Accordo ANFIA-MIMIT: in Italia 1 milione di veicoli al 2030, si può

di Roberto Vavassori, presidente di ANFIA

A settembre il mercato auto europeo realizza il quattordicesimo mese consecutivo in crescita (+11,1%). Guardando ai major market (incluso UK), l’Italia registra l’incremento più significativo  (+22,7%), seguita da Regno Unito (+21%) e Francia (+10,7%), mentre la Spagna contiene  la crescita al 2,3% e la Germania resta sostanzialmente stabile (-0,1%). 

Nei primi nove mesi dell’anno il mercato si mantiene in rialzo a doppia cifra (+17%),  superando i 9,6 milioni di unità immatricolate, ma ancora al di sotto dei volumi pre pandemia (-20,1% rispetto a gennaio-settembre 2019).

La recente posizione espressa dalla Commissione Ambiente (Envi) del Parlamento  europeo sull’Euro 7 – tappa di un percorso delicato e complesso – ci trova soddisfatti e  conferma l’auspicata volontà di una maggiore razionalità nei processi regolamentari europei.

Sul fronte italiano, il protocollo d’intesa firmato da ANFIA e dal ministero delle Imprese  e del Made in Italy per accelerare la riconversione produttiva e rafforzare la  competitività del settore automotive rappresenta un primo passo fondamentale per  disegnare una transizione sostenibile nel nostro Paese. Obiettivo del piano di lavoro è  raggiungere il milione di autoveicoli leggeri prodotti al 2030, riallineando quindi i livelli  di produzione con quella che è la dimensione della filiera italiana.

La progressiva riduzione dei volumi negli ultimi anni ha portato l’Italia ad occupare, nel 2022, l’ottavo posto nella classifica dei Paesi europei per autovetture prodotte  annualmente, mente nel 2000 si posizionava al quinto.

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