Tavolo Automotive: il ministro Urso convochi anche UNRAE

Incentivi: è urgente la pubblicazione del DPCM

di Andrea Cardinali, direttore generale di UNRAE

Per noi in Italia resta assolutamente prioritaria la definizione di un Piano chiaro e puntuale del Governo per delineare il percorso che il Paese intende seguire nella transizione energetica della mobilità stradale. Il Piano dovrebbe innanzitutto rivedere l’attuale sistema di incentivi per renderli realmente fruibili e utili a un accelerato rinnovo del parco, e quindi recuperare i residui del 2022 e del 2023 destinandoli nel 2024 ai medesimi scopi.

Nel Piano deve trovare posto un cronoprogramma per lo sviluppo delle infrastrutture pubbliche di ricarica elettrica, soprattutto quelle ad alta potenza in ambito extraurbano, e di quelle per il rifornimento di idrogeno. Salutiamo con favore – dopo un’attesa superiore a un anno in un caso e a tre anni nell’altro – che siano state finalmente definite le modalità operative per la fruizione dei fondi, ma non possiamo non constatare come provvedimenti così tardivi rispetto a fondi stanziati da precedenti Governi risultino di fatto retroattivi, snaturando le finalità stesse dei sistemi incentivanti in una sorta di sanatoria.

Sempre in tema di infrastrutture elettriche, intese in senso più ampio, le recentissime richieste che l’ACEA ed altre sei associazioni europee hanno rivolto alla Commissione UE, esprimendo la necessità di intervenire su più fronti con maggiori fondi per lo sviluppo e la modernizzazione della rete, armonizzazione a livello UE delle regole di connessione e dei processi di certificazione della rete, snellimento degli aspetti burocratici e delle relative autorizzazioni per supportare e accelerare gli investimenti.

Alla luce del protocollo d’intesa recentemente firmato dal ministro Adolfo Urso, che menziona esplicitamente “il supporto al mercato per la diffusione della mobilità elettrica e per il rinnovo del parco circolante”, chiediamo che il Tavolo Automotive venga convocato con la massima urgenza, e che UNRAE ne faccia parte a pieno titolo per poter portare il proprio contributo di proposte a 360 gradi.

Foto ANGELO CARCONI (NPK)

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