MIchelin Cuneo: l’Omino più famoso del mondo fa 60

di Roberta Pasero

L’Omino Michelin non invecchia mai. E dunque eccolo qui alla Nuvola Lavazza di Torino per i 60 happy birthday dello stabilimento di Cuneo, il fiore all’occhiello di Michelin dove lavorano 2.500 dipendenti e l’anno scorso sono stati prodotti 11 milioni di pneumatici.

Milano: stangata Area C, monopattini, sensori per i mezzi pesanti

Auto elettriche e materie prime

(il punto di Simonpaolo Buongiardino, presidente di Assomobilità, intervistato da Pierluigi Bonora)

Caro Area C a Milano (dal 30 ottobre il ticket passa da 5 a 7,50 euro e si paga anche nel fine settimana), la necessità di fare chiarezza sui sensori per l’angolo cieco nei mezzi pesanti alla luce dei recenti incidenti mortali accaduti nella metropoli lombarda, la disciplina dell’utilizzo dei monopattini. Tutti temi scottanti che abbiamo affrontato con Simonpaolo Buongiardino,  presidente di Assomobilità e vicepresidente di Confcommercio Milano per i temi della mobilità.

In riferimento alla stangata sull’Area C decisa dall’Amministrazione capeggiata dal sindaco Beppe Sala, non solo il pagamento per tutti, ma anche l’estensione del divieto d’ingresso il sabato e la domenica per i veicoli che non possono accedervi, crea, infatti, un problema concreto agli operatori commerciali del comparto auto all’interno della Cerchia dei Bastioni.

Sui monopattini, l’auspicio di Buongiardino è che vengano regolate al meglio le modalità di utilizzo e sosta, mentre per far fronte al problema dell’angolo cieco, “ci siamo dimostrati disponibili nei confronti dell’Amministrazione comunale – le parole del presidente di Assomobilità – per fornire, attraverso il sistema di imprese rappresentato, le soluzioni tecniche utili a sostenere le necessarie modifiche per gli autoveicoli interessati dal provvedimento”,

Safe-Drive: Peugeot 408 Plug-in Hybrid 225 e-EAT8 GT

Una crossover decisamente originale, con un frontale dinamico e sportivo, posizione rialzata di guida e tetto spiovente da coupé. Questi i tratti essenziali di Peugeot 408, modello particolarmente originale nelle soluzioni stilistiche e ricco sotto il profilo tecnico.

 

La versione messa alla prova da Safe-Drive è dotata del sistema plug-in hybrid da 225 cv, con motore 1.6 turbo benzina e batteria da 12,4 kWh. L’allestimento Gt è il più ricco dell’intera gamma di Peugeot 408.

Emissioni di CO2: l’Italia conta solo per lo 0,8%, eppure…

Di Domenico De Rosa, Ceo di SMET Group

L’Italia è responsabile dello 0,8% delle emissioni globali di CO2, ma in nome della scelta politica del Parlamento Europeo e della Commissione in scadenza rispetto alla transizione energetica della mobilità sta sacrificando il tessuto portante della propria economia.

Sarebbe il caso che nel nostro Paese ci si svegliasse da questa condizione di intorpidimento cerebrale collettivo e si ricercassero strade diverse e più sostenibili per la necessaria decarbonizzazione…

PoliMi: studio sulla penetrazione delle auto elettriche nel circolante italiano

Nel dibattito sul futuro dell’elettrico e del rapporto con l’endotermico entra in scena un nuovo indice, l’E-Private Mobility Index, elaborato dal Politecnico di Milano (PoliMi) in collaborazione con UnipolTech. Si tratta di un interessante strumento di monitoraggio, basato sull’analisi dei dati rilevati dalle scatole nere installate sui veicoli dei clienti Unipol, per capire l’effettiva fattibilità del passaggio all’elettrico per i privati cittadini, valutando sia la funzionalità che la sostenibilità economica. Ebbene, dallo studio sembra emergere che solo il 30% dei veicoli endotermici circolanti in Italia possa essere sostituito da auto elettriche senza modificare troppo le abitudini di guida degli italiani.

Per quanto riguarda la funzionalità, si è tenuto conto che oggi un automobilista è disposto a passare all’elettrico solo se ha pochissime limitazioni di carattere pratico, ad esempio se sa di poter ricaricare l’auto con relativa facilità(magari perché ha una wallbox casalinga o almeno condominiale). Per quanto riguarda invece la sostenibilità economica, è stato necessario calcolare il tempo per raggiungere il break-even dei costi, ossia il momento in cui, a fronte di una spesa inizialmente maggiore perché le vetture elettriche costano mediamente di più, si recupera l’investimento grazie ai minori costi di gestione.

Considerando questi due aspetti, è venuto fuori che, in media, è difficile pensare che in Italia si riesca ad avere un’elettrificazione privata che possa sostituire più del 20-30% dell’attuale parco circolante endotermico. Si potrebbe forse ottenere di più solo moltiplicando gli incentivi o per imposizione (come in effetti si sta facendo con lo stop del 2035, ma secondo il PoliMi una percentuale maggiore non sarebbe sostenibile né funzionalmente né economicamente. Una vera e completa elettrificabilità sarà fattibile soltanto quando si passerà a un modello di mobilità non più privato ma condiviso, usando il car sharing e soluzioni similari.

Tuttavia occorre considerare che la percentuale di veicoli a motore endotermico che può essere effettivamente sostituita da veicoli elettrici non è uniforme sul territorio nazionale, essendo risultata pari al 17% nella provincia di Roma, al 28% nella provincia di Brescia e al 42% nella provincia Bari, le tre zone prese come campione (in rappresentanza di nord, centro e sud) dall’E-Private Mobility Index. Questa difformità è probabilmente frutto della diversa estensione geografica, dei servizi presenti sul territorio e delle abitudini di guida della popolazione e dei km percorsi.

Anche il raggiungimento del break even economico cambia considerevolmente in base alla provincia. Tenendo conto che in Italia il periodo pari alla durata media di proprietà di un’auto privata è di 8 anni, e che una delle variabili che maggiormente incide sulla fattibilità economica del passaggio all’elettrico è il costo della ricarica, si è stimato che nella provincia di Roma il citato 17% di auto elettrificabili sarebbe ammortizzabile in 8 anni se la ricarica avesse un costo di 0,2 euro per KWh (costo pre crisi energetica), mentre se il costo aumentasse a 0,36 euro per KWh (costo post crisi energetica), ci riuscirebbe solo il 7%. Le stesse percentuali sono 7% e 3% per Brescia, 13% e 6% per Bari. La morale dello studio del PoliMi è che non si possono applicare regole sulla media italiana, ma vanno analizzati i diversi contesti geografici, perché ognuno ha le sue specificità.

Milano, Area C a 7,50 euro: il sindaco Sala spiega il “suo” perché

A Milano aumenta dal 30 ottobre il ticket di ingresso nella Ztl del centro storico Area C, che passa da 5 euro a 7,50. L’ingresso nella Ztl si pagherà anche il sabato e nei festivi e non solo dal lunedì al venerdì come adesso, ma per questa modifica non c’è ancora una data perché il provvedimento dovrà passare dal Consiglio comunale. Lo ha annunciato il sindaco, Beppe Sala, insieme all’assessore alla Mobilità, Arianna Censi.

 

“Questo prezzo di ingresso non lo toccavamo da una vita – ha spiegato Sala – e 7,50 euro non è un numero a caso, infatti avevamo agganciato simbolicamente il ticket di Area C a quello del biglietto del trasporto pubblico, che era 1,50 quando è stata introdotta Area C e adesso è 2,20″.

 

I residenti, come ha spiegato il sindaco, non pagheranno l’ingresso nella Ztl il fine settimana e nei festivi. Dopo il quarantesimo ingresso gratuito durante la settimana pagheranno 3 euro. Il Comune stima di incassare a regime circa 15 milioni di euro in più, oggi gli introiti di Area C sono di 30 milioni l’anno, “ma non è una misura finalizzata a incassare – ha spiegato l’assessore Censi – ma a non fare entrare le auto in centro città“. La decisione di inserire il pagamento anche il weekend e i festivi deriva dal fatto che “stiamo vedendo che il numero di ingressi nelle giornate di sabato, domenica e festivi – ha spiegato Sala – è uguale ad altri giorni, non è gente che entra per andare al lavoro ma per shopping e andare in giro”.

 

Ma ecco quanto il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha detto durante una recente puntata di “Radio anch’io” su Rai Radio 1. “Dobbiamo avere il coraggio di dire questa piccola verità, cioè che ci sono troppe macchine nelle città. A Milano ne abbiamo 49 per ogni 100 abitanti e io voglio lavorare perché arrivino a 40 in dieci anni”.

“Area B non è classista, ma limita il traffico per i veicoli più inquinanti, so bene che spesso chi ha una macchina vecchia ha difficoltà a cambiarla. È una scelta e la politica deve fare delle scelte
, perché il bivio è tra migliorare il profilo ambientale e mettere a rischio una parte dei cittadini che non possono cambiare auto. C’è la necessità di dare ai cittadini un’opportunità diversa, per esempio con le metropolitane, con i veicoli in sharing, con i taxi”.

Motor Valley Accelerator: startup italiane verso l’Europa

Due le importanti spedizioni fuori dai confini nazionali per le startup del Motor Valley Accelerator, acceleratore italiano di riferimento per il mondo dell’Automotive e della Mobility, nato da un’iniziativa congiunta della rete nazionale CDP Venture Capital Sgr – Fondo Nazionale Innovazione, UniCredit e Fondazione di Modena, gestito da Plug and Play, anche in veste di investitore, e CRIT per creare relazioni tra aziende e startup del settore mobilità. L’iniziativa vede un forte supporto anche dal mondo dell’industria, con l’adesione in qualità di aziende partner di Marelli, STMicroelectronics, Ferrari, Dallara, Sabelt, HPE Group, OMR Group, UnipolSai Assicurazioni.

“Interagire con i mercati esteri è per le nostre startup una tappa d’obbligo per consolidare la conoscenza dei trend di settore, acquisire i primi clienti ed investitori oltre confine ed entrare in contatto con nuove opportunità che permettano di raggiungere gli ambiziosi obiettivi di crescita che sia i founder sia gli investitori si sono prefissati” afferma Enrico Dente, Director del Motor Valley Accelerator.

Due gli eventi dal respiro internazionale che hanno visto tra i protagonisti le startup di Motor Valley Accelerator. La prima delegazione ha preso parte a MOVE – Models, Technology, Sustainability, l’evento che si è tenuto a Londra il 21 e 22 giugno 2023, dedicato alle innovazioni nel settore della mobilità. Dal cuore della Motor Valley, il team Motor Valley Accelerator, assieme ad alcune delle startup partecipanti alle scorse edizioni del programma di accelerazione, è volato in Inghilterra per parlare di mobilità, attraverso le dimostrazioni di prodotti/servizi, di micromobilità e trasporti, e molto altro.

Hanno preso parte alla fiera, presso ExCel London, Carchain, startup del primo batch (2021); Recarbon, Galvani Power ed HMDrive, uscite dalla seconda edizione dell’acceleratore (2022). Le startup hanno avuto la prestigiosa opportunità di incontrare imprenditori di successo, esperti del mondo automotive, e di creare relazioni con le più importanti aziende del settore.

La fiera ha riunito le imprese leader dell’automotive che hanno avuto modo di confrontarsi sui trend del futuro e sulle innovazioni del mercato. Durante le conferenze sono state approfondite tematiche quali i veicoli elettrici, l’approvvigionamento di materiali rispettosi dal punto di vista ambientale e la sicurezza dei dati.

Le startup di Motor Valley Accelerator hanno potuto presentare al pubblico internazionale le loro soluzioni innovative per il mondo automotive ed espandere il loro network professionale.

Negli stessi giorni, a Stoccarda, si è tenuto lo Startup Autobahn EXPO 2023, l’evento annuale della piattaforma di Open Innovation incentrata sull’ecosistema dell’innovazione automotive tedesco, promossa da aziende del calibro di Mercedes-Benz, Porsche, Bosch e molte altre. Ad essa hanno partecipato le startup 2electron, con il proprio dimostratore di emulazione della dinamica di guida di un veicolo a motore endotermico a bordo di un veicolo elettrico modificato e Newtwen, che ha mostrato i propri sensori virtuali embedded e real time per motori elettrici, convertitori di potenza e per la prima volta anche per applicazione su BMS per pacchi batterie.

Entrambe le startup hanno presentato i progetti in collaborazione con STMicroelectronics, partner nello sviluppo dei progetti, di fronte ad oltre 1000 partecipanti dei dipartimenti di innovazione dei costruttori automotive di tutta Europa e della filiera tedesca che hanno preso parte all’evento. Tra le altre collaborazioni di innovazione presentate, si cita anche il sedile intelligente e connesso frutto di una collaborazione nata tra STMicroelectronics, Sabelt e Beond

Conoscere sul campo le innovazioni tecnologiche e parlare delle sfide di un settore della mobilità sempre più proiettato verso la sostenibilità si confermano gli obiettivi del Motor Valley Accelerator, il programma presente sul territorio nazionale che supporta le grandi aziende del settore nell’implementare innovazione tramite il mondo delle startup e dell’Open Innovation, ed aiuta la crescita di giovani imprese del settore con finanziamenti e network.

L’impegno di Motor Valley Accelerator non si ferma al termine del programma di accelerazione, e le partecipazioni a questi eventi sono solo uno degli elementi con cui le cosiddette portfolio companies continuano ad essere supportate nella crescita e nello sviluppo del proprio business, anche oltre i confini nazionali.

Auto in Italia: il Governo acceleri sulle nostre istanze

di Roberto Vavassori, presidente di ANFIA

 

A giugno 2023, il mercato auto italiano rimane positivo, ma registra una crescita  più contenuta (+9,2%), confrontandosi con un giugno 2022 asfittico (-15%). Rimane distante il dato del 2019, ultimo anno  quasi normale per le vendite del settore, con oltre il 19% di vendite da recuperare. Nei mesi estivi, le immatricolazioni seguono una naturale tendenza al ribasso, senza  contare che i potenziali acquirenti sono condizionati dall’attesa dell’annunciata rimodulazione degli incentivi ad oggi in vigore per l’acquisto di vetture a bassissime e  zero emissioni che è fondamentale concretizzare al più presto, per stimolare la  domanda e accelerare il rinnovo del parco circolante in ottica green.

Servono una pluralità di strumenti e tecnologie per disegnare una transizione  percorribile e sostenibile ed è importante che industria e politica lavorino insieme, improntando le rispettive azioni ad un dialogo aperto e leale. Ribadisco che la filiera guarda con grande favore all’ipotizzato “Accordo per la  transizione e il rilancio industriale della filiera automotive” in definizione da parte del Governo con la collaborazione dei diversi Ministeri coinvolti e coordinato nella sua  esecuzione dal ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Uno dei temi aperti all’interno di questo dialogo è lo sviluppo delle infrastrutture di  ricarica, su cui il nostro Paese è ancora in ritardo, nonostante sia un elemento  prioritario per il passaggio all’elettrificazione. Ad aggravare la situazione, alcuni degli  strumenti che il Governo sta mettendo in campo per dare supporto alla rete di ricarica  stentano a decollare. Da una parte, siamo ancora in attesa del decreto attuativo della misura di incentivazione per l’acquisto di wall-box e colonnine domestiche per la ricarica privata. Dall’altra, gran parte dei fondi PNRR del primo bando per finanziare  l’installazione di colonnine di ricarica sulle strade a scorrimento veloce (grandi arterie  extraurbane) sono rimasti inutilizzati. Il poco tempo per le candidature degli operatori  e una serie di paletti tecnico-burocratici hanno prodotto un risultato parziale e  auspichiamo che i contributi rimasti inutilizzati possano davvero essere reimpiegati.

Hyundai Kona Hybrid X Class: il “grande fratello” è la novità

di Roberta Pasero

Apriti sesamo. Non ancora con il pensiero, ma portiere e accensione con il cellulare. Mentre per il bagagliaio per aprirlo basta avvicinarsi, senza più stare in equilibrio su un piede sperando di “colpire” il sensore. È una delle tante funzioni di Hyundai Kona Hybrid X Class, la top di gamma del B-Suv, qui nel test drive al lago d’Orta, che guadagna in spazio e dimensioni mantenendo un design che si fa notare con dettagli di stile, firme luminose filanti e all’interno telecamere posizionate qui e là, anche per fare notare chi è al volante che sta facendo manovre improprie, come cercare di recuperare il telefonino che quando cade si infila sempre dove non dovrebbe.

Londra: “case history” AsConAuto al centro del Summer Meeting ICDP

Il presidente di AsConAuto, Roberto Scarabel (protagonista del nostro servizio) è stato tra i relatori del Summer Meeting ICDP- International Car Distribution Programme, il network di ricerca europeo nell’ambito della distribuzione automobilistica. All’evento, svoltosi a Londra, il modello AsConAuto è stato colto come caso esemplare di innovazione permanente e di “coopetition”, un progetto italiano di successo, dal percorso che aiuta a comprendere che cosa avverrà nel mondo del service, fra qualche anno, tra elettromobilità e nuovi modelli distributivi.

 

Al presidente Scarabel è così toccato il compito di presentare il modello della Associazione dei consorzi a una platea internazionale, fornendo dettagli  sull’esperienza dei consorzi nel promuovere i ricambi originali, quindi la collaborazione tra autoriparatori indipendenti e concessionarie che intende innalzare la qualità dei servizi al cliente finale con formazione, accesso a informazioni tecniche e molto altro ancora.

 

Altro argomento in primo piano: quello delle strategie  diversificate che le Case automobilistiche stanno adottando in Europa per aumentare la fedeltà dei clienti e le vendite di ricambi originali. Per esempio  per quanto riguarda Ford, la nuova strategia per le vendite esterne di ricambi originali mette insieme, a grandi linee, alcune prerogative di Stellantis e altre di Volkswagen. Il modello, denominato Parts Plus, è già attivo nel mercato inglese e nel corso del 2023 si è attivato anche in Italia,  in collaborazione  con AsConAuto

 

La formula adottata prevede una forte riduzione dei centri di distribuzione di ricambi originali con lo stock di proprietà di Ford. Una strategia che nel mercato inglese ha comportato un aumento delle vendite a riparatori indipendenti (+30%),  una riduzione dello stock complessivo (tra il 25 e il 30%) e  una crescita della redditività (+20%).