ANFIA a E-Tech Europe 2025: la filiera automotive italiana e la sfida elettrica

Allarme produzione in Italia: male per le auto e male per gli accessori

Foto – Gianmarco Giorda, direttore generale ANFIA

 

ANFIA è tornata alla 4a edizione di “E-Tech Europe 2025”, a BolognaFiere, rassegna internazionale patrocinata dall’Associazione e dedicata alle batterie avanzate e alle tecnologie innovative per la produzione e il riciclo di autoveicoli, mezzi di trasporto, macchinari e veicoli industriali elettrici e ibridi. Al convegno inaugurale della manifestazione è intervenuto Gianmarco Giorda, direttore generale ANFIA, per fornire un’overview del posizionamento della filiera italiana di fronte alla transizione green.

“Dopo l’esperienza del 2024 – le parole di Gianmarco Giorda – in cui, oltre a patrocinare la rassegna, abbiamo avuto una presenza istituzionale insieme ad AIdAM (Associazione Italiana di Automazione Meccatronica), ospitando anche un’area dedicata alla Formula SAE Italy, quest’anno siamo lieti di offrire alle nostre aziende l’opportunità di esporre con noi e raccontare a una platea di operatori specializzati le tecnologie e i servizi che la filiera italiana dell’automotive già offre nel segmento dell’elettrificazione”.


“Nonostante il gap di volumi del mercato italiano dei veicoli elettrici – ha proseguito Giorda – ben al di sotto delle media UE e in grado di decollare, a nostro avviso, solo se verrà introdotto un sistema di incentivazione a livello europeo, l’ecosistema industriale automotive italiano, improntato all’innovazione e alla sostenibilità, è ben posizionato per diventare protagonista della trasformazione tecnologica in atto, anche se c’è ancora molto da fare”.
 
“Le dinamiche evolutive a cui stiamo assistendo non riguardano solo la produzione di veicoli elettrici, ma anche lo sviluppo delle filiere relative ai
sistemi di ricarica e all’elettronica avanzata e alle batterie.
Molto importanti, in questo comparto, gli investimenti in R&D per nuovi concetti e materiali, a cui potrà dare slancio la misura recentemente annunciata dal MIMIT di un credito d’imposta diretto per le attività di ricerca e sviluppo, da noi richiesta da tempo. Vediamo possibili prospettive di crescita economica e occupazionale – con la domanda di nuove figure professionali in alcune aree strategiche – e opportunità da cogliere per le aziende”, ha concluso il direttore generale di ANFIA.
Foto da ufficio stampa ANFIA

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