Cercare e acquistare un’auto di seconda mano dovrebbe essere un’esperienza entusiasmante, ma occorre prestare attenzione ai truffatori, che possono facilmente indurre gli automobilisti a commettere costosi errori. Poiché le truffe nel mercato delle auto usate sono dietro l’angolo, ecco qualche suggerimento degli esperti di Car Vertical, società leader nella raccolta dati per il settore automobilistico, su come identificare le più diffuse ed evitare di rimetterci soldi.
Richiesta di pagamento anticipato
I venditori fraudolenti pubblicano annunci di auto che sembrano dei veri affari. Successivamente, convincono il potenziale acquirente che l’auto sia custodita in un luogo remoto e chiedono che il denaro venga trasferito prima della consegna del veicolo. Spesso fingono che ci siano altri acquirenti interessati, così da creare un senso di urgenza, ma una volta trasferito il denaro, lo incassano, rimuovono l’annuncio e scompaiono nel nulla.
Siti web di false concessionarie auto
I truffatori creano falsi siti web di concessionarie auto nei quali mostrano offerte molto interessanti. Spesso questi siti assomigliano molto a reti o marchi di concessionari noti e utilizzano link quasi identici. I clienti trovano queste offerte, contattano il cosiddetto venditore, che spesso chiede loro di pagare in anticipo, e così facendo perdono il proprio denaro. Gli acquirenti dovrebbero sempre prestare molta attenzione a qualsiasi sito web a cui inviano denaro, senza dimenticare che, se un affare sembra troppo bello per essere vero, probabilmente è proprio così.
Nascondere che una vettura sia stata importata
A volte, i venditori evitano di menzionare il fatto che un’auto provenga da un altro Paese. Anche se il veicolo è stato importato 5 o 8 anni prima, si tratta comunque di informazioni preziose, fondamentali per orientare il processo decisionale di un acquirente. Importare un’auto è relativamente facile ed economico, quindi molte di queste vengono acquistate in un Paese e poi trasferite in un altro. Tuttavia, durante le transazioni transfrontaliere, è più facile manipolare il chilometraggio e nascondere alcuni danni.
Marketplace di Facebook
Mettere in vendita pezzi di ricambio auto non originali è molto comune sul Marketplace di Facebook e spesso vede coinvolte persone che pubblicizzano set di pneumatici o rari body kit per auto tuning, così da creare l’illusione di veri e propri affari. Anche questi truffatori pretendono che l’acquirente trasferisca denaro in anticipo e poi spariscono nel nulla. Sfortunatamente, il Marketplace di Facebook ha un controllo qualità pessimo e un supporto clienti inesistente, quindi gli acquirenti dovrebbero essere molto cauti su questa piattaforma e inviare denaro solo dopo aver visionato i prodotti di persona.
Frode del contachilometri
Il rollback del chilometraggio è messo in atto dai truffatori che vogliono aumentare artificialmente il valore di un’auto. In quelle più vecchie è possibile scalare i chilometri meccanicamente, mentre nei veicoli più nuovi lo si può fare tramite dispositivi diagnostici che si collegano al mezzo. La frode del contachilometri fa sembrare che un’auto abbia meno chilometri di quelli realmente percorsi, mettendo il conducente a rischio di acquistare un’auto con problemi meccanici e che vale molto meno di quanto l’ha pagata.
Danni nascosti
È normale che, di tanto in tanto, i veicoli subiscano dei danni. Tuttavia, a volte, i venditori non forniscono informazioni dettagliate sullo storico dei danni di un’auto e l’unico modo per scoprirli è tramite una verifica dello storico. L’acquisto di un’auto usata incidentata in passato potrebbe costare agli acquirenti molto denaro per le riparazioni. Senza contare che un veicolo può presentare danni strutturali che ne compromettono la sicurezza.
Falsi report sullo storico del veicolo
Alcuni venditori fraudolenti falsificano i report sullo storico del veicolo per dimostrare agli acquirenti che l’auto che stanno vendendo non ha difetti. Quando i report sullo storico vengono stampati e non generati al momento, alcuni eventi importanti potrebbero essere stati omessi. Pertanto, ogni acquirente dovrebbe generare lui stesso un report sullo storico per evitare di essere truffato.
Ex noleggio e taxi
Le auto a noleggio a breve termine utilizzate dalle società di car sharing oppure i taxi dovrebbero generalmente essere evitati poiché sono soggetti a una maggiore usura e possono rivelarsi un vero spreco di denaro. Tuttavia, i venditori non sempre rivelano agli acquirenti che i propri veicoli sono stati utilizzati in questo modo.
I veicoli usati per il car sharing a breve termine hanno subito molti più avviamenti a freddo di una normale auto e possono avere il motore e altri componenti usurati e non più affidabili come dovrebbero. I taxi, invece, spesso hanno un chilometraggio più elevato e possono essere identificati dagli interni usurati, soprattutto i sedili posteriori. Poiché la maggior parte dei taxi è stata utilizzata i contesti urbani, si consiglia di ispezionare queste auto, prestando estrema attenzione alle condizioni del sistema frenante e dei componenti delle sospensioni.
Veicoli rubati
Quasi tutti i veicoli rubati vengono smontati e rivenduti come pezzi di ricambio sul mercato nero. A volte però, possono finire negli annunci pubblicitari o sui social network. Acquistare un veicolo rubato significa perdere giorni, se non settimane, nel tentativo di recuperare il denaro. Il controllo dello storico indica se un’auto è stata denunciata come rubata.
Mezzi di pagamento sospetti
I venditori fraudolenti potrebbero non accettare bonifici bancari e preferire pagamenti tramite servizi come Western Union. Questo deve essere un campanello d’allarme immediato, poiché i truffatori possono creare documenti d’identità falsi, ricevere il denaro, ma non consegnare mai l’automobile.
Foto ufficio stampa CarVertical