
In un’epoca in cui le grandi metropoli europee ripensano la mobilità urbana, un attore meno visibile rispetto ai colossi dell’automotive sta lasciando un segno profondo: Aixam, marchio francese specializzato in minicar, torna al centro della scena con il lancio di e-City GTO e Minauto Access Diesel Euro 5+. Due modelli, due motorizzazioni, due target differenti. Ma una sola direzione: rispondere con concretezza ai bisogni reali delle persone che vivono e si muovono in città.
Una minicar elettrica per la nuova generazione urbana
e-City GTO è la risposta alle esigenze di un pubblico giovane, urbano, connesso. L’autonomia cresce fino a 113 km, un risultato notevole in un segmento dove ogni chilometro in più è una conquista. E non si tratta solo di batterie: il design sportivo, il tablet da 7” con integrazione Android Auto e Apple CarPlay, l’opzionale ABS, fanno di questo modello una minicar che strizza l’occhio all’auto vera, ma resta fedele alla sua missione: essere compatta, accessibile, agile. Non è un caso che Aixam sia stata la prima casa europea a credere davvero nel quadriciclo elettrico, con una storia che parte dal 2008. Oggi, il 60% delle sue vendite in Italia è già a batteria.
Diesel sì, ma intelligente
Mentre molti costruttori abbandonano il Diesel, Aixam lo reinterpreta. La Minauto Access Diesel Euro 5+ è un ritorno all’essenziale: un motore Kubota bicilindrico, nessun AdBlue, nessun filtro antiparticolato. Solo ciò che serve per tenere bassi i consumi, i costi di manutenzione e le complicazioni. Perfetta per chi vive fuori dai grandi centri, o per chi cerca un veicolo concreto per lavorare. Eppure, non è un’auto vecchia: è un prodotto nuovo, omologato Euro 5+, e rappresenta ancora una fetta importante della domanda in Italia e in Europa. Perché non tutti hanno accesso a colonnine, garage o bonus fiscali
Una gamma pensata per durare
Con questi due nuovi arrivi, Aixam raggiunge 10 modelli totali, in un equilibrio intelligente tra alimentazioni elettriche e termiche. Il messaggio è chiaro: il futuro è sostenibile, ma deve essere anche inclusivo e progressivo, non forzato. “La libertà di scelta è un valore. Il nostro compito è offrire soluzioni per tutti i tipi di mobilità, senza dogmi”, afferma Tom Faget, Direttore Generale di Aixam Mega Italia.
Numeri solidi, identità forte
Con oltre 400.000 minicar prodotte dal 1983 a oggi, Aixam è sinonimo di continuità industriale. L’ingresso in Polaris Industries nel 2013 ha rafforzato l’impianto produttivo francese, che oggi conta tre stabilimenti e una capacità fino a 30.000 unità all’anno. Nel 2024, il brand ha conquistato una quota di mercato del 30,6% in Europa e del 25,1% in Italia, con 4.358 veicoli immatricolati, segnando un +19,2% rispetto all’anno precedente. Numeri che raccontano un successo costante, lontano dai riflettori, ma molto radicato nel quotidiano delle persone.
Conclusione: la minicar come simbolo di un’epoca
Nel cuore delle città congestionate, nei paesi dove il bus passa due volte al giorno, tra i giovani che sognano indipendenza e i lavoratori che non possono fermarsi, le minicar di Aixam sono ovunque. Sono veicoli piccoli, ma portano dentro una grande idea: quella di una mobilità che ascolta, rispetta e accompagna le persone, passo dopo passo.