Auto elettriche: mercato a rilento, allargare i beneficiari

Crisci

di Michele Crisci, presidente di UNRAE

Le deludenti performance di mercato delle auto elettriche sono prova evidente, come da tempo segnaliamo, della necessità di includere le persone  giuridiche tra i soggetti beneficiari degli incentivi. Alla luce dei dati di giugno (-15% le vendite di auto in Italia), è auspicabile  che – senza generare avanzi di fine anno né tantomeno dirottarli altrove – i fondi vengano  impiegati da subito per allargare la platea dei beneficiari a categorie che sarebbero pronte ad  utilizzarli. Enti, aziende e noleggi rappresentano infatti, nel loro insieme, il 52% del mercato di auto con la spina, e ad oggi risultano escluse dai contributi per motivi puramente di budget.

In particolare, andrebbero incluse le società di  noleggio a lungo termine (NLT), che a loro volta servono non solo aziende, ma anche  consumatori: una quota, quest’ultima, sempre crescente negli ultimi anni, fin quando non è intervenuta questa ingiustificabile discriminazione rispetto ad altre modalità di acquisizione.

BreBeMi: prove generali della ricarica a induzione

di Roberta Pasero

C’è un’ Arena del futuro, nella Franciacorta lombarda, dove il futuro è già arrivato. Si tratta di una pista lungo l’autostrada A35 BreBeMi per la ricarica a induzione delle auto elettriche: le spire sotto l’asfalto trasferiscono
direttamente energia ai mezzi che viaggiano, senza più bisogno di ricariche alle colonnine.

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RC Auto: bonus-malus ormai da rivedere

 

Nell’ambito di una riforma organica dell’RC Auto ”un posto di rilievo occupa la proposta di revisione del sistema bonus-malus, oggi ormai notoriamente inefficiente come sistema di valutazione del rischio”. Lo afferma Ania, secondo cui è infatti acclarato che “l’informazione della classe unica di di merito, stabilita dall’Ivass a fini di comparabilità delle polizze auto in bonus malus, sia ormai poco rilevante come criterio selettivo e premiante della clientela, perché oltre l’80% di tutti gli assicurati si trova nella prima classe di merito”. Percentuale che ”supera il 90% se si fa riferimento alle sole autovetture assicurate”.

 

Per superare questa situazione, Ania e le imprese hanno messo a punto ”una proposta che mira a introdurre un diverso sistema, il quale preveda l’osservazione di più elementi, rispetto a quelli attuali, con macro regole a livello legislativo regolamentare per la comparabilità delle polizze RC Auto mediante principi e criteri di delega al Governo”.

 

L’obiettivo, spiega l’Associazione delle imprese assicuratrici, è ”rinnovare il bonus malus con l’introduzione di ulteriori elementi di valutazione del rischio da circolazione, maggiormente legati al comportamento degli automobilisti”. Tramite questi nuovi elementi di valutazione, nonché nuove regole, Ania punta a ”stimolare ulteriormente la concorrenza tra le compagnie a favore degli assicurati, rivitalizzando il bonus-malus, in modo che torni a essere un sistema tariffario concretamente in grado di premiare comportamenti di guida più accorti e di scoraggiare le condotte pericolose, e per tale via di contribuire alla maggior sicurezza di tutti gli utenti della strada, in primo luogo di quelli più vulnerabili, ossia pedoni e ciclisti”.

 

Vendite auto: recuperare gli ordini esclusi dalla proroga a 270 giorni

Adolfo De Stefani Cosentino, Federauto

di Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto

 

In giugno il decremento del mercato dell’auto (-15%) è stato molto più contenuto rispetto a quanto accaduto nei mesi precedenti per effetto degli incentivi prenotabili da fine maggio: si tratta, comunque, della dodicesima flessione consecutiva. Tuttavia, i 170 milioni relativi alla fascia 61-135 g/km di CO2, cioè quelli che generano maggiori volumi di vendita (il 65% del mercato) e, dunque, contribuiscono efficacemente ad un veloce rinnovo del parco circolante, sono andati esauriti in circa venti giorni dalla messa a disposizione, mentre i fondi destinati agli acquisti di elettriche e plug-in da parte di privati e società di car sharing restano ancora abbondanti, rispettivamente l’87,3% e il 93,7% dello stanziamento 2022.

 

Su tali acquisti incidono ovviamente i prezzi piuttosto elevati, l’ascesa del costo dell’energia, la diminuzione del potere di acquisto delle famiglie, le incertezze di autonomia chilometrica, le incognite legate alla insufficiente rete dell’infrastruttura di ricarica, specialmente in autostrada dove le colonnine scarseggiano, nonché lo stringente vincolo di proprietà di 24 mesi per il car sharing. Inoltre, non dimentichiamoci che la normativa ha escluso dagli incentivi gli acquisti delle flotte aziendali, cioè quella parte della domanda che, invece, più di altre è in grado accelerare la sostituzione del parco circolante con soluzioni green, con l’ulteriore vantaggio che dopo la dismissione dai parchi aziendali, mediamente ogni 24-36 mesi, tali veicoli – che incorporano le migliori tecnologie emissive – vanno ad alimentare il mercato dell’usato.

 

In tale contesto di forti tensioni sul settore abbiamo apprezzato l’allungamento del termine per completare la prenotazione dei veicoli incentivati, prorogato dal Governo con il DL Semplificazioni fiscali, da 180 a 270 giorni. Infatti, le ricorrenti difficoltà nelle produzioni di veicoli e le consegne molto dilazionate – per i problemi ben noti delle supply chain – rischiavano di vanificare il beneficio economico in capo agli acquirenti.

 

Tuttavia, il meccanismo legislativo ha lasciato fuori non poche prenotazioni relative al secondo semestre 2021, con il disappunto di molti clienti. L’auspicio è che si possa introdurre, a stretto giro, una modifica normativa per recuperare anche queste prenotazioni che non sono rientrate nella proroga, nonché rendere maggiormente fruibili i contributi per i veicoli commerciali.

 

Inoltre, la recente intesa al Consiglio Ambiente dell’UE sui principali provvedimenti del pacchetto “Fit for 55”, tra cui il divieto di vendita di auto e furgoni a combustione interna dal 2035, lascia aperta una “porticina”, con la valutazione degli obiettivi al 2026, a futuri combustibili sintetici e ibridi plug-in. Sono convinto, pur condividendo gli obiettivi di miglioramento climatico, che il passaggio esclusivo alla vendita di veicoli a batteria in brevissimo tempo – solo poco più di un decennio, rispetto al secolo di storia dell’evoluzione dei motori termici – sia una decisione azzardata che creerà profonde spaccature sociali oltre che occupazionali e, già adesso, sta generando apprensione e riluttanza tra gli acquirenti a discapito delle vendite. Ora più che mai serve concretezza per una transizione sostenibile e percorribile verso le zero emissioni.

4 luglio 2022: Fiat 500 ha 65 anni, il MAUTO s’inchina

Chiuso il 39° Meeting Internazionale Fiat 500 di Garlenda, ecco il Fiat 500 Club Italia lanciare una sua nuova, importante iniziativa: la mostra “65 anni di un mito – Fiat 500: icona del made in Italy”, dal 4 luglio al 4 settembre presso il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino.

 

La data scelta non è casuale: è la Giornata Mondiale della 500 storica, nonché compleanno della mitica vettura, che ha ancora oggi migliaia di felici possessori e milioni di fan in tutto il mondo, innamorati della sua simpatica sagoma.

 

Ma quanti davvero conoscono la sua storia, la realtà dietro al mito? Questa mostra prova a soddisfare un po’ di curiosità in proposito e lo fa attraverso le vetture stesse – 6 i bellissimi esemplari messi a disposizione dai soci del Club, più quelli del MAUTO – pannelli ricchi di immagini e informazioni, due motori e affascinanti opere d’arte, il tutto supportato da un ricco catalogo che propone anche un suggestivo servizio fotografico realizzato a Stupinigi, uno dei luoghi in cui il Cinquino fu pensato.

 

La direttrice del Museo Nazionale dell’Automobile, Mariella Mengozzi: “Fiat 500 da 65 anni rappresenta la creatività e l’ingegno italiano nel mondo. Il suo enorme successo, dovuto alle caratteristiche forme e alle ingegnose soluzioni tecniche, è legato alla capacità della Fiat 500 di interpretare perfettamente lo spirito del proprio tempo, da soluzione accessibile a tutti negli anni Cinquanta e Sessanta, a quella ideale per i diversi usi nella mobilità contemporanea. Ma ancor di più, la Fiat 500 ha saputo creare una rete trasversale di relazioni, ispirate dalla stessa passione. Ed è questo il valore della bella mostra “65 anni di un mito” che il MAUTO è orgoglioso di ospitare, che nasce dall’entusiasmo e dalla collaborazione di tanti appassionati.

 

Ugo Elio Giacobbe, conservatore del Museo della 500 di Garlenda:  “I Musei come il “Dante Giacosa” di Garlenda sono importanti per trasmettere tali contenuti non solo agli appassionati, ma ad un pubblico più vasto. Credo che l’ing. Giacosa sarebbe felice di visitarlo e di vedere questa mostra, e forse ripeterebbe le stesse parole che scrisse dopo il primo raduno del 1984: “Con viva riconoscenza per l’inusitata e quindi tanto più encomiabile iniziativa di dare un nuovo soffio di vita e prestigio alla cara Fiat 500

ACI MIlano: Geronimo La Russa confermato al vertice

L’avvocato Geronimo La Russa è stato confermato alla guida di Automobile Club Milano. Lo ha deciso, all’unanimità, il Consiglio direttivo dell’Ente composto, oltre che da La Russa, da Paolo Longoni, Pietro Meda, Enrico Radaelli e Pierfrancesco Gallizzi in seguito alle elezioni dello scorso 23 giugno.

 

“Anche per il quadriennio 2022-2026 – spiega Geronimo La Russa – lavoreremo per favorire politiche che coniughino le esigenze degli automobilisti a quelle della città e più in generale del sistema della mobilità. Tutto ciò collaborando con le Istituzioni per far prevalere il buon senso e non posizioni ideologiche inutili e anacronistiche. Infine, ci sarà sempre massimo impegno per sostenere il settore sportivo con i tanti appassionati che fanno parte del nostro Club”.

 

A livello nazionale, Geronimo La Russa ricopre le cariche di presidente di ACI Infomobility e di direttore editoriale di ACi Radio.

“Fit for 55”: rinvio al 20240 proposta sensata

di Paolo Uggé, presidente di Contrasporto-Confcommercio

 

Bene la proposta di far slittare lo stop delle auto a benzina al 2040, ora si modifichi il testo sui veicoli commerciali con regole premianti per quelli di nuova generazione e per quelli alimentati a GNL, metano e fonti meno inquinanti.

 

Quella dello slittamento è una strada sensata, anche alla luce della situazione in essere, che Conftrasporto condivide. Ciò che tuttavia è necessario è che non diventi un “liberi tutti”, ma introduca meccanismi premianti per chi utilizza automezzi alimentati con sostanze meno inquinanti. Conftrasporto è per l’ambiente pulito e sano, ma dice “no” alla demagogia che frena gli investimenti delle imprese serie.