Auto elettriche in Europa: in frenata anno su anno

L'auto in Europa: a marzo elettriche ancora in frenata

di Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor

 

Buone notizie per il mercato dell’auto in Europa Occidentale (UE+EFTA+UK). In febbraio nell’area sono state immatricolate 995.059 autovetture con un incremento su febbraio 2023 del 10,2%. Positivo è anche il consuntivo del primo bimestre dell’anno che con 2.012.136 immatricolazioni fa registrare una crescita del 10,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. Continua quindi il recupero del mercato dell’auto dopo i guasti determinati dalla pandemia e dal complesso di fattori negativi che l’hanno seguita e che hanno inciso pesantemente sia sulla produzione (carenza di componenti essenziali) che sulle vendite (difficoltà economiche, forte crescita dei prezzi, transizione energetica). Nonostante il recupero in atto i livelli ante-crisi restano però ancora lontani. Il consuntivo dei primi due mesi del 2024 è infatti inferiore del 15,3% a quello del gennaio-febbraio 2019.

Le prospettive per i prossimi mesi dovrebbero essere comunque positive anche perché nel primo bimestre di quest’anno quasi tutti i mercati dell’area, e in particolare i più importanti, sono in crescita. Ovunque si segnala però che il mercato è sostenuto soprattutto dagli acquisti delle flotte aziendali e delle società di noleggio che, tra l’altro, per il noleggio a breve nel febbraio scorso hanno intensificato gli acquisti in vista delle prospettive positive per il noleggio a turisti generate dalla Pasqua precoce.

Particolarmente interessanti tra i dati diffusi dall’ACEA sono quelli relativi all’andamento delle vendite di auto elettriche (BEV). In febbraio in Europa Occidentale la quota delle elettriche è stata pari al 13,2% come nel febbraio 2023. Va però detto che nell’intero anno 2023 la quota delle elettriche aveva raggiunto il 15,7%. E’ in atto quindi una frenata per le immatricolazioni di auto elettriche legata a diversi fattori come la fine degli incentivi in Paesi importanti e il fatto che la domanda continua a essere sostenuta principalmente dalle flotte mentre è in sofferenza la richiesta di elettriche da parte dei privati per i prezzi mediamente più elevati rispetto alle auto tradizionali ed anche per la percepita minore versatilità di impiego.

Proprio in considerazione delle difficoltà di vendita delle auto elettriche, in tutta l’area alla richiesta di incentivi più corposi ed efficaci di quelli adottati finora si aggiunge (in particolare nel Regno Unito) la richiesta di agevolazioni fiscali per le auto elettriche costituite da una riduzione delle aliquote Iva. Nella battaglia delle case automobilistiche per ottenere per i loro clienti incentivi all’acquisto di auto elettriche si aggiunge quindi un nuovo tipo di rivendicazione: l’utilizzazione della leva fiscale.

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