di Francesco Ranieri, presidente AC Bari BAT – (intervento in vista della giornata di studi su “Gli effetti economico-sociali dell’elettrificazione nel settore automotive” del 12 dicembre al Politecnico di Bari)
La commissione traffico e circolazione di AC Bari e BAT ha deciso di approfondire ulteriormente il tema dell’impatto socio-economico in merito alla decisione Europea di eliminare dalla produzione tutti i
veicoli con motori endotermici. I timori da anni paventati sulla scelta imposta dal Parlamento Europeo, purtroppo, si stanno manifestando in maniera ancor più repentina e nefasta.
Tutte le industrie Europee dell’automotive stanno licenziando migliaia di lavoratori in quanto i mezzi ibridi e ancor di più quelli elettrici non trovano interesse tra i consumatori. Costi elevatissimi, poca praticità d’uso e difficoltà di ricarica, queste sono le ragioni. E’ un grido di dolore che si poteva prevedere, ma nessuno poteva immaginare una crisi del settore così profonda e rapida.
Il risultato è che il parco circolante ha rallentato fortemente il suo ricambio con la conseguenza evidente che circolano sempre più veicoli vecchi, pericolosi in quanto privi di ogni sistema di sicurezza
passiva e attiva e molto più inquinanti rispetto ai motori endotermici di nuova generazione.
Il passaggio a veicoli con biocarburanti sarebbe stata probabilmente la soluzione meno dolorosa nell’attesa che fossero progettati veicoli elettrici molto più performanti sotto il profilo della loro autonomia e soprattutto dai costi sostenibili e con una rete elettrica adeguata.
Dare il tempo e soprattutto finanziare l’industria europea per la ricerca al fine di progettare le auto del “futuro” ritengo sarebbe stata la soluzione migliore. L’Europa, invero, ha previsto sanzioni insostenibili per le industrie che non rispettano la produzione di veicoli elettrici, concedendo incentivi per l’acquisto di veicoli a batteria che non hanno avuto l’effetto auspicato.
Termino con una provocazione, il pianeta non è fatto a compartimenti stagni, pertanto, se l’Europa, con sacrifici immensi in termini economici eliminasse i motori endotermici in che misura contribuirà alla riduzione dell’inquinamento atmosferico globale allorquando altri continenti continuassero imperterriti nel consentire la circolare a mezzi vetusti incuranti del rispetto dell’ambiente?
Non sarebbe stata una scelta più oculata incentivare la sostituzione di veicoli vecchi con altri di nuova generazione, ma con motori termici per quindi passare gradualmente e senza sanzioni ai nuovi motori ad emissioni zero?
FOTO da ufficio stampa AC Bari BAT