
di Cristiano Donelli, Policy Advisor – European Parliament
Ennesimo incendio catastrofico per una nave cargo che trasportava circa 3.000 automobili di diverse tipologie di motorizzazione, un gravissimo incidente di cui guarda caso poco si parla e che è pure accaduto nell’Europa della religione “green”, molto vicino alle coste olandesi. Occultare questa notizia nei polverosi meandri di una informazione spesso al soldo di legislatori senza visione è propedeutico al percorso considerato irreversibile dalle stesse sorde istituzioni europee che vogliono contestualmente imporre un proibitivo costo netto ai cittadini facendo pure pensare loro che se vanno con le macchina a benzina e diesel sono bassi e gretti.
Sminuire l’accaduto come fosse un necessario prezzo del biglietto della transizione ecologica sarebbe paradossale perché l’impatto al nostro Pianeta causato da queste pericolose mega batterie al litio risulta ampiamente negativo e sarebbe anche veramente irrispettoso per le vite spezzate o rovinate da questi incendi. Significativo anche che su 3.000 autovetture trasportate per essere poi vendute, meno di 30 (1% del totale) erano quelle elettriche e ne è bastata una sola per causare un “ecocidio” che ricordiamoci è pure omicidio, senza considerare poi il danno economico immane per il carico stesso rovinato, ma soprattutto per la sostenibilità futura dei costi da sostenere per questo tipo di prodotto modernista.
Già il secondo caso in Europa nell’ultimo anno di quelli su imbarcazioni, per non parlare dei tanti incendi che avvengono durante le ricariche alla colonna o addirittura quando la pila con le ruote è semplicemente parcheggiata col suo immane peso sul terreno. Sempre più cari saranno perciò i prezzi per gli automobilisti costretti ai nuovi tipi di mezzi a partire dal 2035, come se non bastasse il livello insostenibile già raggiunto oggigiorno, a causa dei costi assicurativi sempre più alti richiesti correttamente da compagnie che sono stufe di pagare risarcimenti alle stelle per coprire gli enormi danni della mania speculativa elettrica.
Tutti gli attori interessati dei più variegati come gestori di parcheggi, proprietari di colonnine, amministratori locali, compagnie di trasporto, produttori stessi delle vetture faranno nuovi ricarichi sul cliente facendo pagare la transizione ai soliti, quelli che teoricamente parlano solo nelle urne, ma poi si scordano di protestare perché addormentati dai racconti di estati troppo calde e giovani che piangono come viti tagliate.
Vedremo se qualche seria riflessione sarà fatta in attesa del prossimo disastro, dei prossimi morti e feriti, tutti ignari combattenti di una battaglia in cui quasi nessuno di loro ha deciso coscientemente di militare, così come i bambini che si sporcano le mani per garantire le voglie di politici immanicati e di trafficanti economici senza scrupoli.