Tesla: la vera sfida di Musk è con i cinesi

di Gianmarco Roncarolo, Sales Director per l’Italia di Graniteshares

Tesla ha visto una flessione rilevante nei profitti e nei ricavi trimestrali, leggermente al di sotto anche di quanto si attendevano gli analisti, data la decrescente domanda globale di veicoli elettrici, e le recenti difficoltà della società a mantenere i margini ed i tassi di crescita passati. Nonostante ciò, il titolo, che da inizio anno aveva perso oltre il 40%, ha reagito positivamente, con un rimbalzo di oltre il 10% nel trading after-hours.

 

Incoraggianti sono state le dichiarazioni di Elon Musk in merito all’accelerazione del lancio della Model 2, nuovo modello più economico, e i risultati positivi delle linee di business non strettamente automobilistiche. Sarà importante per Tesla saper rispettare le promesse in merito ai sistemi di guida autonoma, ai robo-taxi e a nuovi modelli più economici, oltre che risolvere il problema politico-legale del compenso di Musk.

È chiaro come ormai la sfida con le cinesi, pensiamo a produttori come BYD o anche alla nuova Xiaomi SU7, si giochi non solo sul piano della guerra sui prezzi ma anche sul vantaggio tecnologico e innovativo, che non è più scontato sia del produttore statunitense.

Infine, con gli sviluppi nella produzione e nello stoccaggio del carburante, un’altra sfida futura che tutti i produttori di veicoli a batteria dovranno affrontare, e della quale forse parliamo ancora poco, è quella con le auto alimentate a idrogeno.

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