Transizione “forzata”: e adesso chi paga il conto?

Emergenza clima: ma chi è che sta aumentando questa concentrazione?
di Mario Verna, manager automotive
 
Chi paga la “transizione”? Perché è chiaro che non è un “rivoluzione industriale”, altrimenti ci sarebbe stato un principio di “utilità” che ne avrebbe garantito una diffusione naturale: invece si deve “forzare”. E quando si “forza”, qualcuno (di solito quelli alla fine della catena e/o il contribuente) deve sostenerne i costi.
 
L’automotive europea è un paradigma di questa dis-efficienza: fiumi di denari che non possono essere investiti in sviluppo e competitività per ciò che il mercato chiede davvero e devono essere dissipati per sostenere le “forzature”.

Recommended Posts