di Michele Mastagni, coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti di UNRAE
Nella speranza che i recenti incentivi agli investimenti nel settore dell’autotrasporto diano i segnali di ripresa sperati, desideriamo ribadire con forza l’assoluta necessità di un piano straordinario di sostegno allo svecchiamento dell’ormai vetusto parco circolante italiano, affinché i mezzi più obsoleti possano essere sostituiti con rimorchi e semirimorchi di ultima generazione.
Tali interventi risultano cruciali al fine di incrementare gli standard di sicurezza stradale. Le motrici moderne sono sempre più sofisticate e sicure grazie all’elettronica che le governa, ma se agganciano un semirimorchio di quindici anni fa si rischia che il veicolo trainante e quello trainato possano non dialogare, costituendo un pericolo sulla strada.
Infine, accogliamo con grande favore il voto del Parlamento europeo a supporto della revisione della Direttiva su pesi e dimensioni dei veicoli pesanti per incentivare l’adozione di soluzioni di trasporto più green e sostenibili. A questo proposito, ribadiamo la proposta di consentire anche in Italia la circolazione di complessi veicolari fino a 18,75 metri, una misura che garantirebbe vantaggi evidenti grazie a una maggiore efficienza dei viaggi, minori costi per le imprese, risparmi di carburante e conseguenti riduzioni di emissioni di CO2.