
di Gianmarco Giorda, direttore di ANFIA
L’indice della produzione automotive italiana registra un rialzo a doppia cifra a settembre (+11,7%), in continuità con il recupero avviato ad agosto (+2,6%), complice anche il confronto con un settembre 2021 fortemente negativo. Resta positivo anche l’indice della fabbricazione di autoveicoli, nuovamente in rialzo a doppia cifra nel mese (+29%), mentre inverte finalmente la tendenza l’indice della produzione di parti e accessori per autoveicoli (+0,4%).
Anche la produzione di autovetture, secondo i dati preliminari di ANFIA riferiti al mese di settembre, riflette questo trend di recupero (+25,9%), a confronto con la pesante flessione di settembre 2021. Secondo ANFIA, le stime sui volumi della produzione italiana di autoveicoli per l’anno 2022 si attestano intorno a 750.000 unità (-6% circa rispetto al 2021), con un orizzonte futuro ancora lontano dalla soglia ideale di almeno 1 milione di unità prodotte e non privo di preoccupazioni, considerando che la crisi dei semiconduttori ci accompagnerà ancora nel 2023, insieme all’aumento dell’inflazione e agli elevati costi di produzione.
Un segnale positivo emerge, invece, sul fronte del sostegno pubblico agli investimenti industriali e di ricerca ed innovazione della filiera automotive in questa fase di transizione produttiva. Grazie alla pubblicazione dell’ultimo decreto direttoriale attuativo della misura, infatti, è stato rinviato il termine per la presentazione delle nuove domande di Contratti di sviluppo per il settore automotive, concedendo alle imprese la possibilità di fruire del Quadro temporaneo sugli aiuti di Stato – che consente di estendere le agevolazioni a tutto il territorio nazionale e alle imprese di tutte le dimensioni – prorogato dalla Commissione europea al 31 dicembre 2023.