Walter De Silva: auto, scarpe e… aerei

Foto: Walter De Silva

Alla Milano Design Week, con il Salone Internazionale del Mobile e tutte le varie esposizioni del cosiddetto “Fuorisalone”, grazie alle quali innovazione e stile animano la città, c’è anche l’opportunità per parlare della nuova avventura di Walter De Silva, il grande designer di auto divenute vere icone sia nell’ex Fiat Group sia nella galassia Volkswagen. A fornire l’occasione è lo spazio ITA Airways che in via della Spiga 26 presenta il suo nuovo cabin interior design, progettato proprio da De Silva. Dopo aver dato vita ai progetti di ben 120 automobili, suggellati dalla conquista del “Compasso d’oro” alla carriera – il prestigioso riconoscimento assegnato dall’ADI, l’Associazione per il Disegno industriale, che dal 1954 seleziona i migliori progetti di design e le “matite” più brillanti del mondo – il designer ha deciso di intraprendere una nuova sfida professionale.

Proprio questa prestigiosa manifestazione rappresenta il palcoscenico ideale per presentare il frutto della collaborazione con la nuova compagnia aerea di bandiera che fa del “Made in Italy” l’emblema del proprio ruolo di ambasciatrice dell’eccellenza italiana nel mondo. “Il design è un linguaggio, trasversale e universale, comprensibile a tutti, senza confini, senza retorica e senza divisioni. Processo e metodologia, che sono la sintesi del rapporto costante tra storia, conoscenza e innovazione, sono sempre presenti indipendentemente dal progetto. Sono orgoglioso di  aver messo a disposizione la mia esperienza di designer al settore aeronautico e per questo ci tengo a ringraziare ITA Airways che mi ha dato questa opportunità”, spiega Walter De Silva, presidente di Walter De Silva & Partners 

 

Il cielo in una stanza

La cabina di un aereo, come ogni spazio in movimento, è un luogo da condividere che ruota sempre di più intorno ai viaggiatori, entrando direttamente e profondamente nello stato d’animo e nell’umore di ogni singola persona. L’uomo e il suo benessere, sono i protagonisti di questo nuovo progetto. Proprio per questo, pensando alla permanenza in una angusta cabina di un aereo, magari anche per lungo tempo, De Silva ha pensato a uno spazio da progettare intorno all’uomo con grande attenzione al comfort, alla sicurezza e all’ esperienza di ognuno.

E lo ha fatto prendendo in prestito la famosissima canzone di Gino Paoli “Il cielo in una stanza”, con l’idea di  ricreare all’interno del velivolo  una sensazione piacevole ma coerente con la modalità scelta per un viaggio sopra le nuvole. Il progetto per ITA Airways è stato guidato dal designer Mario Antonioli, che ha  lavorato per rispondere alle indicazioni ricevute da ITA Airways con un progetto coerente con la brand identity della nuova compagnia di bandiera, che mettesse in evidenza il “Made in Italy” l’ecosostenibilità e tutte le altre caratteristiche con cui si vuole guardare alla mobilità del  futuro.

Milano Design Week: Daniela Gerini veste Citroën Ami

di Roberta Pasero 

C’è una Ami tra me e Daniela Gerini, una delle stiliste e designer che per la Milano Design Week hanno vestito con abiti stravaganti, eleganti, coloratissimi cinque Citroën Ami, trasformandole in opere d’arte. La Gerini, che ha l’atelier nel Quadrilatero della moda nello storico spazio dove Biki creava gli abiti per Maria Callas, ha colorato con linee, lettere, tinte flash questa piccola trasformista bifronte francese.

 
Il quadriciclo 100% elettrico è in mostra nelle cinque varianti di fronte alla galleria di Rossana Orlandi per la Milano Design Week. È stata lei ad aver scelto Yukiko Nagai, Paola Navone, Draga Obradovic, Ludovica Serafini e, appunto, Daniela Gerini, per questo progetto tutto al femminile Citroën Les AMI di Ro. 

“Fit for 55”: si implora di votare sì. E che marchetta pro elettrico

Oggi l’Europarlamento si esprime sul piano “Fit for 55” al 2035, mentre ieri, giornata di dibattito vivacissimo a Strasburgo, il vicepresidente della Commissione Ue, Frans Timmermans, ha “implorato”, sì proprio implorato, l’assemblea, in occasione del voto odierno, “di fare la cosa giusta”, cioè di «non incatenare al passato un’intera industria” e di “aiutare l’industria europea a costruire nuove, entusiasmanti e accessibili auto elettriche”. Che marchetta sfacciata – lasciatemi dire – pro elettrico!

Vi imploro – ha quindi aggiunto – di sostenere la nostra proposta di fissare al 2035 la fine della vendita di auto e furgoni con motore a combustione interna“. Un evidente segnale di preoccupazione debolezza di Timmermans che poi ha anche confessato (voltagabbana) di essere un appassionato di motori: “Lo sono sempre stato, ma so che tutto questo deve cambiare: non si fa un favore a nessuno rallentando l’innovazione tecnologica”.

La reazione di Timmermans fa capire come il dibattito di ieri a Strasburgo, che oggi porterà al voto plenario dell’Europarlamento, sia stato carico di tensione.

Timmermans non deve aver gradito la posizione assunta da Manfred Weber, presidente del Partito popolare europeo. Il PPE, infatti, ha presentato un emendamento che lascia nel 2035 un margine del 10% alle vendite di motori con emissioni di CO2. E per questo, oggi, al momento del voto si staccherà dagli altri gruppi della maggioranza. Tutta da ascoltare la seduta decisiva di oggi.

 

Incentivi: ora triplice obiettivo da perseguire

Paolo Scudieri, Anfia

di Paolo Scudieri, presidente di ANFIA

Anche ad aprile, come già nel mese precedente, il mercato dell’auto europeo riporta un forte ribasso a doppia cifra (-20,2%), proseguendo il trend negativo in corso ormai da 10 mesi consecutivi. Escludendo il 2020, anno della pandemia, siamo di fronte all’aprile dai volumi più bassi in assoluto da  quando ACEA effettua la rilevazione.

 

Tutti e cinque i major market (compreso UK) registrano una flessione a due cifre nel  mese: Italia -33%, Francia -22,6%, Germania -21,5%, Regno Unito –15,8% e Spagna -12,1%. Complessivamente, questi cinque mercati vedono calare le immatricolazioni poco più  della media UE (-21,9%) – le vendite di autovetture ricaricabili (BEV e PHEV) calano,  invece, del 4,1% e detengono una quota del 17,8% – e rappresentano il 70,7% del totale  immatricolato ad aprile.

 

Risultati che derivano, in buona parte, dal prosieguo, in tutta Europa, delle ben note difficoltà nella gestione delle supply chain, che pesano sia sul fronte della produzione  sia su quello della domanda. In Italia, auspichiamo che l’avvio degli incentivi all’acquisto delle vetture a zero e a  basse emissioni (elettriche, ibride plug-in ed endotermiche a basso impatto), incentivi tecnologicamente neutrali e con un orizzonte temporale di 3 anni, possa mettere fine all’effetto attesa e far ripartire le vendite, con il triplice obiettivo di: spingere i ritmi di rinnovo del parco circolante, così da centrare i target di riduzione delle  emissioni del settore trasporti; sostenere la diffusione della mobilità elettrica,  parallelamente anche accelerando l’attuazione di un piano di sviluppo della rete  infrastrutturale pubblica e privata; sostenere la transizione energetica della filiera produttiva automotive, di concerto con un set di misure di politica industriale di  prossima definizione.

ANCI: in Parlamento l’intergruppo “Anci dei Motori”

Foto: Luigi Zironi, sindaco di Maranello
Un luogo di elaborazione e proposta sul ruolo complessivo del settore automotive e motoristico del nostro Paese, declinato nei suoi diversi aspetti: economico e industriale, sportivo, turistico e culturale; un gruppo di lavoro a livello parlamentare per rinsaldare i legami e fare rete con Comuni e territori legati a questo specifico comparto del Made in Italy.

È con questi obiettivi che ha preso forma l’intergruppo parlamentare “Amici dei Motori”L’intergruppo, al quale hanno già aderito numerosi deputati e senatori di tutti i gruppi politici, opererà in coordinamento con Città dei Motori, la rete Anci che ad oggi rappresenta 36 Comuni a vocazione motoristica distribuiti in 14 Regioni e con un ‘bacino d’utenza’ di circa 2 milioni di abitanti.

Nella conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa si è parlato anche anche del Pianonazionale del turismo motoristico elaborato da CdM, una serie di azioni coordinate tra i diversi stakeholder della filiera turistica e dei motori per mettere a sistema l’offerta italiana legata a questo importante settore economico del Paese. Svelato anche il logo ufficiale dell’Intergruppo “Amici dei Motori”, connubio grafico felice tra gli emicicli parlamentari e i simboli del motorismo d’eccellenza. I promotori dell’iniziativa: Andrea Causin e Gianfranco Di Sarno, oltre ai parlamentari che hanno già aderito all’intergruppo; con loro il sindaco di Maranello e presidente di “Città dei Motori”, Luigi Zironi.

Autotrasporto e logistica: Fenoglio fa il punto

di Pierluigi Bonora

Il gasolio alle stelle – ma anche il prezzo del gas, insieme all’inflazione in crescita – stanno creando agli autotrasportatori problemi seri di sostenibilità e prosecuzione delle attività. Anche perché, a queste, si aggiungono altre situazioni rimaste irrisolte negli anni, come la carenza delle infrastrutture necessarie a rendere i lunghi tragitti di questi lavoratori più agevoli.

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