RadiciGroup: più tecnopolimeri per l’auto in Cina

Foto: Il presidente di RadiciGroup, Angelo Radici

RadiciGroup rilancia sulla Cina e inaugura a Suzhou, nel distretto del Jiangsu che conta oltre 170 aziende italiane, un impianto di proprietà raddoppiando la capacità produttiva con investimenti da 35 milioni di euro per rafforzare l’offerta sui mercati dei tecnopolimeri in crescita grazie agli usi applicativi che vanno dall’automotive all’elettrico/elettronico, dai beni di consumo a quelli industriali. La struttura si sviluppa su 36mila mq con gli standard LEED Gold (Leadership in Energy and Environmental Design), innovativi su sostenibilità ambientale e sociale, di cui circa la metà dedicati alla produzione e alla ricerca e sviluppo.

“È un progetto che ha preso forma in piena pandemia del Covid-19, nel 2020, quando le autorità locali ci chiesero se eravamo intenzionati ad andare avanti con i nostri piani malgrado il momento difficile: la scelta fu fatta pensando al futuro”, spiega Alberto Sessolo, country area manager della multinazionale di Gandino (Bergamo). Malgrado l’economia cinese stia incontrando indubbie difficoltà, a partire dalla crisi immobiliare, il settore dell’auto elettrica è tra quelli più promettenti visto che quest’anno la Cina si appresta a superare il Giappone per export di veicoli.

“L’automotive è tra i principali utilizzatori di tecnopolimeri, il cui mercato in Cina è molto frammentato“, dice Sessolo. L’investimento in Cina si colloca in un piano di crescita globale con investimenti che, nell’area High Performance Polymers, ammontano nell’ultimo biennio a oltre 85 milioni di euro tra Nord America, Europa e Asia: ha un valore strategico perché punta a coprire anche la domanda del Sudest asiatico.

RadiciGroup, tra i leader mondiali di intermedi chimici, polimeri di poliammide, tecnopolimeri ad alte prestazioni e soluzioni tessili avanzate, ha registrato nel 2022 un fatturato totale di 1,542 miliardi di euro, con oltre 3.000 dipendenti in più di 30 siti produttivi e commerciali tra America, Europa e Asia. La divisione High Performance Polymers conta 8 siti produttivi nel mondo e un fatturato di 629 milioni di euro nel 2022, di cui il 15% generato in Cina.

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