Automotive: mai mancato il sostegno al sistema produttivo

di Gilberto Pichetto, viceministro uscente allo Sviluppo economico

 

Come Mise e come Governo abbiamo in questi mesi preso l’impegno di favorire scelte compatibili con gli interessi del secondo paese manifatturiero europeo, quale è l’Italia, ispirandoci ai principi della neutralità tecnologica e della sostenibilità industriale per evitare che i costi della transizione ecologica non ricadano su consumatori, famiglie e imprese.

 

E’ con questo obiettivo che abbiamo lavorato per costruire un progetto di politica industriale a sostegno del settore attraverso un mosaico di provvedimenti come i contratti di sviluppo da integrare con strumenti per la salvaguardia occupazionale e sociale, prevedendo al contempo la ri-professionalizzazione delle maestranze durante le fasi di transizione industriale e la loro formazione continua sulle future tecnologie.

 

Un risultato tangibile in questa direzione è dato dalla piena operatività degli interventi agevolativi a favore della riconversione e dello sviluppo della filiera automotive in Italia con la pubblicazione dei decreti Mise che consentono alle imprese di richiedere le agevolazioni per un totale di 750 milioni di euro, di cui 525 milioni per i Contratti di sviluppo e 225 milioni per gli Accordi per l’Innovazione.

Nel corso del mandato al Mise non è mai mancato il supporto al cuore produttivo del Paese: in questo momento, nell’attuale dibattito sullo stop alla vendita di auto endotermiche dal 2035 abbiamo la responsabilità di continuare a sostenere tutte le aziende italiane impegnate nel percorso di riconversione. Su questo fronte dobbiamo essere pronti a vincere la sfida nel rendere l’Italia più sicura, più moderna e più innovativa.

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