Nuova Volvo XC90: il restyling del SUV a 7 posti

Nuova Volvo XC90: il restyling del SUV a 7 posti

di Gaetano Scavuzzo (Motorionline)

Volvo rinnova la XC90, uno dei modelli più venduti della Casa svedese, con l’obiettivo di alzare ulteriormente il livello di competitività dello spazioso e pratico SUV a 7 posti. Il restyling della Volvo X90 porta con sé diverse novità aggiornando il design, i contenuti tecnologici e la gamma motori elettrificata, proponendo opzioni mild-hybrid e ibride plug-in.

Già ordinabile e con il via della produzione previsto per fine anno, la nuova Volvo XC90 è caratterizzata da un rivisitato design esterno che la avvicina ai modelli più recenti del marchio scandinavo, in particolare a quelli con alimentazione elettrica, con nuovi tratti stilistici a rimodellare cofano e parafanghi anteriori, oltre ai fari Matrix LED in stile “Martello di Thor” a dominare il frontale.

 

Schermo centrale più grande e plancia rinnovata

Aggiornamento più corposo per quanto riguarda gli interni, con l’abitacolo della nuova Volvo XC90 che accoglie un display touch centrale più grande, ora da 11,2 pollici, e migliorato in termini di risoluzione. Dai modelli elettrici di Volvo deriva poi la medesima configurazione della schermata iniziale dell’infotainment, che rende immediatamente disponibili app e comandi più utilizzati, come mappe, media e telefono.

 

Sulla nuova XC90, Volvo ha rivisto anche il cruscotto con una plancia che ha assunto una forma più orizzontale, che integra una serie di pannelli decorativi composti da materiali riciclati di qualità ed è affiancata da nuove prese d’aria verticali. A incrementare la percezione di lusso e personalizzazione all’interno dell’abitacolo c’è anche un evoluto sistema di illuminazione.

 

Motori elettrificati

Venendo alle motorizzazioni, la nuova Volvo XC90 propone tre opzione ibride, di cui una plug-in e due mild-hybrid. La versione ibrida plug-in consente di percorrere oltre 70 chilometri in modalità elettrica, mentre l’autonomia complessiva è di oltre 800 km. Una batteria agli ioni di litio da 48V e un sistema di avviamento/generatore integrato caratterizzano invece le due varianti mild-hybrid benzina che, afferma la Casa svedese, garantiscono un risparmio di carburante e una riduzione delle emissioni di CO2 fino al 15%.

 

Fonte foto: ufficio stampa Volvo

Nuova Audi Q5: arriva la terza generazione del SUV dei quattro anelli

Nuova Audi Q5: arriva la terza generazione del SUV dei quattro anelli

di Gaetano Scavuzzo (Motorionline) 

 

Audi presenta la nuova Q5, con il SUV della Casa di Ingolstadt che giunge alla terza generazione del modello. La nuova Audi Q5, che arriverà nei concessionari italiani nella prima metà del 2025, poggia sulla piattaforma PPC del marchio dei Quattro Anelli ed è caratterizzata da un look rinnovato e decisamente più sportivo rispetto al modello precedente.

A livello stilistico, la nuova Audi Q5 ha una rinnovata griglia anteriore single frame con trama a nido d’ape, diventata più larga rispetto a prima, con fari anteriori più sottili e taglienti con i blister quattro collocati all’altezza dei passaruota. La linea di cintura ascendente caratterizza il profilo, mentre nel posteriore dal design pulito spiccano i fanali OLED di seconda generazione, con tecnologia Car-to-X, uniti visivamente da una striscia luminosa.

Gli interni della nuova Audi Q5 enfatizzano la rinnovata dotazione tecnologica con la presenza del nuovo sistema d’infotainment con sistema operativo Android Automotive OS che integra l’assistente vocale e l’intelligenza artificiale ChatGPT. Il cruscotto della nuova Q5 è dominato dall’Audi Digital Stage che mette insieme l’Audi Virtual Cockpit, ovvero il quadro strumenti, da 11,9 pollici e i due display touch per l’infotainment con sistema MMI, quello centrale curvo da 14,5 pollici e quello da 10,9 pollici dedicato al passeggero.

Per quel che riguarda le motorizzazioni, la nuova Audi Q5 debutterà sul mercato con una gamma composta da tre opzioni, tutte con tecnologia mild-hybrid 48 V dotata di batteria da 1,7 kWh che eroga fino a 24 cv e 230 Nm di coppia, oltre a recuperare energia in fase di decelerazione. Le tre motorizzazioni, che fanno tutte affidamento al cambio S tronic doppia frizione a 7 marce, sono le seguenti: benzina 2.0 TFSI da 204 cv e 304 Nm (sia con trazione anteriore che integrale quattro ultra), Diesel 2.0 TDI da 204 cv e 400 Nm (con trazione integrale), benzina V6 3.0 TFSI da 367 cv e 550 Nm che equipaggia la top di gamma SQ5. Più avanti la gamma della Q5 sarà ampliata con l’introduzione delle versioni ibride plug-in.

Foto da ufficio stampa Audi

Las Vegas punta su Formula 1 e guida autonoma: parola a Steve Hill

Las Vegas punta su Formula 1 e guida autonoma: parola a Steve Hill

Di Luca Talotta (Time Magazine)

Il futuro di Las Vegas passa attraverso il rombo dei motori della Formula 1 e le innovazioni tecnologiche di Elon Musk. A confermarlo è Steve Hill, presidente e amministratore delegato della Las Vegas Convention and Visitors Authority (LVCVA), che ha recentemente svelato come la città stia posizionando questi due elementi al centro della sua strategia di crescita.

Dopo il successo del Gran Premio di Formula 1 Heineken Silver Las Vegas nel 2023, la città è pronta a replicare e superare le aspettative con l’edizione del 2024. Il Gran Premio, disputato sul Las Vegas Strip Circuit, ha riscosso un consenso straordinario, attirando 316.000 spettatori e generando un impatto economico di 1,5 miliardi di dollari. «È stato il più grande evento sportivo nella storia di Las Vegas», ha dichiarato Hill. «Abbiamo raggiunto oltre 80 miliardi di impression sui social media, dimostrando che la nostra combinazione di sport, spettacolo e intrattenimento funziona».

Il Gran Premio non è stato solo una gara, ma un’esperienza totale, che ha trasformato la Strip in un’arena spettacolare dove la velocità ha incontrato le luci e il glamour di Las Vegas. Con oltre 180 sorpassi e velocità massime di 215 miglia orarie (346 km/h), l’evento ha offerto emozioni indimenticabili.

«Abbiamo annunciato la gara a marzo 2022, e solo 17 mesi dopo abbiamo realizzato l’impossibile: un circuito nel cuore di Las Vegas, dal nulla», ha affermato Hill. Attualmente, l’accordo con la Formula 1 è di tre anni, ma l’obiettivo è rendere l’evento permanente. «Dipende dai modelli di business», ha spiegato Hill. «Il nostro funziona e siamo fiduciosi che Las Vegas diventerà una tappa fissa del calendario di Formula 1».

Un nuovo volto per Las Vegas: il progetto rivoluzionario di Elon Musk

Parallelamente al successo della Formula 1, Las Vegas sta portando avanti un progetto innovativo destinato a cambiare il futuro dei trasporti urbani: il “Sistema Elon Musk“. Sviluppato dalla Boring Company, il sistema prevede la costruzione di un tunnel sotterraneo che consentirà un trasporto rapido e senza traffico lungo la Strip. Ogni mese vengono costruiti un chilometro di tunnel, un risultato che promette di ridisegnare l’infrastruttura della città. E qui viaggeranno auto a guida autonoma.

«Stiamo lavorando a stretto contatto con l’aeroporto McCarran per integrare il sistema di Musk nel trasporto urbano di Las Vegas», ha spiegato Hill. Il progetto prevede l’utilizzo di auto autonome che attraversano il tunnel, riducendo drasticamente i tempi di percorrenza e migliorando l’efficienza complessiva della mobilità urbana. «Questo tipo di innovazione fa parte della nostra visione di futuro», ha aggiunto Hill, «dove il trasporto diventa più veloce, più sicuro e più sostenibile».

Il sistema di guida autonoma è già in fase di test, con una control room dedicata che monitora ogni movimento delle vetture. «Siamo uno dei primi posti al mondo a sperimentare la guida autonoma su larga scala», ha detto Hill. «È solo questione di tempo prima che diventi una realtà per tutti».

 

Las Vegas, una città in continua evoluzione

Oltre alla Formula 1 e al progetto di Musk, Las Vegas continua a evolversi. La città sta registrando record finanziari in tutte le categorie dopo la pandemia e punta a diventare la destinazione numero uno per eventi sportivi e intrattenimento. Con una popolazione di 2,5 milioni di abitanti e un’offerta che spazia dagli spettacoli musicali di star internazionali come Adele e Lionel Richie ai grandi eventi sportivi, Las Vegas sta diventando una meta sempre più ambita.

Il nuovo resort Fontainebleau e la Sphere Las Vegas, un’avveniristica struttura che sta rapidamente diventando un’icona, sono solo alcune delle novità che arricchiranno l’offerta della città nei prossimi anni. «Las Vegas è in continua trasformazione», ha affermato Hill. «Ogni anno portiamo qualcosa di nuovo, qualcosa di inaspettato».

Un futuro luminoso tra innovazione e sport

Las Vegas si prepara anche ad accogliere la Major League Baseball (MLB) e gli eventi di atletica a partire dal 2028. Hill ha descritto la nuova arena della città come «la più grande del mondo non solo per lo sport, ma per tutto ciò che accade attorno agli eventi sportivi».

Ma il vero obiettivo rimane quello di fare di Las Vegas la capitale mondiale dell’intrattenimento e dello sport. «Con Formula 1 e il Super Bowl nel 2023, abbiamo dimostrato di poter ospitare eventi di livello mondiale», ha dichiarato Hill. «Vogliamo che Las Vegas sia il punto di riferimento per ogni tipo di evento, sportivo e non».

FOTO: fonte Unsplash (libere da copyright)

Lego celebra Ayrton Senna: ecco la replica della leggendaria McLaren MP4/4 del 1988

Lego celebra Ayrton Senna: ecco la replica della leggendaria McLaren MP4/4 del 1988

Di Andrea Gussoni (Time Magazine)

Lego Italia ha acceso i motori in grande stile, unendo passione, velocità e nostalgia in un evento unico che cattura l’essenza della Formula 1 e la magia dei mattoncini Lego. Dal 26 agosto all’8 settembre 2024, gli appassionati di automobilismo e di costruzioni avranno l’opportunità di ammirare una straordinaria replica in scala 1:1 della leggendaria McLaren MP4/4 del 1988, guidata dall’indimenticabile Ayrton Senna. Questo capolavoro è stato realizzato da Riccardo Zangelmi, l’unico Lego Certified Professional italiano, e vanta cifre da record: 400.000 mattoncini Lego utilizzati, 120 ore di progettazione e 700 ore di costruzione per un peso complessivo di 610 chilogrammi.

 

L’idea di ricreare la McLaren MP4/4 di Ayrton Senna in mattoncini Lego nasce dal desiderio di celebrare uno dei più grandi piloti della storia della Formula 1, in occasione del trentesimo anniversario della sua scomparsa. La MP4/4 del 1988 non è solo una delle monoposto più vincenti di sempre, con 15 vittorie su 16 gare, ma è anche un simbolo dell’epoca d’oro della F1, un’epoca in cui Senna ha lasciato un segno indelebile nel cuore di milioni di appassionati.

 

Riccardo Zangelmi ha lavorato meticolosamente per garantire che ogni dettaglio della vettura fosse fedelmente riprodotto. Ogni mattoncino è stato posizionato con precisione per ricreare non solo l’aspetto, ma anche l’anima della MP4/4, rendendo omaggio al talento e alla passione di Senna. La vettura sarà esposta per la prima volta al pubblico in occasione del Gran Premio di Monza, nel tempio della velocità, dal 29 agosto al 1° settembre, un luogo che ha visto Senna trionfare più volte e che oggi accoglie questa straordinaria celebrazione.

 

La scelta di presentare la McLaren MP4/4 Lego a Monza non è casuale. Monza è molto più di una semplice pista; è un luogo sacro per gli appassionati di motori, un circuito che ha ospitato alcuni dei momenti più emozionanti nella storia della Formula 1. La Club House di Automobile Club Milano, situata proprio accanto al circuito, diventerà il palcoscenico ideale per questa esposizione unica. Qui, i visitatori potranno ammirare da vicino la replica della monoposto e scattarsi foto memorabili con la vettura che ha segnato un’epoca.

 

Ad arricchire ulteriormente l’esperienza, accanto alla MP4/4, sarà presente una riproduzione in mattoncini del celebre casco di Ayrton Senna, un accessorio che non solo proteggeva il pilota in gara, ma che è diventato un simbolo del suo spirito competitivo e della sua dedizione. Il casco, con i suoi iconici colori giallo, verde e blu, è una delle immagini più riconoscibili nel mondo dello sport e, in questa versione Lego, rappresenta un omaggio ulteriore al mito brasiliano.

 

Lego non è nuova a collaborazioni con il mondo dell’automobilismo. Negli anni, il brand danese ha sviluppato una serie di set dedicati alle vetture più iconiche della storia, facendo felici sia gli appassionati di motori che i fan dei mattoncini. Tuttavia, la replica della McLaren MP4/4 rappresenta un punto di svolta in questa relazione. Non si tratta solo di un set da costruzione, ma di una vera e propria opera d’arte in scala reale, un simbolo tangibile dell’unione tra due mondi apparentemente distanti, ma uniti dalla stessa passione per l’innovazione e la creatività.

 

Dopo il weekend di adrenalina e celebrazioni a Monza, la McLaren MP4/4 in mattoncini Lego si sposterà a Milano, nella sede di Automobile Club Milano in Corso Venezia al numero 43. Dal 2 all’8 settembre, la monoposto sarà la protagonista di una mostra speciale, che offrirà agli appassionati di motori l’opportunità di ammirare da vicino questa creazione straordinaria.

 

Ma la MP4/4 non sarà l’unica attrazione della mostra. Ad arricchire l’esposizione ci saranno anche 29 modellini di auto da gara realizzati da Luca Rusconi e Francesco Frangioja, due dei più noti AFOL (Adult Fans of LEGO) italiani. Questi modellini, veri e propri capolavori in miniatura, raccontano la storia della Formula 1 attraverso le sue vetture più iconiche. Tra queste, spicca la Tyrrell P34, la prima e unica vettura a sei ruote a gareggiare in Formula 1, un vero simbolo di innovazione e audacia ingegneristica.

 

In occasione della mostra, Lego Italia ha deciso di fare un regalo speciale ai fan più appassionati. Dal 2 all’8 settembre, i visitatori della mostra potranno ricevere in omaggio una miniatura della McLaren MP4/4 e di Ayrton Senna, parte della linea Lego Icons. Questo piccolo set, composto da 693 mattoncini, è una fedele riproduzione della monoposto che ha reso Ayrton Senna una leggenda.

 

I dettagli curati del set, come il volante funzionante, le sospensioni push-rod e l’ala posteriore, lo rendono un pezzo da collezione per gli appassionati di F1 e di Lego. La minifigure di Senna, con il suo iconico casco giallo, è il tocco finaleche trasforma questo set in un tributo perfetto al campione brasiliano.

Foto ufficio stampa LEGO

Zeekr e l’ansia da autonomia nei veicoli elettrici: ricarica in soli 10 minuti

Zeekr e l'ansia da autonomia nei veicoli elettrici: arriva la ricarica in soli 10 minuti

di Luca Talotta

L’ansia da autonomia, il timore che la batteria di un’auto elettrica si scarichi prima di raggiungere la destinazione o che si debba affrontare lunghe attese alle stazioni di ricarica, rappresenta uno dei principali ostacoli all’adozione di massa dei veicoli elettrici (EV). Zeekr, marchio cinese di proprietà di Geely, ha fatto un notevole passo avanti in questa sfida con l’introduzione di una nuova batteria al litio ferro fosfato, capace di ricaricarsi dal 10% all’80% in soli 10 minuti e mezzo.

 

Un balzo tecnologico

Il 13 agosto 2024, Zeekr ha annunciato l’introduzione di una batteria innovativa che promette di ridurre significativamente i tempi di ricarica, risolvendo uno dei principali problemi per i possessori di veicoli elettrici. Questa batteria sarà disponibile per la prima volta nella Zeekr 007, una berlina di lusso che incarna la visione del futuro della mobilità elettrica.

La nuova batteria al litio ferro fosfato di Zeekr è stata progettata per essere compatibile con le stazioni di ricarica ultra-veloci V3 dell’azienda. Queste stazioni, anch’esse parte dell’ecosistema Zeekr, sono in grado di fornire l’energia necessaria per ricaricare la batteria dal 10% all’80% in appena 10 minuti e mezzo. Questo rappresenta un miglioramento significativo rispetto ai tempi di ricarica attuali, che spesso richiedono oltre mezz’ora per raggiungere lo stesso livello di carica.

 

L’Impatto dell’ansia da autonomia sul mercato degli EV

L’ansia da autonomia è un fenomeno ben noto tra i potenziali acquirenti di veicoli elettrici. La paura che la batteria si esaurisca prima di poter raggiungere una stazione di ricarica rappresenta una delle principali barriere all’acquisto di un’auto elettrica. Questo ha spinto molti consumatori a optare per veicoli ibridi plug-in, che combinano un motore a combustione interna con un motore elettrico, riducendo il rischio di rimanere senza energia.

 

L’industria delle batterie in corsa per il primato

La domanda crescente di veicoli elettrici ha alimentato una vera e propria corsa tra i produttori di batterie per sviluppare celle sempre più potenti e capaci di ricaricarsi rapidamente. Zeekr, con la sua nuova batteria, si posiziona ora tra i leader di questa competizione, offrendo una soluzione concreta a uno dei problemi più sentiti dai consumatori.

 

Le prestazioni della batteria Zeekr in condizioni estreme

Un altro aspetto notevole della nuova batteria di Zeekr è la sua capacità di mantenere prestazioni elevate anche in condizioni climatiche avverse. Zeekr ha dichiarato che, anche a temperature estremamente basse, come -10°C, la batteria è in grado di ricaricarsi fino all’80% in circa 30 minuti. Questa caratteristica è particolarmente importante per i mercati del Nord Europa e delle regioni montane, dove le condizioni invernali possono mettere a dura prova le performance delle batterie.

 

Un brand in ascesa nel panorama globale

Zeekr è un marchio relativamente nuovo, lanciato nell’ottobre 2021 come parte del gruppo Geely, che possiede anche marchi noti come Volvo, Polestar, Lynk & Co, Lotus Cars e la London EV Company. Nonostante la sua giovane età, Zeekr ha già consegnato oltre 300.000 veicoli, dimostrando una crescita rapida e sostenuta nel mercato dei veicoli elettrici.

 

Espansione globale: Europa, America Latina e Asia

Zeekr non si ferma ai confini cinesi. L’azienda ha infatti annunciato piani per espandere le sue operazioni in Europa, America Latina e altre regioni asiatiche, con l’obiettivo di diventare un attore globale nel mercato dei veicoli elettrici. Questa strategia di espansione è supportata dalla continua innovazione tecnologica e dalla creazione di un ecosistema di ricarica rapido e affidabile.

 

La Zeekr 007: Un Mix di Lusso e Innovazione

La Zeekr 007, che sarà la prima vettura equipaggiata con la nuova batteria, è una berlina di lusso progettata per offrire non solo prestazioni eccezionali, ma anche un’esperienza di guida confortevole e sicura. Con una combinazione di tecnologia avanzata, design elegante e attenzione ai dettagli, la Zeekr 007 si propone come un’opzione interessante per chi cerca un’auto elettrica di alta gamma.

 

L’innovazione come punto di forza

Zeekr ha puntato sull’innovazione fin dal suo lancio, cercando di offrire ai consumatori non solo veicoli elettrici, ma soluzioni integrate che facilitino l’adozione di questa tecnologia. Le stazioni di ricarica ultra-veloci V3, ad esempio, sono state sviluppate in parallelo con la nuova batteria per garantire un’esperienza utente ottimale.

 

Le sfide e le opportunità del mercato EV

Nonostante i progressi tecnologici, il mercato dei veicoli elettrici continua a presentare sfide significative. La disponibilità di infrastrutture di ricarica, la gestione delle risorse per la produzione di batterie e la necessità di educare i consumatori sui benefici degli EV sono tutti aspetti che devono essere affrontati.

 

Il futuro dei veicoli elettrici

Con il lancio della nuova batteria, Zeekr dimostra che il futuro dei veicoli elettrici è sempre più vicino. La riduzione dei tempi di ricarica è un passo fondamentale per rendere gli EV una scelta praticabile per un numero crescente di consumatori. Se Zeekr riuscirà a mantenere questa traiettoria di innovazione, potrebbe diventare un leader non solo in Cina, ma anche a livello globale.

 

Conclusioni

L’introduzione della nuova batteria di Zeekr rappresenta una svolta nel panorama dei veicoli elettrici. Con la possibilità di ricaricare dal 10% all’80% in soli 10 minuti e mezzo, Zeekr affronta uno dei principali ostacoli all’adozione di massa degli EV: l’ansia da autonomia. Se questa tecnologia sarà adottata su larga scala, potrebbe segnare l’inizio di una nuova era per i veicoli elettrici, rendendoli più accessibili e pratici per tutti.

Foto da archivio Timemagazine.it

Il motorsport alle Olimpiadi: le corse automobilistiche ai Giochi, da Parigi 1900 a Berlino 1936

Il motorsport alle Olimpiadi: le corse automobilistiche ai Giochi, da Parigi 1900 a Berlino 1936

di Gaetano Scavuzzo (Motorionline)

 

Agli albori dei Giochi moderni tra le discipline olimpiche c’erano anche le gare di auto. Probabilmente in pochi sanno che le corse automobilistiche hanno fatto parte delle discipline sportive dei Giochi Olimpici. Ci fu, un tempo, a inizio del secolo scorso, in cui il motorsport fu protagonista dei Giochi.

A Parigi 1900 previste 14 categorie di gara

 Bisogna risalire al 1900, quando a Parigi, in contemporanea con l’Esposizione Universale che si tenne nella Capitale francese, il barone Pierre De Coubertin, fondatore delle Olimpiadi moderne, promosse la presenza delle gare di veicoli a motore tra le discipline olimpiche, con l’intento di sfruttare la grande vetrina mondiale dei Giochi per mostrare i progressi dell’industria automobilistica.

A Parigi 1900, seconda edizione delle Olimpiadi moderne dopo quelle inaugurali svoltesi ad Atene, in Grecia, nel 1896, ci fu dunque spazio per le corse automobilistiche con gli organizzatori che prevedettero 14 differenti categorie, molto diverse da quelle che potremmo ipotizzare oggi, dove a fare da discriminante erano principalmente peso, posti dell’abitacolo, tipologia di veicolo e applicazione d’utilizzo.

Secondo le fonti più accreditate, le “classi” delle competizioni per i veicoli a motore ai Giochi di Parigi del 1900 erano le seguenti: vetture a 2 posti sotto i 400 kg; vetture a 2 posti sopra i 400 kg: vetture a 4 posti sopra i 400 kg; vetture a 6 posti sopra i 400 kg; vetture a 7+ posti; taxi a petrolio; taxi elettrici; furgoni delle consegne a petrolio tra i 500 e i 1.200 kg; furgoni delle consegne elettrici tra i 500 e i 1.200 kg; piccoli camion con capacità di 100+ kg e camion con capacità di 1.250 kg camion dei pompieri.

A queste si aggiungeva il rally Parigi-Tolosa-Parigi, suddiviso in tre stage per un percorso totale di 1.347 chilometri, e che prevedeva due categorie di veicoli: vetturette e vetture di grossa cilindrata. Proprio nella categoria vetturette ci fu una vittoria prestigiosa: quella di Louis Renault, fondatore dell’omonima Casa automobilistica francese, che alla guida di una delle sue macchine conquistò la medaglia d’oro.

Il Rally Olimpico dei Giochi di Berlino del 1936

Nelle edizioni successive dei Giochi le gare automobilistiche sparirono, per tonare poi a sorpresa, a distanza di 36 anni, alle Olimpiadi di Berlino del 1936. Nella Capitale della Germania, con l’intento di mostrare al mondo l’imponenza dell’industria automobilistica tedesca (con Mercedes e Auto Union che spadroneggiavano in Europa in quegli anni), il regime nazista organizzò il “Rally Olimpico”, competizione non ufficiale. Le aspettative delle autorità tedesche di vedere trionfare auto e piloti di casa furono però disattese: a vincere fu l’inglese Betty Haig alla guida di una Singer Le Mans, seguito dallo svizzero Paul Abt al volante di una Riley Falcon.

Quella di Berlino del 1936 fu l’ultima fugace apparizione del motorsport ai Giochi Olimpici, con le successive edizioni, che hanno attraversato quasi un secolo fino a ad arrivare ai giorni nostri, che non hanno lasciato spazio a eccezioni e deroghe rispetto a quanto sancito dalla Carta Olimpica, documento approvato dal Comitato Internazionale Olimpico (CIO) per la prima volta nel 1908 e poi rivisto più volte negli anni (l’ultima revisione risale al 2013), che vieta espressamente i mezzi a motore stabilendo che “non sono accettabili sport o discipline la cui performance dipenda dalla propulsione meccanica”.

Addio alla Smart Fortwo: un pezzo di storia che se ne va

Addio alla Smart Fortwo: un pezzo di storia che se ne va

(da Timemagazine.it) – Luca Talotta

La Smart Fortwo, la piccola grande icona delle città, ci saluta. L’annuncio dell’addio alla produzione di questa storica city car ha suscitato un’ondata di nostalgia tra gli appassionati e i possessori di tutto il mondo. Ma cosa ha reso la Smart Fortwo così speciale?

L’idea di creare un’auto ultra-compatta nacque alla fine degli anni ’90 da una collaborazione tra Swatch e Mercedes-Benz. Il progetto mirava a rivoluzionare la mobilità urbana, offrendo un veicolo che potesse muoversi agilmente nel traffico cittadino e parcheggiare in spazi ristretti. La Smart Fortwo, con i suoi appena 2,5 metri di lunghezza, era perfetta per questo scopo.

Lanciata ufficialmente nel 1998, la Smart Fortwo catturò immediatamente l’attenzione per il suo design unico e le dimensioni ridotte. Nei suoi oltre due decenni di vita, la Smart Fortwo ha venduto più di 2 milioni di unità in tutto il mondo. Questo piccolo veicolo è diventato un simbolo di praticità e innovazione, particolarmente apprezzato nelle grandi città europee.

Nonostante le sue dimensioni ridotte, la Smart Fortwo ha sempre puntato su innovazioni tecnologiche. Nel 2007, ad esempio, fu introdotta una versione elettrica, anticipando la tendenza verso la mobilità sostenibile. Inoltre, grazie al suo telaio in acciaio ad alta resistenza e ai sistemi di sicurezza avanzati, la Smart Fortwo ha sempre garantito elevati standard di sicurezza.

Un aneddoto curioso riguarda la capacità di parcheggio della Smart Fortwo. A Parigi, una delle città con il traffico più congestionato al mondo, si diceva che una Smart potesse parcheggiare trasversalmente in un normale spazio di parcheggio, rendendola l’auto perfetta per chiunque avesse problemi di spazio.

Ecco alcuni numeri che raccontano la storia della Smart Fortwo:

*   2,5 metri: la lunghezza della Smart Fortwo, che le permette di essere una delle auto più compatte sul mercato.
*   2 milioni: le unità vendute nel corso della sua storia.
*   1998: l’anno del lancio ufficiale.
*   2007: l’introduzione della versione elettrica.

La decisione di interrompere la produzione della Smart Fortwo è dovuta principalmente ai cambiamenti del mercato automobilistico e alla crescente domanda di veicoli elettrici e ibridi di dimensioni maggiori. Tuttavia, il marchio Smart continuerà a vivere, con l’obiettivo di lanciare nuovi modelli più in linea con le esigenze attuali dei consumatori.

Per molti, la Smart Fortwo non era solo un’auto, ma un simbolo di libertà e innovazione urbana. La sua capacità di rivoluzionare il concetto di mobilità cittadina rimarrà un esempio per tutte le future generazioni di automobili.

L’addio alla Smart Fortwo segna la fine di un’era, ma lascia un’eredità duratura nel panorama automobilistico. Le sue dimensioni compatte, il design innovativo e la capacità di adattarsi perfettamente alla vita urbana continueranno a essere ricordati con affetto e ammirazione.

E così, mentre salutiamo la Smart Fortwo, ci prepariamo a vedere cosa il futuro riserva per il marchio Smart e per la mobilità urbana. Addio, piccola grande icona.

Foto fornita da Timemagazine

Volkswagen GTI: la gamma sportiva tedesca regina al GTI Fan Fest 2024

Volkswagen GTI: la gamma sportiva tedesca regina al GTI Fan Fest 2024

di Gaetano Scavuzzo (Motorionline)

Appuntamento nel week-end 26-28 luglio a Wolfsburg

 Come ogni anno in estate arriva il momento più atteso per i tanti appassionati delle Volkswagen GTI con l’evento-raduno che celebra il mito della gamma sportiva tedesca, diventata un’icona nel quasi mezzo secolo attraversato dalla Golf GTI modello che fece il suo debutto per la prima volta nel settembre 1975.

Il GTI Fan Fest 2024, la grande festa che rende omaggio alle Volkswagen GTI è in programma per il week-end, da venerdì 26 a domenica 28 luglio, a Wolfsburg, presso l’area della Volkswagen Arena, che accoglierà fan delle versioni GTI, con quelle tre lettere che sono diventate simbolo identitario attorno al quale si è creata e sviluppata la comunità di appassionati dell’animo più sportivo, dinamico e orientato alle prestazioni del costruttore tedesco.

Al GTI Fan Fest 2024, dove parteciperanno oltre 700 proprietari provenienti da diversi Paesi, verranno presentate le ultime novità della gamma GTI, con la tre giorni di Wolfsburg che sarà animata da spettacoli, musica e raduni dei club.

 

Cinquant’anni di GTI con proiezione al futuro

Ci sarà ovviamente spazio per la storia delle GTI che ha attraverso gli ultimi cinquant’anni del settore auto, con l’esposizione delle Golf GTI di tutte le otto generazioni della best-seller Volkswagen prodotte fin qui. A loro fianco ci saranno anche le versioni GTI di Lupo, Polo e Up!. Sguardo alla gloriosa tradizione, ma anche al presente e al futuro elettrico con le varianti GTX dei modelli a batteria ID. e l’anteprima della Volkswagen ID.GTI Concept.

 

Tuning, show car e parata

Altra grande attrazione della GTI Fan Fest 2024 sarà quella relativa al mondo del tuning e della personalizzazione con la presentazione del “Thunder Bunny” realizzato dall’influencer Jean Pierre Kraemer, alias JP Performance, di speciali show car Volkswagen e creazioni esclusive di Volkswagen Performance. Oltre agli spettacolari food truck e ad una speciale personalizzazione GTI di sneaker, uno degli eventi clou della manifestazione sarà la parata, in programma domenica pomeriggio, alla quale parteciperanno circa 200 modelli GTI e R.

Foto logo ufficiale manifestazione

Fiat, la festa per i 125 anni con l’anteprima di Grande Panda e 500 Giorgio Armani

Fiat, la festa per i 125 anni con l’anteprima di Grande Panda e 500 Giorgio Armani

Le celebrazioni al Lingotto per il compleanno del brand torinese

 Di Gaetano Scavuzzo (Motorionline)

 

 Nei giorni scorsi Fiat ha festeggiato i suoi 125 anni, con una celebrazione in grande stile svoltasi al Lingotto di Torino. La Fiat, Fabbrica Italiana Automobili Torino, nasceva l’11 luglio 1899 dando il via ad una lunga storia di successo che si è storicamente intrecciata a doppio filo alla storia dell’industria italiana, dagli anni del boom economico fino ai giorni nostri in cui Fiat è parte del Gruppo Stellantis.

 

Un futuro e un orgoglio italiano da preservare

 Ai festeggiamenti per i 125 anni di Fiat hanno preso parte i vertici di Stellantis, ovvero il presidente John Elkann e il CEO Carlos Tavares, oltre al CEO dei marchi Fiat e Abarth Olivier François, con quest’ultimo che ha confermato l’arrivo di una nuova elettrica con prezzo di partenza sotto i 25.000 €. Presente anche il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso che nell’occasione ha ricordato il glorioso passato di Fiat e l’impegno collaborativo necessario per preservarne il futuro: “Torino era Fiat. Noi non ci rassegniamo al fatto che divenga un museo industriale L’Italia era con la Fiat. Ora dobbiamo ritrovare questa coesione e responsabilità sociale per continuare questa storia”. Il ministro ha inoltre auspicato che “l’auto ritorni ad essere l’orgoglio dell’Italia”.

 

La Grande Panda e la 500e Giorgio Armani

 La festa per i 125 anni del marchio torinese è stata l’occasione per inaugurare Casa Fiat, che ora in tutto e per tutto diventa un museo dedicato al brand. C’è stato poi spazio per il debutto in anteprima di due importanti novità di prodotto che riguardano Fiat: la Grande Panda e la nuova 500 firmata da Giorgio Armani.

 

La Fiat Grande Panda, recentemente svelata, è il nuovo modello globale col quale il marchio si appresta a scrivere un nuovo capitolo della storia della sua popolare utilitaria, nonché da anni l’auto più venduta nel nostro Paese.

Insieme alla Grande Panda, la cui versione definitiva verrà presentata verso fine anno, le celebrazioni per i 125 anni sono stati l’occasione per mostrare in anteprima un’altra novità esclusiva: la Fiat 500e Giorgio Armani. Si tratta di una versione speciale della 500 elettrica “vestita” dal noto stilista, una limited edition che rende la city car di Fiat, anche in versione cabrio, più modaiola con una serie di personalizzazioni come il logo GA sui cerchi, le colorazioni esclusive per la carrozzeria e i dettagli specifici per rivestimenti e finiture degli interni. La Fiat 500e Giorgio Armani, di cui non si conosce ancora il numero di esemplari che verranno realizzati, sarà ordinabile da gennaio 2025.

Foto da redazione di Motorionline

Basta plug-in

Basta plug-in

di Giuseppe Guzzardi, direttore di “Flotte&Finanza”

 

Mettiamola in questi termini: il plug-in è un sistema balordo. Balordo perché richiede dalle 6 alle 8 ore per ricaricare una batteria che bene che vada garantisce massimo 60-70 km (in genere 50). Quindi se non abitate in una villetta elettroautonoma a 25 km dall’ufficio, o anche a 40 purché in ufficio ci sia una colonnina disponibile, serve a poco.

 

Sapete cosa succede? Be’, se avete una plug-in, lo sapete bene, non fate gli gnorri. Succede che aldiavololaricaricavadoabenzina. Già, proprio così. Dubbi? Giriamoli alle società di noleggio a lungo termine, che non esitano a proporre urbi et orbi veicoli con questa tecnologia ai fleet manager e adesso anche ai privati.

 

Perché proprio a loro? Perché con i dati veicolari di cui dispongono sono in grado di calcolare, data una percorrenza chilometrica, quanto viene effettivamente percorso in elettrico e quanto in endotermico. Se qualcuno riesce a dimostrare un impiego della batteria congruo, comparabile con le stime di computo di consumo grazie alle quali le plug-in sono considerate valide in termini di emissioni carboniche, bene, faremo pubblica ammenda. Altrimenti…

 

Lo faremmo volentieri noi, questo calcolo algebrico, ma non disponiamo di dati pertinenti, costruttori e flotte si guardano bene dal fornirli (e qui si potrebbe aprire una polemica secolare sulla proprietà del metadato, ma quella è un’altra storia). Ci appelliamo a chi questi dati li ha. Un po’ per sfatare falsi miti, un po’ perché queste automobili fanno più male che bene, un po’ per suggerire al legislatore di levare gli ecoincentivi a questi modelli, un po’, un po’ tanto, in nome di tutti quegli utenti presi per i fondelli con una tecnologia più dettata dal marketing che dalla logica. Saluti.