Incentivi auto 2024: tra fondi per le elettriche esauriti in poche ore e risorse ancora disponibili

Incentivi auto 2024

di Gaetano Scavuzzo (Motorionline)

Per muovere le acque del mercato automobilistico italiano, in particolar modo per quanto riguarda i veicoli elettrici (i cui volumi di vendita nel nostro Paese continuano a essere esigui), c’era una fremente attesa per l’arrivo degli incentivi auto 2024, come raccontano i mesi trascorsi tra l’annuncio dell’Ecobonus e l’avvio della procedura di prenotazione sulla piattaforma, avvenuto il 3 giugno, che ha reso concreta l’operatività della misura. Un periodo di attesa durante il quale da più parti gli addetti ai lavori del settore automotive, Case auto in testa, hanno sollecitato l’effettiva disponibilità delle risorse già stanziate a supporto dell’acquisto di nuovi veicoli a basso impatto ambientale.

L’inatteso successo dei bonus per le elettriche e le relative perplessità

Rispetto alle precedenti tornate di incentivi auto, il via all’operatività della piattaforma del MISE che consente ai concessionari di prenotare il contributo governativo per conto del cliente ha riservato un’inattesa sorpresa: un boom di richieste per le auto elettriche che hanno portato all’esaurimento dei fondi, oltre 201 milioni di euro stanziati per la fascia di emissioni 0-20 g/km di CO2, nel giro di poche ore (meno di nove).

Considerando ciò che era successo in passato, nel 2022 e nel 2023, con un accoglienza degli incentivi statali per le elettriche decisamente più fredda, da più parti (associazioni dei consumatori, Federauto) sono stati sollevati dubbi e perplessità sul boom dell’Ecobonus riservato alle BEV, chiedendo alle autorità di indagare e fare chiarezza sul fatto che siano effettivamente cittadini e aziende a beneficiare del vantaggio economico degli incentivi, misura concepita per facilitare il loro passaggio verso una mobilità più sostenibile.

Il chiarimento del ministero: “Nessuna anomalia”

A tali perplessità il ministero delle Imprese e del Made in Italy nei giorni scorsi ha risposto fornendo un primo chiarimento, spiegando in una nota che dalle prime verifiche non sono emerse anomalie nel cospicuo flusso di richieste che ha portato all’esaurimento dei fondi per le elettriche, precisando che le relative prenotazioni sono arrivate per il 62% da persone fisiche e per il 38% da persone giuridiche, con i casi potenzialmente anomali limitati al 5% delle prenotazioni, valore definito “fisiologico e in linea rispetto al passato”.

Ancora disponibili 294 milioni per le fasce 21-60 g/km e 61-135 g/km di CO2

Così mentre gli incentivi per le auto elettriche sono finiti in tempi record, a poco più di una settimana dal via alle prenotazioni rimangono ancora disponibili, con fondi residui che al momento in cui scriviamo ammontano a circa 294 milioni di euro, per gli autoveicoli (categoria M1) che rientrano nelle fasce di emissioni superiori. Nello specifico, per la fascia 21-60 g/km CO2 sono disponibili ancora poco più di 106,6 milioni di euro, mentre per la fascia 61-135 g/km CO2 sono ancora a disposizione poco più di 188 milioni di euro.

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