Nonostante i cambiamenti in corso nel settore della mobilità e l’aumento delle alternative sostenibili, l’auto rimane un punto fermo per le nuove generazioni. Lo conferma l’edizione 2024 dell’Osservatorio Cetelem, che ha analizzato le abitudini e le aspettative degli automobilisti in 14 Paesi, rivelando che l’80% dei giovani è fortemente legato alla propria vettura, una cifra che in Cina raggiunge addirittura il 97%. Un dato nettamente superiore rispetto a quello degli over 50, tra cui solo il 70% esprime lo stesso livello di attaccamento.
Fiducia e aspettative
La ricerca dimostra come i giovani vedano un futuro positivo per l’auto. Circa il 47% degli intervistati tra i 18 e i 29 anni ritiene che l’auto avrà un ruolo sempre più rilevante nei prossimi anni, mentre il 33% prevede che la sua importanza rimarrà invariata. Questo dato segna un’inversione rispetto al 2011, quando solo il 29% dei giovani credeva che il ruolo dell’auto sarebbe cresciuto, mentre il 45% prevedeva una stabilità del settore.
Federico Rossi, analista di mobilità sostenibile, spiega: “I giovani non solo continuano a vedere l’auto come un mezzo essenziale, ma sono anche aperti al cambiamento, specialmente verso soluzioni più rispettose dell’ambiente”. È proprio questa propensione all’innovazione che sta delineando il futuro del mercato automobilistico, con un interesse crescente verso le auto elettriche.
Elettriche: tra progresso e sostenibilità
La transizione verso i veicoli elettrici è un altro aspetto rilevante emerso dallo studio. La metà dei giovani intervistati considera l’auto elettrica sinonimo di progresso e rispetto per l’ambiente. Il 63% degli under 30 ritiene che le motorizzazioni elettriche sostituiranno definitivamente i motori a combustione interna, un’opinione condivisa solo dal 47% degli over 50. Questi dati indicano un’accettazione più ampia della tecnologia elettrica tra le nuove generazioni, che vedono nei veicoli elettrici non solo un’evoluzione necessaria, ma anche un’opportunità per ridurre l’impatto ambientale.
Nonostante questa visione positiva, una parte dei giovani (39%) rimane contraria al divieto dell’Unione Europea di vendere auto con motore a combustione a partire dal 2035. Anche in questo caso, la differenza generazionale è marcata: il 46% degli over 50 si oppone a questa misura, mostrando una maggiore resistenza al cambiamento.
Cina: un mercato di riferimento per l’auto
È interessante notare come il legame con l’auto sia particolarmente forte in Cina, dove il 97% dei giovani dichiara di essere affezionato al proprio veicolo. Questo dato riflette il boom economico e la crescita del mercato automobilistico nel Paese, che ha visto un’impennata nella domanda di auto private negli ultimi decenni. “La Cina rappresenta oggi un mercato chiave per il settore automobilistico globale – afferma Marco Bianchi, esperto di mercati emergenti – ed è evidente come i giovani cinesi vedano l’auto non solo come uno strumento di mobilità, ma anche come simbolo di status e progresso”.
Il rapporto tra auto e cambiamento climatico
La relazione tra i giovani e l’auto non è priva di contraddizioni. Da un lato, il 44% dei giovani crede che l’auto sia uno dei principali responsabili del cambiamento climatico, rispetto al 30% degli over 50. Dall’altro, solo il 4% rifiuta l’idea di possedere un’auto per ragioni legate all’inquinamento. Questo dimostra come, sebbene i giovani siano consapevoli dell’impatto ambientale dei veicoli, continuino a considerare l’auto indispensabile.
Le Case automobilistiche, secondo il 50% dei giovani intervistati, stanno compiendo sforzi adeguati per rendere i veicoli più ecologici. Tuttavia, il dibattito sulla sostenibilità rimane aperto, soprattutto in Paesi come Francia e Germania, dove lo scetticismo sui benefici delle auto elettriche è ancora diffuso.
Mobilità alternativa: l’ascesa del car sharing
Parallelamente all’affezione per l’auto, cresce anche l’adozione di soluzioni di mobilità condivisa, come il car sharing e l’uso della bicicletta. Il 69% dei giovani utilizza la bicicletta, rispetto al 52% degli over 50, mentre il 56% fa ricorso al car sharing, una pratica in netto aumento rispetto al 30% registrato nel 2011. Questi dati dimostrano come le nuove generazioni siano sempre più disposte a integrare diverse soluzioni di mobilità, dimostrando una certa flessibilità nell’adattarsi a un modello di trasporto più sostenibile.
Conclusioni: il futuro della mobilità giovanile
Il futuro della mobilità è chiaramente segnato dall’attenzione dei giovani verso l’ambiente e le nuove tecnologie. L’auto continua a essere un simbolo di indipendenza e progresso, ma si sta trasformando in un mezzo sempre più sostenibile, grazie all’evoluzione verso l’elettrico e alla diffusione di soluzioni di mobilità condivisa. Se i giovani continueranno a giocare un ruolo chiave in questo cambiamento, sarà fondamentale per il settore automobilistico adattarsi rapidamente a queste nuove esigenze.
Foto di Andrew Pons su Unsplash