Il punto di ACI: in Italia: il 17% delle auto ha almeno 19 anni

In Italia il parco circolante delle auto è sempre più vecchio: l’ultimo Annuario statistico dell’ACI, aggiornato a tutto il 2022, ha calcolato un’età media di 12,6 anni, in crescita di ulteriori 4 mesi rispetto al 2021. E su oltre 40 milioni di auto circolanti, le Euro 0, 1 e 2 (che hanno almeno 19 anni) sono il 17%. Alla luce di questi numeri occorrerebbe attuare una politica di ‘svecchiamento’ del parco auto sostituendo i mezzi più inquinanti con vetture più moderne, non necessariamente elettriche ma comunque Euro 6. Non a caso il Governo sta pensando di rimodulare gli incentivi per favorire un maggiore ricambio del parco auto..

 

Ancora tanti i veicoli “sporchi”

Quante auto ci sono in Italia? Basandosi sulle registrazioni al PRA, l’ACI ha calcolato nel 2022 un parco circolante di 40.213.061 autovetture (53.763.441 includendo tutte le tipologie di veicoli), così suddivise a seconda della classe di emissione: Euro 0: 3.560.243 (8,85%); Euro 1: 847.172 (2,11%); Euro 2: 2.583.610 (6,42%); Euro 3: 3.834.401 (9,53%); Euro 4: 9.358.499 (23,27%); Euro 5: 6.722.816 (16,72%); Euro 6: 13.126.350 (32,64%); Non identificate/non classificate: 179.970 (0,45%).

Dunque non solo abbiamo circa il 17% di vetture fino a Euro 2. Ma se ci aggiungiamo anche le Euro 3, che di certo non si possono considerare “green”, la percentuale di auto vecchie e inquinanti che andrebbero tolte quanto prima dalla circolazione sale fino al 27%. Ovviamente restano escluse da questo discorso le auto storiche e d’epoca che sono tutta un’altra cosa.

Passiamo adesso alla suddivisione per alimentazione: Benzina: 17.691.577 (43,99%); Diesel: 16.928.102 (42,10%); Benzina/Gpl: 2.900.799 (7,21%); Ibrido benzina: 1.384.340 (3,44%); Benzina/metano: 789.368 (1,96%); Metano: 182.215 (0,45%); Ibrido gasolio: (172.280) 0,43%; Elettricità: (158.131) 0,39%; altro/non definito: (6.249) 0,02%.

Come si può notare, la rimonta delle auto elettriche parte davvero dal basso…

 

I modelli: uno su quattro è Fiat

Un altro dato molto interessante riguarda la consistenza del parco circolante in Italia per marca. Superfluo sottolineare che le Fiat la fanno da padrone, con circa 1/4 delle auto su strada. Ecco il dettaglio: Alfa Romeo: 1.108.119; Audi: 1.275.144; Bmw: 1.059.643; Citroen: 1.602.283; Fiat: 10.336.605; Ford: 2.693.651; Lancia: 1.685.797; Mercedes: 1.467.459; Opel: 2.038.093; Peugeot: 1.691.083; Renault: 2.101.959;  Seat: 394.758; Toyota: 1.670.585; Volkswagen: 3.016.665; Volvo: 293.449; altri marchi: 7.777.768.

 

I numeri nelle singole regioni

Disaggregando territorialmente il dato nazionale, la regione dove nel 2022 si è verificato un incremento maggiore del parco auto è la Calabria (+ 37% circa), tralasciando l’anomalia della Valle d’Aosta che, per effetto della tassazione favorevole, negli ultimi anni ha registrato un boom di immatricolazioni di veicoli intestati a società di noleggio. In fondo alla graduatoria si trova invece la Liguria con un aumento di poco meno il 3%. Per quanto riguarda invece il rapporto autovetture/popolazione (anche in questo caso escludendo la Valle d’Aosta e il Trentino-Alto Adige, le cui province autonome prevedono anch’esse una tassazione speciale), nel 2022 la regione con il valore dell’indice più alto è risultata l’Umbria (753 autovetture ogni 1.000 abitanti), all’opposto si trova la Liguria con un valore di 559 (la media nazionale è pari a 681).

 

Le radiazioni nel 2022

Capitolo radiazioni. La regione che ha radiato nel 2022 il maggior numero di autovetture (rapportando tale dato alla consistenza del parco autovetture al 31/12/2021) è stata il Friuli Venezia Giulia con indice pari a 3,2; all’ultimo posto la Valle d’Aosta con 1,4 autovetture radiate ogni 100 autovetture circolanti. In Italia il valore è pari a 2,6.

Analizzando invece le radiazioni di autovetture secondo la classe Euro, il 21% circa di queste ha rappresentato modelli con anzianità molto elevata (Euro 0, 1 e 2). Nonostante ciò, come abbiamo visto, ne rimangono in circolazione ancora il 17% circa del totale. La classe con un numero maggiore di radiazioni resta l’Euro 4 con il 34% circa.

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