Autotorino e Volley Bergamo 1991: il legame continua

Autotorino e Volley Bergamo 1991: il legame continua
Autotorino e Bergamo unite da un legame che, in oltre vent’anni, il principale Dealer italiano ha stretto con la Città dei Mille, la sua comunità e i simboli della sua eccellenza in molti ambiti, come il Volley Bergamo 1991. Da sempre vicina al mondo dello sport e ai suoi valori come l’impegno, la passione, il desiderio di costante miglioramento e la motivazione nel raggiungere sempre nuovi traguardi, Autotorino ha condiviso negli anni Duemila diverse tappe significative dei Rossoblù, sostenendo la mobilità del Team.

L’estate 2025 vede nuovamente accanto le due realtà, per un percorso che coprirà due stagioni: Autotorino sarà Gold Sponsor e Official Automotive Partner di Volley Bergamo 1991 per i campionati 2025/26 e 2026/27.

Così Plino Vanini, presidente di Autotorino, saluta l’avvio della rinnovata collaborazione: “Con il Volley Bergamo 1991 abbiamo da sempre un rapporto stretto e aperto, anche oltre l’avverarsi di formali sponsorizzazioni; nonostante ciò, sentiamo forte l’emozione e l’orgoglio di tornare ufficialmente a condividere le prossime due stagioni nella massima serie della pallavolo femminile Italiana, espressione del sano movimento pallavolistico sviluppato attorno ai colori Rossoblù, tra Serie A1, squadre giovanili e un tifo radicato ed entusiasmante”.

“La presenza di Autotorino al nostro fianco è garanzia di sicurezza – sottolinea Paolo Bolis, Chief Financial Officer di Volley Bergamo 1991 – si tratta di un Partner autorevole e una realtà che nel corso degli ultimi anni ha saputo farsi strada in un settore molto competitivo presentandosi al pubblico attraverso numerose sponsorizzazioni sportive. Siamo felici che abbia scelto di accompagnarci per due stagioni”.

Autotorino metterà a disposizione di Volley Bergamo 1991 una flotta di 9 vetture in grado di offrire la giusta soluzione per le esigenze di ciascun fruitore, dai dirigenti alle atlete, grazie alla possibilità di rispondere a specifiche necessità e preferenze con l’ampio novero di Case rappresentate ufficialmente e di servizi personalizzati per la fruizione.


Foto ufficio stampa Autotorino

AVL Green Camp 2025: tra Intelligenza Artificiale e veicoli a guida autonoma

AVL Green Camp 2025: tra Intelligenza Artificiale e veicoli a guida autonoma

AVL Italia, azienda specializzata in soluzioni tecnologiche infrastrutturali e per la mobilità sostenibile nei settori automotive, ferroviario, marittimo ed energetico, ha concluso, con un record di presenze, la quinta edizione dell’AVL Green Camp. Nato come percorso di formazione rivolto agli studenti delle classi seconde della scuola media, l’AVL Green Camp si pone l’obiettivo di avvicinare i giovanissimi alle discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), permettendo loro di sperimentare e coltivare l’interesse verso la tecnologia e la scienza.

Ogni anno viene selezionato un argomento legato al tema della sostenibilità ambientale, elaborato attraverso incontri teorici e attività laboratoriali in cui si mettono in pratica i concetti appresi. L’edizione 2025 ha affrontato il tema dell’Intelligenza artificiale e dell’automazione dei veicoli. Attraverso la combinazione di una sessione teorica a cura degli ingegneri di AVL Italia e attività pratiche in laboratorio con gli educatori della Cooperativa Accento, che collabora con l’azienda fin dalle prime edizioni del Green Camp, si è indagato sul che cos’è l’IA e in cosa si differenzia dall’intelligenza umana; sul riconoscimento delle immagini e il ruolo dell’IA nella guida autonoma; sulle reti neurali predittive per ottimizzare i consumi e ridurre l’impatto ambientale.

Quest’anno l’AVL Green Camp ha visto il coinvolgimento delle classi seconde medie di due istituti scolastici: Istituto Comprensivo Don G. Dossetti di Cavriago (RE) e la Scuola secondaria di I grado A.S. Aosta di Reggio Emilia. Alla seconda parte del progetto, i laboratori pratici all’interno delTechnical Center di AVL Italia, hanno partecipato 18 ragazzi, selezionati in base alle motivazioni espresse, 9 del Dossetti e 9 dell’Aosta.

“L’intenzione – dice Dino Brancale, amministratore delegato di AVL Italia – resta quella di offrire agli studenti e alle studentesse un’opportunità di apprendimento interattivo, stimolando la loro curiosità e, in particolare quest’anno, la consapevolezza su come l’IA possa contribuire a migliorare la mobilità del futuro, rendendola più sicura e sostenibile. Grazie al Comune di Cavriago e alla Cooperativa Accento che ci hanno aiutato a realizzare la quinta edizione di questa iniziativa. Chi lavora nel campo della scienza e della tecnologia ha il dovere di mostrare a tutti, soprattutto ai più piccoli, la bellezza e le potenzialità di queste materie. Investire in sostenibilità, transizione ecologica e innovazione significa anche educare le nuove generazioni a confrontarsi attivamente con questi temi, fin da piccoli”.

Nello specifico del percorso, i ragazzi hanno lavorato al computer per apprendere i metodi del machine learning e come l’Intelligenza artificiale può essere addestrata al riconoscimento delle immagini; hanno studiato il funzionamento di mini robot e come questi possono essere dotati di sensori di riconoscimento; hanno utilizzato sistemi di programmazione per individuare percorsi urbani a minor impatto ambientale.

“Ci sono buone pratiche che fanno la differenza nella vita delle persone – aggiunge il sindaco di Cavriago Francesca Bedogni -. Le iniziative di orientamento per la scelta della scuola secondaria di secondo grado sono tante e molto utili ma, soprattutto quando si prova a vincere il pregiudizio o addirittura lo stereotipo di genere, nulla è più efficace dell’esperienza diretta. Da questa consapevolezza condivisa è nata la collaborazione che ci ha portati alla quinta edizione di AVL Green Camp. Le ragazze e i ragazzi che negli anni hanno partecipato ai camp hanno fatto una esperienza che ha cambiato profondamente la loro percezione delle professioni scientifiche e tecnologiche e li ha aiutati a vedersi nel futuro, nell’ambito di quel percorso di orientamento che li traghetterà poi verso la scuola secondaria di secondo grado. Siamo convinti che in questo ambito la collaborazione tra istituzioni e territorio possa aprire opportunità straordinarie e lavoriamo con AVL proprio in questa direzione”.

 

Foto da ufficio stampa AVL

 

 

La 500 nella storia dei rally: conclusa la Pechino-Parigi

La 500 nella storia dei rally: conclusa la Pechino-Parigi

La mitica 500 guidata da Roberto Chiodi e Fabio Longo, dopo aver concluso con successo il rally più antico e lungo al mondo, è stata esposta per alcuni giorni al Museo Multimediale “Dante Giacosa” di Garlenda (Savona). Per la prima volta nella storia una Fiat 500 ha disputato e concluso la Pechino-Parigi, il rally intercontinentale più antico (prima edizione del 1907 vinta dall’Itala del principe Scipione Borghese), più lungo (14.750 km in 37 giorni di gara) e più difficile al mondo (tutti i ricambi a bordo, nessuna assistenza programmata).

 

L’auto ha attraversato 12 Stati lungo “la metà del mondo” su piste ai limiti della percorribilità, affrontando tempeste di sabbia e vento, superando sterrati e pietraie, fango, torrenti e il terribile ondulè con vibrazioni continue che sconquassano macchina, denti e budella di chi è a bordo. Il tutto con una Fiat 500 R del 1973, preparata dal “mago” Michele De Filippis, ma pur sempre di serie e consona alle verifiche Fiva.

 

Una autentica impresa da annoverare nella storia di questo modello che rappresenta veramente la genialità italiana nel motorismo e il principio delle cose ben fatte e durature.

Viva la piccola 500, dunque. E un plauso anche all’equipaggio

 

I due “decani” della manifestazione, il dentista Fabio Longo e il giornalista Roberto Chiodi (sette partecipazioni complessive); il proprietario Federico Pedini Amati, ministro del Turismo di San Marino, salito a bordo nei primi tre giorni e all’arrivo; e l’imprenditore sammarinese Stiven Muccioli, al volante da Baku ad Ankara. Un team tanto audace e motivato quanto incosciente, perché l’idea di affrontare una Pechino-Parigi – sapendo benissimo in cosa consiste – qualsiasi persona ragionevole l’avrebbe bocciata in partenza. Ma le imprese si compiono (come scritto sul cofano di “Lucia”) andando “Oltre ogni immaginazione”.

 

foto uff stampa fiat 500 club italia

 

Caccia alla 500 scomparsa: il gioco online del Fiat 500 Club Italia

Caccia alla 500 scomparsa: il gioco online del Fiat 500 Club Italia

Il Fiat 500 Club Italia è orgoglioso di annunciare il lancio di un innovativo gioco online educativo pensato per i più giovani, con l’obiettivo di avvicinarli alla storia e alla cultura della leggendaria Fiat 500 e del Club che ne promuove i valori storici e culturali.

 

Il gioco, disponibile gratuitamente sul sito ufficiale del Fiat 500 Club Italia, propone un’esperienza interattiva e coinvolgente, dove i ragazzi possono imparare divertendosi. Attraverso quiz, missioni, curiosità e sfide, i partecipanti scopriranno il mondo delle 500 storiche, le tappe fondamentali della loro evoluzione e il ruolo del Fiat 500 Club Italia nella valorizzazione di questo patrimonio automobilistico.

 

“Con questo progetto vogliamo trasmettere ai più giovani la passione per la Fiat 500 e far conoscere il nostro impegno nella tutela della sua storia -ha dichiarato il presidente Maurizio Giraldi -. È un modo moderno e divertente per educare, coinvolgere e creare un ponte tra le generazioni.».

L’attenzione ai giovani è un importante tassello della vita associativa del Club, come dimostra il noto evento “Crescere Sicuri”, al quale partecipano circa 1.000 bambini e ragazzi e che vede il Museo Multimediale della Fiat 500 Dante Giacosa di Garlenda protagonista per una intera settimana ogni primavera; molte sono anche le iniziative dedicate alle scuole e ai bambini in tutta Italia grazie al coinvolgimento dei 200 Coordinamenti locali. Recentemente, inoltre, è stato istituito un Gruppo Giovani #500GG, composto da figli dei soci del Fiat 500 Club Italia e giovanissimi iscritti che organizzano incontri ed eventi che li coinvolgono direttamente. Tornando al gioco, questo è stato studiato per bambini e ragazzi utilizzando tecnologie didattiche e ludiche di ultima generazione, ed è accessibile da qualsiasi dispositivo. Un’iniziativa che unisce cultura, tecnologia e passione.

 

foto uff stampa Club 500 Italia

 

 

Autotorino: prima piattaforma digitale sulla mobilità elettrica

Autotorino: prima piattaforma digitale sulla mobilità elettrica

Autotorino, top dealer automotive italiano, è tra i primi attori del settore in Europa a presentare una piattaforma in grado di unificare e semplificare l’accesso alle informazioni sul mondo della mobilità elettrica: “Autotorino Evolution Advisor”, accolto con interesse e curiosità anche dall’industria, propone un approccio caratteristico che parte dalle esigenze di ciascun automobilista. A partire da un semplice quiz sulle proprie abitudini di guida, la piattaforma è in grado di individuare il livello di affinità alla mobilità elettrica, fornire previsioni di costi, consumi, impatto ambientale e molto altro per una scelta consapevole e sicura.

L’interesse verso la mobilità sostenibile in Italia continua a crescere. Nel primo quadrimestre 2025, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, si nota infatti un incremento significativo delle immatricolazioni in tutti i segmenti ad alimentazione green: nonostante i volumi ancora inferiori rispetto ad altre alimentazioni, l’elettrico puro (BEV) ha segnato un +82%, seguito dal +25,7% delle ibride plug-in e dal +16,4% delle ibride. Secondo un recente studio di Quintegia, inoltre, l’Italia, rispetto ad altri paesi europei, procede lentamente ma con costanza lungo il processo di elettrificazione: il nostro Paese ha investito nel migliorare l’infrastruttura aumentando il numero di colonnine per la ricarica, mentre registra un livello inferiore alla media europea per quanto riguarda le immatricolazioni del nuovo, e di conseguenza anche per il rinnovo del parco circolante. Autotorino ha quindi sviluppato la sua nuova piattaforma per sostenere con consapevolezza questo percorso di crescita e fornire uno strumento concreto, sicuro e che restituisce risposte chiare e precise a chi è interessato ad essere protagonista di questo cambiamento.

“La mobilità si evolve, si moltiplicano le tecnologie e le forme di fruizione; i consumatori si trovano in uno scenario che spesso percepiscono come complesso. Autotorino ha quindi sviluppato la piattaforma Evolution Advisor che aiuta a compiere una scelta consapevole e su misura – commenta Luca Genini, Direttore Servizi Finanziari, Assicurativi, Mobilità di Autotorino -. Abbiamo realizzato uno strumento digitale per aiutare le persone ad orientarsi, fornendo risposte chiare, sia dal punto di vista tecnico che pratico; ad esempio, simulando diverse soluzioni per la ricarica domestica e in mobilità. Un portale che unisce l’esperienza consulenziale di Autotorino con l’innovazione tecnologica, con l’obiettivo di diventare il riferimento non solo per chi si avvicina per la prima volta alla mobilità elettrica, ma anche per chi già la conosce e desidera esplorarne tutte le potenzialità.”

Dopo un percorso di formazione e approfondimento interno, Autotorino è ora pronta a guidare concretamente il cambiamento attraverso competenze e innovazione. Fiore all’occhiello di “Autotorino Evolution Advisor” è il simulatore che attraverso alcune semplici domande sulle abitudini e lo stile di guida è in grado di restituire un profilo personalizzato: “entusiasta elettrico”, “aspirante elettrico”, “entusiasta plug-in” e “aspirante plug-in”. Ma non solo, al termine del quiz la piattaforma permette di simulare le diverse opzioni di ricarica e conoscerne i tempi, confrontare i costi rispetto alle vetture termiche, analizzare le emissioni risparmiate, localizzare i punti di ricarica nei luoghi di interesse e scoprire la selezione di veicoli Autotorino che rispondono alle proprie esigenze. È anche possibile mettere a confronto i modelli di interesse dando facilmente evidenza di caratteristiche importanti per la scelta quali i tempi di ricarica, l’impatto ambientale e il risparmio di carburante. A completare la piattaforma anche una sezione dedicata ad articoli divulgativi e a domande frequenti sul mondo elettrico per rimanere sempre aggiornati.

Focus auto usata: comportamenti d’acquisto e motivazioni

Focus auto usata: comportamenti d'acquisto e motivazioni

In un contesto segnato da caro carburanti e incertezze economiche, l’auto usata si conferma una scelta strategica per molti italiani, non solo dettata dalla necessità di risparmiare ma anche guidata da valori di sostenibilità. A evidenziarlo è l’Osservatorio Second Hand Economy 2024 – realizzato da BVA Doxa per Subito, che quest’anno per la prima volta analizza anche i comportamenti di chi ha acquistato o sta per acquistare un’auto usata.

Motori: un settore maturo, digitale e guidato dalle auto

Il mercato dell’usato in Italia nel 2024 ha generato il valore record di 27 miliardi, corrispondente all’1,2% del PIL. Un valore importante e in continua crescita (+1 miliardo sul 2023), prodotto per oltre il 40% dai veicoli (10,8 miliardi). All’interno della categoria, le auto restano il comparto dominante per valore (circa il 70%), seguite da moto&scooter e veicoli vommerciali. Tuttavia, per numero di acquisti, sono gli accessori autoa guidare la classifica. Che sia per evitare i tempi di attesa o abbattere i costi del nuovo, per poter accedere a brand premium anche con un budget limitato, o ancora perché si è alla ricerca di un’auto storica, l’usato è comunque la prima scelta degli italiani anche quando si parla di automobili. I dati UNRAE parlano chiaro: nel 2024 i passaggi di proprietà delle auto usate sono stato quasi il doppio di quelle nuove.

“Secondo l’Osservatorio Second hand Economy il 57% del valore del mercato delle auto usatepari a 5,9 miliardi di euroè generato grazie all’online – commenta Andrea Volontè, Direttore Vendite di Subito – a dimostrazione di come la ricerca sulle piattaforme digitali sia diventata non solo il punto di partenza imprescindibile, ma spesso anche il punto di arrivo del processo di acquisto”.

Ecco perché quest’anno Subito, insieme a BVA Doxa, ha scelto di dedicare un focus specifico al mondo dell’auto usata. Un approfondimento reso necessario dalla centralità di questo mercato che riflette in modo emblematico le trasformazioni nei comportamenti di consumo degli italiani: più pragmatici, attenti al bilancio familiare, ma anche più responsabilità nelle scelte. Dalle oltre 2.000 interviste condotte è emerso che il 15% degli italiani ha acquistato un’auto usata negli ultimi tre anni, mentre un ulteriore 7% sta valutando di farlo. Proprio a questa parte del campione sono state rivolte domande specifiche, con l’obiettivo di capire meglio i loro comportamenti e le ragioni delle loro scelte.

Alimentazione: la transizione ecologica procede a rilento

Nonostante la crescente attenzione alla transizione ecologica e lo sviluppo di nuove tecnologie, i dati dell’Osservatorio mostrano come le alimentazioni preferite rimangono il Diesel (33%) e la benzina (29%), con il GPL (19%) che mantiene un buon livello di proprietà. Le ibride si attestano al 15%, mentre le full electric restano ancora marginali ( 4% ), segnale di una transizione più lenta e forse meno prioritaria di quanto previsto.

Un percorso d’acquisto ibrido

Il percorso che porta all’acquisto di un’auto usata si costruisce oggi attraverso una combinazione di canali, dove l’online rappresenta il primo passo fondamentale. Il 38% degli italiani inizia la ricerca su siti e app specializzate come Subito Motori, utilizzati sia per l’esplorazione iniziale, che per la selezione dei modelli preferiti e per il contatto con il venditore che precede l’indispensabile incontro. Le concessionarie restano centrali ( 35%) , nella ricerca ma soprattutto nella fase finale, per toccare con mano il veicolo e completare l’acquisto con maggiore sicurezza.

Non manca il ruolo del passaparola, ancora oggi considerato utile dal 15% degli acquirenti: non solo per trovare opportunità interessanti, ma anche per raccogliere esperienze, consigli e rassicurazioni da chi ha già affrontato lo stesso percorso. I diversi canali non sono alternativi, ma spesso vengono utilizzati in parallelo: l’online per scoprire e confrontare, l’offline per verificare e decidere, il passaparola per orientarsi. Un approccio ibrido, che unisce razionalità, fiducia e concretezza.

Da dove si parte nella ricerca di un’auto usata? Il criterio più determinante resta il budget: poco più di un terzo degli intervistati (35%) dichiara infatti di partire da una disponibilità economica precisa e di orientarsi verso ciò che rientra in quella fascia, cercando l’affare. Il 21%, invece, ha idee chiare sul modello desiderato e si muove di conseguenza, selezionando quello che offre le migliori condizioni o il miglior rapporto qualità-prezzo. Per il 15%, la priorità è acquistare un usato “fresco”, possibilmente a km0 o comunque recente ; infine, il 13% si lascia guidare dal marchio , spesso premium, considerando l’usato la porta di accesso a un’auto aspirazionale.

Per quanto riguarda i vantaggi nell’acquisto di un’auto usata, la convenienza economica resta quello principale: il 47% degli italiani dichiara di non voler spendere troppo per un’auto, sia per una questione di risparmio, sia perché probabilmente considera l’auto uno strumento funzionale, non è un oggetto del desiderio. Al secondo posto tra i vantaggi percepiti, la possibilità di acquistare comunque in concessionaria con garanzie (43%), offrendo maggiore sicurezza anche nel mondo dell’usato. Molto significativa è la dimensione etica: il 40% degli intervistati sceglie l’usato per contribuire attivamente all’economia circolare , affermando di voler dare una seconda vita a un’auto già esistente, abbattendo così gli ingenti costi ambientali della produzione di un’auto nuova.

“Siamo abituati a vedere nella seconda mano una scelta etica legata alla lotta agli sprechi – lo dimostra il 55% degli italiani che le attribuisce un valore sociale e di circolarità. Tuttavia, ci ha colpito un’adesione valoriale così forte anche per quanto riguarda l’auto, un acquisto meno frequente e complesso, ma proprio per questo ben ponderato”, osserva Andrea Volonté.

Seguono motivazioni più pratiche: il 37% non vuole investire troppo perché usa poco l’auto o non la considera essenziale, mentre il 35% preferisce acquistarla da privati per risparmiare ulteriormente. Una fetta più appassionata (22%) è invece attratta da auto d’epoca, youngtimer o modelli da collezione, per i quali l’usato resta l’unico canale possibile. Al contrario, le preoccupazioni maggiori riguardano possibili problemi di affidabilità (61%) con il rischio di generare delle spese impreviste non pianificate (48%), ma anche la mancanza di incentivi statali incide per il 20%.

Gen Z: più digitale, meno preoccupata ma anche meno esperta

Per quanto riguarda i modelli usati, le scelte della Gen Z non si discostano molto dal totale campione, ma c’è un dato curioso: il Diesel risulta essere più scelto rispetto alla media (37% contro il 33%), nonostante questa generazione sia la più sensibile alle tematiche ambientali. Le auto elettriche, probabilmente a causa dei costi ancora elevati, non riescono ad emergere, mantenendo percentuali simili a quelle del campione complessivo.

Inoltre, il ruolo del concessionario diminuisce drasticamente (21% contro il 35% della media), mentre rimane solido il peso delle piattaforme online (37%), con un incremento dell’importanza del passaparola (19%) e dei social media (16%), che per il campione totale sono marginali. I vantaggi di acquisto si allineano in gran parte con quelli percepiti dal resto del campione, ma emergono alcune differenze significative nelle motivazioni: il risparmio economico, ad esempio, ha un peso minore tra i più giovani, probabilmente perché spesso non sono loro a sostenere direttamente la spesa. Al contrario, per il 31% l’auto usata rappresenta la soluzione ideale per affrontare la prima esperienza di guida , in quanto accessibile e meno impegnativa.

Interessante anche il quadro delle preoccupazioni: la Gen Z si mostra meno ansiosa rispetto all’affidabilità del veicolo (50% contro il 61% della media) e agli eventuali costi imprevisti (38% contro 48%). Tuttavia, questo atteggiamento più rilassato potrebbe riflettere una minore esperienza rispetto alle generazioni precedenti, rendendo più complicata la fase decisionale. Il 23% dei giovani, infatti, dichiara di avere difficoltà a mettere insieme tutti gli elementi necessari per una scelta consapevole; il 15% fatica a confrontare i prezzi per identificare un vero affare; e il 17% è preoccupato di non riuscire a trovare modelli recenti dotati di tecnologie avanzate o sistemi di sicurezza aggiornati. Questi dati raccontano una generazione che, pur essendo nativa digitale, ha bisogno di strumenti più intuitivi, supporto informativo e contenuti educativi per affrontare con maggiore sicurezza il percorso verso la mobilità autonoma.

 

Foto da sito Mocauto

AUTO1 Group: oltre 300 nuovi posti di lavoro in Italia entro il 2025

AUTO1 Group: oltre 300 nuovi posti di lavoro in Italia entro il 2025

Gruppo AUTO1, realtà di riferimento nel settore della compravendita di auto usate, ha annunciato la creazione di oltre 2.000 nuovi posti di lavoro in Europa entro il 2025. Di questi, più di 300 saranno in Italia, confermando il nostro Paese come uno dei mercati strategici per la crescita del Gruppo. L’annuncio è stato dato il 16 giugno 2025 e fa parte di un ambizioso piano di espansione che coinvolgerà tutti i principali brand del gruppo: noicompriamoauto.it, AUTO1.com e Autohero, con interventi mirati in tutte le aree operative.

 

Rafforzare il team per sostenere la crescita

“Negli ultimi dieci anni abbiamo consolidato la nostra presenza in Italia. Oggi vogliamo continuare a crescere aprendo nuove opportunità di lavoro», ha dichiarato Silvano Soloperto, VP Italia di AUTO1 Group. Il piano di assunzione si inserisce nella più ampia strategia del gruppo per rispondere alla domanda in crescita dei suoi servizi e per prepararsi alle sfide future del settore. Il Gruppo, che un bel 2024 contava 6.300 dipendenti in Europa, è presente in 22 Paesi, con oltre 100 filiali di noicompriamoauto.it solo in Italia, un HQ a Milano e un Centro di Produzione a Oriolo, vicino a Voghera (Pavia) .

 

Nuove aperture e investimenti tecnologici

Nel primo trimestre 2025, AUTO1 Group è già aperto circa 60 nuove filiali in Europa per rafforzare la propria rete di consegna e ritiro auto. A beneficiarne sarà anche lei Autohero, il brand B2C del gruppo, che punta ad aumentare sensibilmente il numero di veicoli ricondizionati nei suoi centri di produzione per fronteggiare la domanda crescente.

Le nuove assunzioni riguarderanno sia profili junior sia figure professionali esperte, con competenze che spaziano dalle vendite, alla logistica, fino alla meccanica e ricondizionamento auto.

 

Una crescita che parte dalle persone

“Cerchiamo talenti da far crescere nel tempo», afferma Sergio Turco, Direttore People Italia. L’obiettivo non è solo inserire nuove risorse, ma costruire percorsi di carriera solidi e duraturi. Tra le posizioni aperte: consulenti vendita e acquisto auto, meccanici e tecnici specializzati, addetti alla logistica e operativi di centro, ruoli aziendali in ambito HR, marketing e finanza.

Le opportunità sono disponibili nei tre brand principali: noicompriamoauto.it – chi vuole entrare nel mondo delle valutazioni auto e del contatto diretto con il cliente; Autoeroe – per chi vuole contribuire a rendere l’esperienza di acquisto di un’auto usata semplice e affidabile; AUTO1.com – per chi opera nel B2B e vuole supportare i concessionari nel commercio digitale di auto usate.

 

Foto da ufficio stampa AUTO1

 

 

Verso il Salone del Camper 2025: l’Italia primeggia nel turismo open air

Verso il Salone del Camper 2025: l'Italia primeggia nel turismo open air

Il mondo del turismo open air è in aumento costante, lo dimostrano i dati e l’interesse che vi ruota attorno: si consolida la crescita del movimento e le prospettive per l’estate 2025. Il Salone del Camper, appuntamento dedicato al camperismo e ai mezzi ricreazionali, dal 13 al 21 settembre 2025 alla Fiere di Parma, sarà un momento di verifica e confronto sui temi legati a questo settore. La manifestazione, organizzata da Fiere di Parma in collaborazione con APC, Associazione Produttori Caravan e Camper, è alla sua 16a edizione.

 

Gli ultimi dati: il Belpaese tra le mete preferite per l’estate

Trova conferma nelle indagini Enit che l’Italia sia una delle mete più ambite dell’estate 2025. La componente del  turismo internazionale cresce a ritmi più elevati rispetto a quella italiana: Germania, Francia, USA, Svizzera e Canada si confermano i principali mercati in aumento. Anche il Giubileo ha un effetto positivo sui flussi, una vetrina turistica non solo per la Capitale, ma anche per le regioni limitrofe, Marche e Umbria ad esempio, leader del turismo religioso.

Le analisi posizionano l‘Italia al secondo posto nella speciale classifica mondiale delle mete più ricercate e desiderate per le vacanze, davanti a Turchia e Francia, e subito dietro la Spagna. I flussi internazionali si concentreranno soprattutto al Nord (7,7 milioni), poi nelle destinazioni del Centro Italia (5,5 milioni) e, quindi, al Sud (5,4 milioni).

L’Ufficio Statistica e l’Osservatorio Nazionale del Turismo (MiTur)sottolineano che i dati relativi al primo trimestre dell’anno indicano un’industria turistica in buona salute e che il turismo italiano sarà all’insegna della componente estera: oltre 8,6 miliardi di euro la spesa turistica (+6,44% sul 2024 e +29,13% sul 2019); e per le presenze seconda destinazione europea per crescita rispetto al 2019, con un +8,3%, dietro alla sola Spagna (+11,2%). 

 

Fiere di Parma dal 2010 in collaborazione con APC, organizza questo format innovativo di successo che ha fatto scuola e che ha portato all’attenzione del grande pubblico il turismo outdoor – dice Antonio Cellie, AD di Fiere Parma -. All’epoca il turismo outdoor era una nicchia, ed il camperista era considerato un viaggiatore avventuroso. Abbiamo creduto nel settore, investito molto e consolidato la leadership del nostro polo fieristico non solo nel settore del turismo open air ma in tutta la filiera della sostenibilità, come cicloturismo, cibo, ambiente. E la risposta nei numeri ci conferma che abbiamo visto lontano. L’industria turistica dell’outdoor è in buona salute e ci sono prospettive di continua crescita. Il Salone del Camper oggi è una delle più importanti vetrine del settore e un polo di sviluppo che crediamo andrà lontano implementando e costruendo altre sinergie, come quelle messe in atto con il mondo del turismo in bici”.

 

Vacanze all’aria aperta: 73 milioni di presenze previste

Si consolida la crescita e sono buone le aspettative per la stagione estiva: questo in estrema sintesi il risultato di un’indagine condotta dal Centro Ricerche CISET dell’Università Ca’ Foscari di Venezia (per FAITA Federcamping) su un campione di oltre 200 imprese. Considerando l’andamento delle prenotazioni e del tasso di occupazione registrati fino a metà maggio, gli operatori interpellati attendono, a chiusura di stagione, un aumento medio degli arrivi e delle presenze rispettivamente del +1,3% e +1,4% sull’estate 2024.

 

L’indagine  conferma il ruolo centrale del turismo open air in Italia , con tendenze in crescita: 73 milioni di presenze previste per l’estate 2025, in crescita rispetto ai 72 milioni del 2024; 11 milioni di arrivi , di cui oltre il 52% dall’estero ; permanenza media di 6,5 notti per ospite; fatturato in crescita del +1,2%. Le presenze saranno distribuite nelle oltre 2.600 strutture open air italiane.

 

La piattaforma Pitchup.com ha rilevato come sono già state prenotate quasi 100.000 notti in Italia dal mese di gennaio, con un aumento del 10% del valore totale delle prenotazioni rispetto al 2024. Il campeggio si conferma un’esperienza sempre più in voga , accessibile e sostenibile, perfetta anche per i viaggi dell’ultimo minuto, un trend sempre più coerente. Il desiderio di trascorrere un soggiorno nella natura senza precludere la comodità, il design ricercato, le esperienze entusiasmanti ed esclusive sono la tendenza del momento.

 

Secondo l’Osservatorio EY Future Travel Behaviors nel 2024 è arrivato in Italia il 24% dei viaggiatori open air europei  e le ricerche online sulla Penisola italiana hanno superato dell’11,8% quelle del 2023. Più di due terzi dei turisti stranieri che arrivano in Italia e alloggiano in camping e villaggi turistici all’aria aperta si dirigono in 4 regioni: Veneto (16,4 milioni di presenze, pari al 43,7% del totale); Toscana (4,5 milioni di presenze, pari all’11,8% del totale); Lombardia  (3 milioni di presenze, pari al 7,9% del totale); Trentino-Alto Adige (1,8 milioni di presenze, pari al 4,7% del totale). 

 

“Il comparto camper guarda al futuro con cauto ottimismo: registriamo una grande voglia di turismo all’aria aperta in camper da parte del pubblico italiano ed europeo – dichiara il Presidente APC, Simone Niccolai -. La sostenibilità del camper come strumento per il proprio tempo libero, tutto l’anno, è un valore che attrae sempre più appassionati: non solo per le tradizionali vacanze estive ma per trascorrere il tempo libero con la famiglia e gli amici. E grazie alle dotazioni complete dei camper moderni, il camper è oggi un mezzo che offre tutti i comfort per vivere momenti di svago e turismo in totale relax, anche d’inverno”.

 

Foto uff stampa Studio Eidos

 

 

Auto parcheggiata al sole? Rischio esplosioni e incendi

Auto parcheggiata al sole? Rischio esplosioni e incendi
Con l’arrivo del caldo e delle alte temperature, lasciare l’auto parcheggiata al sole può diventare un rischio se non si adottano alcune precauzioni. Secondo gli esperti di Parclick.it, l’app leader in Europa per la prenotazione di parcheggi, in estate la temperatura all’interno di un’auto chiusa può facilmente superare i 50°C, anche nelle giornate solo moderatamente calde, trasformando l’abitacolo in una vera e propria trappola termica. In queste condizioni estreme, alcuni oggetti possono sciogliersi, esplodere o addirittura provocare incendi.

 

Molti automobilisti, per distrazione o mancanza di informazioni, lasciano in auto oggetti potenzialmente pericolosi, senza considerare i rischi legati all’esposizione al calore. Alcuni di questi articoli, oltre a rovinarsi, possono rilasciare gas tossici o infiammabili, aumentando ulteriormente il pericolo. Una semplice bottiglietta d’acqua, se posizionata male, può agire come una lente d’ingrandimento, concentrando i raggi del sole su una superficie infiammabile e generando una scintilla. Allo stesso modo, batterie esterne o medicinali possono perdere efficacia o diventare pericolosi se alterati dal caldo. Per questo è fondamentale controllare l’interno del veicolo prima di lasciarlo al sole, soprattutto se si prevede di restare fuori a lungo. Di seguito, Parclick.it elenca i dieci oggetti che non andrebbero mai lasciati in auto sotto il sole:

 

Accendini
Gli accendini a gas sono altamente infiammabili e molto sensibili ai cambi di temperatura. Se lasciati in un’auto chiusa e surriscaldata, il gas contenuto all’interno può espandersi e provocare un’esplosione. Questo può danneggiare l’abitacolo e, nei casi peggiori, innescare un incendio. Anche se piccoli, gli accendini possono essere molto pericolosi se dimenticati nel cruscotto, nei portabicchieri o nel vano portaoggetti.

 

Bottiglie di plastica con liquidi
Una bottiglia di plastica trasparente può funzionare come una lente se colpita direttamente dai raggi solari, concentrando la luce in un punto e provocando bruciature o incendi. Inoltre, il calore può deteriorare i materiali plastici e rilasciare sostanze dannose nel liquido. Per sicurezza e igiene, è bene rimuovere ogni bottiglia dall’auto prima di parcheggiarla al sole. Se si ha bisogno di portare acqua, è consigliabile usare borracce termiche o contenitori resistenti al calore.

 

Dispositivi elettronici
Smartphone, tablet, fotocamere o powerbank possono surriscaldarsi molto rapidamente in un’auto chiusa. L’esposizione prolungata a temperature elevate può danneggiare le batterie al litio, causando cortocircuiti o, nei casi estremi, esplosioni. Oltre al rischio di incendio, il caldo compromette anche le prestazioni e la durata di questi dispositivi. Meglio portarli sempre con sé o, se proprio necessario, spegnerli e tenerli lontani dalla luce solare diretta.

 

Spray (deodoranti, profumatori, detergenti)
I contenitori spray sono pressurizzati e, se surriscaldati, possono esplodere. Lasciare un deodorante o un profumatore in spray nell’auto può sembrare innocuo, ma può causare gravi danni. Un’esplosione di aerosol all’interno del veicolo non solo può danneggiare superfici e materiali, ma rappresenta anche un rischio d’incendio. Questi prodotti vanno sempre conservati in ambienti freschi e ben ventilati.

 

Alimenti deperibili
Lasciare cibo in auto sotto il sole può avere conseguenze serie per la salute. Latticini, carne o piatti pronti si deteriorano velocemente e possono sviluppare batteri pericolosi, anche se sigillati. Oltre al rischio sanitario, gli alimenti andati a male emanano cattivi odori e attirano insetti o roditori. È importante svuotare sempre l’auto da qualsiasi alimento prima di parcheggiarla al sole, soprattutto d’estate

 

Cere, rossetti o cosmetici
Molti cosmetici contengono cere e oli che si sciolgono facilmente con il caldo. Un rossetto o un fondotinta liquido può rovinarsi in pochi minuti se lasciato in auto. Oltre a danneggiare i prodotti stessi, il contenuto fuso può macchiare sedili, tappetini o scomparti, rendendo la pulizia molto complicata. Meglio conservare i cosmetici in una pochette termica e portarli con sé.

 

Farmaci
Molti farmaci perdono efficacia se esposti al calore. Alcuni, come gli sciroppi, gli antibiotici liquidi o l’insulina, possono persino diventare pericolosi. Le alte temperature compromettono la stabilità dei principi attivi. Chi ha bisogno di portare medicinali con sé dovrebbe usare contenitori termici o mini frigoriferi portatili. Lasciarli in auto, anche solo per poco tempo, può rappresentare un rischio per la salute.

 

Occhiali con montatura in plastica
Lasciare gli occhiali da sole o da vista su superfici calde come il cruscotto può deformare la montatura. La plastica si ammorbidisce con il calore e perde la forma originale, rendendo gli occhiali inutilizzabili. Anche le lenti possono danneggiarsi o deformarsi, compromettendo la qualità visiva. È consigliabile riporli nel loro astuccio e tenerli al riparo dalla luce diretta.

 

Carte di credito, documenti con banda magnetica o chip
Il caldo intenso può smagnetizzare o danneggiare carte bancarie, badge elettronici o documenti con chip. Se lasciati nel portafoglio esposti al sole, possono deformarsi, incollarsi o diventare illeggibili. In caso di emergenza, questo può creare problemi seri. Meglio tenerli sempre con sé nella borsa o nel portafoglio personale.

 

Giocattoli con batterie
Anche un giocattolo apparentemente innocuo può diventare pericoloso se dimenticato in auto durante l’estate. Il calore può causare la fuoriuscita delle batterie, liberando sostanze corrosive, come l’idrossido di potassio, che può danneggiare i tessuti, irritare pelle o occhi e contaminare altri oggetti vicini. Inoltre, alcuni giocattoli elettronici hanno sensori o meccanismi che si attivano involontariamente con il calore o le vibrazioni. Questo può causare un funzionamento continuo e incontrollato, aumentando il rischio di surriscaldamento, corto circuiti e, nei casi più gravi, incendi, specialmente se realizzati in plastica infiammabile.

 

Ester Stivelli, Squad Lead di Parclick, ha dichiarato: Parcheggiare l’auto al sole, soprattutto nei giorni più caldi, può trasformare l’interno del veicolo in un forno vero e proprio. Questo calore estremo non solo danneggia alcuni materiali, ma rappresenta un rischio reale, perché può causare esplosioni, scioglimenti o incendi. Per questo motivo, da Parclick consigliamo di fare attenzione agli oggetti che si lasciano in macchina e, quando possibile, di scegliere parcheggi coperti o all’ombra: una semplice accortezza che riduce sensibilmente i rischi legati al caldo e protegge sia il veicolo che le persone che lo utilizzano”.
Foto di Vitor Paladini su Unsplash

Accordo ACI-Regione Lombardia-INAIL: “Scegli la strada della sicurezza”

Accordo ACI-Regione Lombardia-INAIL: "Scegli la strada della sicurezza"
Con il progetto “Scegli la strada della sicurezza”, si rinnova l’impegno di Regione Lombardia, ACI –-Direzione Centrale per la Federazione e Inail Lombardia per la promozione della sicurezza stradale, indirizzandolo verso il più ampio coinvolgimento degli stakeholders: le associazioni di categoria si aggiungono alla platea di interlocutori, riconoscendone il ruolo di facilitatori nell’intercettare i destinatari dell’azione di sensibilizzazione e delle attività
progettuali.

La nuova edizione del progetto affida alla formazione un ruolo sempre più strategico, con l’apporto non solo teorico e frontale, ma anche esperienziale dei corsi di guida sicura rivolti a datori di lavoro, responsabili e addetti al servizio di prevenzione e protezione, e include fra i fruitori anche i mobility manager, al fine di generare un’azione condivisa che si propone di contemperare le esigenze della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, con quelle
della mobilità e della sostenibilità.

Si conferma l’impegno a promuovere attività informative e divulgative che coinvolgano l’intera comunità di utenti della strada, intercettando le nuove sfide che il territorio regionale è chiamato ad affrontare, soprattutto nella stagione dei Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano Cortina 2026. Con questo obiettivo si aggiunge alle attività il progetto di interscambio dati sullo stato della rete stradale, per favorire tempestive misure di gestione delle criticità da parte degli enti competenti, a garanzia della sicurezza stradale di lavoratori e cittadini.
 

L’assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Romano La Russa: “Il rafforzamento della sicurezza stradale è una priorità per Regione Lombardia, obiettivo condiviso con INAIL e ACI, enti con i quali collaboriamo proficuamente dal 2011. Negli ultimi dieci anni, grazie ai progetti promossi, abbiamo coinvolto nella formazione oltre 30mila lavoratori di aziende pubbliche e private in Lombardia, un piccolo “esercito” di ambasciatori della sicurezza stradale che potranno diffondere e condividere quanto appreso. Ritengo, infatti, che la prevenzione e la riduzione degli
incidenti stradali siano possibili soltanto attraverso la sensibilizzazione e la diffusione della cultura della sicurezza e della responsabilità anche perché i comportamenti scorretti alla guida sono la prima causa di incidente. Quello sottoscritto in queste settimane è il sesto accordo con INAIL e ACI, stiamo lavorando nella giusta direzione anche allargando la platea dei destinatari dei corsi di formazione”.

Il Direttore Centrale della Direzione per la Federazione ACI, Fabrizio Turci: “Nei suoi 120 anni di attività, Automobile Club d’Italia ha sempre avuto fra i suoi principali obiettivi il raggiungimento di elevati standard di sicurezza per gli spostamenti di tutti gli utenti della strada. Importanti risultati sono stati raggiunti nel corso dei decenni, ma il tributo che ancora paghiamo a causa della sinistrosità è assolutamente inaccettabile: 8 morti e più 640 feriti ogni giorno, di cui 46 gravi, costi sociali annui pari a 18 miliardi di euro, drammi umani incalcolabili. Per questo tutta la nostra struttura e le nostre società sono costantemente attive nella comprensione dei fenomeni e nel mettere in atto tutte le migliori pratiche per arginare e prevenire il fenomeno. In questo contesto rinnoviamo con soddisfazione l’ultradecennale collaborazione con Regione Lombardia e INAIL Lombardia, forti degli ottimi ritorni avuti insieme in questi anni con oltre 30mila lavoratori e responsabili della sicurezza raggiunti su tutto il territorio lombardo. Agli importanti contributi dei passati progetti, nuovi significativi apporti saranno offerti dalla nuova iniziativa nei campi della formazione, non solo teorica, dell’informazione e della comunicazione, rafforzando ulteriormente anche i legami con prestigiose associazioni di categoria, con il mondo universitario e con i mobility manager che ben conoscono le esigenze e le necessità del mondo del lavoro in materia di mobilità”.

Il Direttore regionale INAIL Lombardia, Alessandra Lanza: “Il dato degli infortuni occorsi a lavoratori con mezzo di trasporto ed esito mortale è in aumento del 9% nel confronto tra l’anno 2023 e 2024: questo dato ci conferma che è necessario investire su iniziative che, oltre a promuovere una cultura della sicurezza stradale, come già
sperimentato con le progettualità precedenti, puntino ad una vera e propria formazione di utenti della strada consapevoli e attenti, al fine di evitare gli eventi infortunistici e divulgare il più possibile comportamenti sicuri attraverso una formazione esperienziale garantita dai corsi di guida sicura, generando una riflessione condivisa fra istituzioni che include adesso anche i mobility manager e che coinvolga le associazioni di categoria come facilitatori per ampliare la platea dei destinatari del progetto”.


Foto: da sito ministero dell’Interno