley Accelerator, acceleratore italiano di riferimento per il mondo dell’Automotive e della Mobility, nato da un’iniziativa congiunta della rete nazionale CDP Venture Capital Sgr – Fondo Nazionale Innovazione, UniCredit e Fondazione di Modena, gestito da Plug and Play, anche in veste di investitore, e CRIT per creare relazioni tra aziende e startup del settore mobilità. L’iniziativa vede un forte supporto anche dal mondo dell’industria, con l’adesione in qualità di aziende partner di Marelli, STMicroelectronics, Ferrari, Dallara, Sabelt, HPE Group, OMR Group, UnipolSai Assicurazioni.

“Interagire con i mercati esteri è per le nostre startup una tappa d’obbligo per consolidare la conoscenza dei trend di settore, acquisire i primi clienti ed investitori oltre confine ed entrare in contatto con nuove opportunità che permettano di raggiungere gli ambiziosi obiettivi di crescita che sia i founder sia gli investitori si sono prefissati” afferma Enrico Dente, Director del Motor Valley Accelerator.

Due gli eventi dal respiro internazionale che hanno visto tra i protagonisti le startup di Motor Valley Accelerator. La prima delegazione ha preso parte a MOVE – Models, Technology, Sustainability, l’evento che si è tenuto a Londra il 21 e 22 giugno 2023, dedicato alle innovazioni nel settore della mobilità. Dal cuore della Motor Valley, il team Motor Valley Accelerator, assieme ad alcune delle startup partecipanti alle scorse edizioni del programma di accelerazione, è volato in Inghilterra per parlare di mobilità, attraverso le dimostrazioni di prodotti/servizi, di micromobilità e trasporti, e molto altro.

Hanno preso parte alla fiera, presso ExCel London, Carchain, startup del primo batch (2021); Recarbon, Galvani Power ed HMDrive, uscite dalla seconda edizione dell’acceleratore (2022). Le startup hanno avuto la prestigiosa opportunità di incontrare imprenditori di successo, esperti del mondo automotive, e di creare relazioni con le più importanti aziende del settore.

La fiera ha riunito le imprese leader dell’automotive che hanno avuto modo di confrontarsi sui trend del futuro e sulle innovazioni del mercato. Durante le conferenze sono state approfondite tematiche quali i veicoli elettrici, l’approvvigionamento di materiali rispettosi dal punto di vista ambientale e la sicurezza dei dati.

Le startup di Motor Valley Accelerator hanno potuto presentare al pubblico internazionale le loro soluzioni innovative per il mondo automotive ed espandere il loro network professionale.

Negli stessi giorni, a Stoccarda, si è tenuto lo Startup Autobahn EXPO 2023, l’evento annuale della piattaforma di Open Innovation incentrata sull’ecosistema dell’innovazione automotive tedesco, promossa da aziende del calibro di Mercedes-Benz, Porsche, Bosch e molte altre. Ad essa hanno partecipato le startup 2electron, con il proprio dimostratore di emulazione della dinamica di guida di un veicolo a motore endotermico a bordo di un veicolo elettrico modificato e Newtwen, che ha mostrato i propri sensori virtuali embedded e real time per motori elettrici, convertitori di potenza e per la prima volta anche per applicazione su BMS per pacchi batterie.

Entrambe le startup hanno presentato i progetti in collaborazione con STMicroelectronics, partner nello sviluppo dei progetti, di fronte ad oltre 1000 partecipanti dei dipartimenti di innovazione dei costruttori automotive di tutta Europa e della filiera tedesca che hanno preso parte all’evento. Tra le altre collaborazioni di innovazione presentate, si cita anche il sedile intelligente e connesso frutto di una collaborazione nata tra STMicroelectronics, Sabelt e Beond

Conoscere sul campo le innovazioni tecnologiche e parlare delle sfide di un settore della mobilità sempre più proiettato verso la sostenibilità si confermano gli obiettivi del Motor Valley Accelerator, il programma presente sul territorio nazionale che supporta le grandi aziende del settore nell’implementare innovazione tramite il mondo delle startup e dell’Open Innovation, ed aiuta la crescita di giovani imprese del settore con finanziamenti e network.

L’impegno di Motor Valley Accelerator non si ferma al termine del programma di accelerazione, e le partecipazioni a questi eventi sono solo uno degli elementi con cui le cosiddette portfolio companies continuano ad essere supportate nella crescita e nello sviluppo del proprio business, anche oltre i confini nazionali.

Hyundai Kona Hybrid X Class: il “grande fratello” è la novità

di Roberta Pasero

Apriti sesamo. Non ancora con il pensiero, ma portiere e accensione con il cellulare. Mentre per il bagagliaio per aprirlo basta avvicinarsi, senza più stare in equilibrio su un piede sperando di “colpire” il sensore. È una delle tante funzioni di Hyundai Kona Hybrid X Class, la top di gamma del B-Suv, qui nel test drive al lago d’Orta, che guadagna in spazio e dimensioni mantenendo un design che si fa notare con dettagli di stile, firme luminose filanti e all’interno telecamere posizionate qui e là, anche per fare notare chi è al volante che sta facendo manovre improprie, come cercare di recuperare il telefonino che quando cade si infila sempre dove non dovrebbe.

Scudo anti-hacker per Estrema: accordo com Upstream Security

Upstream Security, il principale commerciante della piattaforma di sicurezza informatica e gestione dei dati basata su cloud appositamente creata per i veicoli connessi, ha annunciato la sua partnership con Automobili Estrema, il primo produttore italiano di hypercar elettriche. Attraverso questa collaborazione, Upstream Security fornirà ad Automobili Estrema la sua piattaforma all’avanguardia, consentendo a Estrema di salvaguardare le prossime hypercar Fulminea dai rischi informatici, sostenendo la fiducia dei clienti e offrendo loro un’esperienza unica. Fulminea sarà consegnata ai suoi primi clienti nella prima metà del 2024 e sarà prodotta a Modena, in Italia.

Gianfranco Pizzuto, Fondatore & Ceo di Estrema: “Nel creare Fulminea non abbiamo risparmiato sforzi di ricerca delle tecnologie e dei partner più avanzati in ogni aspetto dello sviluppo della nostra hypercar. Proprio come abbiamo cercato partner di alto livello come Bridgestone per i pneumatici, Upstream è stato il nostro partner di riferimento per la sicurezza informatica e le applicazioni basate sui dati. La piattaforma Upstream ci consentirà di salvaguardare Fulminea dalla crescente portata e intensità delle minacce e degli attacchi informatici. Contestualizzando i dati dei veicoli connessi, la piattaforma ci consentirà di rilevare e agire sui rischi informatici quasi in tempo reale, in modo che i nostri clienti godano della massima tranquillità mentre sperimentano le massime prestazioni automobilistiche. Con la piattaforma Upstream in atto, possiamo anche monitorare le prestazioni della batteria mentre otteniamo una visione completa dei dati critici del veicolo e possiamo adottare misure predittive e preventive per garantire la massima longevità della batteria. Quando si tratta di sicurezza informatica, Upstream è il nostro angelo custode.”

Yoav Levy, Upstream Security Co-fondatore & Ceo: “Gli attacchi informatici agli OEM possono avere pesanti ripercussioni, inclusi costi enormi, danni alla reputazione e offuscamento sul marchio di un OEM. Ecco perché al giorno d’oggi è fondamentale per gli OEM dare la priorità alla protezione dei veicoli connessi e definiti dal software. Siamo orgogliosi di collaborare con Automobili Estrema e supportarli in questa entusiasmante impresa. Lavorando insieme, accelereremo l’utilizzo dei dati dei veicoli connessi e garantiremo che un’hypercar basata su software come Fulminea non sia solo la più veloce, ma anche la più intelligente e sia ben protetta dalla crescente portata e intensità delle minacce informatiche e degli attacchi. Sottoponendo a stress test la nostra soluzione negli scenari più estremi, con Fulminea che accelera e opera a velocità quasi inimmaginabili, stiamo definendo un nuovo standard nel rilevamento e nella risposta ai rischi di sicurezza informatica”.

Fulminea è stata esposta al recente  Geneva Supercar Show, a Genthod, Svizzera, con la presenza di Gianfranco Pizzuto e Giuseppe Serio, Vice President of Market Development di Upstream Security. 

Motus-E: crescono le ricariche domestiche, colonnine oltre 45mila

L’Italia corre per dotarsi di una rete di ricarica per le auto elettriche a prova di futuro. È quanto emerge dal monitoraggio delle infrastrutture di Motus-E, che prende in esame in questa edizione anche i dati sui dispositivi per la ricarica domestica, cresciuti di ben 8 volte in due anni, grazie anche alle incentivazioni connesse alla riqualificazione energetica degli edifici.

I punti di ricarica presenti nelle case degli italiani hanno superato quota 400.000, con 304.000 installazioni legate ai bonus edilizi (dati ENEA). Un numero importante, che testimonia la crescente apertura dei cittadini al trend di elettrificazione della mobilità. Un’ulteriore accelerazione si registrerà non appena verranno resi disponibili gli incentivi – già stanziati e in attesa solo dei decreti attuativi – per le infrastrutture di ricarica a uso domestico.

Quanto alle infrastrutture a uso pubblico, il secondo trimestre conferma una vigorosa crescita delle installazioni, con 4.037 punti di ricarica messi a terra tra aprile e giugno, che portano il totale a quota 45.210. Nel primo semestre sono stati installati 8.438 punti di ricarica a uso pubblico, contro i 4.680 dello stesso periodo del 2022 (+80%).

Inizia a espandersi in modo vistoso anche la rete di ricarica sulle autostrade, dove si registrano 657 punti di ricarica (+422 rispetto a un anno fa) in 121 AdS sulle 476 totali. Oltre il 77% dei punti in autostrada hanno una potenza superiore a 43 kW e il 58% supera i 150 kW.

“I passi avanti sulla grande viabilità riflettono il grande impegno degli operatori coinvolti, che continua purtroppo a scontrarsi con l’immobilismo di tutti quei concessionari autostradali che nonostante un obbligo di legge continuano a non bandire le gare per installare le colonnine nelle aree di servizio”, commenta il segretario generale di Motus-E, Francesco Naso, secondo cui in ogni caso, in termini complessivi, “i notevoli passi avanti registrati dai punti di ricarica privati e a uso pubblico indicano che l’Italia si sta infrastrutturando in modo particolarmente virtuoso, per uno sviluppo della mobilità elettrica allineato agli obiettivi che il Paese si è dato anche con il recente aggiornamento del Piano energia-clima (PNIEC)”.

“Ora sarà importantissimo riuscire a mettere a terra tutti i fondi che il PNRR ha destinato alle colonnine
”, conclude Naso, “su questo istituzioni e industria si stanno impegnando con la massima attenzione. La prima gara, come noto, ha presentato una serie di criticità, soprattutto sul segmento extraurbano. Con interventi mirati sui relativi decreti, però, confidiamo che gli operatori potranno partecipare massivamente, raggiungendo i target prestabiliti ed evitando una dispersione di risorse molto preziose per il Paese”.

Sicurezza stradale: ecco la campagna di Polizia e Autostrade

Partita la campagna sulla sicurezza stradale realizzata da Autostrade per l’Italia in collaborazione con la Polizia di Stato e, per la prima volta, con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. “Non chiudere gli occhi. “La sicurezza stradale riguarda anche te” è il titolo di una campagna che mira ad accrescere la consapevolezza in chi l’ascolta, superando l’indifferenza che spesso è la reazione di ognuno di noi di fronte al numero abnorme delle vittime su strada. Messaggio rivolto soprattutto ai più giovani, anche per questo si è scelto di affidare la direzione dello spot a Carmine Elia, regista italiano della serie di successo “Mare Fuori”, mentre Giacomo Giorgio, uno dei volti più amati della stessa serie, interpreta uno dei protagonisti.

Cosa racconta lo spot. “Oltre 3.100 vittime su strada, in un anno, è un dato che non possiamo accettare. Eppure, cifre come questa sembrano quasi non fare più effetto. Non è una cosa normale. Perché, alla guida, c’è di mezzo la nostra vita e quella delle persone a noi care”. Questo è il concept alla base della campagna. Analizzando i dati Istat sugli incidenti e confrontandoli coi trend dei social network, si percepisce un diverso e pericoloso approccio di fronte al pericolo e alla morte, soprattutto da parte delle nuove generazioni.

La campagna estremizza un sentimento banale quanto doloroso, come l’indifferenza rispetto al preoccupante fenomeno. Nello spot si assiste a una scena familiare “normale”, gesti quotidiani: la cena pronta, un dialogo surreale tra madre e figlio, la notizia dell’imminenza dell’incidente mortale, la reazione altrettanto “normale”, in bilico tra assurdo, indifferenza e fatalismo.  Ed è proprio l’assurdità dell’indifferenza che lo spot diretto da Carmine Elia vuol rappresentare al grande pubblico. Un linguaggio forte, senza l’utilizzo di immagini violente. Un messaggio che provoca turbamento, rabbia, un invito a riflettere.

“La vera ricchezza delle persone – afferma il regista Carmine Elia – è il tempo, ma conquistare il tempo non significa correre. Significa guidare con prudenza e consapevolezza. La sicurezza sulle strade è importante perché la vita, ancor prima, è importante”. Alla versione televisiva, sarà affiancato uno spot radio e 5 pillole video per il web, che raccontano attraverso diverse scene i comportamenti corretti da tenere alla guida: rispetto dei limiti di velocità anche in presenza di un cantiere, uso corretto delle cinture di sicurezza, i rischi del colpo di sonno e l’importanza di evitare l’uso degli smartphone al volante. La voce che accompagna “fuoricampo” la campagna è quella di Cristina Boraschi, storica doppiatrice di volti del cinema, come quello di Julia Roberts.

“Ora più che mai è doveroso concentrare tutti gli sforzi sulla sicurezza stradale, per non continuare a percorrere il tunnel della morte dopo aver oltrepassato quello del Covid”, dichiara Daniela Stradiotto, Direttore Centrale delle Specialità della Polizia di Stato. “3.100 persone, di cui tanti giovani, che perdono la vita sulla strada a causa di condotte di guida azzardate o pericolose, impongono un deciso rilancio degli sforzi delle parti interessate. La rinnovata collaborazione con Autostrade per l’Italia va proprio in questa direzione. La Polizia di Stato quotidianamente è impegnata nei controlli e nel contrasto dei comportamenti illeciti, dedicandosi non solo al contrasto ma anche alla prevenzione con numerose campagne di educazione stradale con le quali promuovere la cultura della guida sicura e responsabile: cultura, è questo il senso di marcia vincente”.

“La sicurezza delle persone che ogni giorno attraversano la nostra rete – afferma Roberto Tomasi, Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia  – è per noi l’assoluta priorità: per questo lavoriamo con convinzione e tutti i mezzi a disposizione, a partire dalla comunicazione, per ridurre i livelli di incidentalità. Siamo consapevoli della grande responsabilità che abbiamo come Gruppo nella messa a terra del piano di ammodernamento teso a rendere la nostra rete sempre più sicura; tuttavia, il presupposto è che da soli non ce la possiamo fare. È necessario impegnarci per incidere sulla percezione dei cittadini, a partire dalle giovani generazioni, affinché siano sempre più consapevoli dei rischi che corrono adottando comportamenti di guida scorretti. La forza della comunicazione è il primo strumento da mettere in campo per invertire la rotta. È questo il senso della nostra forte collaborazione con la Polizia di Stato e l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica ci dice che stiamo operando nella giusta direzione. La campagna sarà on-air sulle principali radio e televisioni nazionali e le sue immagini saranno pubblicate sui principali quotidiani online e cartacei. Questa è solo l’ultima tra le tante iniziative messe in campo da Autostrade per l’Italia e Polizia di Stato con l’obiettivo di contrastare l’aumento di incidentalità, promuovendo la Sicurezza Stradale tramite un Piano integrato di Comunicazione.