Osservatorio Compass: i giovani vogliono l’auto. E sull’elettrico…

L’auto resta un obiettivo aspirazionale per i giovani. Questo è uno dei dati che vengono confermati dalla ricerca che l’Osservatorio Compass ha dedicato al settore. È un fatto che sorprende? Non proprio, almeno non per una larga parte di studiosi, giornalisti e appassionati. Gira questa storia che l’auto non sia più argomento di scelta primaria per i diciottenni e non rappresenti più scelta differenziante per molte persone.

 

In effetti la comunicazione dei Costruttori sono anni che martella su specifiche più legate a vantaggi di utilizzo (sempre uguali per tutti), alle emissioni, alle spettacolari prestazioni dell’infotainment, omologando una narrazione di prodotto che, nel tempo, ha smesso di emozionare. Siccome l’aspetto emotivo si attiva sempre prima di quello cognitivo, se per anni racconti l’auto che vuoi vendere come un insieme di caratteristiche e benefici, chiudendo con il prezzo, ecco che l’emozione lascia il posto alla ragione. L’attenzione spontanea viene meno e gli interessi, verso cui indirizzare le proprie giovani passioni, possono diventare altri. Ma non è così e questa ricerca dell’Osservatorio Compass sembra confermare.

 

L’auto è uno status symbol

L’analisi sul target 18-30 anni ci dice, in maniera netta, che si tratta di un gruppo molto aspirazionale e con meno attenzione agli impatti ambientali. Per il 61% degli under 30 l’auto riflette la personalità di chi la usa. Attenzione perché il totale del campione non è che si differenzi molto perché l’auto è un elemento differenziante per il 53% così come l’interesse nel volere i modelli più aggiornati 41% vs 37%.

Questa analisi viene completata (e confermata) andando a indagare i principali fattori, oltre al prezzo, nella scelta dell’auto. Per i più giovani l’estetica (38% vs 32%) e la tecnologia (31% vs 25%) rivestono importanti elementi di scelta.

 

L’auto si usa tutti i giorni

Gli italiani restano degli heavy user dell’auto. Il 95% degli intervistati posseggono almeno un’auto, il 44% due. L’uso quasi quotidiano appartiene al 62% e l’auto viene guidata in prima persona.

 

L’auto è piacere della guida

Più volte si parla del rischio di declassare l’auto a mera commodity, ma il piacere della guida ancora lo ritroviamo tra gli atout richiesti e cercati dai clienti. Per gli italiani l’auto rappresenta ancora il mezzo attraverso il quale vivere il piacere della guida. Tra i valori di scelta più alti il piacere di guida supera di gran lunga l’interesse verso auto poco inquinanti (35% vs 29%).

 

Le concessionarie auto dovranno fare i conti con il mercato digitale? Non proprio

Da diverso tempo si dibatte spesso sul futuro delle concessionarie: esisteranno nell’assetto che conosciamo o saranno costrette a ridimensionarsi? Senza dubbio il processo di vendita si deve già rifocalizzare sulla qualità della consulenza e del servizio post-vendita, ma dalla ricerca dell’Osservatorio Compass, emerge che l’80% degli italiani considera la concessionaria il principale canale di acquisto dell’auto mentre solo un 12%sceglierebbe di acquistare l’auto online. Una quota, questa, che sale al 23% tra gli Under 30. La scelta del marketplace digitale è preferita nel mercato dell’usata, ma la necessità di provare l’auto rimane molto forte.

 

La customer journey del cliente parte dall’Internet

L’utente interessato ad acquistare l’auto parte, nel suo processo d’acquisto, dalla rete. Oltre il 70% (media tra il campione totale e la fascia 18-30) compra in concessionaria dopo aver raccolto tutte le informazioni online. In concessionaria si cerca professionalità, capacità del venditore, possibilità di toccare e provare il prodotto e la qualità dell’assistenza post-vendita.

Intenzioni di acquisto: molto meglio l’auto elettrificata rispetto a quella elettrica

Interessante il dato relativo alle intenzioni di acquisto degli italiani: il 63% di questi è più aperto verso l’auto ibrida rispetto a quella totalmente elettrica scelta per il 38% del campione e dal 44% dei giovani. Da registrare un alto numero degli indecisi e dei contrari sull’auto elettrica che è il 62% dell’intero campione e un 56%della fascia 18-30 anni. Relativamente all’auto elettrificata questa percentuale risulta uguale per ambedue i gruppi considerati: 37%.

Per concludere lo scenario è molto chiaro: la passione per l’auto esiste eccome, c’è una corposa percentuale di italiani interessata a viverla anche per il semplice piacere di farlo. I giovani, ma non solo, la considerano un oggetto di appartenenza. Le concessionarie esistono ed esisteranno e la loro sfida sarà ripensarsi in termini di servizi offerti e capacità di aggregare attenzione spontanea sul marchio. In questo senso la differenza tra premium e generalista andrà a scomparire. L’auto elettrica, malgrado gli enormi sforzi di comunicazione dei Costruttori, resta una scelta di poco appeal diversamente dall’auto elettrificata decisamente più compresa e selezionata.

Automotive retail: Motor K acquisisce Carflow

MotorK, azienda leader in Europa per l’automotive retail, ha annunciato l’avanzamento delle trattative per l’acquisizione di Carflow, un fornitore di soluzioni di vendita al dettaglio per il settore automotive che rifornisce più di 400 concessionari d’auto e i principali OEM automobilistici in Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo. Questa acquisizione testimonia la strategia dell’azienda di continuare ad aumentare la propria quota di mercato guidando il proprio consolidamento nell’altamente frammentato mercato dell’automotive retail.

 

La presenza geografica strategica di Carflow permetterà a MotorK di raggiungere una più ampia base di clienti e di debuttare in mercati nuovi, quali Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo, espandendo così l’impronta geografica europea del gruppo. Inoltre, il solido portafoglio clienti di Carflow nel mercato locale arricchirà le reti OEM di MotorK nell’area del Benelux.

Facile.it e la Rc auto: 1 su 3 l’acquista online

La polizza Rc Auto è una spesa che tutti gli automobilisti devono mettere a budget almeno una volta all’anno, ma come viene acquistata? Secondo l’analisi di Facile.it, fra chi la acquista online, più di 1 italiano su 3 (34,2%) lo fa direttamente dal proprio smartphone. Dallo studio, realizzato su un campione di oltre 279.000 polizze Rc Auto sottoscritte online, emerge come la percentuale sia aumentata rispetto al periodo pre-pandemia, quando era pari a “solo” il 24,8% (primo trimestre 2019).

 

«La pandemia e le restrizioni imposte hanno spinto gli italiani a digitalizzare molti processi», spiega Andrea Ghizzoni, Managing Director Insurance di Facile.it«Inevitabilmente anche il mondo delle assicurazioni è stato influenzato da queste dinamiche e l’acquisto da smartphone, device che può essere utilizzato in ogni momento e luogo, è ormai una realtà anche per il settore assicurativo».

 

Analizzando i dati dal punto di vista anagrafico, non stupisce notare come siano soprattutto gli individui con un’età compresa tra i 25 e i 44 anni ad utilizzare maggiormente il cellulare per rinnovare o sottoscrivere la copertura per la propria vettura (38,8%). Nonostante i 65-74enni siano i meno propensi, è interessante notare come quasi 3 italiani su 10 (28,5%) appartenenti a questa fascia anagrafica si affidino comunque al mobile per l’acquisto.

 

Il fenomeno a livello regionale

Se, come detto, a livello nazionale coloro che usano il cellulare per comprare l’Rc Auto rappresentano il 34,2% del campione, la percentuale sale fino al 37,1% in Friuli-Venezia Giulia, che si posiziona così in cima alla classifica delle regioni più propense alla sottoscrizione di una assicurazione attraverso lo smartphone. Seguono sul podio la Sardegna (36,5%) e l’Emilia-Romagna (36,2%).

 

Osservatorio

Ma quanto costa assicurare un veicolo a quattro ruote in Italia? Secondo i dati dell’Osservatorio Rc Auto di Facile.it*, ad aprile 2022 occorrevano, in media, 443,07 euro, valore in linea con quanto speso a marzo, ma ancora inferiore rispetto a 12 mesi fa (-2,07%). Guardando alle scelte degli automobilisti in materia di garanzie accessorie emerge come, tra coloro che ne hanno inserita una in fase di preventivo, la più richiesta sia stata l’assistenza stradale (40%). Il dato può essere letto anche in virtù di un parco auto che continua ad invecchiare; lo scorso mese l’età media dei veicoli italiani era pari a poco più di 11 anni e mezzovalore in aumento rispetto a quello rilevato nello stesso periodo del 2021 (10 anni e 9 mesi).

Seguono tra le garanzie accessorie più richieste, sia pure a grande distanza, la copertura infortuni conducente (19%), la tutela legale (18,4%) e la garanzia furto e incendio (11%).

 

Non solo Responsabilità civile

L’analisi di Facile.it non ha preso in considerazione solo la Responsabilità Civile per l’auto ma anche quella per la moto*; anche in questo caso, dallo studio realizzato su oltre 23.800 polizze Rc Moto acquistate online, emerge che nel primo trimestre del 2022 ben 1 italiano su 3 (33,9%) ha acquistato la polizza per le due ruote direttamente dal proprio cellulare; valore in aumento di 12 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2019.

 

L’analisi è stata realizzata su un campione di oltre 279.000 polizze Rc Auto e oltre 23.800 polizze Rc Moto acquistate online su Facile.it nel corso del primo trimestre 2019 e primo trimestre 2022. L’Osservatorio calcola il premio di assicurazione Rc auto medio e le sue variazioni negli ultimi 12 mesi. Questa ricerca è basata su oltre 9.192.315 preventivi effettuati in Italia su Facile.it dai suoi utenti tra il 1 aprile  2021 e il 30 aprile 2022 e i relativi risultati di quotazione prodotti.

AVL Italia: cresce con idrogeno, elettrificazione e connettività 

Foto: Dino Brancale,  amministratore delegato di AVL Italia

AVL Italia, azienda specializzata nello  sviluppo, simulazione e testing di sistemi powertrain, ha chiuso il bilancio del 2021 con  numeri in forte crescita. Il fatturato si attesta su 130 milioni di euro, con un incremento  di più del 18% rispetto ai 110 milioni del 2020 e del 34% rispetto ai 97 milioni del 2019. “Nel 2021 abbiamo consolidato gli investimenti fatti negli ultimi cinque anni per  complessivi 30 milioni, che hanno interessato attrezzature, macchinari, immobili e nuove  assunzioni”, dichiara Cristiano Auriemma, direttore finanziario di AVL Italia. Tra i progetti messi in cantiere, procede speditamente quello relativo alla business unit  dedicata alla produzione in larga scala di nuovi prodotti dedicati al testing di celle di  batterie per il settore automobilistico, annunciato alla fine dello scorso anno.

 

Per questo  specifico progetto sarà allestito uno spazio produttivo che sorgerà nell’area del Centro Tecnico di Ricerca, a Cavriago (Reggio Emilia), di 1.000 metri quadrati. Il nuovo progetto impegna un investimento di 12 milioni di euro, messi a disposizione in parte anche dal ministero dello  Sviluppo Economico e dalla Regione Emilia Romagna, e comporterà un incremento dei posti  di lavoro per circa una ventina di unità, tra ingegneri e operatori.

 

Si tratta di un progetto che mira a ottimizzare i test climatici eseguiti sulle batterie dei veicoli. AVL, infatti, ha sviluppato un innovativo metodo di raffreddamento delle celle delle batterie  attraverso cui è possibile ridurre i tempi di inattività legati ai test di circa il 30%, migliorando le prestazioni di tutto il processo produttivo e rispondendo così a un’esigenza del mercato  automobilistico fino a oggi senza soluzione.

 

“Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti nel 2021 – dichiara Dino Brancale,  amministratore delegato di AVL Italia –. Stiamo raccogliendo i frutti di ciò che abbiamo  seminato negli anni passati e questo ci fa intravedere ottime performance anche per il 2022,  grazie al consolidamento degli investimenti e alla diversificazione del nostro business. Le  problematiche geopolitiche ed economiche legate al momento storico ci preoccupano, come il raddoppio dei costi dell’energia, che però interpretiamo come uno stimolo a  un’implementazione più spedita delle politiche di decarbonizzazione e di circular economy”.

 

AVL Italia è impegnata da sempre sui temi della mobilità sostenibile: dal motore a idrogeno,  di cui un prototipo è già sul banco di prova nel Centro Tecnico di Cavriago, ai sistemi di  guida autonoma; dalla connettività verso le infrastrutture, all’elettrificazione dell’intero  comparto dei trasporti, incluso il settore navale. In occasione del prossimo Salone Nautico  di Venezia verrà, infatti, presentato il nuovo progetto E-Pelikan, il primo scafo a  motorizzazione completamente elettrica in grado di ripulire i mari dai rifiuti, al quale AVL ha  contribuito per la realizzazione del motopropulsore elettrico.

 

Nei prossimi tre anni, due filoni si aggiungeranno all’attuale strategia di sviluppo: da un lato  le moderne architetture elettrico-elettroniche che porteranno a una significativa semplificazione dei sistemi hardware e software imponendo una visione più sistemistica organizzata in pochi domini; dall’altro, l’implementazione dei sistemi di cybersecurity al  passo con le nuove normative.

Telematica nella mobilità: a Lojack il “Le Fonti Award”

LoJack Italia, società del Gruppo CalAmp leader nelle soluzioni telematiche per l’automotive e nel recupero dei veicoli rubati, è stata premiata con il Le Fonti Awards come “Eccellenza dell’anno Innovazione & Leadership Telematica settore Mobility”. Questa la motivazione redatta dalla giuria: “Per essere una società Leader nei dispositivi elettronici per il recupero dei veicoli rubati. Per spingere sempre verso una tecnologia innovativa e per essere un pioniere della telematica con esperienza in ambito Machine2Machine. Per la grande esperienza nel settore della sicurezza e della connettività dei veicoli e per il focus sul cliente”. LoJack si è aggiudicata il Premio grazie alle soluzioni offerte sul mercato per una mobilità sempre più connessa, sicura e sostenibile.

 

La consegna del Premio si è tenuta nel corso della consueta cerimonia tenutasi a Milano presso Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana. La selezione dei premiati è avvenuta, come sempre, sulla base delle indicazioni fornite dalla redazione del Gruppo Le Fonti e dal Comitato Scientifico.  “Il conferimento di questo premio – ha commentato Maurizio Iperti, presidente EMEA di LoJack, al centro nella foto, a margine della premiazione – costituisce un nuovo riconoscimento dei costanti sforzi sul fronte dell’innovazione per migliorare la sicurezza sulle strade e per offrire soluzioni telematiche in grado di supportare ogni giorno i nostri partner e di rendere la loro mobilità sempre più smart e attenta all’ambiente e ai costi”.

Riva Aquarama (7 milioni): con due… Miura

di Roberta Pasero

Il rombo di due motori Miura per solcare le acque e passare dall’asfalto a mari e laghi. Non poteva che essere di Ferruccio Lamborghini questo Riva Aquarama datato 1968, un gioiello héritage, scafo di legno com’era tradizione Riva, con dettagli azzurro Tiffany, tutto splendidamente restaurato, e che oggi ha una quotazione di mercato di 7 milioni di euro.

Pochi giorni fa il rimessaggio in acqua, sul lago di Iseo, di questo Lamborghini oggi proprietà dei Cantieri Bellini dove tornano a splendere gli storici motoscafi Riva. E poi in acqua per un test drive, con i motori Miura a vista che suonano una partitura emozionante. 

smart

Prezzi gas naturale autotrazione: ok all’Iva al 5%

Le Associazioni Assogasmetano, Assopetroli-Assoenergia e Federmetano hanno accolto con favore le misure approvate dal Consiglio dei ministri. Il provvedimento, oltre a prorogare il taglio delle accise sui carburanti fino all’8 luglio 2022, include anche un intervento sul metano auto: l’accisa sarà a zero euro per metro cubo ed è prevista una riduzione dell’Iva dal 22% al 5%.  



Quanto ottenuto è il risultato di una battaglia portata avanti dalle tre associazioni da oltre otto mesi e che certamente costituisce un tassello importante per la tutela del settore del metano per autotrazione, pesantemente colpito dal caro prezzi e che fino a oggi non aveva avuto alcun tipo di sostegno da parte del Governo. A tal proposito, Assogasmetano, Assopetroli-Assoenergia e Federmetano ringraziano i ministri della Transizione ecologica Roberto Cingolani, dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco e dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti per la sensibilità dimostrata nel salvaguardare al contempo una riduzione del prezzo al consumo e un’eccellenza italiana funzionale alla decarbonizzazione e che tanto ha dato e molto può dare al Paese in termini economici, ambientali e occupazionali.

 

La filiera del metano per autotrazione conta, infatti, nel nostro Paese conta circa 20.000 addetti, oltre 1.500 punti vendita, 1.100.000 famiglie a basso-medio reddito, autotrasportatori e aziende di trasporto pubblico locale che hanno scelto il metano per la loro mobilità – motivate dall’economicità e dai vantaggi ecologici del gas naturale – e ben un 30% di biometano già distribuito in rete per uso autotrazione.

Bus elettrici: incentivi dal Mise

Con un decreto del ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, è stata istituita una nuova linea di intervento per la realizzazione di investimenti nella filiera degli autobus elettrici per la quale sono disponibili incentivi per un ammontare di 300 milioni di euro stanziati dal PNRR.

 

Potranno richiedere gli incentivi le imprese del settore, in particolare quelle della componentistica, che presentano piani di investimento sul territorio nazionale le cui spese ammissibili risultano comprese tra 1 milione e 20 milioni di euro. L’importo delle agevolazioni non può in ogni caso superare, nel suo complesso, il limite massimo del 75% delle spese ammissibili.

 

Le agevolazioni verranno concesse sotto forma di contributo a fondo perduto o finanziamento agevolato, anche in combinazione tra loro, come già previsto nell’ambito dello sportello online dedicato ai contratti di sviluppo che è stato aperto lo scorso 26 aprile. A completamento dell’investimento produttivo potranno essere presentati anche progetti per la ricerca e sperimentazione industriale nonché per la formazione del personale. Il provvedimento è stato inviato alla Corte dei Conti per la registrazione.

Volvo Trucks: camion elettrici al via 

Volvo Trucks ha aperto ufficialmente il sistema di ordini per la sua gamma di veicoli elettrici pesanti: Volvo FH, Volvo FM e Volvo FMX. La produzione in serie inizierà in autunno e aumenterà gradualmente. Nelle prime fasi, i veicoli elettrici saranno prodotti nello stabilimento emissioni zero di Tuve, a Göteborg.

 

“Volvo Trucks raggiunge un traguardo importante. I clienti hanno manifestato un forte interesse a effettuare ordini per questi fantastici veicoli. Finora abbiamo proposto a clienti e partner di firmare principalmente lettere di intenti per l’acquisto, ma da questo momento inizieremo a siglare ordini definitivi, un passo fondamentale verso l’elettrificazione”, dichiara Roger Alm, presidente di Volvo Trucks.

 

Nel 2021 Volvo Trucks ha ricevuto ordini, comprese lettere di intenti per l’acquisto, per più di 1.100 veicoli elettrici pesanti in oltre 20 Paesi.

 

Le versioni elettriche dei veicoli per impieghi medi Volvo FE, Volvo FL e Volvo VNR sono già nella fase di produzione in serie. Attualmente, in Europa, i mercati più importanti per i camion elettrici Volvo sono Norvegia, Svezia e Germania. Nel 2021 Volvo Trucks si è dimostrata l’azienda leader sul mercato europeo dei veicoli elettrici pesanti, con una quota del 42%, e ricopre una posizione di spicco anche in America del Nord.

 

“La possibilità di offrire soluzioni di trasporto silenziose a zero emissioni di scarico sta diventando chiaramente un importante vantaggio competitivo”, commenta Roger Alm.

 

Con un totale di 6 diversi modelli elettrici in produzione quest’anno, Volvo Trucks offre la più vasta gamma elettrica a livello mondiale nel settore dei veicoli pesanti per varie tipologie di impiego, dalla distribuzione urbana alla gestione dei rifiuti, passando per la cantieristica e il trasporto merci regionale. L’obiettivo dell’azienda è raggiungere con l’elettrico la metà delle proprie vendite totali di veicoli entro il 2030.

Guida autonoma livello 3: Mercedes batte Tesla

Guardare un film o leggere un libro mentre si è in fila in autostrada: si potrà fare con il sistema «Drive Pilot» di Mercedes-Benz, commercializzato da metà maggio in Germania, che batte Tesla sul segmento competitivo della cosiddetta guida autonoma di «livello 3». Il sistema, che consente di staccare le mani dal volante e di distogliere lo sguardo dalla strada in determinate situazioni, sarà offerto agli acquirenti dei due modelli più costosi del marchio tedesco, la Classe S e la sua controparte elettrica EQS, per 5.000 e 7.430 euro più tasse rispettivamente.

 

«Drive Pilot, così come verrà venduto, però, può guidare il veicolo senza l’intervento umano solo in determinate situazioni: in caso di traffico intenso in autostrada, con una velocità massima di 60 km/h. Il dispositivo consente al conducente di controllare la posta elettronica, navigare su Internet o guardare un film sullo schermo centrale dell’auto. «I clienti possono rilassarsi o lavorare», ha sottolineato Mercedes-Benz in una nota.

 

Ma il pilota deve poter intervenire in ogni momento in meno di dieci secondi se il sistema glielo chiede. In caso contrario, l’auto si ferma automaticamente «in sicurezza». Per analizzare l’ambiente e decidere le manovre, EQS e Classe S si affidano a un gran numero di sensori, incluso un sistema LiDAR (laser range) del produttore di apparecchiature Valeo.

 

Dall’assistenza alla guida alle auto senza pilota, il grado di autonomia di un veicolo ha cinque livelli. In Tesla la guida autonoma attualmente commercializzata è di «livello 2» e richiede un guidatore attento in ogni momento, che supervisioni le operazioni del computer di bordo. L’azienda di Elon Musk, pioniere della mobilità elettrica e autonoma, è nel mirino delle critiche del regolatore americano, che la accusa di aver ignorato le sue raccomandazioni sul sistema di assistenza alla guida.

 

Mercedes-Benz aveva ottenuto lo scorso dicembre la prima omologazione mondiale per la commercializzazione di veicoli altamente autonomi conformi allo standard UN-R157, dove la legislazione locale lo autorizza. Dopo la Germania, il produttore afferma di voler ottenere «entro la fine dell’anno» l’autorizzazione per la commercializzazione di massa in California e Nevada. La Germania è un pioniere europeo nella guida autonoma: dal 2017 è autorizzata la guida di livello 3. Audi ha pensato di integrare questa tecnologia sulla sua ammiraglia, l’A8, prima di ritirarsi.

 

Alla fine del 2020 il Giappone è diventato il primo Paese al mondo ad omologare un sistema autonomo di livello 3 su strade pubbliche, integrato in una Honda Legend, commercializzata in serie limitata nella primavera del 2021. Stellantis prevede invece di implementare il suo primo sistema di livello 3 nel 2024, sviluppato con Bmw.