Autostrade per l’italia e l’illuminazione a led: salto verso l’efficienza energetica

Autostrade per l'italia e l'illuminazione a led: salto verso l'efficienza energetica

Nel contesto dell’innovazione e del rispetto ambientale, Autostrade per l’Italia (Aspi) si è imposta un obiettivo ambizioso: trasformare oltre 13.000 punti luce della sua rete autostradale con tecnologia LED, un progetto che mira a migliorare il comfort visivo degli utenti e a incidere positivamente sull’ambiente. Con un investimento significativo di 8 milioni di euro, questa iniziativa si inserisce in un piano più ampio di ammodernamento e sostenibilità che l’azienda sta portando avanti.

 

Roma, la capitale italiana, ha visto annunciare da Aspi un programma di rinnovamento che, entro il 2024, vedrà la sostituzione di lampade a sodio con soluzioni a LED in 450 gallerie e numerosi svincoli autostradali. Questa conversione non solo contribuirà a un risparmio energetico apprezzabile di circa 2 GWh all’anno ma permetterà anche di abbattere le emissioni di CO2 di oltre 520 tonnellate annue. Tale quantitativo di risparmio energetico equivale a quello di un comune di più di 3.000 abitanti, dimostrando l’impatto significativo che tali interventi possono avere su scala nazionale.

 

Benefici tangibili e prospettive future

Il passaggio alla tecnologia LED, oltre a garantire un risparmio energetico, assicura anche un miglioramento del comfort visivo per gli automobilisti, con conseguenze positive sulla sicurezza stradale. Questa scelta tecnologica prevede una riduzione media del 25% nei consumi di energia elettrica dedicati all’illuminazione, un dato che sottolinea l’efficacia di tale intervento sotto l’aspetto dell’efficienza energetica.

 

Aspi ha pianificato interventi su tutte le nove Direzioni di Tronco della rete autostradale che gestisce. A oggi, sono già state completate le operazioni in alcune aree, tra cui Pescara, Bari e Udine, mentre altre sono attualmente in corso, testimoniando l’ampio raggio di azione e la determinazione dell’azienda nel perseguire gli obiettivi prefissati.

 

Impegno condiviso verso la sostenibilità

Il progetto si colloca all’interno del Programma Mercury, una strategia che punta a valorizzare le infrastrutture esistenti attraverso l’innovazione tecnologica e la sostenibilità. Movyon e Tecne, società controllate da Aspi, sono direttamente coinvolte in questo sforzo, che si allinea perfettamente agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU.

 

Recentemente, Aspi ha rafforzato il suo impegno verso la sostenibilità sottoscrivendo la Carta degli impegni. Questo documento definisce le strategie e le azioni che il Gruppo intende adottare per promuovere comportamenti rispettosi dell’ambiente e in linea con una visione di futuro responsabile e inclusivo.

 

L’investimento di Autostrade per l’Italia nella tecnologia LED rappresenta un passo importante verso una maggiore efficienza energetica e un minor impatto ambientale. Questo progetto non solo evidenzia l’attenzione dell’azienda verso l’innovazione e la sostenibilità, ma dimostra anche come sia possibile coniugare le esigenze di mobilità moderna con il rispetto per l’ambiente. In un’epoca in cui la responsabilità ecologica è sempre più al centro delle politiche aziendali, iniziative come questa segnano la strada per un futuro più sostenibile.

 

Autohero-Nielsen Germany: quasi 2 italiani su 3 potrebbero acquistare un’auto nel triennio

Autohero-Nielsen Germany: quasi 2 italiani su 3 potrebbero acquistare un'auto nel triennio

Il 28% degli italiani prevede di acquistare un’auto nel 2024, oltre un italiano su tre pensa di farlo entro i prossimi due-tre anni. Tra tutti i car buyers italiani quasi uno su tre (31%) è orientato verso l’acquisto di un’auto usata. È quanto emerge da una survey* commissionata da Autohero – tra i principali dealer di auto usate in Europa – e condotta da Nielsen Germany.

 

Il sondaggio – realizzato in Italia, Germania, Francia e Spagna – ha approfondito anche gli aspetti più importanti in fase di acquisto di un’auto, le fonti utilizzate per reperire informazioni prima dell’acquisto e i motivi che spingono i consumatori a scegliere l’usato anziché il nuovo.

 

A monte della decisione

Secondo il 77% degli italiani, il prezzo è l’aspetto determinante quando si sceglie di acquistare un’auto. Al secondo posto, e chiaramente in relazione all’usato, le condizioni del veicolo sono un elemento essenziale per il 63% degli italiani; mentre per il 55% le condizioni della garanzia, incluse nel prezzo d’acquisto, rappresentano un altro fattore decisionale fondamentale. Infine, interessante notare come per il 43% degli intervistati sia rilevante la possibilità di effettuare una permuta, mentre il 29% ha indicato come più importante il diritto di recesso se non si è soddisfatti dell’auto acquistata. 

 

Nuovo vs usato

Oltre la metà dei potenziali car buyers in Italia (52%) si orienta sull’usato per il “miglior rapporto qualità-prezzo”, mentre il 38% opterebbe per un veicolo di seconda mano poiché, a parità di budget, potrebbe accedere a una marca o modello di fascia più alta rispetto al nuovo. Oltre un potenziale acquirente su 3 (35%), invece, guarda all’usato perché teme che l’auto nuova possa svalutare troppo rapidamente rispetto ad una di seconda mano.

 

Da sottolineare, infine, come il 30% degli intervistati consideri l’acquisto di un’auto usata perchè più sostenibile, mentre ormai solo il 21% pensa a questa opzione per una questione di minori tempi d’attesa rispetto al nuovo.

 

Le fonti di informazione

 Il web in generale, per la sua accessibilità 24/7 e immediatezza e per il vantaggio di poter confrontare simultaneamente più informazioni, si conferma il principale canale utilizzato dagli italiani per reperire informazioni generiche in fase di acquisto di un’auto. E su questo aspetto, l’Italia si distingue rispetto agli altri Paesi presi in esame, dove si registrano percentuali inferiori. La survey, infatti, mostra che il 39% degli italiani consulta i siti web delle case automobilistiche (sostanzialmente in linea con Germania e Spagna, mentre solo 1 francese su quattro li utilizza) ed effettua ricerche tramite Google (38%), mentre il 30% preferisce ottenere informazioni tramite i siti web delle riviste di settore.

 

Un dato sorprendente riguarda i canali social: secondo questa survey Instagram (14%) e TikTok (8%) sembrano ancora lontani dall’affermarsi come canali di informazione per l’acquisto di un’auto (percentuali simili anche in Germania, Francia e Spagna), pur essendo complessivamente due dei social media più utilizzati in Italia.

 

Dopo i canali online, è ancora il classico passaparola tra familiari e amici (34%) l’altro canale più utilizzato dagli italiani per reperire informazioni e consigli su come indirizzare le proprie scelte d’acquisto. Un dato, questo, inferiore rispetto a Spagna, Francia e Germania dove quasi 1 tedesco su due (48%) si rivolge alla propria rete di contatti per ottenere informazioni prima dell’acquisto di un’auto.

 

 

 

UNC: rialzo RC auto lunare e ingiustificato

UNC: rialzo RC auto lunare e ingiustificato

Foto: Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori 

 

Secondo l’Ivass, nel mese di gennaio 2024, il prezzo medio della RC auto è pari a 389,10 euro, in aumento in termini nominali del +7,5% su base annua. “Non si arresta la corsa dei prezzi della RC auto. Pur rallentando rispetto al balzo del 7,9% di dicembre, si tratta di un rincaro lunare, ingiustificato e vergognoso che mira solo a rimpinguare i profitti, salvaguardandoli dall’inflazione e facendo cassa sugli automobilisti. Per trovare un prezzo medio più alto si deve tornare al gennaio 2020 quando era pari a 395,60″, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

 

“In alcune città, poi, il rialzo è addirittura stratosferico e ci domandiamo da cosa dipenda. Non vorremmo che in quelle città vi fossero restrizioni della concorrenza o peggio ancora accordi collusi. Per questo chiediamo all’Antitrust di accertare i motivi di questi incrementi anomali“, conclude Dona.

 

In testa alle città con maggiore incremento, con un salto del 10%, si collocano Alessandria, Lecco, Vercelli e Biella, tutte con una variazione del 10% rispetto al prezzo medio del gennaio 2023. Medaglia d’argento per Milano con +9,9%, mentre in terza posizione Roma, Barletta, Belluno e Novara con +9,8%. Il premio più elevato, invece, a Napoli con 560,18 euro, seguita da Prato (553,77 euro) e Caserta (500,35 euro).

 

MAUTO: dal 24 aprile “AYRTON SENNA. Forever”

MAUTO: dal 24 aprile "AYRTON SENNA. Forever”

Foto: Il giornalista Carlo Cavicchi

Nella ricorrenza dei trent’anni dalla scomparsa di Ayrton Senna, il MAUTO dedica al  pilota brasiliano la più grande e completa mostra mai realizzata, che intende  approfondire due aspetti della sua vita: la storia sportiva del campione e quella privata di  un uomo che ha conquistato il cuore di milioni di persone in tutto il mondo. Dalle esperienze sui kart fino alle monoposto di Formula 1, la mostra “AYRTON SENNA. Forever”, in  programma al MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile da mercoledì 24 aprile a domenica 13 ottobre  2024, raccoglie le auto più significative guidate da Senna nel corso della sua carriera, dalla prima Formula  Ford all’ultima Williams. Le vetture saranno corredate da documenti, pubblicazioni e memorabilia. Tra  questi, la raccolta completa delle tute da corsa e dei caschi del pilota e la più ampia rassegna di tutti i libri  usciti nel mondo a lui dedicati.

Ad accompagnare il racconto, un importante apparato visivo si articolerà lungo tutto il percorso: immagini  spettacolari, alcune inedite, filmati in Super8, installazioni audiovisive e una multi-proiezione su grande schermo. Tra le tantissime fotografie esposte, realizzate dai più grandi fotografi dell’epoca, un’ampia  selezione di scatti di Angelo Orsi, grande amico e fotografo ufficiale di Senna.

A corollario dell’esposizione curata da Carlo Cavicchi – la più grande e completa mai realizzata – cinque  momenti di incontro e di dibattito: piloti, giornalisti, progettisti, collaudatori e amici, gli affetti e i rivali di  sempre contribuiranno a disegnare un ritratto quanto più completo dell’indimenticato campione. Tante  testimonianze di chi lo ha conosciuto e, a vario titolo, ha influito sulla sua strepitosa carriera.

Inoltre, mercoledì 1° maggio il Museo si collegherà in live streaming con l’Autodromo di Imola per  partecipare alle celebrazioni commemorative sulla curva del Tamburello. Il racconto in diretta da Imola sarà intervallato, nel corso dell’intera giornata, da approfondimenti di giornalisti, tecnici e piloti presenti al  Museo.

Si è spento Gandini, genio del design italiano

Si è spento Gandini, genio del design italiano

Addio a Marcello Gandini, 85 anni, torinese, il papà di due delle automobili più iconiche italiane: la Lamborghini Miura e la Ferrari GT4. Il grande designer si è spento improvvisamente a Rivoli (Torino). Tra le sue creature anche le Lamborghini Espada, Urraco, Diablo e Countach; ma anche l’Alfa Romeo Montreal; quindi, la Lancia Stratos; la Fiat X1/9 e alcune Maserati.

 

Gandini se ne è andato in silenzio, a poche settimane da un’importante celebrazione al Museo dell’Automobile di Torino che lo aveva coinvolto, insieme ad altri due geni del design tricolore, Giorgetto Giugiaro e Leonardo Fioravanti.

 

Tema dell’evento, organizzato da Aci Storico e Aci Editore, “Quelli del ’38”. In pratica, una candelina speciale per il compleanno numero 85 di tutti e tre. E un regalo speciale: un docufilm sulla vita dei tre car designer italiani famosi in tutto il mondo.

Foto dal docufilm “QUELLI DEL ’38”

Car & Classic: il mercato dell’epoca anche online

Car & Classic: il mercato dell'epoca anche online

Car & Classic non solo è tra le 1.000 aziende più innovative e più in rapida crescita, secondo l’ultima classifica del “Financial Times”, ma è anche al 331esimo posto.

Car & Classic è la più grande piattaforma digitale specializzata in acquisti e vendite di veicoli d’epoca in Europa. Un sito che sta abituando anche gli italiani, dopo gli appassionati degli altri paesi d’Europa e non solo, a comprare automobili online. Un traguardo rivoluzionario alla portata di un’azienda che ha già vinto da diversi anni la sfida di far viaggiare sul web un settore basato sul passato come i veicoli d’epoca, contribuendo tra l’altro a preservare la conservazione del patrimonio storico portandolo alla conoscenza di tutti tramite Internet e, soprattutto, delle nuove generazioni. 

Fondata nel Regno Unito nel 2005, Car & Classic offre attualmente una scelta enorme, di oltre 42mila mezzi storici in vendita fra automobili, moto e veicoli commerciali; muove un traffico mensile di 4 milioni di utenti al mese e dà lavoro a un centinaio di persone dislocate in vari Paesi d’Europa, oltre che in Giappone e Sudafrica.

In Italia esiste da un anno e mezzo ed è disponibile completamente in italiano. Contiene sia una sezione di annunci gratuiti di veicoli in vendita (7.045 il totale delle inserzioni pubblicate attualmente dall’Italia), sia una sezione di aste settimanali con inizi e chiusure tutti i mercoledì e le domeniche. Nel 2023 su Car & Classic si sono svolti in totale ben 8.198 incanti virtuali, con il 16% del business delle aste proveniente dall’Italia.

 

Foto di rupixen su Unsplash

Automotive: le donne si fanno strada, ma resta il gap salariale

Automotive: le donne si fanno strada, ma resta il gap salariale

Il settore automotive vede oggi un numero crescente di manager donna, ma persiste ancora un gap (soprattutto retributivo) da colmare, ancor più evidente nelle posizioni di vertice. Sul fronte degli acquisti di auto, oltre 4 su 10 vengono effettuati da donne che spendono in media 7.000 euro in meno degli uomini. Sono questi i principali spunti emersi nel corso della terza edizione del Pink Motor Day, l’evento promosso a Milano dalla rivista Fleet Magazine in collaborazione con l’Osservatorio Top Thousand e con il patrocinio del Comune di Milano e delle Associazioni ANIASAUNRAE e Valore D. L’edizione 2024 del Pink Motor Day si è focalizzata sul gap salariale che sussiste tra i due generi, su come si manifesta nella vita lavorativa di tutti i giorni e sulle possibili strade per superarlo.

 

Al centro del dibattito alcuni numeri utili a definire i contorni di un problema fatto di opportunità mancate e diseguaglianze: nel 2022 lo stipendio medio di una lavoratrice donna è stato pari a 20.378 euro, quello di un uomo 27.254 (dati Inps). Sempre l’Istituto pensionistico certifica che il differenziale di genere del reddito medio da lavoro supera gli 8-9mila euro nelle classi di età adulte oltre i 45 anni, toccando il massimo tra 50 e 54 anni con un differenziale di circa 9.500 € tra uomini e donne.

 

E in particolare l’industria automotive come sta rispondendo a questa situazione? Una survey di Gi Group Holding ha verificato come solo il 50% degli intervistati affermi che la propria azienda garantisce parità di retribuzione e opportunità alle donne e il 40,8% offre alle lavoratrici orari flessibili, congedi parentali e facilitazioni. L’Italia è però risultata, secondo lo studio, il Paese più attento tra gli 11 presi in esame nell’impegno a garantire la parità di retribuzione e opportunità di avanzamento di carriera (66%) e si è posizionata bene anche nella promozione di modelli e leadership femminile (56% delle aziende) e nell’organizzare iniziative di inclusione e sensibilizzazione (54%). Qualcosa, dunque, si sta muovendo nell’industria dell’auto, ma molto resta ancora da fare.

 

L’evento è stato, inoltre, occasione anche per la presentazione dell’analisi “Le Donne e l’auto”, illustrata da Cristiana Petrucci, responsabile Centro Studi e Statistiche di UNRAE, che ha fatto il punto sugli acquisti di vetture da parte delle donne. Lo studio ha evidenziato come nel 2023 4 vetture su 10 siano state comprate da donne, a un costo medio di 24.500 euro (7mila in meno degli uomini che spendono in media oltre 31mila euro). Sulla stessa percentuale si attesta il numero di auto circolanti guidate da donne (40% delle oltre 31 milioni del parco privati). Le auto preferite dalle donne si concentrano nei segmenti A e B, insieme ben l’82% del totale, contro circa il 60% degli uomini che, invece, presidiano in modo significativo anche il segmento C. Una scelta che rivela come in molti casi la vettura intestata a una donna sia la seconda auto di famiglia con necessità dimensionali più contenute. Infine, l’analisi registra anche le preferenze relative alle motorizzazioni: in testa è il motore a benzina (scelto dal 38,3% delle donne), seguito dall’ibrido (35,6%), poi GPL (14,6%). Il diesel si ferma al 7,2% (tra gli uomini raggiunge l’11,7%), mentre l’elettrico è al 2,8%, ben sotto la media nazionale.

 

Dagli interventi delle manager, imprenditrici e giornaliste registrati nel corso dell’evento è emersa la necessità per le aziende automotive e del settore della mobilità di puntare sulla parità di genere, non solo per una questione etica, ma per migliorare la propria competitività: alla luce della crescente platea di donne che oggi acquistano un’auto, avere una o più donne nel top management, che sappiano intercettare le esigenze e le preferenze di questo importante segmento di mercato, può risultare un fattore determinante. L’evento è stato promosso anche grazie alle aziende partner Arval, Athlon, Fratelli Giacomel, Koelliker, Noleggiare, SIXT e Toyota.

“Women’s Worldwide Car of the Year”: vince Kia EV9

"Women’s Worldwide Car of the Year": vince Kia EV9

La giuria specializzata del Women’s Worldwide Car of the Year (WWCOTY) ha eletto Kia EV9 “World’s Best Car for 2024’”. Il riconoscimento è stato assegnato, non a caso, in occasione della celebrazione della Giornata internazionale della donna. In giuria 75 giornalistiche specializzate del settore automotive, provenienti da 52 paesi di tutti i cinque continenti, che hanno proceduto alla valutazione delle vetture in competizione con test molto severi e su 63 concorrenti Kia EV9 è stata giudicata la migliore. Due le giurate italiane: Monica Secondino e Ilaria Salzano.

 

Per merito del suo appeal, della facilità d’uso e della notevole accessibilità, la giuria ha votato EV9 come la novità rivoluzionaria del mercato dei veicoli elettrici. È stata premiata l’innovazione di Kia nel realizzare un SUV di grandi dimensioni con un’aerodinamica eccezionale e una tecnologia avanzata, abbinati ad un abitacolo e ad un feeling di guida family-friendly.

 

Sono state poste in evidenza la versatilità e le prestazioni del modello di punta di Kia, in particolar modo nelle difficili condizioni invernali, insieme agli interni spaziosi e alle prestazioni degne di nota. Kia è stata, inoltre, premiata per aver realizzato un veicolo elettrico multi-purpose, già proiettato nel futuro con un’eccezionale efficienza energetica.

 

Il riconoscimento di quest’anno assegnato ad EV9 segue il successo di Niro dello scorso anno, nominata “World’s Best Car for 2023”; ai premi WWCOTY 2023. Kia EV9 continua la sua esaltante serie di vittorie, tra cui la nomina a finalista tra le “Top Three in the World” per i World Car Awards 2024.

 

Il SUV 100% elettrico si è anche affermato come “Family Cars” al Golden Steering Wheel 2023 ed è stato nominato “German Luxury Car of the Year 2024”, dando prova dell’ampia poliedricità che lo contraddistingue.

Foto Kia EV9 da ufficio stampa KIA

A22 chiusa per nebbia: non può diventare la normalità

Giornata vittime innocenti delle mafie: autotrasporto settore sempre più aggredibile

di Cinzia Franchini, presidente di Ruote Libere

 

Le ripetute chiusure dell’Autostrada del Brennero, ma non solo, a causa della nebbia, alle quali abbiamo assistito nelle ultime settimane stanno gravando in modo pesante sul mondo dell’autotrasporto. Non è possibile pensare che le conseguenze della scelta di chiudere le autostrade ricadano quasi esclusivamente sugli autotrasportatori; occorrono da un lato compensazioni, dall’altro una maggiore valutazione nel prendere decisioni così drastiche.

 

L’intero settore dell’autotrasporto, già gravato da problemi atavici e ben noti, dall’aumento quasi quotidiano del gasolio, già umiliato dalla decisione dell’Austria di vietare il transito di notte ai Tir italiani dopo il Brennero, non può farsi carico anche di questo. Davanti all’ assenza di una vera rete infrastrutturale alternativa a quella autostradale, i costi per le tante imprese italiane di autotrasporto in termini di ritardi nelle consegne appaiono eccessivamente gravosi.

 

Chiediamo, quindi, di adottare la chiusura delle autostrade, a partire dalla A22, solo in caso di condizioni estreme e di mettere in campo invece tutte le misure alternative possibili in termini di sicurezza: dal potenziamento della segnaletica luminosa, alla perfetta manutenzione della segnaletica sia orizzontale che verticale sulla strada, per avere un sicuro riferimento nella guida, fino all’uso della cosiddetta safety car. Parallelamente domandiamo che vengano poste in essere dalle società autostradali forme di compensazione economica, anche in termini di sconti dei pedaggi direttamente in fattura a fine mese, negli orari di chiusura.

ANCMA: Roman (Fantic) nuovo presidente

ANCMA: Roman (Fantic) nuovo presidente

È Mariano Roman il nuovo presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori). Ingegnere, classe 1955, una lunga e significativa esperienza nel settore, amministratore delegato e socio del gruppo Fantic Motor, che controlla anche i marchi Bottecchia e Motori Minarelli, Roman è stato eletto dall’Assemblea ordinaria dell’associazione riunitasi a Milano.

 

La rappresentanza dei produttori e dei distributori di due ruote e della filiera industriale di riferimento accoglie quindi il manager ed imprenditore veneto, che sarà affiancato nel suo mandato quadriennale dai vicepresidenti Cristiano De Rosa (De Rosa Ugo & Figli) e dal presidente uscente Paolo Magri (Brembo spa).

 

Nel suo intervento introduttivo, Roman ha ringraziato i soci per la fiducia che gli hanno accordato, sottolineando alcune priorità programmatiche quali “la necessità di intensificare le attività di promozione dell’utilizzo delle due ruote e di comunicazione del valore sociale e della rilevanza economica del settore; il potenziamento del presidio dei dossier e delle attività normative in Europa; il coinvolgimento dell’associazione nella programmazione della mobilità urbana da parte delle amministrazioni locali; la richiesta di misure sussidiarie in grado di liberare tutto il potenziale del comparto e di renderlo più competitivo”.

 

Quella del motociclismo in Italia è un’industria che vale oltre 9 miliardi di euro e che detiene la leadership europea in termini di produzione e mercato; parimenti il comparto della bicicletta, che esprime un valore di più di tre miliardi di euro, occupa una posizione di assoluta rilevanza nell’Eurozona.

 

Al neo presidente Mariano Roman, gli auguri di buon lavoro da parte di #FORUMAutoMotive.