Ferrari show a Imola/3: 30 anni indimenticabili di “Challenge”

di Roberta Pasero 

E fanno 30. Un traguardo storico, quello del campionato monomarca Ferrari, iniziato nell’autunno 1992 sulla pista del Mugello quando il Ferrari Challenge viene presentato ufficialmente, con “padrino” Jean Alesi, assieme alla vettura protagonista della serie, la 348 Challenge.

 

E anche questa edizione delle finali dei mondiali Ferrari all’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, si sono concluse con numeri record, a cominciare dai 38mila tifosi e appassionati che hanno colorato di rosso e di giallo l’autodromo nei giorni delle sfide Ferrari contro Ferrari.

“Fit for 55”: quadro già in gran parte definito, ma…

Ecobonus 2024

di Adolfo Urso, ministro dello Sviluppo economico (dall’intervista al “Sole 24 Ore” del 29 ottobre 2022)

Sullo stop alle auto Diesel e benzina dal 2035 c’è già l’accordo di Parlamento e Consiglio Ue, ci siamo trovati un quadro praticamente in gran parte già definito. Ferma restando la scadenza del 2035, bisogna comunque tener presente i risultati ottenuti sulle proposte italiane, relativamente alla curva di riduzione delle emissioni che definisce la ripartizione degli oneri tra le Case produttrici, migliorativa per i nostri veicoli commerciali, alle produzioni di nicchia, alla questione dei CO2 neutral fuels che verrà approfondita con uno studio ad hoc
 
Sarà necessario investire molto in innovazione e sulla filiera dell’accumulo, per questo l’Italia è impegnata in due grandi progetti cosiddetti Ipcei sulle batterie per quasi un miliardo e mezzo. A essi si sommano misure del PNRR e ordinarie. Risorse significative che saranno impegnate nell’ambito di un chiaro disegno strategico. Fino al 2024 sono stati programmati incentivi (sia dal lato dell’offerta sia della domanda) e strumenti per processi di innovazione che attraverso la neutralità tecnologica raggiungano la sostenibilità del cambiamento. Bisogna agire con le stesse motivazioni per garantire la transizione ecologica nei tempi prefissati ma salvaguardando la filiera dell’automotive italiana, con i suoi marchi di eccellenza.

 

Agli impegni assunti per la gigafactory di batterie a Termoli, si deve abbinare la produzione delle Cinquecento elettriche nello stabilimento di Mirafiori. Stiamo dialogando con Stellantis, nell’interesse del Paese che credo coincida con l’interesse dell’azienda.

La transizione ecologica è necessaria ed è anche prima di tutto transizione industriale, ma non possiamo passare dalla dipendenza chs abbiamo avuto dalla Russia per l’energia (che stiamo ancora scontando) a quella tecnologica della Cina che ha prospettiva di diventare lei la nuova superpotenza industriale. Non possiamo passare dal gas russo ai pannelli solari cinesi sarebbe come passare dalla padella alla brace.

Per le batterie elettriche, ad esempio, noi pretenderemo che gli investimenti condivisi saranno fatti con stabilimenti in Italia a salvaguardia della nostra filiera dell’automotive. E la stessa azione riguarderà anche gli investimenti per i semiconduttori da parte di Intel o di altre aziende occidentali: lavoreremo affinché si possano realizzare nel nostro Paese.

Renzo Porro: “Per Torino ancora traguardi da raggiungere”

Oltre 80 tra ingegneri, designer e tecnici che hanno fatto la storia dell’auto a Torino tra il 1965 e il 2000 si sono ritrovati giovedì 27 ottobre al Mauto per ricordare gli anni in cui le vetture “made in Torino” primeggiavano rispetto alla concorrenza. Il promotore è stato Renzo Porro, già direttore Ingegneria Veicoli Fiat, poi cofondatore e socio di KGR e Torino Vehicle Engineering e socio di Abacad.

Porro ha ricordato: “Tra la Fiat 124 e l’Alfa Romeo 156 c’è stato tutto un mondo di automobili che hanno permesso di ottenere 9 volte il premio “Car of the Year” in Europa dal 1964 al 1998 grazie ai contenuti tecnico/economici dei nostri modelli. Una vettura del Gruppo FIAT premiata mediamente ogni meno di 4 anni fra i modelli presentati da più di 18 costruttori di autovetture. Secondo una suddivisione puramente aritmetica ce ne sarebbero toccati non 9 ma soltanto 2. Le nostre vetture, la nostra organizzazione e il mondo dell’auto in Italia avevano qualcosa in più!”.

All’evento, arricchito dall’esposizione di tre Auto dell’Anno (Fiat 128, Lancia Delta, Alfa Romeo 156), sono intervenuti, tra gli altri, Nevio Di Giusto, Stefano Iacoponi, Mike Robinson, Bruno Cena, Antonio Bene, Giovanni Mininanni. Tra gli ospiti, Silvio Angori, ad di Pininfarina, Laura Milani, già direttrice dello IAAD, Alfredo e Maria Paola Stola.

L’incontro non è stato soltanto una celebrazione dei bei anni passati, ma anche uno sprone verso un futuro coraggioso. Ancora Renzo Porro: “La nostra pianta a Torino è ancora carica di buoni frutti e negli anni ha sviluppato ragguardevoli iniziative nel campo dell’auto: dalla Blucar, vettura elettrica per car sharing diffusa in molte nazioni, che è stata progettata e prodotta qui, alle Innumerevoli vetture elettriche o termiche di elevatissime prestazioni o gli esemplari unici come le one off o le specialità come Restomod e Retromod. E non accettiamo che il traguardo del comparto piemontese dell’automobile diventi quello di vincere il premio per il miglior “riduttore in briciole” delle auto usate, ma diamo forza alle nostre capacità di ingegneria nel più esteso campo della mobilità e continuiamo a sviluppare l’amore per l’auto che ci ha dato la possibilità di diventare quelli che siamo”.

L’incontro è stato sostenuto da ciascun partecipante e dagli sponsor Reale Mutua (presenti Renato Montalbano e il figlio Giorgio), Artes (presente il fondatore Matteo Brognoli), Antica Amaretteria, ASI, De 

Filippis Eventi & Banqueting, StudioRPR e il Mauto. L’artista loanese Donato Donno ha donato una sua scultura raffigurante una Fiat 124 Spider che è stata il primo premio alla lotteria di memorabilia automobilistiche per gli intervenuti. La Lancia Delta è stata messa a disposizione da Silvia Bevilacqua, la Fiat 128 da Alessandro Cerruti e l’Alfa Romeo 156 da Benedetto Camerana.

Tutto elettrico: “Regalo alla Cina, una follia”

di Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili

 

Auto a benzina, diesel e metano fuorilegge in Europa dal 2035? Un errore, un regalo alla Cina: fabbriche e negozi chiusi in Italia e in Europa, operai e artigiani senza lavoro e stipendio, e dipendenza a vita dalla Cina.

La Lega, in Europa, farà di tutto per fermare questa follia.

I piani UE: stazioni di ricarica per auto elettriche ogni 60 km

Il Parlamento ha adottato, nei giorni scorsi, la posizione negoziale sulla proposta legislativa per la diffusione di stazioni di rifornimento per auto, camion, treni e aerei alimentati da combustibili alternativi (come l’elettricità o l’idrogeno) e per sostenere la diffusione dei veicoli sostenibili. Le nuove norme fanno parte del pacchetto “Pronti per il 55% nel 2030”, il piano dell’UE per ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.

Il testo legislativo è stato adottato con 485 voti favorevoli, 65 contrari e 80 astensioni.


Più stazioni di ricarica e rifornimento


I deputati hanno concordato di fissare degli obiettivi minimi nazionali sull’installazione di infrastrutture per i combustibili alternativi. Entro il 2024, ogni Paese UE dovrà presentare alla Commissione un quadro strategico nazionale per il raggiungimento di tali obiettivi.


Secondo il testo, entro il 2026 le strade principali dell’UE dovranno avere almeno una colonnina di ricarica per auto elettriche ogni 60 km. Lo stesso requisito si dovrebbe applicare per camion e autobus elettrici sulle strade principali e con stazioni più potenti. Sono inoltre previste alcune esenzioni per le regioni ultraperiferiche, le isole non collegate alle reti energetiche continentali e le strade a traffico particolarmente ridotto.


I deputati suggeriscono anche di installare un maggior numero di stazioni di idrogeno lungo le strade principali dell’UE (ogni 100 km anziché ogni 150 km, come proposto dalla Commissione) e di farlo più rapidamente (entro il 2027 anziché entro il 2031).


Ricarica semplice


L’utilizzo delle stazioni di ricarica accessibili al pubblico dovrebbe essere aperto a tutti gli utenti, indipendentemente dalla marca di automobile, in modo facile e non discriminatorio. Dovrebbe essere indicato un prezzo per kWh e per kg, conveniente e confrontabile con i prezzi medi. Inoltre, i deputati chiedono che entro il 2027 venga creato un punto di accesso europeo comune per i dati sui combustibili alternativi, in modo da fornire informazioni su disponibilità, tempi di attesa e prezzi dei combustibili alternativi in tutta Europa.

Autocarri e rimorchi: subito misure nella Legge di bilancio

di Luca Sra, delegato ANFIA per il trasporto merci

 

I dati di vendita a settembre di autocarri e rimorchi sono influenzati dall’ormai ben nota congiuntura economica, caratterizzata da rallentamenti produttivi e da forti fenomeni inflattivi, in particolar modo per quanto concerne l’acquisto di carburanti.  A fronte di ciò, è necessario che il nuovo esecutivo intervenga tempestivamente, già in sede della prossima Legge di bilancio, per garantire misure di sostegno al settore.

Tra le più urgenti, l’attuale regime del credito d’imposta sull’acquisto di beni strumentali, per cui dovrà necessariamente essere prevista una proroga dei termini di consegna degli ordinativi, pena una ulteriore depressione della domanda. Stessa proroga, ovviamente, dovrà attuarsi anche per il credito d’imposta rivolto alle imprese che operano nel Mezzogiorno. Il settore è disponibile sin da subito a collaborare con il nuovo Governo per definire un piano strategico per la sostenibilità ecologica ed economica del trasporto merci.