Giornata vittime innocenti delle mafie: autotrasporto settore sempre più aggredibile

Autotrasporto, cattivi pagatori: per risolvere il problema imitare il modello spagnolo

di Cinzia Franchini, presidente di Ruote Libere

La Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie rappresenta anche per il mondo imprenditoriale un momento di riflessione particolare. E’ importante ricordare in questa occasione i tanti imprenditori uccisi dalle mafie per non essersi piegati al pizzo. Da Libero Grassi a Giovanni Panunzio, da Gaetano Giordano a Renato Caponnetto, sono purtroppo tanti gli esempi di uomini, martiri, che hanno dato la vita a indelebile testimonianza per tutti del valore della libertà. E oggi, ancora una volta, all’interno del mondo imprenditoriale, occorre accendere un faro particolare sul settore dell’autotrasporto, sempre più nel mirino della criminalità organizzata.

L’autotrasporto, come tante inchieste hanno dimostrato, è uno dei settori privilegiati da tutte le mafie. Per la criminalità organizzata questo settore rappresenta, al Nord come al Sud, una efficace lavanderia per ripulire i proventi dai traffici illeciti, un ottimo veicolo per gestire i traffici, dal trasporto di armi e alla droga, un mezzo per entrare nel circuito degli appalti pubblici e un modo per controllare il territorio in maniera capillare quasi casa per casa, azienda per azienda, anche attraverso l’eCommerce.

 

A queste peculiarità si aggiunge poi l’enorme quantità di finanziamenti e incentivi pubblici che il settore attrae e la possibilità, anche attraverso le componenti presentabili delle famiglie mafiose, di relazionarsi a livello istituzionale. Questa attrattività fa purtroppo il paio con la deriva economica con cui le aziende sane devono fare i conti. La concorrenza al ribasso, la presenza di vettori stranieri a basso costo, una normativa barocca e inapplicata, rendono sempre più difficile la vita alle imprese che operano nella legalità col rischio di divenire sempre più aggredibili dai tentacoli di chi gioca una partita illegale che non ha nulla a che vedere con le logiche di mercato.

 

Per questo, giornate come quella celebrata, al di là delle solite commemorazioni e della retorica, devono essere occasione per riflettere sulla necessità di supportare il mondo imprenditoriale che, con fatica, dimostra al Paese come la strada della legalità non solo sia moralmente l’unica percorribile, ma sia ancora, nonostante tutto, la più conveniente.

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