di Michele Crisci, presidente di UNRAE
Dopo l’incontro del Tavolo Automotive presso il MIMIT lo scorso 7 agosto e con la ripresa delle attività istituzionali post pausa estiva, l’UNRAE ritiene ancora più urgente che venga definita quanto prima la strategia del Governo per accompagnare la transizione energetica del settore. Tra le priorità, è fondamentale che i 240 milioni di fondi residui degli incentivi 2024 vengano resi disponibili ben prima della fine dell’anno, per rifinanziare le dotazioni esaurite della fascia 0-20 g/km di CO2.
UNRAE ribadisce la necessità di scelte cruciali per supportare la transizione energetica, a partire dal recupero di ulteriori 250 milioni di euro (parte del miliardo previsto per il 2025) sottratti dal DL Coesione, l’eliminazione del price cap per le auto della fascia 0-20 g/Km o, in alternativa, la sua equiparazione a quello della fascia 21-60 g/km. Queste iniziative devono far parte di un più ampio piano strategico triennale per il 2025, 2026 e 2027.
Inoltre, l’UNRAE ribadisce, da tempo, la necessità di riformare il trattamento fiscale delle auto aziendali, rivedendo la detraibilità dell’IVA e la deducibilità dei costi in funzione delle emissioni di CO2, e riducendo il periodo di ammortamento a tre anni. Questo intervento, realizzabile attraverso i decreti attuativi della Delega Fiscale, è essenziale per rilanciare la competitività delle imprese italiane e accelerare il rinnovo del parco auto circolante, contribuendo così alla sostenibilità ambientale e alla sicurezza stradale.
Riteniamo fondamentale che vengano convocati al più presto i Tavoli interministeriali dedicati alla fiscalità del settore automotive per rilanciare la competitività delle nostre imprese e valorizzare il contributo che possono offrire, attraverso il rapido ricambio dei veicoli aziendali, nell’accelerare il rinnovo del parco circolante e nel promuovere la sostenibilità ambientale e la sicurezza stradale.
Foto da ufficio stampa UNRAE