Il mercato dell’automotive di fascia alta non conosce sosta, e con esso la richiesta di soluzioni frenanti sempre più performanti. È in questo scenario che Brembo SGL Carbon Ceramic Brakes (BSCCB) ha completato una significativa espansione della propria capacità produttiva, portandola a crescere di circa il 50%. Un investimento che interessa direttamente due stabilimenti chiave: quello di Stezzano (Bergamo) e quello di Meitingen, in Germania.
La joint venture tra Brembo e SGL Carbon SE ha scelto di rafforzare ulteriormente la propria posizione in un segmento che non ammette compromessi: quello delle supercar, delle vetture premium e dei veicoli ad alte prestazioni. In questi ambiti, i dischi freno carboceramici non rappresentano un optional, ma una vera e propria necessità tecnica e di immagine.
Investimenti in tecnologia e automazione
A Meitingen, in Baviera, il polo SGL Carbon ha visto nascere in soli 14 mesi due nuovi stabilimenti con una superficie complessiva di 8.500 metri quadrati. A Stezzano, cuore pulsante di Brembo in Italia, le aree produttive esistenti sono state ampliate di altri 4.000 metri quadrati. Non si è trattato di semplici ampliamenti di spazi: impianti produttivi di ultima generazione, linee ad alta efficienza e sistemi di automazione avanzata hanno reso possibile un salto qualitativo decisivo. L’intero processo produttivo – dalla formatura alla lavorazione meccanica, fino all’assemblaggio finale – è stato rivisto e ottimizzato per garantire la massima qualità e una capacità produttiva scalabile.
Secondo quanto dichiarato dai General Manager, Florian Hofner e Nicola Frambrosi, «con l’ampliamento della nostra capacità produttiva a Stezzano e Meitingen, stiamo tracciando una rotta decisiva verso il futuro». Un futuro fatto di domanda crescente e di clienti che non accettano ritardi né compromessi.
Freni carboceramici, un’eccellenza che fa la differenza
La tecnologia carboceramica rappresenta oggi uno dei simboli dell’innovazione applicata all’automotive. Non solo perché permette di ottenere spazi di frenata ridotti e performance stabili anche sotto stress termico, ma perché è in grado di coniugare leggerezza, durata e design esclusivo. I dischi freno carboceramici hanno infatti un peso sensibilmente inferiore rispetto a quelli tradizionali in ghisa, riducendo le masse non sospese e migliorando così anche la dinamica del veicolo. Resistono a temperature elevatissime senza perdere efficienza e, aspetto non trascurabile, hanno una vita utile molto più lunga, riducendo la necessità di sostituzioni frequenti.
Non è un caso se i principali marchi del lusso e delle supercar – da Ferrari a Porsche, da Lamborghini ad Aston Martin – hanno fatto dei carboceramici una caratteristica distintiva dei loro modelli di punta.
Italia protagonista, ma con troppe barriere
Per il nostro Paese, questa espansione ha un valore doppio. Da un lato conferma l’Italia come culla della tecnologia frenante mondiale, grazie al sito di Stezzano che continua a essere un punto di riferimento globale. Dall’altro, però, riapre la ferita delle troppe difficoltà burocratiche e normative che ancora oggi rallentano le aziende. È inaccettabile che realtà come Brembodebbano sempre fare i conti con vincoli ambientali, permessi eccessivamente lunghi da ottenere e politiche industriali che, invece di sostenere il settore, spesso lo ostacolano. Mentre altri Paesi si muovono con decisione, in Italia il rischio è quello di frenare lo sviluppo di chi porta innovazione, posti di lavoro e prestigio nel mondo.
Non dimentichiamo che proprio nel segmento premium e sportivo – quello che traina la ricerca e la tecnologia – nascono soluzioni che nel tempo arrivano anche sulle auto di tutti i giorni.Penalizzare questo settore significa penalizzare l’intero comparto automobilistico.
Un investimento che guarda lontano
L’espansione degli impianti BSCCB non è soltanto un fatto produttivo: è un messaggio al mercato globale. La joint venture mira infatti a consolidare la propria leadership mondiale, proponendosi come partner insostituibile per tutti i costruttori che vogliono il massimo in termini di performance e affidabilità. In un momento storico in cui l’industria auto affronta la doppia sfida della transizione elettrica e della necessità di ridurre emissioni e consumi, non bisogna dimenticare che la sicurezza resta un valore imprescindibile. E i freni sono il primo elemento che determina la sicurezza di un veicolo.
Per questo l’investimento di Brembo e SGL Carbon assume un valore strategico, non solo per i mercati di lusso, ma anche per l’intera filiera automobilistica. Perché è proprio qui che si sperimentano oggi le tecnologie che domani potranno diventare standard diffusi.
Il futuro dei sistemi frenanti è già iniziato
Guardando oltre i numeri, il messaggio è chiaro: la corsa verso l’innovazione non si ferma. Le tecnologie consolidate si integrano con l’automazione, la digitalizzazione dei processi e lo sviluppo di materiali sempre più avanzati. I freni carboceramici, oggi protagonisti sulle supercar e sulle vetture più esclusive, sono destinati a diventare sempre più centrali anche su auto elettriche e ibride di fascia alta, dove il contenimento delle masse e la gestione del calore assumono un ruolo ancora più importante.
Foto da ufficio stampa Brembo