Tony Fassina: bonus ai dipendenti e aiuti per i bimbi in Sudan

di Piero Evangelisti

 

L’anno prossimo Tony Fassina, classe 1945, celebrerà i 40 anni della sua attività di concessionario, la sua seconda vita iniziata nel 1983 quando decise di abbandonare il mondo dei rally che lo aveva visto vincere due campionati nazionali, un europeo e, tra i tanti, un rally dell’Isola d’Elba e una Targa Florio. Partito rilevando una concessionaria Fiat di Vittorio Veneto, Fassina guida oggi il gruppo automotive che porta il suo nome: 400 dipendenti e 350 milioni di fatturato.

Terzo concessionario per auto vendute in Italia già nel 1989, Fassina fa il grande salto nel 1997 quando, stimolato dalla stessa Fiat, apre a Milano in zona Sempione, un grande show-room, per arrivare, quindi, alla realizzazione del grande Fassina Car Village, 54mila metri quadrati nella periferia milanese, una struttura che ospita i tanti brand rappresentati, le officine e i numerosi servizi offerti dal gruppo. “Oggi un concessionario, indipendentemente dalle dimensioni, deve mettere a disposizione del cliente un’organizzazione competente e capace di soddisfare ogni sua esigenza”, spiega Tony Fassina che guida il Gruppo insieme ai figli Alessandro e Ado.

“Tra i tanti servizi c’è la nostra società di noleggio, un’alternativa all’acquisto che in Italia ha ancora grandi spazi di crescita, anche per noi che, comunque, abbiamo già in circolazione 5.500 auto a noleggio”, conclude Fassina. E il futuro dell’auto elettrica? “Adesso c’è molta incertezza riguardo l’alimentazione da scegliere e il cliente tende ad aspettare, magari acquistando nel frattempo un usato. I prezzi delle elettriche devono scendere e crescere ancora le autonomie e, soprattutto, la rete di ricarica, pubblica e privata. A queste condizioni penso che in Italia le elettriche, nel 2030, possano già valere il 10% del circolante”. Imprenditore di successo, che quest’anno aiuterà i suoi dipendenti a pagare le bollette con un bonus di 500 euro, Tony Fassina è attivo nel sociale con svariate iniziative, come, per esempio, la Fondazione Fassina for Children che ha già finanziato la costruzione di un asilo in Sudan. 

Bmw Italia: l’omaggio ai maestri del design e non solo

di Roberta Pasero

 

C’è un filo che lega la storia di Bmw all’Italia, ai suoi campioni e ai maestri dello stile e del design. Questo filo che si riannoda nella mostra The Italians’ touch allestita fino al 2 gennaio alla House of Bmw di Milano. Un omaggio ai maestri del design e dello stile che hanno segnato tappe fondamentali della storia di Bmw, da Giugiaro a Michelotti, da Bertone a Gandini, da Frua a Touring e Rivolta, ma anche un riconoscimento ai piloti che hanno reso leggendarie molte competizioni, come Pierluigi Martini e Riccardo Patrese.

 

È l’occasione per Massimiliano Di Silvestre, presidente e amministratore delegato di BMW Italia, di raccontare l’importanza del design per il marchio tedesco e per tracciare un bilancio del primo anno di attività della House of Bmw, palcoscenico di 162 eventi legati non soltanto al mondo automotive, e esempio del nuovo modello di retail per la Casa automobilistica bavarese.

Nuova Abarth 500e, lo Scorpione quando punge ora dà la scossa

Più performante della versione termica, il via alle vendite con la speciale “Scorpionissima” a 43mila euro. E c’è anche il “rombo”

 

di Amleto Gatti 

Una saetta carica di energia colpisce lo scorpione più veloce dei circuiti e lo rende ancor più “velenoso”. L’evoluzione a emissioni zero prende forma con la Nuova Abarth 500e, e la metamorfosi è evidente fin dalla trasformazione dello storico logo.

La piccola peste del glorioso marchio italiano del gruppo Stellantis trae spunto dalle ipervitaminizzate 595 e 695, ma è un’auto del tutto diversa: passo e carreggiata più ampi, architettura elettrica studiata ad hoc, distribuzione dei pesi migliorata, coppia ottimizzata e un’accelerazione da batticuore.

Nuova Abarth 500e nasce per emozionare, sia in città sia sulle strade extraurbane. E il rombo tipico dello Scorpione? C’è, grazie al Sound Generator che riproduce il vrooooom del motore Abarth.

Questa nuova vettura è nata ascoltando anche i desideri dell’appassionata community di abarthisti, che da subito sono stati coinvolti nel progetto e ricompensati con una “corsia prioritaria” per prenotare l’edizione di lancio “Scorpionissima”.

La reattività è da sempre la caratteristica principale di Abarth, e il motore elettrico – per le sue peculiarità – accentua questo tratto distintivo, rendendo la vettura ancor più divertente e competitiva. Non solo ambiente, dunque, ma anche puro piacere.

Rispetto alla 695, è più veloce di 1 secondo nella ripresa urbana, del 50% più rapida nell’accelerazione da 20 a 40 km/h ed anche più scattante fuori città, dove passa da 40 a 60 km/h in soli 1,5 secondi: uno in meno rispetto alla versione termica.

L’anima della Nuova Abarth 500e è un motore elettrico da 155 cv, alimentato una batteria da 42 kWh, che consente di fermare il cronometro sullo 0-100 km/h a soli 7 secondi. Tre le modalità di guida, tutte incentrate sulle prestazioni: Turismo, che consente un’accelerazione più fluida e una potenza inferiore per un’esperienza di guida efficiente; Scorpion Street, che esalta le prestazioni massimizzando la frenata rigenerativa; Scorpion Track, per scatenare le performance.

 

Con le prime due modalità è possibile utilizzare la funzione di guida one pedal: l’auto decelera ogni volta che si solleva il piede dal gas e recupera energia per ricaricare la batteria.

Il sistema di ricarica da 85 kW permette di fare il “pieno” della batteria in pochi minuti: appena 5 a una colonnina ultrafast per garantire 40 km di percorrenza, 35 per raggiungere l’80% dell’autonomia. Per rendere più agevole la ricerca dei punti di ricarica, partner ufficiale della Nuova Abarth 500e è Free2move eSolutions, joint-venture di Stellantis nata per supportare e favorire la transizione alla mobilità elettrica.

 

Seppur elettrica e, dunque, per natura silenziosa, Abarth 500e non dimentica il sound che è un elemento portante della sua storia. A ogni accensione o spegnimento della vettura, il sistema Key On-Off riproduce il suono di una chitarra all’interno dell’abitacolo, così come un accordo rock segnala il superamento della soglia dei 20 km/h. Chi non vuole rinunciare al vero e proprio rombo, può equipaggiare la vettura con il Sound Generator, che dona l’inconfondibile ruggito anche al motore a elettroni, reso ancor più coinvolgente grazie all’impianto audio.

Oltre al logo, sono tante le novità a bordo. Paraurti anteriore sportivo e minigonne laterali, inserti DAM e diffusore posteriore in bianco freddo, cerchi in lega e nuove calotte degli specchietti retrovisori in grigio titanio. I fari anteriori, firmati Abarth, sono full LED. Freni a disco anteriori e posteriori, tetto in vetro e vetri posteriori oscurati completano l’allestimento.

Ai primi 1949 acquirenti – in omaggio all’anno di nascita del brand – è dedicata la versione “Scorpionissima”: superaccessoriata, è disponibile nelle tinte Acid Green o Poison Blue. Sei Airbag, avanzati sistemi ADAS e infotainment Uconnect Radio Touchscreen da 10,25″ con sistema di navigazione integrato e Performance Pages completano l’allestimento. Il prezzo, per iniziare a correre, è di 43mila euro.

Auto, clima e interferenze: decide il cliente, non la finanza

Emissioni: la verita' in prima serata a "Piazza Pulita"

di Pier Luigi del Viscovo, direttore di Fleet & Mobility
(da “il Giornale” del 14/12/2022)

 

Tra Ikea e un produttore di computer, chi diremmo che sia più esperto sui mobili per la casa? E sull’alimentazione domestica, Barilla o una compagnia aerea? E gli automobilisti, li conosce meglio Toyota o un fondo d’investimento? Sbagliato, è il fondo. Così pensano AP7, fondo pensioni svedese, CEPB, fondo pensioni della Chiesa d’Inghilterra, Storebrand, gruppo finanziario norvegese, e AkademikerPension, fondo pensioni danese, che da oltre un anno esercitano pressioni sul primo costruttore mondiale, criticandone le strategie. Poiché Toyota non persegue una completa e totale conversione ai soli propulsori full electric, i fondi sono “preoccupati che Mr. Toyoda sembri non capire la posta in gioco”. Che sarebbe? “Rischia di restare indietro sui concorrenti che stanno implementando veicoli elettrici”.

Inoltre, Toyota è Toyota e potrebbe “rappresentare anche una copertura per gli altri costruttori che volessero evitare quei grandi cambiamenti tesi a centrare l’obiettivo climatico”. Allora lo smottamento diverrebbe una frana e addio transizione. Sì, perché “l’industria automobilistica deve darsi una mossa, dato che è centrale per il raggiungimento degli accordi di Parigi”. Più come simbolo che nei numeri, come si sa, e questo è il vero problema.

Insomma, preoccupati per le sorti dell’azienda in cui hanno messo i risparmi che gestiscono, arrivano a minacciare di “disinvestire, come ultima mossa, se dovessimo accorgerci che i costruttori non vogliono migliorare o dare ascolto a tali preoccupazioni”. La posizione di Toyota è ferma e chiara: «Il cliente deve poter scegliere”. Grandi investimenti nella de-carbonizzazione, soprattutto in produzione, ma con una previsione che le auto a pile al 2030 potranno rappresentare un terzo dei propri volumi, visto che “i motori ibridi tornano utili in quei mercati dove le infrastrutture non sono pronte a supportare un passaggio più rapido alle auto elettriche”. E questo, alla luce di come procedono le colonnine, dovrebbe essere conclusivo.

Cinesi all’attacco: premio a Byd Atto 3, battuti i rivali europei

Suv compatto Byd Atto 3 è stato eletto ”VAB Electric Family Car of the Year 2023”. I giurati – 15 giornalisti professionisti del settore automobilistico e 74 capifamiglia che hanno giudicato per 3 giorni 10 diverse auto elettriche sul famoso circuito di Zolder – hanno preferito Byd Atto 3 a nove concorrenti di Volkswagen, Renault, Citroen, Nissan, Cupra, MG, Aiways, Seres e SsangYong. Il VAB è l’Automobile Club fiammingo e organizza ogni anno un ambìto concorso per eleggere le migliori auto per la famiglia in Il diverse categorie.

 

Byd  Atto 3 si è distinto come migliore “VAB Family Car” nel segmento dei veicoli elettrici. I giurati hanno scelto ATTO 3 non solo per il suo design, il comfort, la qualità e la praticità, ma hanno anche per la copertura della garanzia, i bassi costi per chilometro, l’ampio spazio interno, l’alto livello di dotazioni standard e le sue caratteristiche tecnologiche all’avanguardia. Jan Creten, caporedattore del VAB, spiega: “Organizziamo questo concorso da oltre 30 anni. Testiamo le auto e giudichiamo ogni veicolo in base al comfort, all’infotainment, alle caratteristiche di sicurezza, agli accessori, ai costi e naturalmente alla praticità, alla tecnologia e alla guidabilità. Quest’anno le vetture sono state giudicate dai media specializzati automotive (30% del totale), dai clienti e dalle famiglie (50%) e anche dal costo al chilometro di ogni veicolo: quest’ultimo importante elemento vale il 20% del risultato finale”.

 

Il parere dei giurati è stato chiaro: Byd Atto  3 “supera i concorrenti europei”, si legge nel rapporto che continua con “un’auto di qualità superiore a un prezzo vantaggioso“. “Un design fresco e finiture di qualità” è ciò che hanno rilevato anche i giurati dei media specializzati. I rappresentanti delle famiglie in giuria hanno elogiato il “look moderno” e l'”aspetto giovane del veicolo”, nonché l'”abitacolo futuristico”, gli “ottimi sedili”, gli “interni spaziosi” e l'”ampio bagagliaio”, mentre sono state menzionate anche l'”elevata efficienza” e la “grande maneggevolezza”.