2025, ancora un anno sfidante: troppi i fattori d’incertezza

Dazi e piano d'azione UE: più dialogo e pragmatismo

di Roberto Vavassori, presidente di ANFIA

 
Nel secondo mese dell’anno, il mercato europeo dell’auto mantiene il segno meno (-3,1% a febbraio), scontando nuovamente le performance negative di quasi tutti i maggiori mercati. A febbraio, infatti, dei cinque major market (incluso UK) soltanto la Spagna registra un rialzo (+11%). In flessione, invece, Germania (-6,4%) e Italia (-6,3%), seguite dalle
contrazioni più moderate di Regno Unito (-1%) e Francia (-0,7%).

L’apertura sottotono del 2025 non è una sorpresa, perché tanti sono i fattori di incertezza – non solo legati alla transizione ecologica, ma anche al cambiamento degli equilibri geopolitici globali – che influenzano negativamente il mercato e lo rendono un anno ancora sfidante.

Rispetto al Piano d’azione UE per l’automotive illustrato dalla presidente della Commissione UE all’inizio del mese corrente, auspichiamo che possa essere rivisto nei contenuti e nella forma, in primis mettendovi alla base la piena neutralità
tecnologica come principio fondamentale
, secondo quanto dichiarato poco prima del 5 marzo da Ursula von der Leyen.
 
Inoltre, devono essere implementate la revisione del regolamento sulle emissioni di CO2 dei veicoli industriali, le misure mirate alla salvaguardia della competitività delle imprese – per esempio in riferimento al contenimento dei costi dell’energia – e un piano almeno decennale di rinnovo del parco circolante auto europeo.
Foto da ufficio stampa ANFIA

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