di Gilberto Pichetto, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica
Quello che stiamo chiedendo è di attenerci alla parte scientifica e non solo a quella ideologica. Se il nostro obiettivo è la decarbonizzazione, l’elettrico è il veicolo principale per farlo, ma non l’unico. In Europa, in questo momento, c’è un’accelerazione. La posizione dell’Italia sull’automotive è quella emersa anche durante il governo Draghi. Siamo convintissimi che la strada da seguire sia quella dell’elettrico, ma siamo altrettanto convinti che non può una normativa europea obbligare all’elettrico.
Ci sono evoluzioni del motore endotermico che permettono di utilizzarlo con carburanti sintetici come dice la Germania, senza dimenticare biocarburanti come dice l’Italia che è l’unico a produrli in questo momento. Italia e Germania sono gli unici a porre i problemi perché sono in una situazione diversa. Quanto al vicepresidente della Commissione Europea, Frans Timmermans, ha una posizione molto dura e molto netta. Siamo nell’ultimo anno di Commissione e c’è un’accelerazione per chiudere alcune partite che sono le sue bandiere.
Troveremo una soluzione, ma perché la troverà il mercato, le stesse Case automobilistiche. Ho parlato con Stellantis. Ci si rende conto che l’idrogeno nei prossimi anni sarà un carburante diretto per i motori endotermici. Il 2035? Non parlo della data anche perché la volontà di questo cambiamento porterà già nel 2027-2028 ad avere chissà quale tipo di motore.