
di Luca Sra, Delegato ANFIA per il trasporto merci.
L’inversione di tendenza nelle immatricolazioni di autocarri registrata a settembre testimonia, tra gli altri, i limiti dell’attuale sistema di supporto al rinnovo del parco circolante caratterizzato da interventi frammentati e discontinui. Si auspica pertanto che, in occasione della discussione della legge di Bilancio per il prossimo triennio, siano previsti per il settore dell’autotrasporto stanziamenti congrui per sostenere politiche continuative di sostituzione di veicoli obsoleti con mezzi di ultima generazione alimentati a gas naturale (compresso o liquefatto) o a Diesel, permettendo
così il conseguimento di immediati risparmi in termini di emissioni di CO2 e valorizzando anche la filiera italiana dei biocarburanti come il biometano e l’HVO.
Nella stessa direzione, auspichiamo che nei negoziati in corso a Bruxelles sulla revisione del regolamento sulle emissioni di CO2, le Istituzioni possano trovare un accordo per l’introduzione di un meccanismo di contabilizzazione dei carburanti rinnovabili che contribuirebbe a promuoverne la disponibilità e conseguentemente accelerare la decarbonizzazione del settore del trasporto.
In prospettiva, si renderà inoltre necessario pianificare l’istituzione di un fondo pluriennale per l’autotrasporto che sostenga adeguatamente anche la diffusione di tecnologie con zero emissioni (elettriche a batteria o con celle a combustibile alimentate a idrogeno) e contestualmente la necessaria infrastrutturazione per la loro ricarica e rifornimento.
Tali interventi di sostegno diretto al rinnovo del parco devono essere inoltre accompagnati da politiche fiscali a sostegno degli investimenti sostenibili, prevedendo la riattivazione del credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali come già proposto nel capitolo relativo al REPowerEU del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.