di Michele Crisci, presidente di UNRAE
L’industria automobilistica è pronta a raccogliere la sfida delle emissioni zero in applicazione del principio della neutralità tecnologica. Ma tale obiettivo potrà essere raggiunto solo attraverso un coordinamento stabile e programmato tra industria, mercato e istituzioni e attraverso i necessari sostegni. Senza queste condizioni, l’Italia rischia di diventare il fanalino di coda in Europa e di trasformarsi in un Paese di serie B, con seri problemi a livello industriale e occupazionale. L’industria italiana va difesa e rilanciata non con azioni protezionistiche, anche di tipo commerciale, ma creando le condizioni per portarla tecnologicamente all’altezza delle altre aziende europee e mondiali. Il nostro Paese non merita di perdere questa opportunità di crescita e sviluppo.
In questo senso vanno anche recuperati i ritardi accumulati nel campo delle infrastrutture, per cui serve accelerare l’infrastrutturazione di colonnine di ricarica pubbliche, potenti e veloci, in particolare lungo le autostrade o strade statali, ma anche di quelle private.