
di Ferdinando Uliano, segretario generale FIM CISL
Nel passato dell’ex-gruppo Fiat ci siamo trovati in più occasioni ad assumerci responsabilità importanti per contrastare le situazioni di crisi nell’interesse dei lavoratori che rappresentiamo e per la salvaguardia industriale di un settore tra i più rilevanti dell’economia del nostro Paese.
Come sindacato non ci siamo mai sottratti dalla sfida della “nuova mobilità” se al centro c’era la sostenibilità sociale, che per noi significa: occupazione, reddito e prospettiva industriale. Per questo anche in questa situazione non ci sottrarremo a questa impostazione unicamente sindacale.
Abbiamo lavorato in questi mesi insieme con le Istituzioni e a tutte le parti interessate da Stellantis, e le aziende della componentistica dell’auto, per la realizzazione di un accordo di sviluppo con l’obiettivo della salvaguardia del settore dell’automotive, attraverso l’impegno più volte ribadito anche da Stellantis di 1 milione di veicoli entro il 2030 unitamente a tutte le scelte e gli impegni economici e finanziari necessari.
Abbiamo più volte chiesto la convocazione a Palazzo Chigi per definire nei suoi dettagli l’accordo di sviluppo. Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto la convocazione del tavolo dell’auto presso il MIMIT il giorno 7 agosto 2024, per noi sarà il banco di prova per verificare le responsabilità di tutti.