Fusione nucleare: i fari del mondo puntati su Chieti

La transazione energetica, per tutti i Paesi europei, è diventata una necessità improrogabile e la soluzione più attendibile a risolvere il problema è quella del nucleare. Il Gruppo Tosto è una delle eccellenze italiane maggiormente coinvolta in progetti mondiali sull’energia da fusione, che lo ha portato a essere una multinazionale italiana, super specializzata, con ricavi che a fine 2022 si sono attestati a circa 160 milioni di euro, 1.200 dipendenti e un EBITDA del 15%. 

Di recente il Gruppo Tosto è stato coinvolto nell’innovativo progetto sull’energia da fusione a confinamento magnetico, commissionato da Commonwealth Fusion Systems (CFS), spin-off dell’MIT (Massachusetts Institute of Technology) al fine di amalgamare i decenni di ricerca con la rivoluzione tecnologica dei superconduttori magnetici ad alta temperatura.

Il team di CFS, composto da esperti in confinamento magnetico, produzione e fisica del plasma, si propone, come unico fine, quello di fornire energia da fusione pulita illimitata per combattere il cambiamento climatico e ad oggi, per finanziare il progetto, sono stati raccolti dal mercato fondi per circa 2 miliardi di dollari.

L’obiettivo di Commonwealth Fusion System, è quello di riuscire a produrre, a livello industriale, la reazione di fusione di due atomi di idrogeno, che in natura avviene all’interno del sole e delle stelle. La prossima tappa di CFS è quella di arrivare a costruire SPARC, primo impianto dimostrativo entro il 2025, con il compito di confermare il corretto funzionamento dei magneti per la configurazione toroidale e il raggiungimento del bilancio positivo di energia netta che dovrà produrre di più di quella consumata.

L’azienda del gruppo, Walter Tosto, si è aggiudicata per SPARC la fornitura del vacuum vessel e di alcune parti accessorie delle strutture interne. SPARC farà anche da banco di prova per lo sviluppo del progetto principale dell’azienda: ARC, il primo impianto a fusione su scala industriale completo dei sistemi per la raccolta dei neutroni e per la produzione di energia, in grado di immettere in rete elettricità a zero emissioni di CO₂. La realizzazione di ARC è prevista all’inizio del 2030. 

Tra i progetti di prestigio ottenuti dal Gruppo Tosto, va ricordato anche ITER, il primo impianto con dimensioni paragonabili a quelle di una centrale elettrica convenzionale. Per tale progetto, Walter Tosto SpA, membro del Consorzio AMW (Ansaldo, Mangiarotti, Walter Tosto), ha ottenuto, da Fusion For Energy, l’incarico di realizzare cinque settori in acciaio inossidabile, da 650 tonnellate ognuno, della camera da vuoto (il cuore del reattore iter) e la fornitura di 54 cassette body, strutture massicce e contorte del sistema dei Divertori dei reattori ed altri componenti interni del reattore, per un valore totale di 370 milioni di euro.

Il gruppo di Chieti, guidato da Luca Tosto, è orgoglioso di essere stato scelto come partner strategico di questi importanti progetti, che aiuteranno l’intera Europa a risolvere una porzione rilevante del problema energetico.

 

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