Elettrico: Italia fanalino di coda in Europa

Crisci

di Michele Crisci, presidente di UNRAE

Oggi l’elettrico in Italia pesa pochissimo. Siamo il peggiore dei mercati tra i top europei (Regno Unito, Germania, Francia, Spagna e Italia). Non riusciamo, ad esempio, a esprimere un livello di infrastrutturazione per le ricariche che sia comparabile agli altri Paesi più avanzati in Europa. L’utilizzo degli incentivi va a rilento, gli incentivi dell’elettrico non funzionano perché sono rimaste fuori le aziende, il noleggio e ci sono state soglie di prezzo che hanno creato molti problemi.

 

UNRAE è per la neutralità tecnologica, che significa prendere tutte le tecnologie disponibili e fare in modo che siano comprese dal mercato e dal pubblico. I dati della produzione italiana, in calo negli ultimi 30 anni, mostrano come imprese e istituzioni non siano riuscite a intercettare i trend del mercato dell’automotive, quanto a tecnologia, innovazione e costi. La transizione rappresenta, quindi, una grandissima opportunità.

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