Euro 7: accolte le osservazioni strategiche di ANFIA

di Roberto Vavassori, presidente di ANFIA

I primi nove mesi dell’anno chiudono con poco meno di 1,2 milioni di unità immatricolate (+20,6% su gennaio-settembre 2022), ancora distanti dai volumi pre-pandemia (-19,9% rispetto ai primi nove mesi del 2019). Con l’ingresso, oggi, nel quarto trimestre dell’anno, ANFIA stima che, nell’intero 2023, il mercato possa raggiungere 1.580.000 immatricolazioni complessive (+20% circa rispetto al 2022).

In questo scenario, tengo a ribadire l’importanza dell’accordo su Euro 7 raggiunto lo scorso 25 settembre dal Consiglio europeo Competitività, che ha accettato molte delle osservazioni tecniche e strategiche sostenute da ANFIA fin dall’inizio dell’iter, dalle date di entrata in vigore e dalla scelta di mantenere gli attuali standard per i veicoli leggeri, a quella di riportare i test di prova a banco per i veicoli pesanti.

Il percorso è comunque ancora lungo e complesso e nelle prossime settimane sarà l’Europarlamento a doversi esprimere sul testo così revisionato. Guardando più strettamente al nostro Paese, le priorità riguardano l’avanzamento del Piano Automotive 2030 insieme a Regioni, sindacati e Stellantis, e la rimodulazione degli incentivi attualmente in vigore per l’acquisto di vetture a bassissime e zero emissioni, al fine di renderli più efficaci per la diffusione delle tecnologie green.

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