“Tutto elettrico” nel 2035: decisione sciagurata quella di Bruxelles

"Tutto elettrico" nel 2035: decisione sciagurata quella di Bruxelles

di Vincenzo Longobardi, presidente di Confindustria Molise

Sono anni che il settore dell’ automotive europeo e tutta la catena di fornitura soffrono per l’incapacità di soddisfare la domanda dei mercati. Lo scenario è diventato ancor più critico con la sciagurata decisione della Commissione europea di imporre un forzato passaggio all’elettrico, con buona pace di un’intera filiera ed un milione di lavoratori, ma soprattutto con la completa noncuranza degli interessi dell’unico vero interlocutore: il consumatore. A qualunque imprenditore attento, ben consapevole della capacità competitiva dei produttori asiatici nel settore – non solo sui costi, ma anche in tecnologia – era molto chiaro che sarebbe stato un suicidio. Ma tant’è, ed ora bisogna correre ai ripari.

 

Una volta compreso che l’auto elettrica avrà un futuro quando saremo in grado di avere abbondante energia elettrica a basso costo o meglio, il cui costo sarà quasi solo fiscale, quando saremo in grado di effettuare ricariche in breve tempo con batterie a lunga durata e soprattutto quando il prezzo di vendita sarà sostenibile con i costi dell’industria europea, quando il “vero” impatto ambientale, dato non solo dalle emissioni dirette sarà chiaro e trasparente, quando si terrà anche conto della neutralità tecnologica e sociale, allora forse conquisteranno il mercato, senza bisogno di incentivi e obblighi dall’alto. Prima di allora, dubito che le quote di mercato superino cifre da minima sostenibilità.

Foto ufficio stampa Confindustria Molise

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