“Pratica Assicurata”: Sermetra e UnipolSai a tutela del Documento di Circolazione

Sermetra Net Service Srl ha creato “Pratica Assicurata”: grazie a una partnership con UnipolSai, cittadini e aziende che per un passaggio di proprietà o un’immatricolazione si affidano alle agenzie che usano i servizi del Gruppo Sermetra Holding sono protetti da un’assicurazione che copre lo smarrimento, il furto e il deterioramento del Documento Unico di Circolazione. In queste eventualità il cliente potrà rivolgersi alle agenzie aderenti all’iniziativa su tutto il territorio nazionale per ottenere gratuitamente il duplicato del documento.

 

La possibilità di offrire al cliente le pratiche assicurate è disponibile per le sole agenzie che utilizzano la piattaforma informatica di Sermetra Net Service. Saranno oggetto della copertura assicurativa i trasferimenti di proprietà e le immatricolazioni di auto e moto. Denis Girola, consigliere delegato di Sermetra Net Service, sottolinea l’importanza della partnership strategica: “Pratica Assicurata è solo la prima di una serie di iniziative che stiamo realizzando assieme a un partner prestigioso come UnipolSai. Vogliamo costruire un’offerta sempre più integrata attorno ai servizi automotive grazie ai nostri asset. L’obiettivo è aiutare le agenzie che utilizzano i servizi del Gruppo Sermetra Holding a differenziarsi dai concorrenti in termini qualitativi e soprattutto offire servizi a valore aggiunto ai consumatori”.

 

Claudio Belletti, Chief Commercial Officer UnipolSai, afferma: “E’ una vera soddisfazione collaborare con il Gruppo Sermetra Holding attraverso una partnership di valore tra due aziende leader in Italia per i servizi legati alla mobilità. Siamo convinti che la polizza “Pratica Assicurata” sarà un’ottima opportunità per offrire un servizio realmente distintivo a tutti i clienti delle agenzie utilizzatrici dei servizi di Sermetra Net Service”. Le agenzie aderenti all’iniziativa saranno identificate dal logo Pratica Assicurata ed attraverso un apposito sito Internet.

ASI AutoShow: 130 gioielli storici per le strade pugliesi

L’Automotoclub Storico Italiano (ASI) e l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) hanno rinnovato il protocollo d’intesa siglato nel settembre 2020 per la valorizzazione del patrimonio artistico, culturale ed enogastronomico del Paese grazie alle molteplici iniziative promosse dal settore del motorismo storico.

L’incontro tra Alberto Scuro e Antonio Decaro, presidenti di ASI e ANCI, è avvenuto a Bari nell’ambito del convegno intitolato “Economia sociale tra sviluppo e resilienza”, organizzato da ANCI con il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e con la Camera di Commercio di Bari. Nella stessa occasione è stato presentato “ASI AutoShow”, il grande evento che fino a domenica a domenica 9 ottobre attraverserà la Puglia con un vero museo a cielo aperto composto da 130 auto storiche provenienti da tutta Italia e testimoni di un secolo di produzione automobilistica mondiale. Tutti esemplari certificati, in rappresentanza di 20 differenti marchi nazionali e stranieri, dall’Alfa Romeo 6C 1750 del 1929 alla Toyota MR2 del 2001, spaziando dalle piccole fuoriserie realizzate sulla base della popolare Fiat 600 alle iconiche granturismo come la Jaguar E-Type, dalle esclusive berline di casa Mercedes alle sportive purosangue come la Ferrari Testarossa.

“ASI AutoShow” rientra a pieno titolo tra le iniziative previste dal protocollo d’intesa di ANCI e ASI. Grazie ad ANCI, infatti, si consolida la rete di collegamento tra le realità locali e gli appassionati di veicoli storici, che hanno la possibilità di conoscere, apprezzare e vivere i territori cogliendone le bellezze storiche e naturali con un turismo di tipo lento e consapevole. D’altra parte, iniziative di ASI come l’AutoShow continueranno a fare da volano allo sviluppo dell’indotto generato dal motorismo storico a giovamento della filiera professionale e del comparto turistico. ANCI e ASI, inoltre, lavorano fianco a fianco su provvedimenti legislativi e normativi che tutelino la conservazione e l’utilizzo responsabile dei veicoli storici.

“Il protocollo d’intesa siglato con ANCI . ha dichiarato Alberto Scuro, presidente ASI – ha rappresentato una tappa fondamentale nel percorso virtuoso che la Federazione sta portando avanti in ambito sociale e culturale. Il motorismo storico non è solo passione, ma è un settore che offre grandi opportunità per lo sviluppo del Paese: fa parte delle eccellenze italiane riconosciute in tutto il mondo e come tale sposa alla perfezione missione e obiettivi di ANCI”.

“La bellezza dell’Italia – ha evidenziato Antonio Decaro, presidente ANCI – è nella ricchezza dei suoi scorci, nell’unicità dei suoi borghi, nei paesaggi mai uguali a se stessi. Chi viaggia a bordo dei veicoli storici può goderne da una posizione privilegiata: il rinnovato accordo con chi come l’Automotoclub Storico Italiano rappresenta gli amanti di questi mezzi continuerà a fornire le migliori opportunità per scoprire i mille angoli d’Italia sviluppando il turismo esperienziale. Anci ringrazia ancora Asi per il sostegno e la solidarietà dimostrati ai Comuni nella fase più acuta della pandemia, nella primavera del 2020”.

Regola n.1 per le aziende: guardare sempre al futuro

di John Elkann, presidente di Exor, Stellantis e Ferrari (dall’evento “Italia Tech Week” di Torino)

 

Ci sono momenti nella storia in cui ci sono grandi cambiamenti: la mobilità è un mondo in trasformazione e per noi la fortuna è poter guardare al futuro e spingere sull’innovazione orientandola dove vogliamo. Se io penso alla nostra storia imprenditoriale che si snoda su tre secoli, vedo una richiesta costante di innovazione,  non c’è una ricetta: non c’è un momento migliore da scegliere per innovare, è una mentalità costante. Bisogna essere in sintonia col futuro. Le aziende che durano sono quelle che sono state in grado di guardare al futuro. Il rischio maggiore per le aziende che hanno avuto successo è quello di dormire sugli allori.

Quello che è stato annunciato da Stellantis è molto positivo, va nella direzione di costruire un futuro sostenibile. Torino ha sempre avuto nella sua storia la capacità di inventare e costruire spazi nuovi ed è quello che sta avvenendo a Mirafiori. Tutti i cambiamenti legati all’elettrificazione sono una possibilità di successo in Europa. Non dimentichiamo che la 500 è la Fiat che ha vinto più premi.

Torino ha sempre avuto la capacità di guardare al futuro e di essere un laboratorio. L’attrattività di Torino per viverci e lavorare è molto alta e questo lo vedremo nei prossimi 10 anni. Torino è anche una città dove le dimensioni sono perfette, perché è sufficientemente grande per avere tutto quello che una città ti dà, ma non è troppo grande per averne le complicazioni. Tutto questo può giocare a favore di Torino anche perché quello che era un fattore limitante in passato, cioè la prossimità geografica, oggi non lo è più. Grazie al lavoro da remoto è possibile scegliere dove vivere e dare più peso alla qualità della vita.

Nel percorso di transizione ecologica in atto c’è il potenziale perché possa emergere una “nuova Tesla”. C’è molta eccitazione nella transizione energetica, e non solo per l’auto, a un certo punto immagino che da qui arriverà un’azienda da trilioni di dollari.

Citroën: l’auto “olistica” si chiama OLI

Di Roberta Pasero

 

Liberté, legalité…, sobriété. Vincent Cobée, Ceo di Citroën in Stellantis, durante la presentazione mondiale a Parigi, rivisita il motto rivoluzionario per raccontare OLI, concept car elettrica del marchio francese che s’ispira al principio dell’Enough, ovvero dell’abbastanza.

 

Leggerezza, materiali riciclati, linee verticali, un solo colore, bianco con dettagli arancioni, pezzi trasformisti e bifronti. Una AMI del segmento B. E scolpita sul bagaglio di OLI, il cui nome rimanda all’inizio della parola olistico e alla pronuncia di E di elettrico, che si trasforma in un pickup la scritta “Nothing moves us like Citroën” e il nuovo logo, citazione di quello anni Trenta. 

Flee: se la mobilità sostenibile diventa solidale

FOTO: I partecipanti alla cerimonia di consegna delle vetture

 

La mobilità sostenibile di Flee, progetto di innovazione di Aon Mobility Solutions, diventa anche sociale grazie al supporto al progetto Taxi Solidale lanciato dalla Fondazione Heal, fondata da famiglie di bambini colpiti da tumori cerebrali e da medici e infermieri che quotidianamente operano a favore delle cure e della ricerca in ambito neuro-oncologico pediatrico. Taxi Solidale è un servizio, totalmente gratuito, rivolto a tutti i bimbi e alle loro famiglie che hanno bisogno di recarsi nei centri di cura specializzati in patologie oncologiche pediatriche e che possono trovarsi in difficoltà nell’affrontare spostamenti in una grande città come Roma.

Flee supporterà il progetto mettendo a disposizione una Toyota Rav 4 e un van Mercedes-Benz V 250 che potranno essere utilizzati dagli operatori volontari per accompagnare i piccoli pazienti nei centri di cura specializzati. “Siamo molto grati a Flee che contribuisce in modo concreto al nostro progetto – queste le parole di Serena Catallo, presidente di Fondazione Heal – Quello del Taxi Solidale è già stato un grande successo: ai pazienti e alle famiglie sono stati risparmiati già ben oltre 300.000km. Il progetto, però, adesso ha l’opportunità di crescere, poiché le richieste di trasporto che arrivano alla Fondazione da parte dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, del Policlinico Universitario Agostino Gemelli e delle case-famiglia di Roma continuano ad aumentare. Grazie al supporto di Flee saremo in grado di soddisfare queste richieste potendo usufruire di mezzi nuovi, confortevoli e attenti anche all’ambiente”.

Alle vetture a noleggio a lungo termine, si accompagna anche un’assicurazione completa, che permetterà agli operatori volontari di dare il loro aiuto prezioso in totale sicurezza e tranquillità, potendosi concentrare sul far sentire i bambini e le loro famiglie a proprio agio durante dei momenti così delicati. Per la cerimonia di consegna alla Fondazione dei primi due veicoli Flee, era presente Gabriele Ratti, Head of Affinity, Mobility and DCS Aon, per dimostrare il supporto dell’azienda all’iniziativa e condividere con la Fondazione l’orgoglio di poter partecipare a un progetto così importante per la vita di molte famiglie.

“Aon è da sempre impegnata a livello globale nel dare supporto alle comunità in cui opera, con iniziative volte a migliorare la salute e il benessere delle persone. Siamo onorati di poter contribuire, attraverso Fondazione Heal, alle cure e alla serenità dei bambini e delle loro famiglie in un momento di particolare vulnerabilità”, ha commentato Andrea Parisi, amministratore Delegato di Aon S.p.A.

Ma lo spirito solidale di Flee non si ferma qui. Nel corso dei prossimi mesi, infatti, l’azienda donerà altri veicoli per poter dare ancora di più il proprio supporto a questo progetto. “Sono molto felice di poter contribuire a questa importante iniziativa. Quando sono venuto a conoscenza del progetto ho subito pensato che fosse un dovere per un brand come Flee mettersi a disposizione delle persone che, con il loro lavoro, contribuiscono a fare star meglio i bambini con problemi di salute – aggiunge Gabriele Ratti -. La mobilità sostenibile non è solo ambientale o economica, ma anche sociale. E con questo piccolo contributo vogliamo rendere ancora più concreta questa visione”.

Primissimo soccorso stradale: rap premiato al Palazzo ONU di Ginevra

Foto: Da sinistra: Giacomo Sapienza di RKH Studio, il presidente del Festival Robert Trottain, Manuel Picardi e Roberto Chetti di RKH
 
 

Il rap che racconta alla Generazione Z quanto sia importante conoscere le manovre di primissimo soccorso, utili tanto in caso di incidente stradale quanto nella vita ordinaria, ha vinto l’edizione speciale del Global Road Safety Film Festival che si è tenuta a Ginevra al Palais des Nations all’ONU. Il video musicale cantato dalle rapper Zoelle e Nayomi, con la produzione artistica di RKH Studio e distribuito da Warner Music Italia, ha ottenuto il riconoscimento tra un centinaio di cortometraggi concorrenti sul tema della sicurezza stradale. UNASCA (Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica) ha partecipato assieme EFA (Federazione delle Autoscuole europee) e ERC (European Resuscitation Council) all’ideazione del progetto pensato per gli allievi delle autoscuole europee: il brano, infatti, è stato distribuito sia in lingua italiana sia inglese.

 

“Questo video ha vinto su oltre cento film e cortometraggi selezionati. A cinque anni di distanza dal film “Strada da amare” che ricevette alla Mostra del Cinema di Venezia una menzione speciale per l’impegno sociale del messaggio che conteneva, un altro riconoscimento del nostro impegno come professionisti della sicurezza stradale”, afferma il presidente di UNASCA Antonio Datri.

“Colgo l’occasione per ringraziare i membri EFA per il supporto che danno sempre alla nostra associazione, il dottor Federico Semeraro di ERC che ha progettato con noi il video dall’inizio. Un ringraziamento speciale va anche al presidente del WP.1 del Global Forum of Road Traffic, la dottoressa Luciana Iorio che ci ha suggerito a partecipare al festival globale”, aggiunge il segretario generale EFA Manuel Picardi.

 

Il Fondo delle Nazioni Unite per la Sicurezza Stradale UNRSF ha organizzato nel febbraio di quest’anno insieme alla Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite UNECE il Global Road Safety Film Festival a Ginevra. Ogni anno, 1,35 milioni di persone muoiono in incidenti stradali, più che da AIDS e malaria messi insieme. Più di 50 milioni sono gravemente feriti. Il costo per la società e la sofferenza di individui e famiglie sono sconcertanti. La maggior parte degli incidenti stradali colpisce i giovani e oltre il 90 % accade nei Paesi in via di sviluppo.

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite nell’aprile 2016 ha adottato la risoluzione 70/260, chiedendo al segretario generale di stabilire, da contributi volontari, un fondo fiduciario per la sicurezza stradale, per sostenere l’attuazione della sicurezza stradale (Obiettivi di sviluppo sostenibile) correlati. Nel 2018 è stato istituito il Fondo delle Nazioni Unite per la sicurezza stradale e presentato nell’UNHQ di New York il 12 aprile 2018, alla presenza del vice segretario generale delle Nazioni Unite, l’inviato speciale del segretario generale per la sicurezza stradale e rappresentanti di agenzie delle Nazioni Unite, Stati membri, settore privato e altri strade stakeholder di sicurezza.

Messaggio ai legislatori: chiarezza sui carburanti sintetici

di Stephan Winkelmann, presidente e ad di Automobili Lamborghini

 

Oggi per un costruttore come Lamborghini è difficile restare performanti e sostenibili allo stesso tempo, ma crediamo che quello della sostenibilità sia comunque un percorso obbligato, anche perché ci sentiamo socialmente responsabili: produciamo poche vetture ma abbiamo molta visibilità, è giusto che siamo da esempio per gli altri.

 

Ci siamo impegnati attraverso il piano ”Direzione Cor Tauri”, il percorso di sostenibilità ambientale che porterà il brand verso la decarbonizzazione dei suoi modelli futuri. Ogni giorno cerchiamo di capire cosa fare per essere di esempio nel settore, anche se l’elemento dei costi energetici è sempre più pressante: I costi dell’energia si sono triplicati rispetto al 2021 e anche se restano digeribili per un’azienda come la nostra, stiamo fissando il budget 2023 per i costi energetici e non è facile.

 

Aspettiamo di vedere cosa succede nelle bollette con il nuovo modello, vediamo se ci sarà una separazione tra gas e le rinnovabili. Invito quindi i legislatori a chiarire l’eventuale apertura ai carburanti sintetici che possono essere un’opportunità se ci sarà permesso di usarli dopo il 2036. Per noi comunque il percorso è sempre più chiaro, guidato dalle decisioni dei legislatori: dal 2035 la gamma deve essere elettrificata anche se questo richiederà uno sforzo supplementare Anche le Lamborghini elettrificate dovranno mantenere la riconoscibilità degli elementi che le distinguono, dal design alle performance, dalle emozioni al sound.

Federauto Truck&Van: quali piani d’azione attuare

Decarbonizzazione

Foto: Massimo Artusi, vicepresidente di Federauto con delega al settore Truck&Van

 

Federauto Truck&Van, come associazione dei concessionari di veicoli commerciali leggeri, medi e pesanti, si trova in una posizione di cerniera tra il mondo della produzione di beni e quello della loro distribuzione, funzione essenziale al processo economico, che diventa sempre più specializzata e diffusa sul territorio. Per questa sua collocazione, Federauto Trucks&Van costituisce un osservatorio privilegiato sul mondo della logistica al quale sono strettamente collegate le due grandi occasioni di rilancio per il Paese: la transizione ambientale e l’attuazione del PNRR. Consapevole della rilevanza di entrambi gli obiettivi, Federauto Trucks&Van vuole enunciare le proprie osservazioni come contributo tecnico per favorire il loro raggiungimento. 

 

Tale contributo si articola su tre livelli: la direzione degli interventi che l’Italia dovrà svolgere nei confronti delle istituzioni comunitarie per rendere realisticamente raggiungibili gli obiettivi fissati; le azioni di incentivazione interna per sviluppare una mobilità delle merci sempre più sostenibile; le attivazioni di provvedimenti già deliberati che hanno soltanto bisogno di non tardare oltre, pena la loro efficacia. 

 

Gli interventi sull’Unione Europea

 

Il processo normativo e regolamentare delle istituzioni europee – in particolare del Consiglio e del Parlamento – pur nell’intento ampiamente condivisibile di raggiungere quanto prima la neutralità ambientale dei trasporti, spesso fissa traguardi troppo ambiziosi rispetto alla realtà economica e sociale che si è concretizzata in questi ultimi mesi. La corsa intrapresa dall’intero mondo del trasporto merci – dalle Case costruttrici di veicoli alle imprese, dai gestori delle reti ai concessionari di vendita – ha bisogno di essere sostenuta adeguatamente con fatti concreti. Federauto Trucks&Van invita l’Esecutivo a seguire a livello comunitario le seguenti direttrici.

 

1. Una tempistica più congrua negli obiettivi della transizione ecologica, con particolare riguardo ai mezzi da 3,5 ton e oltre, che sia accompagnata da strumenti che aiutino le imprese di autotrasporto a muoversi gradualmente verso scelte orientate all’innovazione, in applicazione dei Programmi Fit-for-55 RePower-Eu e della Direttiva RED.

 

2. Una maggiore elasticità – vista anche la difficile situazione economica, non solo italiana, determinata dall’esorbitante aumento dei costi dell’energia – nell’applicazione del Regolamento sugli “Aiuti di Stato”.

 

3. Un più attento rispetto del principio della libera circolazione – a partire dall’ambito transalpino – che da una parte favorisca il transito di mezzi commerciali ad alimentazione alternativa o di ultima generazione, dall’altra contrasti le azioni unilaterali di singoli Stati membri – se non di singole Regioni – che creano una situazione di distorsione della concorrenza.

 

4. Un’azione incisiva che escluda l’autotrasporto dal sistema ETS. 
 
 

Le politiche interne

 

Sul piano nazionale, il contributo dell’Italia all’attuazione delle politiche del Green New Deal per la decarbonizzazione e la transizione ecologica non possono che essere indirizzate alla sostituzione del parco con veicoli sempre meno inquinanti, considerando che – soprattutto per i veicoli più pesanti – l’opzione emissioni zero appare ancora tecnologicamente lontana ed economicamente insostenibile, se non a discapito dei consumatori. In questa prospettiva, dunque, non vanno esclusi – soprattutto nella prima fase del processo – quei carburanti che pur essendo di origine fossile o parzialmente fossile, garantiscono un impatto ambientale bassissimo e spesso addirittura nullo. Ecco gli strumenti che Federauto Trucks&Van ha individuato per perseguire questa strategia.

 

1. Una riforma complessiva del Fondo investimenti autotrasporto e, in generale, del sistema degli Ecobonus, rivolta a rendere più efficace e rapido il processo di rinnovo del parco dei veicoli commerciali leggeri, medi e pesanti, sia in conto terzi che in conto proprio.

 

2. L’introduzione di agevolazioni per gli operatori che utilizzano carburanti rinnovabili, come ad esempio un credito d’imposta per i consumi di Bio-fuels (in particolare LNG e HVO).

 

3. La creazione di un sistema di pedaggi autostradali agevolato, mirata a favorire l’uso dei veicoli commerciali ad alimentazione alternativa e di ultima generazione.

 

4. La conferma e il potenziamento del credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali per i prossimi anni (ex-Superammortamento).

 

5. La conferma e il potenziamento del credito agevolato per l’acquisto di beni strumentali (Legge Sabatini ter).

 

6. L’adozione di misure che mettano alla pari le imprese italiane con quelle estere (il divieto di carico/scarico per gli autisti, l’adeguamento ad altre norme, di altre nazioni, che favoriscono alcune tipologie di trasporto) e il rilancio delle azioni virtuose già intraprese (come l’accesso al mercato Euro 6/VI, il sostegno ai costi del gasolio professionale, con relativo recupero delle accise, la modifica al Codice della Strada per l’attuazione del Progetto 18).

 

7. Il potenziamento delle reti dedicate all’accesso delle piattaforme logistiche e delle aree di sosta per gli autotrasportatori.

 

8. La valorizzazione della formazione e – in linea generale – dell’immagine della professione di autista.

 

Da attuare rapidamente

 

Il Governo uscente ha contato 243 provvedimenti – tra Decreti ministeriali e Decreti attuativi – tra i quali alcune misure urgenti per il settore del trasporto merci su strada. Qualora l’Esecutivo attuale non riuscisse a vararli nei tempi residui della sua operatività, Federauto Trucks&Van sollecita fin da ora una loro rapida attuazione come prime azioni della prossima legislatura.

 

1. L’attivazione operativa dei crediti d’imposta, approvati nel DL Ristori, in materia di consumi del GNL (20%, con uno stanziamento di 25 milioni).

 

2. L’attivazione operativa delle risorse – pari a 25 milioni di euro – destinate al rinnovo del parco dei mezzi commerciali, definite nel Piano di Riparto del Fondo Autotrasporto 2022 il cui Decreto ministeriale è stato emanato l’11 marzo 2022.

 

3. L’attivazione operativa delle risorse aggiuntive – pari a 100 milioni di euro – destinate al rinnovo del parco dei mezzi commerciali, annunciate dalla Viceministro Bellanova ad inizio settembre e prefigurate nel Decreto «Aiuti Ter» in corso di approvazione.

 

4. Preso atto del ritardo produttivo, da parte dell’intera industria automobilistica, l’estensione della durata di rendicontazione degli attuali crediti di imposta sugli investimenti in beni strumentali (10% su investimenti 2021 con acconto del 20% dal 31 dicembre 2022 al 30 giugno 2023 e 6% riservato agli investimenti del 2022 fino al 31 dicembre 2023).

 

5. L’allocazione intersettoriale delle risorse assegnate per la mobilità sostenibile, previste in Legge di Bilancio 2022 – pari a 2 miliardi di euro – prevedendo una quota adeguata agli investimenti per la transizione energetica del trasporto merci e alla logistica.

 

6. Lo sblocco delle risorse, almeno pari a 50 milioni di euro di cui alla Legge 234/21 (Legge di Bilancio 2022), in favore dei concessionari per gli investimenti realizzati nel corso del 2021/2022.

Politecnico di Milano: così l’auto elettrica nel mondo

Le difficoltà macro-economiche travalicano il nostro Paese e hanno pesato sull’intero settore automotive, ma ciò non ha impedito alle vendite di auto elettriche di continuare crescere nel mondo: quasi 6,75 milioni di passenger car e Light Duty Vehicle elettrici (sia Bev che Phev) immatricolati nel corso del 2021 (+100% sul 2020), con un tasso di crescita nel primo semestre del 2022 ancor più alto che nello stesso periodo del 2021.

 

Lo rileva la sesta edizione dello Smart Mobility Report redatto dall’Energy&Strategy della School of Management del Politecnico di Milano, presentato al Politecnico. A livello globale i veicoli elettrici hanno rappresentato l’8,3% delle immatricolazioni complessive del 2021 (+4,1% sul 2020). La Cina ha di nuovo superato l’Europa e risulta il più grande mercato mondiale, con quasi 3,4 milioni di passenger car e LDV elettrici immatricolati nel 2021 (+155% rispetto al 2020).

 

L’Europa (oltre 2,3 milioni di nuove immatricolazioni, +66% sul 2020) ha comunque mantenuto un trend positivo, con ben 8 Paesi in crescita a doppia cifra: Norvegia (86%), Svezia (45%), Danimarca (35%), Olanda (29%), Germania (26%), Regno Unito (19%), Belgio (18%) e Francia (18%). Seguono gli Stati Uniti (+96%).

Pneumatici: addio “mezze stagioni”

di Roberta Pasero

Non ci son più le mezze stagioni. Non per le nuove “all season” Michelin CrossClimate 2 SUV, che, montate su Audi Q5, sorprendono nei percorsi off -oad e negli anelli che simulano le condizioni meteo estreme del Porsche Experience Center Franciacorta.
Ma anche su strada: montate per il secondo test drive su Audi Q3 si “appiccicano” ai tornanti che salgono dal lago d’Iseo fino alle nuvole basse di una giornata autunnale per metà.